giovedì 30 giugno 2022

La nuova, innovativissima didattica DADA - 6 - Sulla condivisione di talune decisioni in Collegio Docenti

Dall'alto di questi palazzi, 40 secoli di didattica innovativa ci guardano

Ormai molti secoli fa, al Collegio Docenti del Comprensivo di St. Mary Mead e Crifosso venne votata la sperimentazione della didattica DADA per le medie di St. Mary Mead. All'apparenza fu un voto unanime anche se fatto un po' a tastoni, ma la mattina dopo qualcuno si lamentò perché "le elementari e le materne non si erano astenute".
"Ma in Collegio nessuno di noi ha trovato da ridire sulla proposta, ovviamente le elementari e le materne han pensato che fossimo tutti d'accordo. Perché avrebbero dovuto astenersi?" - risposi.
"Perché non era una cosa che li riguardava".
"Ma la legge prevede che votino anche loro".
"Ugualmente avrebbero dovuto astenersi".
"Magari, se non eri d'accordo, potevi votare contro" finii per osservare.
La risposta fu molto vaga e fumosa, con all'interno un rabbioso "avrebbero dovuto astenersi" perciò decisi di non infierire oltre, anche se in effetti mi ero già accorta che all'interno della nostra scuola c'era una fronda che della DADA non voleva saperne - che è un punto di vista più che legittimo, ma non capivo perché cotale fronda non si fosse espressa dal momento che il Collegio esiste appunto per discutere e dissentire, almeno in teoria. 
Come ho già avuto modo di raccontare la pandemia ha fatto strame di qualsivoglia velleità di didattica innovativa e a tutt'oggi alle medie di St. Mary Mead la nuova, innovativissima didattica DADA, ufficialmente inaugurata con una cerimonia in presenza di giornalisti, sindaco e quant'altro, si riduce al fatto che andiamo nei laboratori per le ore laboratoriali (come si è sempre fatto), abbiamo alcune simpatiche scritte sul muro inneggianti all'inclusività, al dialogo e alla storia come maestra di vita e, dopo un anno di traccheggio ai miei occhi del tutto incomprensibile, abbiamo degli armadietti per i ragazzi molto colorati che hanno sostituito quelli che già c'erano dalla notte dei tempi. La Preside Caramell non ha mai mancato comunque (anche all'ultimo Collegio) di ricordarci che essere DADA è uno stato stato d'animo e dunque noi siamo una scuola DADA in quanto interiormente siamo tutti insegnanti DADA, anche se continuiamo - e continueremo anche l'anno prossimo, a quel che ho capito - a starcene tappati nelle nostre aule salvo quando portiamo le classi in laboratorio. Oooohmmm.
Stabilito questo, al Collegio di fine anno dovevamo votare anche per la sperimentazione della DADA alle medie di Crifosso; sono rimasta sorpresa, perché fino a quel momento avevo sempre sentito dire che "No, a Crifosso no perché non hanno gli spazi necessari"; ma anche alcuni insegnanti delle medie di Crifosso hanno dato segni di vivo stupore e la prof. Senescenti ha chiesto come ciò sarebbe stato possibile. E' seguita una vivace descrizione di muri abbattuti, locali cambiati di destinazione eccetera di cui era evidente che la prof. Senescenti sentiva parlare per la prima volta - e non si tratta esattamente del tipo che fa le sue ore e torna a casa senza nemmeno salutare i colleghi, impicciandoci il meno possibile di ciò che succede intorno a lei. Proprio no.
La prof. Senescenti non ha sollevato obiezioni, ma considerati i precedenti e il modo tutto suo con cui la preside Caramell gestisce la condivisione delle decisioni dell'intero Istituto, ho ritenuto di far cosa opportuna astenendomi dalla votazione, così come diversi colleghi di St. Mary Mead e di elementari e materne. A sorpresa però sono anche arrivati una dozzina di voti contrari. La maggioranza di voti a favore comunque c'era, e dunque Crifosso avrà la sua nuova e innovativissima didattica DADA. La domanda che però non posso fare a meno di pormi è Fino a che punto la voleva?
Siccome anche quest'ultimo Collegio è stato fatto in remoto, nessuno di noi può sapere da parte di chi sono arrivati questi voti. Se, caso mai, fossero arrivati appunto dalle medie di Crifosso, sarebbero almeno la metà del corpo docenti. Ma in effetti, perché a elementari e materne avrebbero dovuto votare contro al fatto che le medie di Crifosso volevano organizzare in modo diverso dal solito (ma comunque rispettoso della legge) il proprio funzionamento interno? Al massimo potevano astenersene, all'insegna del "Fate icché vi pare, ma io non c'entro".
E dunque non so se a Crifosso volevano la DADA o no, anche perché non ho avuto occasione di parlarne con nessuno: alla fine del Collegio, come sempre da due anni e mezzo a questa parte, ho salutato, chiuso il programma e mi sono dedicata ai fatti miei.
Ma mentre mi dedicavo a questi fatti miei, mi frullavano in testa usa serie di considerazioni sugli inconvenienti degli organi collegiali in remoto - anche se, devo ammettere, a St. Mary Mead sono assolutamente l'unica che si pone certe questioni.

7 commenti:

  1. DADA is a state of mind...

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  2. Io un po' di DADA la vorrei, però!
    P.S.: Mi sono deciso a crearmi un account, finalmente!

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  3. In genere è già difficile convergere sulla stessa linea in un collegio con colleghi dello stesso ordine di scuola, figurarsi in un istituto con più "anime". Non vi invidio.
    Quanto al DADA scolastico mi pare un'idea salutare per tutti migrare da un'aula "classica" ad una laboratoriale, interrompendo il processo di "imbalsamazione" per cinque-sei ore o più.

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  4. @ Prof. al caffè:
    Benvenuto ufficialmente nel mio blog, e soprattutto nel TUO!
    (anch'io vorrei un po' di didattica DADA!)

    @ Mel:
    Infatti l'idea dell'Istituto Comprensivo non mi ha mai convinto molto, preferirei qualcosa di più orizzontale. Ma al momento quello c'è e quello ci teniamo.
    Quanto alla DADA.... confesso che sono molto legata all'idea de "la NOSTRA classe", vista come una specie di tana.
    Detto questo, più gli alunni si muovono e meglio è per tutti, e quindi spero l'anno prossimo che si possa fare qualcosina di più che "sentirci DADA dentro".

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  5. E' inevitabile...ogni volta che leggo quella parola, mi viene da canticchiare il dadaunpa, immaginando le sorelle Kessler!

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  6. @ Romolo:
    E' davvero inevitabile. Sono due anni che aspetto, il primo giorno di DADA, di accogliere la classe che entra appunto con un Dadaunpa a tutto volume che risuono lungo il corridoio.Ancora non è stato possibile purtroppo, ma si spera che giorno verrà!

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