No, non ha vinto lei. Non per questo pubblicherò sul mio amato blog una foto di colui che ha vinto.
Tanto per cominciare, una considerazione: perché diavolo continuano a perseguitarci notte e giorno con i risultati di sondaggi elettorali se poi questi sondaggi risultano regolarmente sbagliati? Alla luce degli eventi occorsi negli ultimi anni, mi sembra che la prima spesa inutile della politica da abolire sia proprio quella dei sondaggi - e se proprio i vari partiti e movimenti vogliono mettere in giro dei sondaggi, li affidino a qualche studente squattrinato che li faccia a casaccio per una piccola mercede, così almeno quei soldi saranno spesi con un qualche utile.
Ufficialmente Hillary (rimasta sempre in testa, anche se di poco, sul suo avversario) aveva due-tre punti di vantaggio, djiventati cinque-sei proprio all'ultimo momento. Di fatto, nella Notte delle Elezioni, non è stata mai in vantaggio nemmeno per cinque minuti. Che cazzo hanno sondato? E se erano sondaggi truccati per influenzare l'elettorato, perché diffonderli anche all'estero, dove tanto non potevamo influire in alcun modo sul risultato?
L'idea che la signora Hillary Rodham coniugata Clinton, che quasi subito per me è diventata Hillary e basta, potesse un giorno diventare a sua volta presidente degli Stati Uniti cominciò a serpeggiare già poco dopo la prima elezione del di lei marito: si sapeva che aveva assai collaborato all'organizzazione della campagna elettorale, e che da sempre era una fida aiutante del consorte nei suoi incarichi politici. La candidatura sembrava ancora acerba allo scadere del secondo mandato di Bill Clinton, e nel corso degli anni il suo gradimento era assai calato. Di fatto ben presto ci si cominciò a lamentare che era troppo bella (?) e troppo autoritaria (?), poi ci fu quell'infelice riforma sanitaria che non riuscì a passare, e molti e molte disapprovarono che si fosse tenuta il marito anche dopo l'affaire Lewinsky - una cosa piuttosto incomprensibile per me, ma sembra che negli Stati Uniti sia stata interpretata come indice di avida ambizione e di bieco opportunismo - beh, se davvero di opportunismo si è trattato, non è stata una scelta vincente, ma quanto all'ambizione... come fa un qualsiasi essere umano a entrare nel giro dei possibili candidati alla presidenza se non è ambizioso/a fin nelle barbe? Sarebbe come lamentarsi di un violinista perché cura troppo la postura o l'intonazione: se non gli interessasse essere intonato farebbe probabilmente un altro mestiere.
Di fatto, la candidatura Rodham Clinton non ha mai funzionato troppo, anche la prima volta che la signora ci provò. Vero è che nelle primarie aveva contro Obama che, anche se si ostinava a essere nero**, sapeva come raccogliere consensi. Siccome anche Obama mi piaceva molto la cosa non mi dispiacque troppo.
Hillary aspettò, e nel frattempo lavorò in politica ad alto livello - e anche questo è piuttosto inusuale: di solito i candidati alla presidenza degli Stati Uniti sono ex governatori di successo di qualche stato, lei invece aveva già passato un sacco di tempo nella stanza dei bottoni. Proprio questo è l'aspetto che mi dispiace di più, a parte la simpatia personale per lei e l'antipatia per il vincitore: se avesse vinto lei, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti alla Casa Bianca sarebbe entrato qualcuno che sapeva già esattamente cosa aspettarsi e cosa voleva dire essere presidente. La circostanza non sembra essere ripetibile, almeno in tempi brevi, e difficilmente sarò lì a vedere il risultato di qualcuno che comincia a governare dal primo giorno sapendo già quel che c'è da sapere per sopravvivere agevolmente.
