Entra Inglese.
"Sapete cosa ho sequestrato oggi nella Terza Brillante?"
"Non lo so e non sono affatto sicura di volerlo sapere" rispondo.
"Un bel taglierino". Inglese lo mostra, trionfante "Ce l'aveva in mano Gawain. Gli ho detto di rimetterlo nell'astuccio e lui ha fatto la faccia sconsolata e mi ha pregato 'No, prof, lo prenda lei, è meglio'".
La guardiamo, perplessi, e lei aggiunge "Vorrei tanto capire perché queste cose le fanno solo con me".
"Probabilmente le fanno anche con me, ma magari non me ne accorgo" provo a consolarla. Di solito, quando vedo manovre strane tendo a lasciar fare in base al principio che la gente va un po' lasciata in pace; meglio ancora, di solito quando vedo manovre strane mi censuro e mi convinco di non vederle. Insomma, devono essere parecchio strane perché mi venga in mente di chiedere chiarimenti.
"E allora dovrebbero farle solo con te e starsene fermini quando sono nelle mie ore. Secondo me vogliono essere beccati".
"Magari non pensino che tu li becchi" suggerisco.
"Magari non pensano proprio" suggerisce una collega.
"Io li ho beccati una volta, mentre svitavano i banchi. Se non volessero essere beccati certe cose non dovrebbero farle con me" osserva sennatamente Inglese "Secondo me vogliono essere beccati".
Ci guardiamo, un po' sconsolate.
Non c'è che dire, il ragionamento fila.
E il cuore umano, invero, è un groviglio assai misterioso.
In effetti pre adolescenti ed adolescenti BRAMANO di essere beccati. Pregano per essere sgridati, per avere la dimostrazione che qualcuno sta pensando a loro e si interessa di loro. Una volta ho avuto, come animatrice parrocchiale, un ragazzino che mi ha raccontato le sue marachelle andando indietro fino a un paio d’anni. I suoi genitori, come somma punizione per essere scomparso tre giorni (era andato in discoteca in una cittadina a una sessantina di Km dalla nostra) , lo avevano mandato al campeggio parrocchiale a divertirsi con gli amici. Lui mi ha spiegato tutto quello che aveva fatto, come aveva speso i soldi del suo bancomat personale (a quindici anni? ), e poi si era messo ad andare all’indietro, estasiato del fatto che una ragazza di quattro o cinque anni più di lui si prendesse la briga di dirgliene di ogni colore per ogni singola mancanza. Era disorientato. Aveva un bisogno di confini spaventoso, e per quei dodici giorni lui mi si è cucito addosso, facendo marachelle per la pura delizia di sentirsi sgridare. Mi ha fatta stare male, perchè quei genitori non capivano che stavano distruggendo un ragazzino estremamente valido non dandogli quella disciplina che serviva perché non deragliasse. La sua mamma si fermava a parlare con me ogni volta che ci incrociavamo dal fruttivendolo, e rimaneva stupita quando la incoraggiavo ad essere molto severa con i sue due figli adolescenti, perché ne avevano bisogno. Ammetto di averli persi di vista, ma non stupitevi troppo che i ragazzini cerchino di farsi beccare...
RispondiEliminaChiedo scusa, Murasaki, sono Bridigala sloggata
RispondiEliminaInsomma siamo al becca e rebecca anche in classe ahahah!
RispondiEliminaRebecca tanto per stare in tema non ha avuto bisogno di Esserino essendo incorporata nel post odierno. cliccare per credere.
Un abbraccio
Dani
Sì, anche secondo me c'è un po' di gusto alla sfida unita ad una insana dose di masochismo. Piuttosto, ti hanno vaccinata? Oggi è toccato alla mia dolce metà. Ho provato a chiedere se facevano un'eccezione per il marito, ma niente da fare. Mi toccherà aspettare!
RispondiEliminaMi è partito il commento, comunque sono Romolo!
RispondiEliminaOvviamente giudicando dal solo racconto è difficile, ma ti confesso che già dalla prima volta ho pensato che la collega appartenesse alla famosa categoria dei/delle colleghi/e mitografi, quelli nelle cui ore vengono sempre commesse azioni nefandissime, che però, a scavare, molto devono all'interpretazione e allo sguardo di chi è presente. Mi sfugge perché nella scuola media, dove ci sono Arte e Tecnologia, non possa essere portato un taglierino a scuola, strumento che faceva parte, su richiesta docente, del mio corredo di scolara della superiore di I grado. E francamente mi sfugge la gravità tale da abbassamento del voto di condotta in assenza di rapporto (dunque, in assenza di fatto, amministrativamente) del primo episodio.
RispondiEliminaIo farei un rapporto, un abbassamento di voto di condotta a chi queste cose le sa sì abilmente mitografare. E vedi che forma e sostanza torneranno ad accoppiarsi.
@ Bridigala:
RispondiEliminaCredo tu abbia ragione. E' una classe molto seria, ha retto bene la didattica a distanza, ha retto bene tutto, tutti entrano in classe dicendo "Ah, finalmente CON LORO SI'". Ma tutti a quell'età richiedono (nel senso che "vogliono") un po' di paletti, anche perché tutti a quell'età ogni tanto sbarellano e... non lo so spiegare, ma penso tu abbia centrato il punto.
@ Romolo:
un po' di gusto alla sfida, anche quello.
No, non sono vaccinabile al momento: vaccinano gli insegnanti fino a 55 anni, e io sono sopra quell'età.
Frate Leone, pecora di Dio, tutti (intorno a me) si vaccinano, fuori che io...
Aspetto con pazienza. Del resto, alternative non ce ne sono.
@ la povna:
Allora, per i banchi la collega NON è stata mitografa: i ragazzi hanno confessato senza particolari pressioni, ed in più c'era la testimonianza della custode. Sul rapporto sono d'accordo con te, ma... diciamo che ci sono stati degli equivoci e dei fraintendimenti e che la prossima volta (che spero NON ci sarà) la faccenda andrà gestita un po' diversamente.
Per il taglierino, confesso che all'inizio ho pensato quel che pensi tu: eccerto che ci hanno il taglierino, che c'è di male? Ma il ragazzo ha CHIESTO che gli venisse preso, non ha detto niente del tipo "Boh, ce l'avevo in mano, cosa c'è che non va?". L'impressione generale è che in questo momento preciso la classe stia sbarellando, in un suo modo quieto e nemmeno troppo volontariamente, e che d'altra parte non VOGLIA farlo più di tanto.