mercoledì 24 ottobre 2012
Da 18 a 24 parte terza - Il Ritorno del Buon Senso (...forse...)
Sembra, pare, dice, si sussurra, si racconta, che il Terrifico Aumento di orario incautamente minacciato senza corrispettivo guiderdone dal Governo sia stato ritirato dalla Legge di Stabilità. Resterebbe da capire come mai era stato pensato e scritto e approvato e financo pubblicato nonostante una precisa legge italiana condanni gli atti osceni in luogo pubblico, ma insomma questa mattana che aveva il tipico sapore delle Geniali Trovate delle finanziarie del precedente governo parrebbe al momento scongiurata, tanto che verrebbe quasi da pensare che, forse, nonostante tutto, cento e più anni di legislazione sul lavoro non siano ancora completamente diventati carta straccia. Ciò mi rallegra e mi racconforta, sia come cittadina che come lavoratrice. Come cittadina sono altresì consapevole che il momento è brutto, lo spread è alto e le mezze stagioni sono da tempo scomparse (per tacere del fatto che sta per arrivare l'influenza) e quindi, armata di disponibilità e buona volontà, mi dichiaro pronta a fare comunque del mio meglio per aiutare il mio Paese in questa angosciosa congiuntura, purché non mi venga chiesto di sputare sopra la Costituzione.
Navigando nelle secche scolastiche, mi sono anche trovata davanti un simpatico articoletto di Nicola Porro, opinionista e tuttologo di punta in uno schieramento che non ha mai avuto a dolersi del mio appoggio, pubblicato sul suo blog in data 23 Ottobre e sul Giornale in data 24 Ottobre. Gli argomenti sono quelli consueti ma, curiosamente, mancano quelle piccole constatazioni sul diritto del lavoro e la Costituzione che, pure, a mio avviso hanno un certo qual peso nel caso presente - e, curiosamente, ci si dimentica di accennare che in cambio dell'aumento di orario l'insegnante non riceverà nemmeno il tradizionale centesimo bucato. D'altra parte mi rendo conto che i giornalisti lavorano duramente e quindi non hanno tempo di star dietro a tutti questi piccoli e insignificanti dettagli; in fondo, si tratta solo dell'aumento di un terzo dell'orario, che senso ha impuntarsi sul fatto di non ricevere un aumento di un terzo della retribuzione?
Tuttavia, leggere che qualcuno parla seriamente (o, forse, sperando di essere preso sul serio) di casta degli insegnanti... sì, certo, può suonare un po' irritante, ma a me è sembrato soprattutto buffo: di solito, le caste casteggiano dall'altro di retribuzioni un po' diverse, mi sembra.
Ma, chissà, ora che siamo finalmente diventati anche noi casta, può darsi che arrivino anche retribuzioni da casta. Nel qual caso sarà un piacere festeggiare, insieme a tante altre categorie che, magari, stanno per diventare caste pure loro: quella degli operatori ecologici, per esempio, o dei braccianti. Resta da decidere con cosa brinderemo al nostro passaggio in casta: scartati, per tutta una serie di considerazioni che non voglio qui esporre per non annoiare nessuno, lo champagne Veuve Clicot millesimato e il Brunello di Montalcino, credo che la gazzosa alla fragola o la spuma bionda rappresentino le scelte più adeguate.
Prosit!
Approvo su tutta la linea eccetto per l'influenza: qui la temparatura sfiora i 38°C.
RispondiEliminaHo letto il blog di Porro, mi sono concessa anche di rispondergli, ma non vedo il mio commento pubblicato.
RispondiEliminaSul resto, che dire, tiriamo un sospiro di sollievo o aspettiamo la prossima smentita della smentita? (io tra l'altro, anche se non è vitale, ci sto mettendo la faccia, perché sto dicendo a tutti che la questione è costituzionale e che le proteste vanno fatte, per ora, in solida, serena, stabile punta di diritto, e non in punta di barricate).
@mammozza
RispondiEliminaEpperò!
A voi non servono le vertenze sindacali, per avere un autunno caldo...
@la povna
Non possiamo escludere la smentita della smentita.
Ma, per fortuna, nemmeno la smentita della smentita della smentita ^__^
(beh, anch'io ci ho messo la faccia. Possiamo aggiungere che i partigiani ci misero direttamente la pelle, per farci avere una costituzione...)
Assolutamente (dico i partigiani)!
RispondiEliminaIntanto hanno fatto prove tecniche di "aggancio" dell'opinione pubblica. Genericamente poco propensa al governo tecnico, molto pro in questo caso. Se saggio il consenso, poi qualche altra cosa posso fare.
RispondiElimina@ Minne
RispondiEliminaTi confiderò: più che l'opinione pubblica mi preoccupano i sindacati, e la scarsa dialettica degli insegnanti. In fondo, l'opinione pubblica è contrarissima a tante cose che ci sono e che non c'è nessuna possibilità di cambiare al momento, mentre è piuttosto favorevole all'unione civile dei gay, che al momento sembra lontana da venire...
Birra e gazzosa?
RispondiElimina"Ti confiderò: più che l'opinione pubblica mi preoccupano i sindacati, e la scarsa dialettica degli insegnanti. In fondo, l'opinione pubblica è contrarissima a tante cose che ci sono e che non c'è nessuna possibilità di cambiare al momento, mentre è piuttosto favorevole all'unione civile dei gay, che al momento sembra lontana da venire...": Murasa', quando è che ci prendiamo 'sto budino?!
RispondiElimina@@Grigio:
RispondiEliminasssì, forse una birra non di marca possiamo permettercela ^__^
@ Povna
Ormai a Novembre, immagino. Ma tu non eri in tour per i festeggiamenti del compleanno? O è già passato un mese?
Murasaki: ancora immersa nel tour, che ha avuto un po' di slittamenti. Effettivamente la settimana prossima approfitto dell'inesistente ponte delle inesistenti vacanze degli insegnanti per stare al nord da martedì sera a domenica. Ma, la settimana dopo, se vuoi, posso sempre prendere il treno, una volta uscita da scuola, in direzione contraria (e più o meno ostinata!).
RispondiEliminami preoccupano i sindacati...a me non più, non mi preoccupano, non so più che faccia abbiano e dove siano, malgrado la tessera che ho in tasca, le richieste di maggior iniziativa che ho rivolto loro più volte. Si sono limitati a litigare tra loro anche solo per venire ad un'assemblea.
RispondiEliminaMa che ponte? 0_0
RispondiElimina:-(
@Prof: non so voi, ma noi, e non solo noi, abbiamo il pontarone dei morti. Se non l'avete, avrete ovviamente altre vacanze dopo, come succede in tutte le scuole.
RispondiElimina@Povna:
RispondiEliminaallora rimaniamo che dopo il ponte oni giorno è buono, Perfide Riunioni permettendo. E buoni festeggiamenti supplementari ^__^
@Minne:
In effetti hai ragione: se non c'è rimedio, perché preoccuparsi?
@La Prof:
Un bel ponte regionale, 1-4 Novembre come ai bei vecchi tempi quando la scuola era seria, i maestri erano unici e gli insegnanti (e i ragazzi!) facevano un sacco di vacanze in più.
Un'uscita da far rizzare i capelli. Il titolato ciarliero dovrebbe essere immantinentemente spedito in una classe (estratta a sorteggio) di una delle millanta scuole del regno. Tempo tre giorni e la sortita finirebbe a grandi passi nel contenitore delle idee fallimentari...
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