Nell'ultimo anno, almeno in Italia, Hillary si è fatta una reputazione agghiacciante che non sono riuscita a capire. Di solito si diceva che l'attuale vincitore era impresentabile e lei era comunque pessima, senza dare molti argomenti se non un vago "è una guerrafondaia". Che non so se sia vero, e ormai non lo saprò più: di riffa o di raffa qualche guerra l'hanno fatta tutti i presidenti USA (compreso il marito di Hillary) ma l'ultima gestione ha dovuto soprattutto intervenire sugli immani casini scatenati dal predecessore di Obama e so che in tanti (curdi compresi, che in materia si sono fatti una certa autorevolezza) si sono lamentati che gli interventi americani contro l'Isis non sono stati troppo massicci - ma non ci sarebbe alcun Isis, nella forma che conosciamo, se i due Bush non avessero assai generosamente contribuito alla causa.
Comunque sia, Hillary non tornerà alla Casa Bianca, e questo mi dispiace molto.
Commenti chi vuole e come vuole, prometto che non interverrò.
*ebbene, trattasi di due versi di una poesia cinese, pare riadattati da Mao Dse Dong.
La citazione completa è:
Quel che se ne andrà, se ne andrà
Quel che resterà, resterà.
Quando fiori di montagna adornano i miei capelli,
Non chiedermi dove sarà la mia casa.
L'autrice è Yan Rui.
Chissà se Acquaforte la conosce?
Io l'ho presa dal primo libro di Qiu Xiaolong.
**il commento "Sarebbe un buon candidato se non si ostinasse a essere nero" è autentico, ma in realtà fu usato a proposito di Jesse Jackson, che concorse con successo alle primarie delle elezioni dove fu eletto il primo Bush. Il candidato scelto poi perse rovinosamente, mentre Jackson si ritirò a metà primarie - per mancanza di fondi, suppongo, perché le elezioni andavano piuttosto bene.
La citazione completa è:
Quel che se ne andrà, se ne andrà
Quel che resterà, resterà.
Quando fiori di montagna adornano i miei capelli,
Non chiedermi dove sarà la mia casa.
L'autrice è Yan Rui.
Chissà se Acquaforte la conosce?
Io l'ho presa dal primo libro di Qiu Xiaolong.
**il commento "Sarebbe un buon candidato se non si ostinasse a essere nero" è autentico, ma in realtà fu usato a proposito di Jesse Jackson, che concorse con successo alle primarie delle elezioni dove fu eletto il primo Bush. Il candidato scelto poi perse rovinosamente, mentre Jackson si ritirò a metà primarie - per mancanza di fondi, suppongo, perché le elezioni andavano piuttosto bene.
Secondo Zucconi, il ribaltone nei sondaggi è avvenuto il 1° novembre. Il 28 ottobre la FBI aveva riaperto l’inchiesta sulle mail di Hillary, chiusa con l’affermazione che non vi era ‘nessuna rilevanza penale nelle nuove email esaminate’, fatta il 6 novembre, quando il danno era ormai fatto. E lo scopo era stato raggiunto, aggiungo io.
RispondiEliminaLa ‘pancia’ dell’America, gli stati centrali, sono popolati da pochi vaccari e petrolieri, reazionari e incolti, per di più pieni di astio verso gli stati costieri, dove si concentra la popolazione, la cultura, l’imprenditoria, la civiltà. Ma il meccanismo elettorale fa sì che contino quasi alla pari.
Bernie Sanders, di cui mio figlio ha l’adesivo sull’auto, era un completo outsider, incredulo egli stesso del successo ottenuto. Ha 80 anni e nessuno contava seriamente sulla sua nomination, lui per primo. Giovani in gamba, che osino dichiararsi francamente socialisti, per ora non se ne vede. Se vogliono sperare di rimontare, i democratici devono mettersi umilmente a cercarli e finalmente deporre la consueta puzza sotto il naso con cui hanno imposto l’impopolare Hillary.
Ieri mattina mi sono sentita incredula e spaventata. Peggio di come mi sentii quella mattina del lontano 1994, quando un venditore di fumo, con tacchi e parrucchino, indebitato e imbroglione, cacciaballe e puttaniere vinse le elezioni e divenne capo del nostro governo. Molto peggio.
RispondiEliminaAmos Oz ha detto che con Obama gli americani avevano votato un intellettuale senza accorgersene, perché avevano guardato solo il colore della sua pelle, non valutandolo per la sua cultura. Con Hillary non è successo.
