sabato 23 settembre 2017

Sulla precaria autostima di taluni adolescenti

Come l'anno scorso, anche quest'anno ho avviato una lunghissima serie di prove d'ingresso che chiamo prove d'ingresso solo in cuor mio.
Per verificare la cosiddetta capacità espositiva (=come parlano in italiano?) li ho messi a descrivere una serie di quadri da me scelti, per lo più surrealisti, come questo*

ma, mentre li sceglievo dalle varie cartelline ho scovato una foto, presumibilmente piuttosto ritoccata, di un gattino che guardando il suo riflesso vede una bella tigre siberiana assai maestosa, e ho deciso di rifilarlo a Cinderella, che secondo me non è sufficientemente convinta delle sue potenzialità.
Quando arriva il suo turno chiedo "Avete già fatto i pronomi riflessivi in inglese?".
"" "No" "Forse". "Comunque sappiamo cosa vuol dire" taglia corto Merlino.
Cinderella comincia a descrivere: "Siamo in una stanza, probabilmente nel pomeriggio, e un gattino si guarda riflesso in una pozza d'acqua vedendosi un po' più grande di quel che è".
Sommesso brusìo.
"Un po' più grande?" chiedo soavemente "Sicura?".
"Sì, si vede come un gatto grande...".
Altro brusìo "Sicura che quello è un gatto?".
"No, forse sembra più grande di un gatto...".
Dopo lunghe trattative infine Cinderella ammette che si tratta di un felino più grosso, e dopo qualche insistenza spunta fuori la parola tigre.
Al momento di tradurre il piccolo motto, che in teoria i ragazzi dovrebbero conoscere anche al di là delle loro eventuali conoscenze di inglese, dalle loro bocche esce di tutto, a cominciare dal verbo believe che vuol dire le cose più strane. Infine Merlino si decide a fornire la traduzione esatta.
"Come mai secondo te l'ho intitolato Autostima felina?".
Anche lì, solo dopo lunghe ed estenuanti trattative Cinderella si decide ad ammettere che la foto esorta lo spettatore a coltivare grandi aspettative n ei propri confronti.
Cinderella torna a posto con un voto non tanto alto, e io rimango a riflettere in cuor mio. Non solo lei, ma l'intera classe è andata in tilt alla semplice prospettiva di vedersi grandi e maestosi, pronti ad affrontare la vita con fiducia, e le tre semplici parolette in una lingua che frequentano ormai da molti anni han mandato in crisi quasi tutti.
D'altra parte sono ormai più di due anni che sostengo che l'intera classe ha problemi di autostima ed evita e aggira con ogni cura qualsiasi ostacolo, evidentemente convinta di non essere all'altezza (compreso Merlino, anche se in modo un po' meno appariscente degli altri).
Che ci abbia visto giusto?
Di sicuro, nemmeno l'insicurissima classe di Hogsmeade era così carente, sul piano della fiducia in sé stessi - e in terza si svegliarono assai, sotto quell'aspetto. Ma qui sembra che ci sia parecchio lavoro da fare, e francamente non so come farlo. Eppure mi sembra indispensabile mandarli alle superiori con una maggiore disponibilità a mordere la vita.

(Naturalmente ero convinta di avere scelto una foto molto semplice per Cinderella, e anzi mi sentivo un po' in colpa perché la sua era più facile, ai miei occhi, di molte delle altre).

*almeno, CREDO sia surrealista

6 commenti:

  1. Questa bellissima fotografia mi fa sempre sorridere, ma rappresenta perfettamente la personalità, la natura, l'immagine che il nostro amato felino ha di sé. Davanti a un cane grosso tre volte tanto e in posa d'attacco, lui/lei non scappa, non retrocede, gonfia il suo pelo per aumentare le sue dimensioni e incutere timore, ringhia e tenta di saltargli agli occhi. Giustamente si vede una tigre.
    Per la poca autostima dei fanciulli, credo che l'evoluzione abbia la sua parte di colpa (gli umani restano sotto tutela della madre molto a lungo) ma soprattutto è l'eccesso di protezione da parte della famiglia il grande responsabile. Ed è un atteggiamento questo dei nostri tempi. E qui possiamo tirare in ballo un milione di cause, i pericoli veri o immaginari, i sensi di colpa perché madre e padre sono assenti per lavoro (e spesso scaricano le loro responsabilità sulla scuola), il desiderio di dare ai figli ciò che loro non hanno avuto, ecc..
    Ma soprattutto perché secondo me, l'adolescenza è un'età spaventosa. Troppi ormoni in contrasto tra loro, né bambino/a né uomo/donna. L'unica certezza è che passa, quasi sempre.

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  2. l'intera classe è andata in tilt alla semplice prospettiva di vedersi grandi e maestosi

    Io credevo fossero andati in tilt per la figuraccia di non saper tradurre l'espressione "Believe in yourself"! XD

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  3. Beh, sull'autostima vorrei scrivere un fiume.... mi sono limitata a rubarti l'immagine che è graziosa assai!!!

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  4. In compenso ci sono anche quelli che ne hanno anche troppa di autostima...

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    1. Io ho presente un certo personaggio che si vede in TV.
      A dire la verità più di uno...

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  5. @Acquaforte:
    Sì, la foto è carinissima e ci sono diverse varianti. E ancora sì, l'età dell'adolescenza è ricca di multiformi contrasti che cozzano fra loro - una età affascinante da guardare dall'esterno, ma ben pochi la rimpiangono quando l'hanno infine superata - e credo sia quella la vera causa, più che le varie questioni familiari; anche se, per ogni afdolescente in perenne crisi esistenziale ci sono quasi sempre due (a volte tre o quattro) genitori in perenne crisi esistenziale che non sanno come maneggiare quella strana creatura che fino a ieri era il loro pacioccoso cucciolo (ne parliamo spesso ai colloqui e non lesino mai la comprensione ai poveretti) ^_^

    @Minty:
    Non credo siano dei draghi in inglese, ma ho avuto la precisa impressione che sia scattato un bel blocco psicologico. Pensare che speravo che cogliessero il messaggio subliminale e imparassero a considerarsi delle potenziali tigri... e invece l'hanno colto anche troppo, il subliminale messaggio, ma A MODO LORO!

    @Ornella:
    Murasaki, al vostro servizio :)

    @Dolcezze e Ornella:
    Siamo letteralmente circondati da adulti in eccesso di autostima! D'accordo, anche da ragazzi, a volte, ma lì possiamo sempre sperare in una salutare crescita che smorzi le punte più aguzze, mentre con gli adulti....

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