(questo bellissimo ippogrifo è di ChrisQuilliams)
Nonostante i rutilanti effetti speciali che la Geografia consente con poca spesa ad un insegnante di utilizzare - cascate suggestive, fascinosi monumenti, foreste misteriose, pietanze tipiche dall'aspetto assai invitante (specie all'ultima ora), calciatori di fama mondiale - per me la parte più importante è l'economia. Dall'economia derivano le questioni ambientali, i conflitti etnici e razziali, le invasioni che spostano i confini eccetera eccetera. Su questo batto e insisto fino allo sfinimento collettivo.
Naturalmente i ragazzi delle medie sono giovani e implumi, e di economia non sanno granché - cosa, quest'ultima, assai comprensibile dal momento che, in Italia, si ritiene del tutto disonorevole sapere alcunché di economia, e non solo a quattordici anni.
Finché si tratta di spiegare i tre settori va tutto bene - anche se non riesco ancora a capire, dopo quindici anni di onorato servizio, come mai nessuno si ricorda mai che il grano è un cereale e tutti mi spiegano, al momento dell'interrogazione, che nel paese X si coltivano grano e cereali, quasi che il grano fosse un ortaggio. Ma col tempo e la pazienza tutti imparano all'incirca cos'è il PIL, cos'è la speranza di vita e cosa la può determinare e gli effetti negativi dell'erosione e della desertificazione - e anche se alla Grande Domanda, ovvero "Perché, se sono tanto poveri, invece delle armi per fare la guerra ai vicini non comprano qualcosa di più utile?" è sempre difficile se non impossibile dare una risposta che abbia un senso ai loro occhi (o anche ai miei).
Tuttavia la Seconda Effervescente, per quanto piuttosto studiosa e interessata, sotto questo aspetto si sta rivelando davvero coriacea. Così, dopo un epica lezione che si è rivelata un bagno di sangue in cui, in due interrogazioni su tre (programmate) sulla Svizzera si erano scordati di far cenno alle banche, che in Svizzera rivestono pure una certa qual importanza, e in tre microinterrogazioni su cinque sul Liechtenstein (non programmate) non era stato fatto cenno alla parte finanziaria, su cui pure il libro di testo si era generosamente speso dedicandogli una colonnina e mezzo su tre, presa da profonda esasperazione ho ruggito "A quel che sembra questa classe è composta soprattutto da ippogrifi dell'Ariosto, che si nutrono di sola aria e luce; ricordate però che il resto del mondo è popolato da ippogrifi della Rowling, che invece si nutrono con grandi quantità di furetti, e se non hanno la loro bella dose di furetti per fare colazione, prima diventano molto nervosi, poi si indeboliscono e infine muoiono di fame!" prima di assegnare una scarica di quattro e di cinque.
Mi hanno guardato con grandi occhioni spalancati ed espressione ferita: loro avevano studiato, loro. E infatti tutto il resto lo sapevano. Ma non l'economia. Cioè, sapevano che nel Liechtenstein c'era il turismo e che in Svizzera facevano orologi e cioccolato e medicine, ed evidentemente erano convinti che l'economia di questi due paesi fosse tutta lì.
Mi hanno chiesto quando potevano venire a rimediare.
"Nessuno di voi rimedierà un bel niente se non vi ficcate in testa che la gente mangia, e se non mangia diventa del tutto irragionevole e poi languisce e muore, proprio come gli ippogrifi! Non potete continuare a saltare la parte finanziaria come se fosse di nessuna importanza. Oppure potete, ma a fine anno vi ritroverete sulla scheda un voto molto, molto basso".
Vediamo cosa succede domani con la Grecia. Ma non sono molto ottimista.
Anche se la questione degli ippogrifi di Ariosto li ha molto interessati.
"Naturalmente i ragazzi delle medie sono giovani e implumi, e di economia non sanno granché - cosa, quest'ultima, assai comprensibile dal momento che, in Italia, si ritiene del tutto disonorevole sapere alcunché di economia, e non solo a quattordici anni."
RispondiEliminaEh, beh! Chapeau
^_^
Opera estremamente commendevole la tua, se riuscirai a suscitare nelle menti dei tuoi virgulti interesse per l'economia; solo così saranno in grado di capire quanto della nostra vita dipenda da questa scienza. Quello che spaventa me (forse perché ne so molto poco) è il ruolo della finanza in questo contesto. È davvero capace di creare ricchezza economica reale per la società, cioè il denaro viene investito per creare lavoro e quindi benessere per molti? Oppure pochi, spostando denaro senza costruire niente, diventano talmente ricchi da poter condizionare la politica di interi Stati? C'è mai stata un'etica a regolare tutto ciò?
