Negli ultimi mesi, mentre navigavo tra un sintomo strascicato e l'altro, un giorno mangiando male, un giorno mal dormendo, un altro digerendo a stento e l'altro ancora sentendomi sfinita per l'immane sforzo richiestomi dal mangiare, dal dormire e dal digerire, il tutto unito all'immane fatica di recarmi a fare il mio onesto lavoro - unica cosa che riesce a tenere uniti i fili ancora sfilacciati della mia grama esistenza - mi tornava con insistenza alla mente una delle più orride canzoni mai sentite a Sanremo, ovvero "Eterna malattia", cantata (male) da tale Bertin Osborne, di cui mi guarderò bene dal postare il link - mi auguro anzi di essere l'unica sventurata che ancora se la ricorda, in virtù di una tenace memoria che non sempre è un vantaggio. Tale canzone sviluppava il tema assai consueto dell'amore come dolce malattia che fa male e che fa bene, con una singolare rozzezza sia nella musica che nelle parole.
Quanto alla mia personale eterna malattia, piuttosto scevra da complicazioni romantiche, mi rende ancora assai sensibile a qualsiasi malanno circoli per il mondo; ma va pur detto che quest'anno l'influenza è assai perversa e ha mietuto vittime nelle sue forme più strane anche tra persone che invero godono abitualmente di buona salute, e la forma con cui è approdata fino a me è una curiosa infiammazione che, partendo dalla gola, ha interessato il trigemino e pure un braccio che si è mirabilmente gonfiato costringendomi a mettermi per la terza volta quest'anno in malattia. Eccheppalle.
Tuttavia gli sfiammanti stanno sfiammando anche zone insospettabili, e improvvisamente mangiare è tornata una attività piuttosto piacevole. Così, tra una tachipirina e un deflogistico passo le giornate a dormire, e le nottate anche, facendo sogni decisamente strani ma non privi di una loro piacevolezza, e ho pure ripreso a leggere.
Siccome è San Valentino però ho pensato di mettere qui due delle mie canzoni d'amore preferite, dedicate alla grande potenza di questo nobile sentimento invece che al suo aspetto medico: la canzone di Fenton nel Falstaff
splendida e inarrivabile descrizione dell'amore tra ragazzi, e la grandiosa The Power of Love che su di me ha sempre un magico effetto rigenerante, come una doccia sotto una cascata (almeno immagino, perché io una doccia sotto una cascata purtroppo non ho mai avuto il piacere di farla).
Oltre che una malattia, l'amore è la più grande cura di ogni male secondo me, e davanti al suo potere i malanni scompaiono per lasciare il posto a un ben più grandioso ordine di idee e di sentimenti.
Con i migliori auguri a tutti quelli che passano da qua - e un pochino anche a me, che vorrei tanto diventare meno lamentosa.
Per tutti: grazie infinite dei messaggi, domani rispondo a tutti compresi i commenti di un mese fa E scusatemi per il lungo silenzio, ma si fa quel che si può e a volte è difficile perfino mettersi seduti al computer, quando le poche energie residue sono dedicate alla correzione :(
RispondiEliminaCara, come sempre sai arrivare al cuore. Ti abbraccio stretta e ti auguro di stare bene, te lo meriti.
RispondiEliminaFelice di sentirti, meno felice di saperti così malconcia. Tuttavia mi hai provocato con la doccia sotto la cascata... Ti assicuro che è talmente fredda e violenta che salti via, altro che star lì sotto a far la doccia... Mi dico che nei film fanno le cascate con l'acqua tiepida,altrimenti nessun attore starebbe lì sotto con aria beata (impossibile fingere l'aria beata mentre batti i denti) però l'immagine in effetti è proprio bella... Riprenditi presto!
RispondiEliminaChiara
Molto molto bene :-)...per il felice recupero, dico
RispondiEliminaSospettavo che stessi male, ma apprendo che non si tratta dello stesso malanno che fu. Mi fa piacere vedere che sei tornata.
RispondiEliminaDunque... anch'io ricordo quella canzone, o meglio quel cantante, un omone e un vocione poco piacevoli. Ti auguro una guarigione completa.
