mercoledì 31 agosto 2016

De Bello Intestino (ovvero sulla bellezza interiore)


E' davvero così bello, l'intestino? 
Impossibile sciropparsi cinque anni di liceo classico (più due di latino alle medie, uno dei quali obbligatorio) e non porsi questa viscerale domanda almeno una quindicina di volte, visto che nelle frasi da tradurre il bellum intestinum, che sarebbe poi la "guerra intestina" ma che viene spontaneo chiamare "bell'intestino" va assai di moda. Per conto mio preferivo trovare il bellum civicum, alias "guerra civile" che offriva assai minor spazio a demenziali giochi di parole, ma purtroppo nessun autore di grammatiche latine ha mai chiesto il mio consiglio per comporre le frasi degli esercizi.

Comunque, se tutti stan lì ammirati a decantare la bellezza e l'interiore armonia del corpo umano, non resta che concluderne che sì, l'intestino ha una sua grazia; di sicuro è parecchio utile.
Le guerre intestine invece, oltre a mancare completamente di bellezza e di armonia, non lo sono affatto; e se è vero che la guerra è quel gioco da cui tutti escono perdenti, che l'unica mossa vincente è non giocare eccetera eccetera, tutto ciò è doppiamente valido per le guerre intestine perché esse sono particolarmente laceranti, seminando ovunque odio e dividendo il padre dal figlio, la moglie dal marito, i fratelli dalle le sorelle e pure i compagni di banco e gli amici del cuore, sempre con risultati disastrosi.
BLEAH!

Attualmente, in Toscana, siamo in piena guerra civile - o forse ci illudiamo di essere in piena guerra civile, e magari il peggio deve ancora venire.
Da diversi anni la Toscana è quella regione dove tutti votano a sinistra, e questo ci ha lasciato relativamente immuni a livello locale dall'ondata berlusconiana. Poi è arrivato il PD, e in molti siamo andati in crisi perché, nonostante le varie componenti dell'ineffabile Destra italiana si ostinino a chiamarlo un partito di comunisti, anche il più moderato tra gli elettori di sinistra non riesce a trovarci dentro un granché riconducibile in qualche modo alla sinistra, e tutto ciò ci sconforta molto. Qualcuno è emigrato verso la cosiddetta sinistra più radicale ma, anche lì, ammettiamolo, Lotta Continua era un altra cosa. Insomma, ci sentiamo un po' orfani.
Ciò nonostante, con santa pazienza, in tanti han continuato a votare PD, pur sentendosi parecchio pirla e citando proverbi del tipo cavarsi la sete col prosciutto.
Poi il PD ha cominciato a fare cose piuttosto strane, tipo sfiduciare a grande maggioranza (non in parlamento, bensì in una riunione del partito) un governo dove uno di loro aveva la presidenza, il tutto al nobile scopo di avere Renzi come Presidente del Consiglio.
Ma forse, una volta conseguito questo risultato, si sono dati una calmata?
No, son lì che si azzuffano vieppiù, e con loro han cominciato ad azzuffarsi tutti i circoli, le associazioni, le formazioni e i cazzi vari che compongono il cosiddetto tessuto sociale della Toscana. I fratelli e le sorelle, appunto. Si azzuffano nei comuni grandi, in quelli medi e in quelli piccoli, e non si campa più, soprattutto se non hai nessuna voglia di azzuffarti senza un motivo ben definito.