Hillary Clinton ha talento, cultura, esperienza più di chiunque altro. Ed è donna, che dovrebbe essere considerato un valore aggiunto. Ha vinto invece il contrario di tutto ciò.
In questa indecente campagna elettorale non le è stato risparmiato niente: accusa di essere guerrafondata, come se gli altri fossero agnellini, di avere relazioni non chiare con Wall Street, di voler continuare l'opera di Obama per la sanità pubblica (che, se non sbaglio, lei aveva iniziato quando Bill era presidente), per finire con l'invasione della sua privacy con le email.
Quindi il miliardario evasore, imbroglione, puttaniere e col parrucchino è a capo dello stato più importante del pianeta. Mi chiedo se basterà affidarsi a dio (accetto qualsiasi suggerimento in merito al dio prescelto).
In merito alla bella poesia di Yan Rui: non la conosco, ma ritengo sia dell'epoca della dinastia T'ang. Dico così perché nel "La ragazza che danzava per Mao" , Qiu Xiaolong cita alcune poesie di Mao e sono spesso rifacimenti di poesie di quell'epoca. Della dinastia T'Ang, primo millennio circa, io conosco solo Li Po e Tu Fu, e solo superficialmente. Comunque hai suscitato il mio interesse. Oggi vado a cercare in libreria.
RispondiEliminaPensi di andare a Milano a vedere la mostra di Hokusai, Hiroshige e Utamaro sulle "immagini del mondo fluttuante"? Ho già comperato il catalogo e ne sono affascinata.
Di pancia...che orrore Trump!
RispondiEliminaIo direi #nonsolopancia. E comunque una pancia peculiare: la maggioranza di educated wasp middle class ha votato Trump, e questo consegna alla pancia una sfumatura che si può leggere con categorie marxiane, pur da terzo millennio. Mi spiego: la middle classe impoverita (molto) dalla crisi e che con Obama è meno impoverita ma non è tornata al livello pre-2008 è arrabbiata: educated people, sì, ma nei colleges minori. Molto sta lì.
RispondiEliminaA me la Clinton (che non chiamerò Hillary proprio per non cadere in un facile quanto scivoloso stereotipo: il maschio con il cognome, la femmina con il nome, perché dei cognomi uno è in prestito, l'altro non buca) non mi è mai piaciuta: lei era segretario di stato nel momento in cui Obama avrebbe dovuto sostanziare un Nobel per la pace dato sulla fiducia, ciò che non ha fatto; e alcune inchieste USA sul suo ruolo nella primavera araba, inchieste serie, sono in questo senso illuminanti.
Ma ovviamente la avrei votata, pur turandomi il naso.
Infine, una battuta: non è detto che tu non veda una "moglie di" presidente, perché di Michelle lo dicono in tanti, tra quattro anni; io spero di no, onestamente, non per lei, ovviamente, ma proprio per il principio che rappresenta, ma su questo si vedrà.
@Pensierini:
RispondiEliminaebbene sì, persino un anima fiduciosa come me ha trovato leggermente sospetta un inchiesta aperta il 28 ottobre a dodici giorni dal voto e chiusa il 6 novembre senza niente di fatto. Qualcuno aveva imposto l'impopolare Clinton e qualcuno non la voleva, questo s'è capito.
Vengo da una famiglia longeva, e forse riuscirò a sopravvivere fin quando salterà fuori la storia completa. Certo che i democratici han fatto un discreto casino.
@Acquaforte:
Sì, Hillary tentò una riforma sanitaria, frutto di lungo studio, che però non divenne mai realtà perché il Congresso non l'approvò. Ci rimasi piuttosto male, ricordo.
E non metto in dubbio che abbia fatto errori in politica estera, ma, come dire, segretari di stato USA col ramoscello d'ulivo nel becco non me ne vengono in mente, e quanto agli errori in politica estera gli USA ne hanno collezionati davvero parecchi negli ultimi decenni.
Quel che mi domando in questo momento è se Colui Che Non Voglio Nominare reggerà l'impatto e se riuscirà a governare. Personalmente ne dubito, ma dubitavo anche molto che qualcuno avesse il fegato di votarlo, e dunque...
