Il mio blog preferito

mercoledì 10 novembre 2010

Metti un finocchio a cena - (Buon appetito, mr. B!)

Foeniculum vulgare - ovvero una nobile pianta che in questo caso
rappresenta un nobile messaggio

Questo non è un blog di cucina né di erboristeria. Lascerò dunque che altri cantino le lodi del finocchio - una bella e nobile pianta dalle indubbie virtù estetiche, curative, alimentari ed aromatiche, che per noi toscani richiama subito in mente uno squisito salume dal gusto raffinato e consistente - e mi limiterò a poche parole su un triste argomento che tocca tutti noi cittadini italiani.
Negli ultimi venti anni il dibattito politico è andato via via scadendo. Va detto che non era granché entusiasmante nemmeno prima, ma, certo, rispetto ai gloriosi (?) tempi delle convergenze parallele, della non sfiducia e dei patti di desistenza, vedere muoversi l'intera opinione pubblica sull'avvincente tema "E' meglio per un politico essere gay o pagare per ottenere prestazioni sessuali da donne?" è davvero deprimente.
Già ci sarebbe alquanto da ridire sul fatto che la parola "gay", nata per indicare la preferenza sessuale e affettiva che alcuni individui hanno per altri individui del proprio sesso, in italiano sembra riguardare solo i maschi - ma sospetto che anche le lesbiche più desiderose di difendere il loro diritto all'affettività preferiscano non essere coinvolte nel deprimente dibattito di cui sopra e quindi sorvolo.

E dunque, la quaestio sopra accennata è strettamente maschile, e si preoccupa di stilare una classifica dei maschi in base all'orientamento sessuale. A seconda della posizione riportata in questa classifica, si dovrebbe essere poi valutati come più o meno adatti a rappresentare i cittadini (donne comprese, che in effetti non sono senza colpe perché qualche signora deve pure aver contribuito con il suo voto a mandare questa gabbia di matti in parlamento).

Lo sconforto, davanti a un simile dibattito, non può che cogliere qualsivoglia elettore, indipendentemente dall'orientamento sessuale e politico - perché alla fine lo stipendio di questi strani esseri viene pagato con le nostre tasse - intendo, con le tasse di tutti: etero, gay, bisex, transgender e quant'altri. A me sembra che pagare uno stipendio a qualcuno perché disquisisca su questi temi di scarso o nullo interesse - senza nemmeno sognarsi di approfittarne per fare delle buone leggi che semplifichino la vita delle coppie gay oprogrammare degli interventi che combattano il tristissimo fenomeno del racket della prostituzione - sia un vero e completo spreco.

D'altra parte, occorre pur ricordarlo, un elettorato che tollera che il dibattito politico si occupi seriamente di questi temi e ci partecipa pure, dimostra in fondo di avere la classe politica che si merita. Così vediamo fiorire e rifiorire l'avvincente questione del "matrimonio naturale" (come se ci fosse mai stato qualcosa di naturale nel matrimonio, istituzione umana per eccellenza) , della "devianza" e dei "rapporti contro natura" - perché, certo, possiamo squartare le foreste, cementificare le spiagge, avvelenare terreni e falde acquifere, ma la nostra delicata sensibilità naturalistica non può tollerare lo spettacolo contronatura di due uomini o due donne che si piacciono, perché, si sa, la Natura è sacra e da qualche parte e in qualche momento la Natura deve aver detto che le scorie atomiche in libertà vanno benissimo, le armi chimiche pure ma due uomini o due donne che si piacciono devono per forza fare scandalo e costituire un tema delicato.

E dunque, solidarietà con tutti i gay; solidarietà con tutte le donne (compresa me stessa medesima) che l'attuale presidente del consiglio offende tutti i giorni con atti, pensieri e parole senza nemmeno trovare la forza d'animo per istituire un servizio decente di asili nido - ma anche un invito, tra uno sformato di finocchi e un panino con la finocchiona, per tutti gli elettori, a valutare i nostri rappresentanti non in base a quel che fanno a letto, ma a quello che fanno e soprattutto non fanno nei vari parlamenti, consigli e assemblee, e alla quantità di tempo ed energie che dedicano a questi dibattiti idioti.
Ricordando magari che, in barba alla nostra delicata sensibilità naturale, i gay pagano le tasse come tutti e hanno dunque diritto a vedere tutelati i loro interessi e affrontati i loro problemi con un minimo di serietà e di decenza.

