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mercoledì 17 novembre 2010

17 Novembre 2010 - Festa del Gatto Nero

Sia chiaro: festeggiare i bellissimi, nagici, misteriosi e affettuosi gatti neri che allietano le nostre case non vuol dire intendere sia pure alla lontana che gli altri gatti valgano meno o dispongano di minori qualità positive - che sarebbe un assurdo, perché ogni gatto è perfetto così com'è, per definizione.
I gatti neri però hanno un quid in più che ne rende più apprezzabili le sagome su fondo arancione per i disegni dedicati ad Halloween... e che li rende oggetto di strane superstizioni e rituali.
Sì, lo so, nessuna persona sensata potrebbe mai pensare che un gatto nero porti meno fortuna di un gatto grigio e rosa; eppure la balzana superstizione sui gatti neri maligni e apportatori di malasorte esiste ancora, annidata nelle pieghe della provincia.
Perché insomma ci sono diversi gradi di provincialità, e ad Hogsmeade, che è provincia molto più degli altri paesi da me visitati nel mio scolastico peregrinare per supplenze, per la prima volta ho avuto più scolari che mi hanno - seriamente - segnalato che il gatto nero portava sfortuna e che davanti alla mia reazione compassionevole hanno insistito.

D'accordo, noi italiani siamo gente strana, ci ostiniamo a votare strani partiti e a tenerci stretti strani governi. Ma lì ad Hogsmeade, per quel che sento dire, lo strano governo attuale non l'ha votato praticamente nessuno. Si sa, qui siamo in Toscana. Siamo evoluti e illuminati, e a suo tempo siamo stati i primi in Europa a sperimentare le riforme illuministe.
Ma, forse, i Lorena dimenticarono qualche paesino un po' fuori mano.

Comunque auguri a Ninphadora, a Sybille e a tutti i bellissimi gatti neri che ci allietano benignamente con la loro presenza, portandoci sempre molta, molta fortuna.
Anche se poi, si dice, nelle notti di Halloween siamo noi a non portare gran fortuna a loro.

6 commenti:

cautelosa ha detto...

Ottobre 1975. Stavo viaggiando verso Tn a bordo dell'auto guidata dalla collega G., toscana di Massa, quando un gatto nero ci attraversò la strada.
Immediati scongiuri della guidatrice e risatina ironica della sottoscritta, del tutto indifferente alle credenze superstiziose.
Ma, neppure cinque minuti dopo, fummo fermate da una pattuglia di carabinieri, per un normale controllo e che cosa scoprirono i militi? Che la collega viaggiava con il bollo di circolazione scaduto un paio di mesi prima.
Sorpresa, incredulità e rabbia della fanciulla e per la multa comminata e per quel felino che 'le aveva portato sfiga'.
Da parte mia, un totale silenzio...

Murasaki ha detto...

Che dirti, Cauty?
Ci sono più cose in cielo e in terra di quel che la nostra filosofia eccetera eccetera. Però, se la tua amica fosse stata più attenta alle scadenze, nemmeno uno stuolo di pantere nere del Bengala avrebbe potuto portarle sfortuna in quel campo, no?

cautelosa ha detto...

Verissimo! E quante volte i poveri gatti neri si sono dovuti sorbire quelle colpe che, in realtà, erano da imputarsi agli esseri.... a due zampe?

'povna ha detto...

"Il gatto non offre servigi. Il gatto offre se stesso. Naturalmente vuole cura e un tetto. Non si compra l’amore con niente. Come tutte le creature, pure i gatti sono pratici." (W. Burroughs)

viviana ha detto...

Murasaki mi consenta... passi che non partecipa ai conviviali ma almeno il blog potrebbe aggiornarlo no?
Viviana in modalità-rompi-balle

Murasaki ha detto...

Viv, la risposta acida d'obbligo in questo caso è "Me le correggi tu le verifiche di storia, mentre io aggiorno il blog?".
Comunque ho provveduto, anche se all'indietro come i gamberi ^__^