Quest'anno la tradizionale Festa del Gatto Nero ricorre addirittura di Venerdì, attirandosi quindi gli influssi più negativi (e perciò positivi, secondo la legge degli opposti) che mai festa o ricorrenza possa attirare.
Che il gatto nero in realtà non porti affatto sfortuna è teoria abbastanza vecchia, anzi scontata per chiunque abbia il piacere di condividere la sua vita con una di queste magiche creature; ma non c'è un motivo scientificamente attestato per credere che porti più o meno fortuna di un qualsiasi soriano: dopotutto la principale caratteristica che ha un gatto nero è di essere un gatto, ma è una caratteristica abbastanza comune tra i gatti di ogni tipo, stazza e colore.
Tuttavia gli inglesi hanno addirittura stabilito che un gatto nero porta fortuna - volendo, una superstizione pure questa, ma che come tutte le superstizioni positive, non fa danno a nessuno e fa piacere credere, oltre a produrre simpatiche cartoline di auguri
E dunque auguri a tutti i gatti, neri e diversamente neri e anche diversamente gatti e auguri anche a chi passa per di qua, ché la fortuna fa sempre comodo.
Ma soprattutto una raccomandazione:
se un gatto nero vi attraversa la strada,
COCCOLATELO!
Non mancheremo! 😊😊😊
RispondiEliminaGiusto, oggi mi piace ricordare il magnifico Giulio Cesare, nero con straordinari occhi verdi, che ha lasciato un ricordo olfattivo (!) indelebile sulla parte più bassa delle librerie di casa; i tanti Muzi tigrati che hanno sopportato stoicamente i molti traslochi della famiglia; la non più giovane Juliet che ha imparato ad amarmi quando la sua amatissima padroncina è giustamente volata via dal nido; i giovani Benjamin e Magò (che attualmente si contendono l'amore della succitata padroncina). E aggiungo Thelma che abita nell'appartamento accanto e Gatta, in quello di sotto. E i tanti gatti del lungoPo, curati da gentili e amorevoli signore........ La nostra vita sarebbe più triste e noiosa senza la vostra presenza. 😻😻😻
RispondiEliminaBe', insomma ecco, uffa.
RispondiEliminaVenerdi' ho saputo della morte improvvisa di una persona.
Senza poterla né risentire né salutare.
Coincidenze, vabbe'.
Sabato pero' tornavo a casa nel sole romano, tiepido e invitante allo stiracchiamento: e chi ti vedo in una stradina tranquilla, tra villini fine Ottocento, sotto un albero di limoni carico di frutti, nel deserto meridiano?
Un gattone nero, lustro, allungato a lato di una staccionata verde sul muretto bianco, in posizione sfinge.
Bellissimo.
Forse sarebbe piaciuto anche a lui.
@Pellegrina:
RispondiEliminaI gatti neri sono.... ecco, davvero particolari per questo aspetto. La mia prima gattina nera, Alphonsine, cadde dal tetto proprio la notte dopo la morte di un caro amico, per cui aveva una simpatia particolarissima e ricambiata. Non sono mai riuscita a scollegare i due avvenimenti. L'amico era malato, Alphonsine era in ottima salute ma su quel tetto ci correva da quando era piccina picciò. Secondo me i gatti neri sono messaggeri, o custodi, o psicopompi... quella roba lì, insomma. E hanno una doppia vita, qui e Altrove.
Ecco, psicopompi :/.
RispondiElimina@per tutti:
RispondiEliminaE un saluto a tutti i vostri gatti, particolarmente a quelli di Acquaforte che sono una vera tribù!
P.S.: Cara Murasaki, ma è vero che i gatti giocando arruffano i gomitoli? Non sono mai riuscita a togliermi la curiosità.
RispondiEliminaCerto che è vero! Sospetto anzi che i soli atti che non arruffano i gomitoli siano quelli che, poverini, non hanno mai avuto gomitoli da arruffare ^_^
RispondiEliminaIo pur se in ritardissimo RINGRAZIO DA PARTE DI Sam,Agosto24...e tutti gli altri miei mici, fisicamente assenti ma spiritualmente sempre con me😍
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