Il ministero Gelmini si sta avviando a compiere il suo terzo anniversario da ministro e ci sono buone probabilità che ne compia almeno un quarto.
Sulla gestione Gelmini dell'Istruzione Non Più Pubblica i giudizi sono controversi: da una parte ci sono lei e il governo che dichiarano con serena consapevolezza di aver svolto un lavoro eccellente, dall'altra svariate entità sovversive montate dalla Propaganda Comunista sostengono che il giudizio complessivo sulla sua gestione non sia invece del tutto positivo.
Volendo tentare un'analisi imparziale, occorre prima di tutto dare atto al ministro che, dopo avere solennemente promesso dei rigorosi tagli all'Istruzione, ebbene, i tagli li ha effettivamente eseguiti. Non solo ha tagliato il personale della scuola (insegnanti e ATA), non solo ha ridotto il numero di insegnanti necessari per una classe (soprattutto alle elementari), non solo ha ridotto il numero di classi e il tempo-scuola degli alunni ma, validamente aiutata dal governo, ha tagliato i finanziamenti in modo equo ma deciso non alle sole scuole ma anche ai comuni che, per quanto riguarda la scuola, si occupano degli edifici e non solo.
E' vero che c'è chi sostiene che, senza Tremonti e il suo staff che le facevano le tabelle, il ministro Gelmini in questione non sarebbe stato capace neanche di tagliare via il cartellino del prezzo da un paio di mutande, e vi sono anche taluni che ritengono che tali tagli siano stati fatti un tantino alla cazzo di cane; ma non c'è dubbio che ogni elettore dovrà convenire che il ministro e il governo tutto hanno pienamente mantenuto le loro promesse in questo campo.
Altre cose sono state mantenute senza essere promesse, talvolta senza nemmeno il vantaggio di avere alleggerito la pressione sull'erario: ad esempio il passaggio dai giudizi ai voti, avvenuto in modo forse un pochino affrettato, e la questione del voto di condotta, introdotto in maniera da alcuni giudicata leggermente confusa. Taluno aggiunge a questa categoria anche il taglio del numero di ore riservate a certe materie cui non è corrisposto un parallelo taglio dei programmi da svolgere, e qualcuno ha anche osservato a tal riguardo che ciò aveva finito col creare forse qualche difficoltà con i nuovi libri di testo, stampati un pochino a tastoni.
C'è perfino chi, nella sua maniacale ricerca del pelo nell'uovo, ha sostenuto che un cambio implicito dei programmi obblighi gli insegnanti a nuove adozioni di libri contraddicendo altre normative in merito all'adozione dei libri emanate dallo stesso Ministero - ma non sembra il caso di addentrarsi in tali questioni di lana caprina.*
Vi è poi un terzo gruppo di promesse, quelle il cui mantenimento non sembra presentarsi con certezza a tempi brevi: tra queste volevo soffermarmi sulle due che a suo tempo hanno fatto più parlare, ovvero il Reclutamento Degli Insegnanti e gli Incentivi Per Gli Insegnanti Meritevoli.
Per quanto riguarda il primo punto, sin dall'inizio il Ministro ha messo all'opera gran copia di cervelli** che hanno portato a termine un Grandioso Progetto di Reclutamento che avrebbe dovuto partire da quest'anno, ma di cui si sono perse le tracce verso Settembre.
Venendo agli incentivi, sempre sin dall'inizio il Ministro spiegò che lo stipendio degli insegnanti era basso e che gli insegnanti erano troppi, proponendosi di ridurre il numero dei suddetti e di incentivare tra i superstiti gli Insegnanti Meritevoli con adeguati aumenti retribuzione.
Come detto più sopra, la parte relativa alla riduzione del numero degli insegnanti è stata portata a termine in modo rapido, ma di incentivi non si è vista traccia anche se sono stati ripetutamente promessi con regolare cadenza.
