domenica 9 giugno 2019

Sono Pazzi Questi Insegnanti


Quarto giorno della Mostra del Libro. Trovandomi impossibilitata a dare il resto per mancanza di spiccioli a un alunno che aveva appena acquistato un libro mi sono scusata e gli ho detto di andare in classe, ché sarei passata quanto prima a portargli quangogli spettava. 
Sono poi andata nella pasticceria davanti alla scuola dove il gentilissimo commesso di turno mi ha spicciolato l'ennesima banconota da venti euro*. 
Munita della somma necessaria mi sono così recata in Seconda B a pagare il mio debito. Ma la classe era vuota.
"Mi scusi" domando alla custode "Dev'è adesso la Seconda B?"
"Non lo so, prof. La stavo cercando anch'io, perché un genitore è venuto a prendere suo figlio, ma non riesco a trovarla". Il tono della Custode è quello,  vagamente sconsolato, di chi proprio non ricorda dove ha appoggiato le forbici, eppure le aveva in mano fino a un momento prima, e non di chi ha appena perso venti ragazzi venti, tutti ampiamente minorenni.
La Custode è una persona coscienziosa quanto giudiziosa, e d'altra parte una classe non è roba che possa essere finita per sbaglio in un sacchettino o roba del genere, né la scuola media di St. Mary Mead ha mai goduto della sinistra fama del Triangolo delle Bermuda che vanta al suo interno la sparizione di intere navi e aerei di linea, passeggeri ed equipaggi compresi.Tuttavia questo tipo di scene si è ripetuto con una certa regolarità per tutta la settimana appena trascorsa**. 
Come ho già avuto modo di spiegare, la fine dell'anno scolastico presenta dei momenti di criticità che spesso e volentieri atterrano e attappetano lo sventurato docente ormai stremato da un anno di fatiche. Tuttavia, per puro amore di giustizia, occorre ammettere che non di rado lo stimato docente ci aggiunge anche del suo.
Quest'anno una ventata di follia sembra essersi abbattuta sugli insegnanti di St. Mary Mead nessuno escluso, a partire dalla sottoscritta che ha deciso, ancora convalescente, del tutto spontaneamente e di suo genio di imbarcarsi nell'organizzazione della Mostra del Libro, ovvero un complesso tour de force che ha dovuto gestirsi completamente da sola e che le ha divorato l'ultima settimana dell'anno scolastico. 
E perché proprio l'ultima settimana?
Perché qualche bello spirito le ha suggerito "Falla l'ultima settimana, quando facciamo anche la Festa della Scuola, così c'è più movimento".
Ed effettivamente, sul fatto che ci fosse molto movimento non c'è da discutere.

