Per assistermi e aiutarmi nella cruda e imprevista infermità c'era naturalmente la vecchia rete, quella storica, che tante volte aveva aiutato ed era stata aiutata, e che in effetti si è subito allertata e messa al lavoro, pure tra varie difficoltà logistiche.
Ma non ha dovuto incomodarsi a lungo perché ben presto il suo posto è stato preso, in modo del tutto inatteso, da due gruppi che inizialmente non erano stati affatto calcolati.
Prima di tutto le nuove vicine: preoccupatissime della sorte delle gatte, si sono spontaneamente sobbarcate l'incarico di badarle e assisterle mentre ero all'ospedale, eseguendolo nel migliore dei modi.
E poi le colleghe*, che sono entrate in scena al mio ritorno a casa: non solo con costanti telefonate e richieste di bollettini medici, ma con concreta opera di servizio spesa a domicilio, assai accurato: ogni giorno mi viene chiesto cosa serve e solo un barlume di ritegno da parte mia ha fatto sì che questa spesa a domicilio venga recapitata solo due volte a settimana, ché volendo probabilmente potrei averla tutti i giorni.
Il tutto senza contare il consorte di una collega, assai esperto per ragioni lavorative dei complessi meccanismi del funzionamento del mondo delle ASL nei suoi più vari aspetti, e che si è assunto del tutto spontaneamente il compito di accompagnarmi a tutti i controlli e di badarmi in tali occasioni come si fa con un neonato stordito (quale in tali occasioni sono).
Nonostante mi spertichi e genufletta ogni volta nei più ginocchiosi ringraziamenti, tutti costoro sostengono di non fare assolutamente nulla di particolare né di strano, e lo dicono con l'apparenza (e probabilmente con la convinzione) della più cristallina buona fede.
Sorprese del genere fanno bene al cuore, ma anche al fegato e al pancreas, meglio di molte medicine: scoprire, ricordare, constatare che nonostante tutto anche in una nazione tigliosa, irragionevole, litigiosa e rabbiosa come la nostra c'è una parte della popolazione che ricorda che siamo prima di tutto esseri umani, e che agli esseri umani un certo riguardo è dovuto; e che siamo colleghi, il che non vuol dire solo discutere in Sala Insegnanti ma anche aiutarsi nella vita di tutti i giorni, quando se ne presenta la necessità o anche solo l'opportunità.
*visto che alla media di St. Mary Mead le quote celesti sono estremamente contenute, si preferisce qui usare il femminile come forma generica per il plurale
O forse molto semplicemente raccogli quel che semini (possibilmente sussurrato da Lou Reed come in Perfect Day)
RispondiEliminaUn augurio di buona guarigione e un grattino alle micine
V
Grazie Vanessa, anche da parte delle gatte!
RispondiEliminaComunque si raccoglie in ragione di quel che si semina solo quando il terreno è disponibile a produrre ^_^
Io non sento più tanto freddo, posso anche tornare a camminare si sta bene fuori, ma se potessi ci andrei anche a Dicembre con -5°. Quindi rispolvero i miei Blue Murder, Unruly Child, One Desire, TesseracT, Skyharbor e Wintersun e spero che il gatto del muretto si faccia presto vivo. Che non passo davanti a casa sua quanto sarà? Forse 4 mesi! :-(.
RispondiElimina@ Murasaki:
RispondiEliminaDimmi un'pò delle tue passioni, così parli di cose che ti piacciono e capace che l'umore te se... ;-). Io ti conosco da molto meno delle altre, a parte Tolkien e i gatti avrai scritto tantissime cose negli anni passati. Il trafiletto laterale destro del tuo sito l'ho comunque letto, però per esempio film preferiti? Ne parlavamo con @ Eva, quella utente di Arezzo hai presente? :-). Ho visto un film da qualche mese che mi ha completamente fulminato, e mi fa piacere che qui lo conoscete tutti, non solo perché si può dire che è il vostro periodo ma anche perché è famoso, ed è Top Gun. Mi sono appassionato a Tony Scott in maniera pericolosissima XD, è il regista. Tu stili?