In mezzo a tutto questo c'è la riforma della costituzione o, per meglio dire, al momento il pretesto più usato è quello.
Ora, la riforma della costituzione al momento in attesa di referendum confermativo può piacere o non piacere, e ci ha i suoi pro e i suoi contro; ma siccome sono pro e contro abbastanza tecnici è stato deciso (scioccamente, direi. Ma forse non si aspettavano che ci fosse tanta tensione interna?) di non parlare della riforma in sé ma di... boh?
Di cosa stanno parlando in realtà è difficile capire, sono soprattutto slogan e frasi fatte: "Abbiamo eliminato un sacco di poltrone!" "Giù le mani dalla Costituzione!" "Volete un paese retrogrado e mummificato!" "Volete che l'Italia diventi una dittatura!" nella miglior tradizione berlusconiana - solo che i berlusconiani insultavano i loro avversari, di solito, e non i compagni di partito o di associazione.
L'Associazione Nazionale Partigiani ha mandato a dire che la riforma gli rivolta le budella e voterà contro, e perciò è stata coperta di insinuazioni e cattiverie che francamente fanno impressione. Hanno perfino detto che non li vogliono alla Festa dell'Unità. Poi hanno detto che forse. Poi hanno detto che sì, ma non vogliono fare con loro un dibattito sulla riforma, perché essi sono contrari alla riforma in questione (e qui si potrebbe aprire un dibattito sul concetto di dibattito inteso come "conversazione dove tutti sono d'accordo su una determinata cosa").
Adesso nel PD c'è una fazione che strilla che non voterà per la riforma al referendum perché i partigiani sono contrari - che mi sembra un argomento piuttosto cretino, almeno fin quando i partigiani non spiegano nel dettaglio e fuor di slogan perché sono così contrari; ma, comunque la si rigiri, non invitare i partigiani alla Festa dell'Unità è una pura follia e non ci vuole un fine esperto di politica per capire che la base la prenderà molto, molto male.
Poi ci sono quelli - compresi parlamentari che la riforma l'hanno votata - che dicono che voteranno contro la riforma per mandare a casa il governo Renzi - e non si capisce perché non si limitano a sfiduciarlo, il governo Renzi, come han fatto con quello di Letta, che sarebbe un modo rapido e inappuntabile per mandarlo a casa.
E ci sono anche quelli non vogliono la riforma costituzionale perché non vogliono l'inceneritore e la pista allungata all'aeroporto o cose del genere, e gli viene risposto, da gente che ha sempre odiato l'aeroporto e pure l'inceneritore, che invece l'aeroporto è bello, bravo e buono e l'inceneritore lo mettono anche nelle spa perché è tonificante.
Chi sta fuori dalla Toscana vede bene che nel partito stanno litigando, ma chi vive in Toscana sa che non stanno litigando, bensì si stanno divorando vivi: abbiamo vecchi amici che non si salutano più, clienti che disertano librerie dove si sono serviti con piacere per decenni, compagni di bevute che si insultano sui social, biblioteche pubbliche che cominciano a selezionare le conferenze in base all'appartenenza del relatore a questa o quella associazione a seconda di come l'associazione si è schierata o di come loro pensano si sia schierata in cuor suo pur non dicendolo apertamente.

Ora, se non passa la riforma costituzionale il mondo andrà avanti e l'Italia pure: faranno un altra riforma o non ne faranno affatto, e ciò potrà essere un bene oppure un male, ma non un problema irrimediabile.
Se il governo Renzi andrà a casa ne faranno un altro. Abbiamo cambiato più di cento governi, da quando è iniziata la repubblica, e abbiamo imparato con i fatti che un governo di cui dir male nessuno ce lo negherà.
Ma se la Toscana diventa un campo minato rispolverando la buona vecchia tradizione delle lotte tra guelfi e ghibellini e, una volta eliminati i ghibellini, tra guelfi bianchi e guelfi neri (e più avanti, eliminati i guelfi neri, tra guelfi bianchi a righe rosa e guelfi bianchi a quadretti verdi) le conseguenze rischiano di essere a lungo termine, e molto più laceranti di qualsiasi crisi di governo o riforma costituzionale.

Ce la possiamo fare?

