Ho anche trovato un nutrizionista all'apparenza assai affidabile e informato su YouTube, dai cui video ho imparato un sacco di cose, soprattutto sulle numerose zone di dubbio, di incertezza e di evoluzione che la disciplina comporta.
Quelli che mi preoccupano e mi inorridiscono sono l'infinità di nutrizionisti fai-da-te che imperversa nella nostra bella penisola e di cui Internet ospita solo la punta dell'iceberg, e forse nemmeno la più pericolosa.
Il punto è che diventiamo un paese di settanta milioni di allenatori della Nazionale solo in tempo di mondiali di calcio, e i nostri settanta milioni di Grandi Economisti sbucano fuori soprattutto in tempo di Documento di Programmazione Finanziaria, in Autunno, mentre i settanta milioni di nutrizionisti non conoscono pause né ferie né stagioni morte: Essi sono sempre fra noi, lo sguardo vagamente lupestre e assai fanatico, poche e non immutabili certezze e una determinazione davvero degna di miglior causa, soprattutto se gli sveli (o non puoi nascondergli di avere) qualche problema legato all'alimentazione, fosse pure un modestissimo diabete da gravidanza.
Immaginatevi una poveretta afflitta da un malassorbimento nutrizionale come me.
Quelli che ti annunciano trionfanti l'uscita di una nuova linea di prodotti senza glutine suggerendomi di adottarla quanto prima.
"Grazie, ma non ho nessun problema legato al glutine"
Ma il glutine è sempre e comunque un fattore di irritazione!
"Ma quando mai?"
Niente, è stato stabilito che la mancanza di glutine non può che migliorare la mia vita.
Poi ci sono quelli che ti spiegano che devi assolutamente prendere latte e formaggi senza lattosio.
"Non ho alcun problema col lattosio. Si sono raccomandati che prenda il latte parzialmente scremato, ma è quello che ho sempre preso comunque".
Ma, ahimé, anche il lattosio è un fattore universalmente riconosciuto come irritante. Non solo, ma ci sono quelli convinti che il latte vada evitato in qualsiasi forma e quelli sicuri che vadano evitati i formaggi in quanto "prodotti artificiali" (e infatti contano poche decine di migliaia di anni di tradizione, nella lavorazione. Eccheccazzo, anche Polifemo faceva il formaggio!).
Poi c'è il povero burro, ingiustamente calunniato da decenni. E siamo d'accordo che, passati i trent'anni, il burro mooolto abbrustolito ti ritorna in mente e in gola a giornate intere, ma un garbato soffritto di burro e olio extravergine di oliva ingentilisce gran copia di piatti e un garbato strato di burro fresco sul pane rallieta di sé miele, marmellata, salmone e sandwich al roastbeef e ai cetrioli.
E che dire di chi ti offre trionfante dolci senza uova, latte né burro né panna né zucchero (non sempre, ammettiamolo, di bontà sopraffina al palato) ma fatti con amido di mais (che se non è zucchero diciamo che ci somiglia assai assai), latte e panna di soia, olio di semi e uno strano impasto burroso di semi di zucca e di girasole tritati?
Non parlerò delle povere uova, autentici frutti del demonio secondo alcuni:
Come PUOI mangiare due uova a colazione? Fanno malissimo e sono piene di colesterolo!
"Il mio colesterolo è regolarissimo, e comunque le uova non c'entrano un accidente col colesterolo, così come non c'entra l'alimentazione. In compenso la mia albumina fa veramente pena, e si sono raccomandati che mangi molte uova".
Ma è PERICOLOSO! Le uova andrebbero evitate con tutte le nostre forze! Fanno terribilmente male!
E sorvolerò sulla povera carne rossa (particolarmente sul maiale) che in teoria andrebbe mangiata a dosi omeopatiche (e che mi sta perfino stufando un po', visto che me ne vorrebbero dare a dosi industriali e io, per quanto carnivora, non sono un lupo anche se a volte mi sento una tigre (quanto a umore, non certo per la forza e la vitalità che caratterizzano da sempre questo nobile e striato animale).
D'accordo, in questo periodo mi sto barcamenando con un regime alimentare davvero un po' particolare e un treno diverso ogni settimana nel tentativo di capire come funziona la mia complessa interiorità, e devo lottare per ogni singola porzione di verdura. Ma almeno sono malata e lo so, non mi impongo strane limitazioni senza motivazioni mediche solo perché qualcuno si è svegliato ieri e ha proclamato che i cavolini di Bruxelles sono il demonio mentre l'insalata belga è il Santo Graal della nutrizione.
