lunedì 7 settembre 2009

Manuale del Perfetto Insegnante - Come NON si organizza un'uscita - 1


Quel che mi accingo a postare è un tranche de SSIS autenticissimo in ogni suo dettaglio.
Andò così: il primo anno di SSIS gli insegnanti di geografia decisero di chiudere il corso - in cui avevano peraltro in numerose occasioni dimostrato di non essere dotati di senno sovrabbondante - con un "sopralluogo esterno" che doveva spaziare dalle cave di Maiano ad altre località ai bordi della città di Firenze (ma questo si capì soltanto dopo) con lo scopo, mi sembra di ricordare, di fare un excursus su un'infinità di cose che nessuna persona sana di mente cercherebbe mai di ficcare tutte insieme in una lezione.
Conosco bene la zona, dove è possibile fare lunghe passeggiate tra le colline praticando un trekking dolce da asfalto particolarmente gradevole nelle belle giornate di primavera e inizio autunno, e posso garantire che i tempi erano completamente sballati anche solo per la passeggiata a piedi, lasciando perdere la lunga lezione divisa in più parti.
Il sopralluogo fu organizzato talmente male che non poté venire effettuato; del resto,  solo una serie di circostanze totalmente favorevoli avrebbe potuto permettere di effettuarne con parziale successo una metà scarsa.
Al termine di quella ignobile figura, i docenti insisterono per avere una nostra relazione.
"Ma siete proprio sicuri di volere la relazione?" chiesi io mentre i miei colleghi rumoreggiavano "Sicuri-sicuri-sicuri?"
Lo erano. Bastavano una cartella o due, mi dissero. Anche mezza cartella.
"Se proprio volete la relazione, la avrete" promisi. Molti non la portarono, ma io la scrissi e la consegnai con specchiata puntualità. Quando iniziai a scriverla ero arrabbiata al calor bianco, ma quando l'ebbi terminata ero solo molto divertita dalla situazione: come in molte altre circostanze sfogarmi era servito tra l'altro a riportare la faccenda alle sue giuste dimensioni.
"Sii in collera, ma non peccare" esorta san Paolo; e io non avevo peccato, mi ero limitata a dire la verità (con una certa collera e un lieve filo di sarcasmo).
All'esame presi 28/30 - un voto già di per sé spropositato rispetto alle mie modeste competenze e allo scarso impegno che avevo dedicato alla materia. I colleghi mi assicurarono però che era stato uno dei voti più alti e che molti che lo avevano preparato con gran cura si erano poi dovuti contentare di voti ben più bassi.

Quel che segue è il testo della relazione così come l'ha conservato il computer; ho solo tolto qualche refuso e aggiunto un po' di colori e di formattazione (le relazini che consegnavo per la SSIS erano sempre molto spartane sul piano grafico e stampate con una sobria stampante ad aghi, che d'altronde stampava benissimo e dalla quale mi sono separata solo due anni fa, per cause di forza maggiore, con grande dispiacere).

3 commenti:

  1. ahahah ammetto di non aver letto tutto il resoconto (ma già l'inizio è folgorante)! :D Certamente è stata premiata la tua sincerità, ma guarda che i resoconti sono positivi anche quando puntano il dito sugli aspetti negativi! Anzi... in un certo senso sono più utili così: si impara di più! ;)

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  2. Beh, certamente se un allievo mi facesse una spazzolata del genere me la leggereio con grande attenzione, anche se digrignando i denti (però non gli direi mai che li ho digrignati) e con grande & articolato esame di coscienza. Ma una caratteristica di gran parte dei professori universitari è l'impermeabilità.
    Per questo, forse, non si preoccuparono delle previsioni di pioggia, e per questo ci andai giù così pesante ^__^

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  3. Ma magari le avverse condizioni meteo facevano parte della prova!! :)

    No, eh??? :D

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