Dopo lunga discussione, in Collegio Docenti era stato deciso di rivedere la questione dell'Approfondimento, sul quale quest'anno la Maristella si era degnata di mandare qualche parola, appunto, di approfondimento, ben rimpiattata nella circolare sugli organici di fatto.
Era quindi stato convenuto di accoppiare l'ora di Approfondimento a Geografia, che così ritornava alle due ore di un tempo. Addirittura, tutti sono convinti che questo suggerimento sia venuto da me, anche se io non mi ricordo assolutamente di averlo dato. Ho evitato di smentire perché, in effetti, chiunque abbia avuto questa idea ha trovato una assai decorosa quadratura al cerchio.
C'è stata quindi una certa razionalizzazione delle cattedre e così, tornata a Hogsmeade, ho avuto il piacere non solo di ritrovare la Seconda dei Tordi, ormai diventata Terza, ma anche una cattedra a misura di essere umano, con dieci ore in terza e otto in seconda, entrambe le classi sullo stesso corridoio e in quel corridoio ci sono solo quelle due classi (perché la prima di quella sezione quest'anno non esiste) insieme alle aule di informatica, di scienze e di sostegno. Insomma, invece di schizzare da un capo all'altro della scuola come una pallina di flipper impazzita, quest'anno regno su un corridoio intero e già dal primo giorno di scuola conoscevo il nome di tutti i miei allievi e loro conoscevano me - praticamente mi considero in vacanza premio, anche se in cuor mio temo l'invidia degli dei.
La Seconda dei Tordi si è trasformata in una classe quasi tranquilla, non so come e non so quando. Vorrei anche aggiungere che sono diventati tutti studiosissimi ma non ritengo giusto mentire sul blog, anche se sono sotto anonimato e nessuno può controllare.
Abbiamo anche i Quattro Ripetenti arrivati dalla terza dell'anno scorso (conoscevo anche loro, si capisce): quattro creature fondamentalmente tranquille, che non fanno nulla di particolare, anzi nel complesso si potrebbe dire che non fanno nulla punto e basta - nemmeno disturbano, a parte un certo chiacchiericcio di base. Fa uno strano effetto vederle in mezzo alla ventina e passa di pile elettriche che formano la base della classe - può darsi però che la loro inerzia assorba una parte dell'irrequietudine di base degli altri, un po' come fanno le barre di grafite nei reattori atomici.
Un processo inverso sta avvenendo per la Nuova Seconda, che l'anno scorso era una classe tranquilla, tanto tranquilla da riuscire a neutralizzare perfino un paio di elementi davvero destabilizzanti; quest'anno, vuoi per i nuovi arrivi, vuoi per una crisi di crescita che paradossalmente ne accentua i lati più infantili (mi sono ripromessa di comprare una di quelle collane di caramelle a forma di ciuccio appena capito in un Autogrill per offrirgliele quando eseguono alcune delle loro performance favorite), vuoi per un'imprevedibile congiunzione astrale, si sta elettrizzando niente male. Rimane comunque una classe in buona parte convinta che studiare faccia parte delle consuete attività previste per uno scolaro e non sia da considerarsi qualcosa cui dedicarsi solo in circostanze eccezionali, ad esempio il 30 Febbraio e il 31 Aprile.
Della Nuova Seconda fa parte anche l'Assenteista. Non ha commesso suicidio, non è emigrato verso altri lidi e a quanto pare suo padre ha deciso di risparmiarlo e di risparmiarsi la galera a vita per omicidio senza attenuanti, nonostante la sua seconda bocciatura. Continua ad assentarsi assai spesso, naturalmente (è già stata fatta la prima telefonata dell'anno alla famiglia) ma anche lui, come i suoi ex compagni è molto, molto più tranquillo, e anche lui come loro mostra strane tracce di sottomissione. Adesso, per un crudele scherzo della sorte, si trova ingabbiato in una classe molto più infantile, anche a livello fisico, di quella che aveva l'anno scorso ma, dopo avermi mostrato una certa ostilità il primo giorno, ha messo su un atteggiamento tra il paziente e il rassegnato. Sta' a vedere che magari proverà perfino a studiare un po' di matematica...
Comunque non conviene allargarsi troppo con le aspettative: l'anno è soltanto agli inizi.