(N.B.: nessun alimento è stato maltrattato o vilipeso durante la elaborazione di questo post, tranne il latte di soia che ai miei occhi esiste solo per essere insultato. Sono comunque disposta a scusarmi con lui, ove necessario).
La più bella notizia è che stai abbastanza bene per scrivere un post lungo.
RispondiEliminaPost liberatorio, la perla è l’amido di mais raccomandato come non zuccherino!
Perso, sono cosi’ esasperata dalle fobicomode che ormai a qualunque osservazione rispondo che sarei orgogliosamente onnivora se mangiassi la soia. Sotto qualsiasi forma! La appprezzo solo, se di qualità, come salsa per il sushi.
Ormai siamo tutti più o meno allergici o intolleranti a qualcosa. Certo mai come in questo momento dove mi giro incontro persone con problemi digestivi...sicuramente qualcosa in quello che mangiamo è cambiato rispetto a quello che mangiavano i nostri nonni
RispondiEliminaMah... io sono vegetariano da quando avevo 18 anni (ora ne ho 52 e mezzo), all'inizio per convinzioni salutistiche, successivamente per motivazioni etiche. Resto convinto che le proteine d'origine animale possano essere pericolose ma, rispetto a trent'anni fa ( :-o ), credo che l'importante sia la moderazione: chi sa limitarsi può, probabilmente, mangiare quello che vuole (naturalmente in questo discorso resta fuori l'etica e eventuali problemi individuali di salute). Ma in particolare tengo a dire che non ho mai rotto nessuno affinché facesse le mie stesse scelte, in primis perché ognuno è diverso e il prossimo, per quanto ne so, potrebbe criccare due giorni dopo aver iniziato a mangiare come me :-D , e poi perché, pur sognando un mondo dove gli animali vengano rispettati al massimo, è utopistico - e tanto - pensare che tutti possano diventare vegetariani. Tra un po' di generazioni, forse, chissà :-) ma adesso non siamo pronti. Mi accontenterei che si smettesse di ammazzare animali giovanissimi, come agnellini e vitellini, in quanto onestamente non ne vedo il senso, per un briciolo di "gusto" in più. Per il resto... liberi tutti :-) Pensa che una delle mie battute più usate quando parlo del mio essere vegetariano resta, ormai da anni, "Ricordatevi che quando voi a ottant'anni sarete pieni di acciacchi... io almeno sarò già morto!" :-D E guarda che lo dico per scherzo, ma un po' ci credo ;-)
RispondiEliminaPer finire, aggiungo che da un lato chi estremizza finisce per mettere in cattiva luce chi è in buona fede, come in tutte le cose, e infatti finisce sempre che la gente se la prenda, che so, con "i vegani", con "i padroni dei cani" (se non con "i cani"!), con "gli automobilisti", "i musulmani", "gli spagnoli", "i cinesi", "gli juventini", "i 5 stelle" e così via. Le persone tendono purtroppo a generalizzare facilmente e chi da loro modo di poterlo fare con discorsi estremisti dovrebbe fermarsi e ragionarci un po'.
Ma purtroppo il web insegna che persone che ragionano prima di scrivere ce ne sono davvero poche.
Ti auguro un buon fine anno e un ottimo 2019 e, soprattutto, che tu possa venire a capo dei tuoi problemi di salute!
Un abbraccio!
www.wolfghost.com
Nei tempi della mia giovinezza (quindi secoli fa) i nostri saggi esprimevano con una frase riassuntiva (e decisamente lapidaria) una verità assolutamente indiscutibile:
RispondiElimina"Quel che non strangola, ingrassa". Ma quelli erano tempi di fame, quella vera.
Ora siamo più complicati nelle nostre esigenze, conosciamo molto di più sul nostro corpo e le sue necessità e dobbiamo farne tesoro. Prima i tuttologi erano i vicini di casa e di lavoro; ora con internet sono un popolo sterminato e infestante.
Percio: questo mantra, inteso come pratica meditativa, può essere adattato ad ogni accadimento della nostra vita. L'importante è recitarlo con un sorriso e con fiducia nel futuro 😍. Ha da passà 'a nuttata.....carissima dama.
Un abbraccio e buon 2019.