Cara Murasaki,io non mi sorprendo affatto: se il mondo va avanti è perché c'è tanta bella e buona gente,anche se fa poco notizia. Certo che aver ben seminato aiuta...😉
RispondiEliminaChe bello questo racconto di amicizia...Murasaki
RispondiEliminaQuante "grandi anime" hai vicine
Solidarietà e affetto sincero quando e dove non ti aspetti hanno un sapore dolcissimo. Fa'il pieno di tanta grazia, evidentemente lo meriti.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Sono convinta che percepire attorno a sé questa sollecitudine così tangibile, concreta e, riguardo ad alcuni, inaspettata fa davvero bene al cuore, alla mente e a tutti gli organi del corpo. E' un bagno di grazia e si vede anche che te lo meriti :-)
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaE poi quando si sta male l'idea che qualcuno abbia voglia di pensare a te è rassicurante.
Buon aperitivo all' arancia.
P.S.: l'altro giorno nel bar dell'ospedale (eh di sti tempi a volte tocca) c'era la canzone delle biciclette, alla quale non avrei mai fatto caso se non fosse stato per il tuo post. Naturalmente mi sei venuta subito in mente.
RispondiEliminaMa non hanno scritto anche una canzone sui gatti?
@dhalauhiri:
RispondiEliminaL'inverno morde ancora, ma a questo punto anche noi siamo impazienti di riavere notizie del Gatto del Muretto!
@Dolcezze e Eva:
Vero, fanno poco notizia, ma sono importantissimi ^_^
@Linda_chi? @Ilaria:
Volevo proprio descrivere il piacere e la forza terapeutica di una sensazione di questo tipo: davvero bella!
@Pellegrina:
Sì, che là fuori nel tumultuoso mondo facciano il tifo per te è molto confortante.
A proposito, non è un esortazione e nemmeno un invito, io ho una bella casella email, caso mai...
Ma veniamo al dunque: hanno fatto una canzone per UNA gatta: Delilah. Freddie aveva molti gatti, ma Delilah era forse la preferita - e certo è rimasta la più famosa, a causa della canzone. Non è ritenuta il loro Grande Capolavoro ma è molto carina, e descrive perfettamente la totale sottomissione dell'umano e l'altrettanto totale indifferenza del felino di turno nel fare malestri 😄
Dimenticavo: apprezzo moltissimo anche il sostegno che ricevo in rete! Voi non mi portate la spesa a casa (anche se c'è chi mi manda link di gatti e di conferenze ❤️) ma leggere i vostri auguri è sempre un piacere ^_^
RispondiElimina@Murasaki:
RispondiEliminaGrazie....parafrasando 1 film&il suo originale "libresco":
"ai tuoi ordini!"/TI VOGLIAMO BENE.
😊
Ciao
Ahimé, Eva, non ho presente né L libro né il film! Di che si tratta?
RispondiElimina"La storia fantastica-the princess bride" di William Goldman.
RispondiElimina"Ai tuoi ordini"era ciò che rispondeva il garzone Westley alla bella Bottondoro e che in realtà significava "tutto ciò che faccio è per amor tuo" e sono i personaggi di una storia raccontata da un nonno ad un bambino obbligato al letto dall'influenza...e "ai tuoi ordini" è ciò che il nonno risponde al nipotino,quando gli chiede "nonno se vuoi torna a trovarmi..mi farebbe piacere"....
Ah, ecco, ADESSO mi ricordo: ho letto il libro ma la frase era meno in evidenza. O almeno, in quel contesto molto carino nonno-nipote ci sta benissimo nel modo in cui la intendi, e rende perfettamente l'idea ^_^
RispondiEliminaSi perché poi nel libro,dipende dalla traduzione quindi,potresti avere letto "come desideri"😊
RispondiEliminaMi è venuta voglia di rileggermelo..e tornare 16enne😊
Ah, ecco. I gattari sono una categoria massonica trasversale ci avrei giurato. Oggi mi sono imbattuta nella gatta di Montaigne, e sia pure, lui racconta come si diverte a giocare con la gatta chiarendo che lui ha i suoi momenti per farlo ma anche lei. Mi aspettavo meno, o forse no, il saggio che uno studioso ha scritto sul loro rapporto e che si chiama appunto La chatte de Montaigne.
RispondiEliminaP.S. grazie per la segnalazione dell'indirizzo!