9 commenti:

'povna ha detto...

bellissimo post, di cui condivido, sottoscrivo, controfirmo ogni singola riga

viviana ha detto...

Murasaki i soldi non hanno tendenze sessuali... non lo sapevi?
Non posseggono nemmeno "morale" o altro.
Mi piacciono i finocchi-vegetali e da buona senese mi piace la finocchiona... mi piacciono anche le persone che non hanno le mie stesse tendenze sessuali (solo mi fanno un po' incazzare perchè di solito sono parecchio belli :-P)
Ho giocato a calcio femminile, avevo una coppia in squadra: mai avuto momenti di imbarazzo, neanche sotto la doccia!

Murasaki ha detto...

@ 'Povna
Grazie^__^
Avrei voluto scrivere delle mie esperienze scolastiche, come hai fatto tu. Ma in effetti io non tocco mai direttamente questi temi perché non so mai abbastanza delle loro situazioni, delle famiglie etc.
Diciamo che attacco l'argomento dalla parte del linguaggio e dell'educazione, spiegando quali parole si possono usare e quali no e ricordando sempre che devono fare attenzione quando parlano perché non sempre sanno chi può ascoltarli - ad esempio, non c'è nessuna garanzia che gli insegnanti, Lettere compresa, siano etero...
...e devo dire che, se non altro, nelle mie classi certe parole non vengono mai usate una seconda volta, nemmeno nelle ricreazioni.
...o almeno, finora non sono mai state usate una seconda volta.

@ Viv
Esatto, i soldi non hanno tendenze sessuali
(potrei fare qualche commento acido sul fatto che, quanto a soldi, lo prendiamo sempre in culo, senza distinzioni di preferenze o generi. Ma naturalmente sono troppo signora per fare un discorso del genere ^__^)

viviana ha detto...

Io devo essere molto meno signora di te avendo titolato il mio post con "Metti un cetriolo in tavola" :-P

Murasaki ha detto...

Mannò, è una delicata metafora vegetale, quasi arcadica...
(E molto, molto pertinente ^__^)

La Gaia Celiaca ha detto...

il tuo post mi è stato segnalato dalla 'povna, e condivido pienamente quanto lei dice: bello e pienamente condivisibile. d'altronde, come dice sempre la stessa 'povna, voi di lettere all'arma della parola avete sempre qualche pallottola in più :-)

grazie dell'adesione, ti metto subito nell'elenco!
gaia aka collega di snape

'povna ha detto...

la 'povna sente il suo ego, di per sé considerevole, crescere in maniera smisurata!
a parte scherzi, anche io lavoro moltissimo sul linguaggio sui significati (ha ragione gaia-collega di snape, però, in questo siamo facilitati, noi di lettere) e anche con me finora certe cose non sono state ripetute. con l'Onda andammo oltre, ma l'Onda era l'Onda. non è possibile avere in una stessa classe (e la collega di Snape te lo può confermare) Corto Maltese, Calvin, Nana, la 'povna più molte comparse significative e non andare al fondo di tutte le cose...! :-)

Murasaki ha detto...

Ma grazie a te, Gaia, per la bella idea che hai avuto e l'opportunità che ci hai offerta. E' stato un piacere, mi ha permesso di fare scorta di ricette di tutti i tipi con finocchi crudi e cotti - e soprattutto di capire che sei tu la collega di Snape ^__^

@ 'Povna
Non è che noi di lettere siamo facilitate per lavorare sulle parole, è che ci pagano per far quello ^__^
(Poi, certo, non con tutte le classi c'è la stessa sintonia o la stessa possibilità di andare a fondo.

cautelosa ha detto...

Anch'io condivido e sottoscrivo ogni singola riga del tuo post.
E' avvilente sentire la necessità di ribadire, oggi, principi che dovrebbero essere patrimonio di tutti, ma purtroppo viviamo in tempi di decadimento e di intolleranza.