8 commenti:

  1. Sarebbe molto divertente, se non fosse molto drammatico.

    Bello intestino....😄😄😄

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  2. Ce la farete. Passerà, come il resto, questo momentaccio, ma ce ne sarà un altro, ahitutti. Immagino la vis polemica toscana, possedete una fucina storicamente ben attrezzata :-)

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  3. Togliersi la sete col prosciutto è bellissima! Noi barbari (non toscani) non la conoscevamo ;-)
    E bello anche il post, sono d'accordo con te ma non so rispondere alla domanda....cominciamo bene, considerando che è il primo giorno di scuola!!!!! :-D

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  4. Io credo che la Regione Toscana ultimamente si meriti di brillare, con tutto il suo contenuto di querulità politica e sociale. Ma ammetto di essere abbastanza poco conciliante, in questo periodo...

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  5. Il quadro offerto dal post è vivo quanto triste. In famiglia noi siamo spaccati a livello generazionale, tra chi ancora affida il proprio voto al pd e chi non lo ritiene più fattibile, ma per fortuna ci vogliamo ancora bene.
    Volevo poi aggiungere, se posso, una nota tecnica: il referendum disciplinato dall'art. 138 della Costituzione nasce come oppositivo e non confermativo. Infatti è solo un'eventualità percorribile quando la riforma non ha ricevuto un'approvazione sufficientemente ampia dal Parlamento (2/3 dei voti a favore), come avvenuto in questo caso, dove il disegno di riforma costituzionale è stato approvato a maggioranza assoluta. Solo al ricorrere di questa condizione il testo costituzionale prevede la possibilità per le opposizioni (1/5 dei membri di una Camera recita l'articolo, evidentemente una minoranza, oltre all'ipotesi della raccolta delle firme e della richiesta dei Consigli Regionali) di interpellare gli elettori. Per questo è importante che ogni cittadino si informi e prenda una decisione in coscienza, perché la Costituzione è di tutti e l'ultima parola, visto che non c'era un consenso parlamentare abbastanza largo, spetta a noi.

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  6. "Poi ci sono quelli - compresi parlamentari che la riforma l'hanno votata - che dicono che voteranno contro la riforma per mandare a casa il governo Renzi - e non si capisce perché non si limitano a sfiduciarlo, il governo Renzi, come han fatto con quello di Letta, che sarebbe un modo rapido e inappuntabile per mandarlo a casa".

    Vuoi che sia perché il buon Renzi è un filino vendicativo, e preferiscono non metterci la faccia per paura di non essere ricandidati? Comunque consolati, che qui in Emilia non è che siamo messi molto meglio, eh.

    LaSimo

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  7. @Linda_chi?:
    E' insieme molto divertente (dall'esterno) e anche drammatico. Come spesso succede, nella vita ^__^

    @Mel:
    Hai ragione, è un momento drammatico e dobbiamo superarlo... che poi ne arriverà subito un altro.
    Quanto alla vis polemica toscana, sono decisamente d'accordo con Povna!

    @Aliceland:
    La risposta arriverà da sola, col tempo.
    Ah, la versione esatta del proverbio è "cavarsi la sete co' i' presciutto" :)
    (dimenticavo: bentornata)

    @la povna:
    intendevi "brillare" nel senso di "far esplodere la carica"?
    Sì, sono d'accordo con te (nemmeno io sono molto conciliante, in questo periodo)

    @Elisa Lenzi:
    D'accordissimo: è nostro dovere di brave cittadine informarci, riflettere e poi votare secondo coscienza senza lasciarci distrarre da tutto questo gallinaio, o "querulità politica e sociale", come la definisce molto più elegantemente la povna.

    @LaSimo:
    Ah, ma se pensano che Renzi li ricandiderà più volentieri se fanno 'sto tira e molla, buon per loro e si accomodino, ma a me non sembra una linea di condotta che dia poi tutte queste grandi garanzie.
    Mi spiace per l'Emilia, e piena solidarietà con gli stressati cittadini emiliani, se devono assistere a scene così invereconde come quelle che vedo qua.
    E grazie a tuttio per la solidarietà e la comprensione ^__^

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  8. Ecco, era quello che ti dicevo nel commento al post precedente.
    (Toscana a parte, di cui non sapevo: mi dispiace molto per la vostra situazione.)

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