RispondiEliminaQuesto pensierino toglierebbe il sonno a chiunque. Ma siccome stasera mi sento Buona, voglio segnalarti una piccola notizia che mi ha rallegrato (e, in qualche modo, si collega al tuo magnifico ippogrifo). Veramente io ti racconterò di aquile, che comunque sempre rapaci sono. Letto su BBC News di oggi. La polizia olandese sta addestrando aquile ad assalire e distruggere i droni che vengono usati dalla criminalità per trasportare droga. C'è un video che mostra un'aquila maestosa che cala in picchiata sopra un drone in volo e lo sbatacchia ben bene.
Arrivano le aquile...... buona notte.
SE ci riuscirò è tutto da vedere, al momento ho il voto dalla parte del manico e quindi qualcosa gli tocca provare ad impararla. In tutti i casi non dovrebbe fargli male.
RispondiEliminaViva le aquile!
(Lo so, il pensiero inquietante dei Perfidi Finanzieri è motivo di grande inquietudine per tutti noi, anche perché in fondo nemmeno loro sembrano saperne granché di economia, a giudicare dai casini che combinano e che a volte stritolano anche loro. Ma da storica ho imparato che anche l'economia va a mode, e forse questa deplorevole abitudine di cercare di fare soldi senza produrre niente passerà, come tante mode prima sono passate. Di sicuro, ogni tanto viene severamente ridimensionata perché il mercato tende ad autodivorarsi e la gente tende a cercare di sopravvivere. Nel frattempo, rallegriamoci di essere fuori dalle loro feroci mascelle... almeno per adesso)
@Aliceland:
RispondiEliminaGrazie ^__^
Come ho detto prima, è solo un piccolo, tenue tentativo. Ma in fondo tutto il nostro lavoro è così.
"amante non sia chi coraggio non ha"!!!
RispondiEliminaOttima iniziativa, sono certa che col tuo entusiasmo e la giusta dose di coraggio, nell'affrontare un tema simile, avrai le tue soddisfazioni. I giovani virgulti vanno "nutriti" anche di questo!Brava!!!!
@Eva:
RispondiEliminahai detto una cosa bellissima (e molto giusta, come sempre)
L'ho detta grazie a te eheheheheheh
RispondiEliminaIeri ho conosciuto finalmente Fierobecco! E un'ora fa ho iniziato "Il Calice di Fuoco" 4^ volume di Harry Potter, dopo aver divorato, letteralmente, i primi 3. È stata una bellissima sorpresa. Di Harry Potter avevo solo visto il primo film. Mi era piaciuto, ma non mi aveva spinto alla lettura dei libri. Dopo che tu hai pubblicato la foto dell'ippogrifo, continuavo a guardare la foto con la sensazione di dover fare qualcosa. La mia mente aveva già deciso, io ne ho avuto coscienza solo venerdì scorso.
RispondiEliminaNe parleremo, se vorrai. Adesso, dopo 3 libri, posso solo dire che la tua scrittura assomiglia molto a quella di J.K.Rowling e non solo per le maiuscole.....^_^.
Sono contentissima che sia entrata anche tu ad Hogwarts e sì, ne parlerò molto volentieri.
RispondiEliminaHo qualche difficoltà a dire qual è il libro più bello della serie, ma secondo me il Calice di Fuoco è quello più scorrevole e meglio bilanciato e ha un gran finale, dopo il quale viene spontaneo prendere il quinto anche se sono già le tre di notte.
Non ho parole per descriverti il tormento di chi dovette aspettare TRE ANNI per leggerlo - io soltanto due, per mia buona sorte.
Bene, tienimi informata su come procedi ^__^
Sono a pagina 514 del Calice di Fuoco e siccome comincio a leggere troppo di corsa, come mi succede sempre quando sono stanca, devo interrompere.
RispondiEliminaDomani vado a comperare gli altri 3 volumi; per mia fortuna, non devo attendere 3 anni. È una full immersion fantastica. Non me l'aspettavo!