Infatti, per Incentivare il Merito occorre valutarlo, questo Merito. La questione è stata a lungo discussa fino ad arrivare ad un vago progetto in cui vagamente si accennava che ogni scuola in un campione selezionato per città dovesse stabilire in via sperimentale il Merito Degli Insegnanti in base a criteri non meglio definiti, chiedendo l'opinione di Dirigenti Scolastici, insegnanti, genitori, alunni, personale non docente, eventuali passanti e, all'occorrenza, anche dei gatti che transitavano nei dintorni della scuola.
Tale progetto, corre voce che non abbia incontrato un grandissimo entusiasmo da parte dei vari collegi docenti, tanto che si mormora che tali collegi abbiano risposto al Ministero, in sede di delibera, per lo più con varianti scritte del Gesto dell'Ombrello. E' dunque possibile che anche per quest'anno i Docenti Meritevoli siano costretti a restarsene ignorati nel loro cantuccio, senza peraltro che il Ministero si sia granché occupato della questione - anche perché, corre voce, per incentivare qualcuno occorrono soldi, un'entità, questa. con cui il Ministero dell'Istruzione Non Più Pubblica non ha avuto grande dimestichezza durante la gestione Gelmini.
L'anno solare è appena iniziato, ma l'anno scolastico si avvia ormai verso la mezza età. Tutti noi che lavoriamo nel campo dell'Istruzione Non Più Pubblica sappiamo ormai per esperienza come il Ministro Gelmini sia sempre pronto a sorprenderci con pirotecnici effetti speciali dell'ultimo momento - ed è quindi possibile che il 1 Febbraio arrivino nuove indicazioni per i lavori di chiusura del quadrimestre e financo del trimestre e il 5 Settembre vengano emanate nuove regole per l'assegnazione degli incarichi annuali - ma l'impressione generale è che ormai da tempo, a parte qualche occasionale guizzo di fiamma***, nel Ministero dell'Istruzione Non Più Pubblica si dorma un sonno profondo (che, si spera, non genererà mostri peggiori di quelli nati durante la sua veglia) mentre il Ministro è assai preso da questioni legate alla gestione del suo partito****, in cui pare destinato a ricoprire una posizione di spicco.
*il pelo, in questo caso, sarebbe probabilmente di cachemire - un tipo di lana da qualche tempo particolarmente invisa all'attuale Presidente del Consiglio, non si sa perché
**uno di questi cervelli ha talvolta riferito in merito nel suo blog
***guizzi peraltro non riservati ad avvenimenti secondari come eventuali commemorazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia
****Al momento ancora noto come PDL, ovvero Partito delle Libertà, ma in fase di trasformazione profonda, si dice.
8 commenti:
Condivido tutto. A partire dall'immagine iniziale. Il link finale non funziona, ma sè è il link al personaggio che penso io, preferisco non vederlo...
Grazie, Annalisa, ho corretto ^::^
Sì, forse è quello che pensi tu. Se è una persona che se la tira in modo inumano, è lui. Ma anche se se la tira parecchio, non sempre quel che scrive è fuor di luogo.
Certo, a prendere il té andrei più volentieri da altre persone...
N.B. L'immagine iniziale NON è stata scelta a caso... (lììavresti mai detto? ^__^)
No, no, guarda, pensavo a molto peggio (guarda qui: http://blog.maxbruschi.it/)
@ Annalisa
O dove mi hai mandato?
A me, poi, che sono una persona perbene!
E tra l'altro la prima cosa che ho visto è che la Corte dei Conti ha licenziato giusto oggi il decreto sulla formazione dei docenti.
PTUI!
E proprio oggi, lunedì 10, sul Corriere c'è un articolo dell'ineffabile Panebianco che vede i tagli come una sfida da cogliere per un cambiamento positivo in ogni campo.
Ecco, la Gelmini ha tagliato per il bene dell'Italia...
E noi, ingrati, che non lo capiamo!
"Ineffabile Panebianco" è una definizione perfetta.
E quell' articolo (l'ho ascoltato quasi tutto in rassegna stampa) era ineffabile in modo davvero particolare!
Stranamente percepisco una nota di ironia o addirittura sarcasmo nelle tue parole... ma certamente sbaglio, no?? :-D
Ironia? Sarcasmo?
Wolfie, ma come puoi pensare certe cose?
Davvero non me lo spiego ^__^
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