L'anno scorso una delle colleghe di inglese osò proporre, nientemeno che alla Seconda Capricciosa, un compito in cui ognuno degli alunni mandava un biglietto di auguri a un compagno estratto a sorte e, strano a dirsi considerando i rapporti interni tra quelle belvette, ne venne fuori una roba molto rispettabile, dove alcuni si scrissero messaggio molto lunghi, anche se la,parte grafica non era sempre delle più entusiasmanti. Conoscendo i miei pulcini contavo comunque che la parte grafica sarebbe venuta assai meglio alla Seconda Sfigata, così mi feci lasciare le istruzioni e le conservai amorevolmente.
L'influenza mi scombinò i piani, ma non tanto da costringermi a rinunciare al lavoretto di Natale, e così il 1 Dicembre ero a guardarmi le istruzioni.
Il primo passo consisteva nel trovare dei cartoncini in A4. Ma in effetti, perché proprio bianchi? Il bianco era certamente un colore assai natalizio ma noi disponevamo di grandissime quantità di cartoncini variamente colorati e...
Errore! Noi disponevamo di grandi quantità di cartoncini ma adesso erano rimasti soprattutto quelli color nocciola, seppia, giallo solare e pure arancione.
"Sai, ne sono andati tanti per la serata dell'Opn Day" per indicare i varia viali dell'Introspezione e dello Sviluppo della Raffinata Interiorità. E insomma, che mi vada bene o non mi vada bene, cartoncino usato non torna più.
Avevamo però un certo quantitativo di cartoncini in A3 e una taglierina, così sono riuscita ad ottenere adeguato numero ci cartoncini in A4 bianchi, rossi, verdi, di un bel blu stellare e perfino di un bellissimo viola Avvento che alcuni hanno decisamente preferito ad ogni altra possibilità.
Spiego che il cartoncino va piegato in due e le quattro facciate riempite il più possibile, che non correggerò gli errori né li conterò per il voto e infine che si accetta ogni tipo di effetto speciale compresi pannolenci, lana e glitter.
Ascoltano un po' perplessi ma per niente dispiaciuti e siccome sono ragazzi ben educati e vanno pure piuttosto d'accordo l'estrazione del destinatario dei loro auguri (fatta con i primi 20 numeri di una tombola trafugata all'aula di Sostegno) è accolta con nobile serenità, anzi qualcuno chiede pure un cartoncino per fare un biglietto supplementare per qualcuno scelto da lui.
Il resto procede liscio, e se i biglietti di auguri non si segnalano quasi mai per un testo di grande originalità, va riconosciuto che sul piano grafico e decorativo il risultato è eccellente e tutti assicurano di essersi divertiti molto. Unico, piccolo inconveniente è la quantità immane di glitter che i cari ragazzi hanno impiegato. Quel giorno e il successivo le classi dove lavoro, fosse anche le Prime con cui non ho fatto alcun biglietto di Natale, si mostrano assai scintillanti, come la mia borsa ( che non portò mai in classe), la Sala Insegnanti, il mio borsellino, il computer, il tavolo dove correggo, le lenzuola verdi di Natale (no, non ho corretto i biglietti a letto)... e i baffi delle mie gatte.
Perché il glitter non è di quelle cose che si può usare di nascosto - giusto per avvisarvi se decidete di commettere un omicidio sotto Natale.
Albero di Natale + bambino = intera casa spalmata di glitter e di pezzetti argentati di festone... Sulla base della mia esperienza troveremo brillantini in giro fino a Pasqua... Ma tutto sommato perché no, facciamoci sommergere dalla magia del Natale fino in fondo!
RispondiEliminaAh, alla fine della riconsegna tutta la classe era senz'altro pienamente immersa nello spirito del Natale. Anche le custodi lo erano, credo ( meno male che sono MOLTO pazienti e disponibili).
RispondiEliminaAuguri per un felice 2022 💙
da Murasaki
Ai miei tempi remoti, quando la incollavo io sui biglietti di auguri natalizi, quella polverina scintillante argentata si chiamava 'porporina', non chiedermi perché :-)
RispondiElimina@Pensierini:
RispondiEliminaVero! Porporina ma anche, mi sembra, brillantinA. "Porporina", se non ricordo male, era usata generalmente per tutte le decorazioni (non solo natalizie) DORATE, e cosa c'entrasse l'oro con la porpora non so, ma certi re medievali si facevano fare i Vangeli scritti con inchiostro d'oro su pergamena colorata in porpora, ed è l'unico collegamento che conosco tra questi due colori. Sempre a quei tempi, se a qualcuno fosse venuto in mente di parlare di "glitter" a malapena qualche madrelingua inglese avrebbe forse vagamente capito a cosa si riferiva perché i prestiti inglesi abbondavano assai, ma riguardavano altri campi.
Murasaki, piuttosto stufa delle paturnie di Google