Ieri mattina ho finito Il Calice di Fuoco con una forte sensazione di tristezza. Ho comperato gli ultimi 3 libri e non ho letto sino a sera. È finita l'infanzia e la drammaticità degli eventi mi porta a pensare che niente sarà come prima. Sono rimasta sorpresa dalla capacità della Rowling di variare il registro delle emozioni, fino al drammatico più intenso. E che dire della sua fantasia, travolgente. Il fantasy visto da un'altra prospettiva, non un mondo lontano nel tempo e nello spazio, ma qui, oggi. E riproporre le meraviglie tecnologiche che noi utilizziamo come magie (siero della verità, cimici elettroniche, trapianti, capacità di occultamento,come i romulani nell'universo di Star Trek, ma già oggi sperimentato nei droni, ecc. ). Ogni volta che ti sembra di aver letto il massimo possibile, dovrai ricrederti. E poi il profondo rispetto per la diversità : non importa chi sei, ma è quello che fai a determinarti.
RispondiEliminaIeri sera ho iniziato il 5^ L'ordine della Fenice. E già dalle prime pagine mi sembra che si aprano altri scenari, con la zia Petunia, ad es.
Io ricordavo qualcosa di piu della storia che non si svolgeva nel 1^ libro; probabilmente ho fatto zapping su SKY Cinema. Sapevo che (senza fare spoiler) Tartufo non era colpevole, come so cosa succede a Silente, senza i particolari però.
Consiglio ad @EVA, se non l'ha già fatto, di leggere HP. Lo amerà alla follia perché è nelle sue corde.
@acquaforte:
RispondiEliminaho letto solo il 1° HP, che ho trovato carino e divertente, poi mi son limitata ai film, probabilmente per tutto il polverone mediatico che si è sollevato attorno al maghetto ed alla popolarità della Rowlings...Mi ha un pochetto scioccata l'importanza attribuitale nel riportare i ragazzi alla lettura, come se non ci fosse mai stato scrittore per ragazzi degno di tale nome e con più talento....Per carità non sto massacrando H.P.&J.K. e dico pure che deve solo venirmi voglia di leggere, quindi inizierò il secondo libro!Ciao ;-D
@Acquaforte:
RispondiEliminaNo, da questo momento le cose non sono più come prima; ma i semi sono stati gettati nel Calice di Fuoco, nei punti più nascosti come fa sempre Rowlings, molto brava a gestire il cambio delle atmosfere, ma in effetti molto brava in tutto. Il fatto che sia così scorrevole e che si faccia leggere così facilmente le ha rovinato la reputazione come scrittrice, e questo l'ho trovato molto ingiusto. La sua fantasia è immensa, e ancor più la sua capacità di raccogliere fonti e accenni dalla letteratura precedente per combinarli in modo tanto originale.
Altro non oso dire, per adesso. Continua ad aggiornarmi, quando prosegui.
@Eva:
Il primo, sì, è "molto carino", un Perfetto Libro Per Ragazzi. Il secondo a tratti perde colpi, o almeno è quello dove mi sono fermata per un po' un paio di volte - secondo me è un caso in cui il film è migliore.
Resta da dire che, se non ti è venuta voglia di continuare dopo il primo, forse non è il tuo libro - alla fine sarebbe preoccupante che TUTTI al mondo amassero Harry Potter senza esitazione.
Sul fatto che abbia portato i ragazzi alla lettura... ci sono infiniti e bellissimi libri per ragazzi, ma le cifre delle vendite di Harry Potter sono qualcosa di davvero particolare, che nessun altro libro ha raggiunto - anche se i lettori, oltre che Giovani Adulti, erano proprio adulti, adultissimi. A parte una sfilata di insegnanti di Lettere che se lo sono letto anche come aggiornamento (ma io lo stavo adocchiando da un po' nelle librerie quando uno dei miei primi alunni me lo consigliò ufficialmente) gli adulti che ne hanno preso un libro per adocchiarlo e sono cascati nel tunnel senza remissione sono stati davvero tanti, e i gruppi di discussione in rete, almeno quelli che ho frequentato io, erano proprio di adulti ^__^
(comunque anch'io sospetto che ti piacerebbe molto, se lo proseguissi)
@Murasaki:
RispondiElimina"uno dei miei primi alunni me lo consigliò ufficialmente" è davvero più invitante alla lettura di una qualsiasi recensione!!!
Indubbiamente proseguirò anche se non subito!
Ciao
Ieri mattina ho finito Il Principe Mezzosangue. In lacrime, lo ammetto. Mi sono fermata qui perché volevo ripensare ai personaggi, prima di affrontare l'ultimo libro e vedere dispiegati tutti i fili.
RispondiEliminaDopo i primi due libri, con l'entrata di nuovi personaggi, la storia si fa più adulta. Il passato diventa parte integrante del presente e fa comprendere meglio come la R. ha disegnato la sua storia fin dall'inizio.
