Ed eccomi al secondo (e ultimo, per buona sorte dei miei lettori) blog aware in cui mi intrufolo senza alcun diritto. Romolo Giacani ha preparato una serie di domande cui sono lietissima di rispondere anche se nessuno me l'ha chiesto.
E partiamo da una premessa: tutti ti chiedono sempre cosa porteresti su una isola deserta, ma nessuno ti dice mai quanto cazzo di tempo ci dovrei stare, in questo cazzo di isola.
Il mio limite è quattro anni, sopra quel tempo non mi servono né musica né libri, solo una bella corda ben insaponata.
Detto questo:
1. Il libro che porteresti in un’isola deserta?
Non mi conviene certo portare un libro che ho letto e riletto, per cui la mia scelta ricade su: la Bibbia, possibilmente versione CEI e testo a fronte in latino, e possibilmente anche una bibbia aggiornata e filologica redatta da studiosi ebraici. Lì troverei abbondanza di letture nuove e potrei anche ripassare con cura la parte già letta, avendo così agevolmente di che passare il tempo. No, non sono cristiana ma la Bibbia è un testo importante per la nostra cultura.
2. La canzone che porteresti sulla stessa isola deserta?
In base alla stessa teoria, non una canzone ma una cantata: il Messiah di Hændel, una musica che amo follemente ma che conosco solo a pezzi isolati.
Quanto alle canzoni, possiedo un ottima memoria musicale quindi portarmi dietro, poniamo, Save a Prayer o Astronomic Domaine non mi porterebbe alcuna reale gioia, perché posso riascoltarle quando voglio semplicemente chiudendo gli occhi e facendo partire la memoria del cuore.
3. Se non avessi un blog, dove scriveresti?
Sul diario, a mano, esattamente come facevo prima di aprire il blog.
4. Come ti vedi tra dieci anni?
Perfettamente risanata, attivissima e piena di vitalità!
5. Saresti soddisfatta del tuo blog se...
Se potessi ricominciare a scrivere di scuola!
6. Perché hai aperto il blog?
A quei tempi c'erano diversi blog di insegnanti, ma quasi tutti avevano un tono un po' acidetto. Io, che ho sempre amato profondamente i miei allievi, (salvo poi archiviarli quando uscivano dalla mia vita lasciando così affiorare le mie effettive preferenze) volevo fare un blog che mettesse loro al centro dei miei racconti, ma sempre prendendoli molto sul serio, e che cercasse di far capire il fascino della vita di classe in una scuola media.
7. Il mio ricordo piú bello
Quando ho scambiato un lungo, lento e approfondito bacio in tutta tranquillità con un ragazzo... sulla striscia di Viale Volta a Firenze. D'accordo, erano le quattro del mattino in zona Ferragosto, ma onestamente non l'avrei mai creduto possibile.
Probabilmente il giorno della discussione della tesi, anche.
8. Il mio più grande rammarico
È molto composito ed è formato dall'infinità di volte in cui ho parlato troppo e a sproposito. La discrezione è una arte che ho imparato a caro prezzo con molte ore di rimorsi.
9. Ti regalano 10.000 euro ma devo spenderli in 24 ore
Ecchessaràmai? Una bella offerta al gattile, un po' di beneficenza (microcrediti Pangea,
Medici senza frontiere, qualche contributo a pozzi in Africa o simili) un contributino a PiúEuropa, poi un paio di buoni in un paio di negozi di mia scelta di vestiti e biancheria da notte da spendere con comodo per rifarmi un po' di guardaroba.
10. Con una bacchetta magica ti danno la possibilità di cambiare un evento della storia
Sono giochi molto rischiosi e per fortuna non sono nemmeno possibili, ma forse, restando sul recente... sceglierei che Bush Senior non creasse le premesse per l'attacco del 1990 in Iraq.
11. Mi spieghi cosa ti spinto a rispondere a queste domande?
I motivi che ho spiegati all'inizio del post (in pratica: l'ho fatto perché sì).
Lunga vita e prosperità a tutti!