La Festa della Scuola è una tradizione locale usualmente organizzata e gestita dal Comitato dei Genitori e si tratta in sintesi della solita festicciola dove le classi mangiano e ballano e fanno gran confusione mentre i genitori servono da mangiare e da bere, gestiscono malamente un impianto sonoro e fanno gran confusione. Quest'anno è stato deciso di aggiungerci varie attività didattiche allo scopo di mostrare ai genitori in questione che belle cose abbiamo fatto insieme ai loro figli. In sintesi: una esposizione di vari elaborati per Arte e Immagini (tra cui una fascinosa collezione di similvasi greci), pacchettini di biscotti (no, niente arti domestiche per noi, solo cucina molecolare - almeno così ho capito) e lettura di brani da Inferno, Purgatorio e Paradiso nella loro sede naturale, ovvero Inferno nei sotterranei, Purgatorio al piano terra appena dopo la Mostra del Libro, Paradiso al secondo piano, con ragazzi bianchi, rossi o celesti a seconda dello status loro assegnato - con la prof. Murasaki che ha avuto il suo attimo di gloria quando ha esortato con voce forte e chiara "Giù! Chi deve andare all'inferno ci vada adesso!" - più lettura di haiku scritti dai ragazzi stessi medesimi in un angolo della scuola giapponesizzato per l'occasione. Il tutto doveva durare dalle quattro alle sei, e naturalmente è andato avanti fino alle sette e mezzo quando l'ultimo dei ragazzi si è tolto il trucco rosso, dorato o celestiale e la bardatura nera, grigiolina o bianca assegnate al loro status ultraterreno.
Il giorno prima: concerto di Musica cantata di mattina, esposizione dei giochi del PON di Matematica nel pomeriggio - doveva finire alle cinque ed è andato avanti fin quasi alle sette.
Due giorni prima: montaggio della Mostra del Libro per tutto l'atrio.
Durante tutta la settimana: Mostra del Libro che imperversava, con relativa Visita Turistica delle due quarte e delle due quinte dalle elementari.
Durante tutta la settimana: tornei sportivi di tutta la scuola in non so quante discipline, con gare negli interni e negli esterni e torme di alunni che andavano e venivano ovunque.
E per concludere in gloria, Venerdì pomeriggio grande Tornata di Scrutini per tutte le classi delle medie di St. Mary Mead e di Crifosso.
ll tutto ulteriormente condito dall'improvviso arrivo di un caldo prettamente estivo dopo due mesi di tardo inverno.
Di conseguenza durante tutta la settimana nessuno è riuscito a impostare una decente ora di lezione, pochi hanno dormito, tutti abbiamo lavorato come castori e il tasso di inquinamento acustico della scuola ha toccato vertici mai visti ma certamente ben uditi da chiunque abitasse nel paese mentre non c'era un singolo insegnante che fosse uno che avesse mantenuto il ben dell'intelletto - anche se si potrebbe giustamente osservare che il fatto stesso che tutta questa roba fosse stata messa in campo in contemporanea dimostra in modo inequivocabile che il ben dell'intelletto già da tempo ci aveva abbandonato tutti quanti.

Conclusione: per quanto i ragazzi si siano divertiti moltissimo, che è una bella cosa, purtuttavia l'anno prossimo sarà forse più assennato, oltre che più prudente, scaglionare con cura tutte queste belle attività, non fosse che per evitare di stressare troppo i poveri genitori che alla fine della settimana avevano l'aria suonata almeno quanto noi.
La Mostra del Libro va ancotra smontata, ma questi son dettagli.

*"E non potevi portarti un fondo cassa con un po' di spiccioli invece di disturbare i negozianti dei dintorni?".
Oh sì che potevo, e me lo sono portato dietro per ben tre volte, ma è stato fagocitato. Quest'anno di soldi a quella Mostra ne sono circolati meno del solito, ma tutti tagli interi. Il trionfo della banconota da 50 euro, terrore di ogni negoziante.
**Per la cronaca, la Seconda B si è poi rimaterializzata dal nulla all'ora successiva. Dopo un paio di domande andate a vuoto ho deciso di sospendere le indagini - e del resto cos'è e come funziona un corridoio interdimensionale  lo sappiamo tutti, giusto?

3 commenti:

  1. Il problema è che noi insegnanti amiamo FARCI DEL MALE. Pensa a quei terribili compiti dalla farraginosissima correzione, pensa alle interrogazioni plurime... La festa finale al confronto è una passeggiata

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  2. La scuola di mio figlio terminava venerdì scorso. Ti sembra una cosa logica che il giorno prima sia stata chiusa per la derattizzazione??? Ma non potevano farla ieri o oggi, insomma la settimana dopo la chiusura? Io l'ho trovata una cosa davvero bizzarra!

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  3. @ Dolcezze:
    Ebbene sì, una vena masochista scorre in quasi ogni insegnante (scrivo "quasi" perché eccezioni è pur sempre possibile che nre esistano, ma in vent'anni di onorato servizio non ne ho ancora incontrata una)

    @ Romolo:
    No, non mi sembra per niente logico, ma vacci a ragionare, con i Comuni. A noi il Lunedì dell'ultima, epicissima settimana hanno aperto una buca nel nel mezzo del cortile con tanto di martello pneumatico. "Guardi che qui fra tre giorni ci sarà una festa con ragazzi e genitori". "Non preoccupatevi, per allora sarà tutto a posto". Preoccupare ci siamo preoccupati eccome, ma stranamente il giorno fatidico era davvero tutto a posto. Ma davvero era così indispensabile fare la buca proprio quel giorno? Certo, tutto può essere, ma...

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