JKR accompagna Harry nella sua crescita, raccontando il suo forte carattere, temprato da 11 anni passati con i Dursley. Ma ovviamente anche i suoi punti deboli, il suo bisogno di essere amato, ammirato per quello che è. Il suo è il coraggio della giovinezza che sconfina nell'incoscienza. E il prezzo da pagare per gli errori sarà dolorosissimo. Il colloquio tra Silente e Harry dopo lo scontro al Ministero della hMagia è straordinario. Un Silente pacato e dolente, un Harry con una collera feroce che gli serve a dare sfogo al suo dolore insopportabile.... Bravissima la R. a gestire le atmosfere e le emozioni in un crescendo che coinvolge al punto di sentirsi parte dei personaggi. Ma anche a inventare soluzioni e a dipanare con esse le varie storie.
Silente finalmente gli dà le consegne, lo informa del suo destino e di quello che dovrà fare, quasi presagendo che non potrà stargli sempre accanto a proteggerlo.
E c'è Piton, fin dall'inizio, l'odioso e odiato Piton, figura a tutto tondo di cattiveria. Un po' alla volta anche lui assume i contorni di un uomo profondamente infelice, piu che cattivo, con una storia drammatica che ha toccato da vicino il destino dei Potter, padre e madre. Ma Silente si fida completamente di lui, e noi non sappiamo ancora perché.
Mi hanno colpito le parole di Silente, " pronunciate con dolcezza: Severus.....ti prego... Per la prima volta Silente supplicava . "
Bene, vado a leggere I Doni della Morte. Così finalmente potrò leggere i tuoi appunti scritti tempo fa che io ho evitato accuratamente per non esserne influenzata. Ancora grazie per avermi portato a Hogwarts.
Avevi parlato di HP anche nell'altro blog. Era chiaro il tuo giudizio positivo sia sulla storia che sull'autore. Io avevo letto i romanzi gialli a firma di R.Galbraith e mi erano piaciuti. Avevo visto il primo film che ricordo soprattutto per la partita di Quidditch, vista come effetto speciale, non come magia. Ripensandoci dopo aver letto i primi due, mi ricordavo qualcosa di piu, probabilmente visto facendo zapping, perché Sky cinema ha trasmesso più volte i film. Non mi interessavano i libri, fino al tuo ippogrifo, che ha fatto riaffiorare qualcosa.
RispondiEliminaLa nostra mente fa collegamenti straordinari, in tempi velocissimi, usando tutto di noi, cultura, esperienze, sogni, desideri. Quando finalmente ne abbiamo coscienza prendiamo le nostre decisioni. Qualche volta lo chiamiamo istinto.
Ad un certo punto ho capito che volevo, ero pronta a leggere i libri.
Ieri sono diventata nonna del piccolo Ben (Benjamin, alla francese), un batuffolone di 9 mesi, color crema con orecchie, musetto e (purtroppo per lui) mozzicone di coda, color terra di Siena naturale molto chiaro. Occhi celesti luminosi che riflettono tutti i colori lo circondano, diventando viola, verdi o blu. Pur avendo una storia non semplice (coda amputata perché rotta, più famiglie) è di un allegria e affettuosita strardinarie. Milla pensa di prendere anche una micina, perché si facciano compagnia, poiché il suo lavoro la porta molto fuori casa.
RispondiEliminaBENVENUTO!!!
RispondiEliminaFOTO!!FOTO!!FOTO!!
;-D
Appena Milla mi manda le foto e qualcuno mi dice come fare, obbedisco! ^______^
RispondiEliminaGRANDEEEE!!!!Grazie infinite!!
RispondiEliminaBenvenuto al piccolo Benjamin, ma qua le foto nei commenti non si possono mettere (o, almeno, io non ho la minima idea di come metterle) per cui l'unica possibilità è mandarmele via mail e poi le inserirò al prossimo post, come ho fatto con i gatti di Eva.
RispondiEliminaCaldeggio l'idea di Milla di prendere un po' di compagnia per Benjamin, in base al celebre principio che "un gatto è bene, più di un gatto è meglio" ^__^
Come procede la lettura?
(Su Harry Potter ho fatto solo un paio di post: una è una recensione invelenita del sesto film, l'altra è un analisi dal punto di vista "scolastico" dell'Ordine della Fenice, che è probabilmente il mio preferito della serie. E' vero che ha uno splendido finale, ma ho trovato splendido tutto il libro - e sono assolutamente ammirata per l'abilità con cui Rowlings maneggia tutta la scena del Ministero, dove un infinito numero di personaggi fa infinite cose, e in ogni momento il lettore sa chi sta facendo che cosa e quando e dove e perché e tutto scorre come acqua in un ruscello di montagna.