@Mel:
Di pancia, e anche di testa!
@la povna desaparecida (ma io aspetto con fiducia, perché è scientificamente dimostrato che a volte ritornano):
no, non volevo una moglie di presidente; mi piaceva molto invece qualcuno che, per vie oblique, presidente lo era già stato.
Sotto questo aspetto Michelle (di cui naturalmente ho grandissima stima) è stata una First Lady molto brava ma molto più convenzionale nel ruolo di Hillary - e in cuor mio sospetto che preferirebbe una botta in testa tirata bene a una candidatura, ma, come dici tu, vedremo.
L'elezione del presidente del più importante Paese del Mondo dipende dalle voci scandalistiche messe in giro nei confronti delle donne dal candidato repubblicano e da quelle scandalistiche relative alle mail della candidata democratica... Aiuto!!!
RispondiEliminaHa ragione @pensierini a sottolineare come la stragrande maggioranza della popolazione americana sia fortemente ignorante, non legge i quotidiani e vive letteralmente "isolata"dal resto del mondo e questa gente vota per Trump anche se non sa perché.
Purtroppo ho saputo da clienti ben inseriti nella realtà americana che molti avrebbero votato per Trump non perché convinti (come si fa ad essere convinti di votare un simile personaggio?) ma perché considerato il minore dei mali tra i due e questo penso che la dica lunga... Da giorni mi chiedo se davvero non fosse possibile per i Democratici presentare un candidato diverso, uno qualsiasi: battere Trump non doveva essere poi così difficile!
Premetto che a me Rodham sta simpatica a livello personale e mi piace il modo in cui ha cercato da sempre di creare un modello diverso dalla casalinga di lusso, rifiutando fin da subito il ruolo di dispensatrice di tè e pasticcini, e certo anche di PR e influenza rigorosamente sul guanciale che posizione e tradizione le avrebbero attribuito. Certo si potrebbe giustamente obiettare che è arrivata alla Casa bianca dietro il marito e non in prima persona da sola, e sarebbe anche vero, se non fosse che una caratteristica della coppia Clinton-Rhodam è appunto di avere lavorato in politica da sempre insieme e con ruoli diversi dal modello del maschio capofamiglia attivo e della donna dedita alla cura e appunto ai pasticcini. Per allora era una grande novità vedere una donna che aveva costruito la carriera politica della coppia tanto quanto il marito, ma in modo tutt'altro ceh tradizionale, anche se tradizionale era alla fin fine che fosse lui a candidarsi alle cariche, cioè vedere una coppia che lavorava insieme a un progetto comune in cui contavano le di lei decisioni, capacità professionali e intelligenze spese nel mondo esterno, non nella casa né nell'intrigo. Il suo lavoro per la riforma sanitaria veniva svolto in modo ufficiale ad esempio e lo scopo non era la solita beneficenza da damazze bensì una diversa organizzazione giuridica che desse diritti e dignità al popolo USA. E tutto questo alla luce del sole, non come giocattolo passatempo ma come attività professionale.
RispondiEliminaPenso che questo sia stato abbastanza pionieristico e nuovo negli USA di allora e, per quanto istituzionalmente eterodosso, e non puristicamente assoluto, abbia operato una positiva apertura di orizzonti nuovi per più di una generazione, che i tradizionalisti più maschilisti non le hanno infatti mai perdonato: non essere né bambola né infermiera, né favorita, ma un avvocato impegnato in politica insieme al suo uomo, con le carte in regola per guardare gli uomini ben in faccia sapendosi misurare senza indulgenza e senza timore sul loro terreno. Insomma contribuirono a portare l'evoluzione degli anni '70 nelle relazioni del mondo politico. Anche il modo in cui accettò o forse inventò insieme al marito e allo staff di andare in televisione al suo fianco quando durante la prima campagna elettorale venne fuori il primo scandalo di una relazione extraconiugale di lui. Si presentarono insieme come coppia che attraversa delle crisi private e decide di continuare insieme, anziché rinchiudersi in negazioni patetiche quanto inutili come fino a quel momento era stato di rigore. Geniale. Vero o no che fosse, fu assolutamente innovatore e contribuì a smontare una delle peggiori bucce di banana che potessero venire gettate allora sulla carriera di un uomo politico: quella dell'infedeltà coniugale (oggi infatti sostituita dalle molestie, magari su minori). Contribuì sostanzialmente anche a cambiare la morale, o il moralismo, smontando certe ipocrisie il che su un piano storico non è poco.