@Pellegrina:
RispondiEliminaEbbene sì, sro meglio e sono ricolma di buoni sentimenti come un bombolone può essere ricolmo di crema... ma su questo staremo a vedere.
Aggiungo che la soia mi piace in diverse forme: germogli, tofu, salsa (anche di qualità andante), lecitina, spaghettini... ringhio solo quando qualche invasato orova a spiegarmi che il latte do soia è più salutare del latte di mucca, perché personalmente lo trovo schifido in sommo grado. Amo molto il latte di mandorle, ma il latte di soia col suo corredo di "panna", gelato e simili mi sembra davvero improponibile e secondo me solo un animo che alberga in sé una grande perversione può dismettere volontariamente e senza costrizione, intolleranza o allergia alcuna il latte di mucca o capra per rimpiazzarli con quelli di soia in nome di una più salutare alimentazione.
Naturalmente però se lo fanno in privato e senza scassare le balle ad alcuno si limitano ad esercitare un loro indiscutibile diritto. Trovo da ridire solo quando vafano in giro con sguardo ispirato e vagamente fanatico a tormentare la gente - e non si tratta purtroppo di una razza rara.
@Romolo:
Senza dubbio sono cambiate diverse cose - ad esempio certe tecniche che prediligono la quantità alla qualità. Ma è cambiata anche l'età media della vita: fino a qualche tempo fa la maggioranza di intolleranze e allergie non era riconosciuta né sospettata e la gente moriva, semplicemente. E molti morivano da piccoli, senza il tempo di sviluppare molti tipi di disturbi, magari stroncati da qualche epidemia.
@ Wolfghost:
RispondiEliminaGrazie degli auguri, prima di tutto, che contraccambio di cuore - anche se sulla tua morte prematura personalmente nutro i miei dubbi 😁 Sono anche d'accordissimo che la gente (e nemmeno gli animali!) andrebbero giudicati a categorie, ma. Verrebbe da pensare che quel che è successo a "gli ebrei" dovrebbe averci guarito una volta per tutte da questa deplorevole usanza, ma purtroppo non è così.
Naturalmente non ho nulla contro i vegetariani, che tra l'altro in qualità di ospiti si mettono a tavola senza nessun problema - del resto tutti noi ogni settimana facciamo un sacco di pasti vegetariani e ce ne troviamo benissimo, direi. In realtà non ho nulla contro nessuno purché non venga a sindacare se mi faccio due uova al tegamino o le fragole con panna o le faccio ai miei ospiti prevedendo per tutti morte precoce per eccesso di colesterolo o simili.
Non ho mai sofferto di sensi di colpa davanti a una ricca bistecca alla fiorentina pur amando molto ceri animali: molte specie sono carnivore e pescivore, è previsto dal ciclo della vita, e mangiando insetti siamo usciti dalle caverne avviandoci verso lo sformato di zucchine e le lasagne ai carciofi. Sono invece contrarissima a quelle forme di allevamento dove l'animale conduce una vita trista e miseranda e cerco di acquistare solo carne di animali allevati in modo degno e per loro piacevole e soppressi in maniera decorosa - che tra l'altro la loro carne è molto più buona e non necessariamente molto più cara. Fortunatamente sto in una zona dove abbondano i piccoli consorzi, i piccoli allevamenti e anche la Coop ha una discreta azione calmierante - insomma, spesso posso conoscere già prima la mia rosticciana. Sui cuccioli la penso assolutamente come te, anche se devo ammettere che il capretto mi piacque alla follia le due volte che me lo servirono al ristorante di un congresso di medievisti (!). Ma pazienza, non rischierò certo la morte per inedia se me ne astengo.
Buon anno a te e al tuo zoo ^_^
@Acquaforte:
Hai perfettamente ragione, i tuttologi oggi imperversano davvero in qualsiasi campo, sarebbe davvero assurdo sperare che ci lascino in pace al momento di metterci a tavola!
Comunque il motto "Ciò che non ammazza, ingrassa" l'ho sentito dire per la prima volta a un primario di ospedale, e lo trovai molto divertente... e anche molto vero 😌
Io penso che le uova siano l'alimento perfetto. Ok dovrebbero essere evitate da chi ha i calcoli, ma in condizioni normali le uova sono il non plus ultra.
RispondiElimina@Kuku:
RispondiEliminaGuarda, non potrei essere più d'accordo!