Assai usato nel Medioevo e nel Rinascimento, il salterio è uno strumento che oggi è piuttosto raro sentire
Entrando a scuola vedo una sfilata di petunie al gabbiotto dei custodi.
"Il Custode Tibetano se ne va" mi spiegano "Tre petunie sono per noi, le altre le vuole piantare nel giardino".
"Sperando che non anneghino" osservo di malumore; il cielo, infatti, promette l'ennesimo diluvio (e lo manterrà).
Ed è stata solo la prima contrarietà di una giornata che, per restare in tema floreale, è somigliata assai più a un roveto che a una primula.
Ebbene sì, il Custode Tibetano ci ha lasciato. E' andato in congedo di paternità, e siccome il suo incarico da noi era temporaneo, quando finirà il congedo ben difficilmente lo rivedremo.
Prima di andarsene però è passato a salutare tutte le classi, offrendo a noi insegnanti un bastoncino di incenso da meditazione* e a tutti un pezzo di musica fatta col suo salterio, di cui ci ha raccontato la storia: attratto da un ceppo di cipresso da lui trovato presso un corso d'acqua quando faceva la guardia forestale, lo aveva portato da un suo amico liutaio che ne aveva ricavato, appunto, un salterio. Come e da chi avesse imparato a suonarlo non ce l'ha spiegato, ma sentire la breve suonata che ci ha dedicato è stato molto affascinante, per me che il salterio lo conoscevo solo per sentito dire, come per i ragazzi che nemmeno sapevano che a questo mondo esistevano cotali strumenti.
Abbiamo ringraziato, deprecato la sua partenza, mandato saluti ai bambini. Non è che ci fosse molto altro da fare, in effetti. E immagino che dovremmo essere contenti di averlo avuto con noi almeno per qualche mese.
Fa bene, in una scuola, avere qualcuno che sa quanto spesso le cose ci vengono mandate, e non si incontrano per caso; e che attraverso il ceppo occorre avere occhi capaci di riconoscere il salterio che verrà.
Ma forse fa bene anche altrove. Se è partito, vuol dire che il suo tempo da noi era finito.
Ohm.
(comunque anche le altre custodi sono bravissime, sia chiaro. Però non sono mai venute in classe a suonarci il salterio. Non credo gli sarebbe venuto in mente nemmeno se avessero preso un diploma in Salterio al conservatorio. E nemmeno a me - il che sta a dimostrare, caso mai ce ne fosse stata necessità, che la mia visione della scuola e dell'insegnamento è troppo convenzionale)
*e invero ieri spunti di meditazione non me ne sono mancati
8 commenti:
Direi che il Custode Tibetano ha speso bene il suo tempo nella vostra scuola, lasciandovi perlomeno un bel ricordo di sé.
P.S. Confesso tutta la mia (precedente) ignoranza sull'esistenza di uno strumento musicale chiamato 'salterio'.
Ora ho colmato una lacuna... *_^
E' vero, le cose belle durano sempre troppo poco, ma lasciano il segno, e non è poco.
Sì, lasciano il segno. E un buon ricordo. E in mancanza di altro ci terremo il segno e il ricordo... e nel mio caso anche il fermo proponimento di provare a vedere le cose in modo diverso.
(Cautelosa: Capita, sì, capita di non sapere che il salterio è uo strumento musicale. E capita perfino di peggio: durante una lezione su Francesco d'Assisi c'era un brano dove un frate chiede di tenere un salterio. A un certo punto, dal brano veniva fuori in modo inequivocabile che per "salterio" lì si intendeva un libro - per la precisione, una raccolta di salmi. Si sentì la mia candida vocina che chiedeva "Ma il salterio non era uno strumento musicale?". Mi guardarono, TUTTI, con l'aria schifata e compassionevole che si ha quando i ragazzi, ripetendo la Riforma, cercano di parlarti del libero arbitro, e come un sol uomo tutti dissero "Ma no!". Due mesi dopo, ne ammiravo te belli grandi ad un museo fiorentino...)
*TRE belli grandi*
Chissà perché invece MiStanco e StoSeduta non se ne vanno mai. Sigh.
E' la buona, vecchia legge di Murphy, amica mia (sigh)
Che bella storia.
Avete bisogno del nostro Receptionist? Ve lo mandiamo subitissimo...
Non so perché, Prof, ma mi verrebbe da rifiutare l'offerta - è quasi come se tu stessi cercando di sbolognarcelo...
...oppure sono io troppo sospettosa e in realtà costui è una perla di gran pregio?
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