Tutto sommato io la vedo come magari una figura di transizione, ma certamente dirompente e importante nel segno indubbiamente innovativo suo proprio e nei semi che ha gettato.
Purtroppo la riforma non passò e lei dovette togliersi di torno, di fatto. Iniziò a occuparsi allora di politica estera... era il momento delle guerre yugoslave quando divenne la principale sostenitrice nonché grande amica personale di Albright e della sua politica muscolosa, diciamo, nei Balcani. (segue)
@Wild Horse:
RispondiEliminasì, verrebbe da pensare che battere Trump non doveva essere poi così difficile. Anch'io, quando Trump vinse le primarie pensai "Stavolta ci siamo, contro questo vincerei anch'io, perché Trump è invotabile". Eppure in tanti si sono trovati le scuse più assurde e han votato proprio per lui.
Son cose difficili da capire.
Chiunque contro Trump avrebbe perso? Chiunque contro Hillary avrebbe vinto?
Vallo a capire.
@Pellegrina:
Anche a me quella coppia era piaciuta sin dall'inizio, proprio per tutti i motivi che hai detto. Ma per quel che riguarda i Balcani... Erano anni che quell'incubo continuava, e fu una di quelle occasioni in cui l'Unione Europea (all'epoca ancora Comunità) dimostrò di avere dei grossi limiti nella gestione della politica estera, e non parliamo delle truppe ONU, che in quell'occasione davvero non brillatono. Sta di fatto che l'intervento degli USA fermò quel carosello infernale.
C'è una scuola di pensiero che sostiene che agli USA non è mai piaciuto immischiarsi nei conflitti europei, lo fanno solo a quando vengono tirati per i capelli e/o gli europei non riescono a venirne a capo da soli. Così è stato per le due guerre mondiali, e così è stato per la guerra in Iugoslavia.
C'è un altra scuola di pensiero (cui aderisco) che sostiene che le bombe non sempre bastano a risolvere tutto, ma né gli eletti né gli elettori americani sembrano tenerla in gran considerazione...
(aspetto il seguito)
CONCORDO!CONCORDO!CONCORDO!CONCORDO!CONCORDO!CONCORDO!
RispondiElimina.....e seppur a malincuore sorvolo il commento,ma racconto,la infelice battuta fatta a mia zia,americana e ferocemente avversa al "parruccato",da un idiota suo"conterraneo" il quale ha commentato la foto del di lei cane,fotografato in atteggiamento depresso per via della elezione di "parrucchetta" con un:
"è depresso perché vive in Italia,mentre i bravi cani americani se la godono sgranocchiando m&ms e sono felici per la vittoria del Grande Donald Trump".Mia zia gli ha risposto "mi dispiace di più per te, che sei cosi profondamente ignorante"ripostando una foto sempre del cane stavolta mentre si rotolava nel nostro toscanissimo prato, bianco di margherite...Sapete lui che ha scritto? "eek!!!"..che sta come schifo"....
Tutto questo per sottolineare la loro profonda ottusità ed ignoranza e,come già da voi evidenziato,totale estraneità alla realtà di questo mondo.
Vi diro' pure: "EMERITI CAXXI LORO.
E purtroppo non solo solo cazzi loro, ma lo sai anche tu.
RispondiEliminaDirei però che il cane di tua zia se la passa proprio bene, anche perché NON mangia m&ms (che forse non sono proprio la dieta più indicata per i nostri cari amici a quattro zampe) ^__^
"Lo so lo so....Non lo sapessi...ma lo so"
RispondiEliminaVolevo citare Massimo Boldi ma non mi vien da ridere😉