Terminato l'epico cambio degli infissi e tornato ognuno nella sua rispettiva e legittima classe, infine è partito ufficialmente il Registro Elettronico.
Naturalmentre, giusto il Lunedì in cui ciò avveniva, la scuola media di St. Mary Mead anzi le scuole tutte nel paese e financo gli uffici comunali hanno avuto immensi problemi con il collegamento in rete, e tutta la settimana è stata decisamente impegnativa sotto questo aspetto.
Ma questo è talmente scontato che davvero non dovrei far perdere tempo a chi passasse di qui con eventi tanto banali.
Altrettanto scontato è il fatto che quasi subito una non piccola parte dei computer sistemati nelle aule abbiano cominciato a perdere colpi: chi non si accendeva, chi si piantava subito, chi produceva strani e inquietanti suoni assai simili al rumore che nei film d'antan si associavano all'arrivo dei bombardieri nemici su una città. Del resto era abbastanza noto che non si trattava di attrezzature proprio... ehm... freschissime.
Sono state aperte le scatole (ormai coperte di polvere) e distribuiti i cinque tablet di cui dispone la scuola e che finora mai alcuna mano umana aveva potuto sfiorare. Sono piccoli e un po' complicati da usare - e non hanno scheda telefonica per cui, quando il collegamento non funziona, non funziona nemmeno per loro. Chi lavora soprattutto nei laboratori sembra che ne tragga un qualche vantaggio (quando c'è il collegamento, si capisce).
Il computer in Sala Professori (dove la linea arriva un po' più facilmente che negli altri locali, anche se nessuno sa perché) è regolarmente occupato da insegnanti desiderosi di inserire dati che non sono riusciti ad inserire in classe, e questo lo rende abbastanza difficile da usare per chi voleva farci altre cose. Allora è stata prontamente allestita una seconda postazione, dove però il collegamento in rete non arriva quasi mai.
Qualcuno lavora da casa.
Insomma, ci si arrangia.
In classe continuiamo ad avere i rotoloni Regina, cui ogni settimana viene aggiunto un foglio. Chi riesce a compilare il registro elettronico si dimentica di aggiornare quello su carta, anche perché, ogni tanto, gli piacerebbe fare un po' di lezione o scambiare due parole con i ragazzi, non fosse che per interrogarli o chiedergli come stanno. Abbiamo così due diversi registri, entrambi spesso incompleti. Che prima o poi verranno aggiornati, ma sulla cui completezza al momento nessuno può garantire.
Del resto, come sempre, nessuno ci controlla.
A questo punto ci si potrebbe domandare se tutto ciò ha portato a dei risultati positivi di un qualche genere, ma personalmente non ne vedo, a parte la possibilità per l'insegnante a casa in malattia di poter controllare cosa hanno fatto i colleghi in sua assenza. Ma, in effetti, anche prima i colleghi che avevano fatto qualcosa nelle ore in cui ti sostituivano di solito ti avvisavano, per quel che mi ricordo. Del resto, che motivo avrebbero di tenerti nascosto che hanno fatto nella tua classe una simulazione di Prova Invalsi o degli esercizi sulle potenze?
Il vero e noto Grande Vantaggio del Registro Elettronico, si sa, è che le famiglie possono vedere da casa i voti dei loro virgulti, e che i fanciulli ammalati possono controllare personalmente i compiti assegnati senza dipendere da compagni che spesso si rivelano di memoria assai labile.
Ma noi questo vantaggio non lo abbiamo: nessuna famiglia e nessuno scolaro ha accesso al registro elettronico, né lo avrà in tempi brevi.
Il Gazzettino della Scuola raccontava che, passato il primo quadrimestre, alle famiglie sarebbero state date apposite password, ma adesso varie fonti (alcune persino attendibili) ci assicurano che, almeno per tutto il corrente anno scolastico, le famiglie non avranno alcuna password né accederanno ad alcunché.
Sempre le solite fonti assicurano che questo dipende da un problema di soldi, cioè la scuola dovrebbe pagare per poter far accedere le famiglie.
Il fatto che Argo, dopo aver fatto un cesso di registro come quello che adoperiamo (e che tutti mi assicurano essere una versione assai migliorata rispetto a quella dell'anno scorso), pretenda pure di essere pagata in teoria non dovrebbe sorprendermi, conoscendo come ormai conosco la sfacciataggine umana; tuttavia spero ancora che si tratti di voci false e tendenziose, e che il registro non sia visibile alle famiglie solo per meri inconvenienti tecnici. Perché, se per avere quella roba abbiamo dovuto addirittura pagare, allora sarebbe stato cento volte meglio che la Preside quei soldi se li fosse messi direttamente in tasca per andare a giocarli alle corse dei cavalli, almeno si sarebbe divertita un po' (detto e non concesso che le piaccia giocare alle corse dei cavalli, certo. Ma era solo per fare un esempio di uso non didattico né fruttuoso e tutt'altro che virtuoso).
Nel complesso, al momento i vantaggi del Grandioso Registro Elettronico continuano a sfuggirmi.
Magari sono io che non sono capace di vederli, non so.
2 commenti:
Nel frattempo qui a Bologna alcuni studenti, mentre i loro insegnanti imparavano a destreggiarsi tra le asperità del registro elettronico, sono riusciti a violarlo, da bravi hacker, e ad aumentarsi tutti i voti... (cosa che, a onor del vero, ai miei tempi era stata fatta da un'intera classe della mia scuola col registro cartaceo).
Troppo bravi!
Suggerirei, dopo aver impartito loro un esemplare punizione, di metterli a progettare un buon registro elettronico e pagarglielo profumatamente, in modo che imparino ad esercitare i loro indubbi talenti alla luce del sole ^__^
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