:-)
Eterna malattia? Non facciamo scherzi ! Neanche l'amore è eterno, anche se ci piace pensarlo, immaginarlo, scriverlo, cantarlo. E ci crediamo, pur sapendo benissimo che l'eternità non ci appartiene.
RispondiEliminaÈ bello risentirti, bentornata 😍
Bentornata! :)))
RispondiEliminaIntanto bentornata! Siccome sono ottimista avevo pensato che la tua assenza fosse dovuta agli scrutini...eppure avrei dovuto immaginare che c'entrava anche l'influenza! Qui è entrata trionfalmente da un mese, colpendo a turno tutti ( tranne me, fortunatamente) e ora trattiene l'amato bene che già ha fatto testamento. Gli altri ne son venuti fuori, MOLTO LENTAMENTE,quindi con calma ne verrai fuori anche tu, tranquilla! Noi facciamo il tifo!
RispondiEliminaCara, sono molto lieta che il nostro gruppetto abbia potuto darti un minimo di appoggio, seppure coi nostri limiti e, soprattutto, con i limiti della situazione oggettiva: più di tanto, digitando su una tastiera, non possiamo fare :-) Sappi però che puoi sempre contare su di noi, sempre come possiamo, ma con tanto tanto affetto e stima.
RispondiEliminaA proposito di stima, pensavo ieri che sei dotata di una logica ferrea, immagino tu sia laureata in Lettere Antiche e non Moderne: ci ho preso? Hai il piglio della latinista e/o grecista (io *adoravo* il latino, a scuola, e rimpiango un po' di non aver studiato la letteratura greca)
Ciao, ti leggo sempre con piacere.
RispondiEliminaNon è stata una passeggiata, anzi dev'essere stato decisamente doloroso. Auguri, buon sonno (gli antiflogistici sono grandiosi in materia :P), letture, convalescenza. e che i malanni se li pigli il tuo malefico captcha!
RispondiElimina@dolcezzedimamma: io credo che la nostra Murasaki non ne uscirà cosi' lentamente: è tosta, riuscirà a venirne fuori, anche se con una certa fatica. :-)
RispondiElimina@Pensierini:
RispondiEliminaGrazie! Non sottovalutare il piacere che può dare un commento amichevole quando si sta male, o anche quando non si sta male affatto: il fatto che non ci frequentiamo nella cosiddetta vita reale non vuol dire che non finiamo col legarci tra noi ^_^
Ebbene sì, hai QUASI indovinato: ho un incerto passato di classicista al liceo e sono laureata in lettere... ma non proprio classiche: latino medievale. Anzi (rullo di tamburi) Storia della letteratura latina medievale ^_^
@Bridigala:
Facciamo "una doccia sotto la cascata in una sorgente termale giapponese"? Perché altrimenti sì, è probabile che l'acqua sia un tantino freddina. Naturalmente pensavo alla vecchissima pubbliciutà del sapone Nordika, dove un intrepido uomo del nord si lavava allegramente sotto una cascata col suddetto sapone... in una scena che immagino registrata rigorosamente in studio.
@Fiordistella, Luisa, Mel e Minty:
Grazie degli auguri, farò del mio meglio (tra un sonnellino e l'altro)
@Dolcezze:
Sì, la lentezza della ripresa è esasperante. Ma pare sia così per tutti e quindi amen. Pensare che mi ero ripresa così bene dalla prima tornata...
@Pellegrina:
Allora sei tornata in circolazione anche tu!
Augurare tutti i malanni possibili al mio perfido captcha è cosa buona e giusta, e mi unisco con entusiasmo.
Quanto al sonno, garantisco che non mi faccio mancare nulla (RONF!)
Bentornata..io di nuovo influenzata..Bacio grande e grazie per l'augurio molto ottimista..Chi vivrà vedrà!
RispondiEliminaArrivo tardi agli auguri per la ripresa. Anche io come Dolcezze pensavo al gennaio scolastico e non all’influenza, che io,per ora ho scampato in questa forma devastante di quest’anno. Auguri ora di rioresa, con bei gatti a fare da aiutanti come sanno fare loro.
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