(spaventare i ragazzi con un film è più facile di quel che si crede)
Quando arrivai a St. Mary Mead tutte le nove classi erano a tempo prolungato e ogni settimana, per due ore, si aprivano per i Laboratori, laddove ogni studente andava nel laboratorio da lui più o meno liberamente scelto: Cineforum, Latino, Storia, Giochi Matematici, Teatro e altri, a seconda dell'annata e dei docenti disponibili.
Il Cineforum era assegnato d'ufficio ai nuovi arrivati e alla Cleptomane in base alla (discutibile) teoria per fare un Cineforum non servono competenze specifiche e che qualsiasi grullo è buono a far guardare un po' di film ai ragazzi senza fare grossi danni; e fu così che al mio primo anno là dentro mi ritrovai a gestire il Cineforum per le classi prime.
Certo, c'era il piccolo inconveniente che al cinema ci andavo due volte l'anno quando ci andavo spesso, senza contare che non sapevo un accidente di come funzionavano i film né sui rapporti tra cinema e adolescenti (anche se, in quel caso specifico, le prime ospitavano soprattutto preadolescenti); ma non osai accennare a questi insignificanti dettagli, primo perché non volevo fare la parte della nuova arrivata che non le andava bene niente, e secondo perché l'alternativa era fare il laboratorio di teatro - di cui sapevo infinitamente meno che di cinema.
In realtà avevo una minima esperienza precedente perché, nella mia prima supplenza lunga, ero capitata nel bel mezzo di un cineforum femminista, gestito proprio dall'insegnante che sostituivo: le colleghe mi consegnarono la tessera di un videonoleggio, i soldi per ritirare i due film ancora da far vedere (scelti a inizio anno dopo gran ponderazione) e il modello della relazione che gli alunni dovevano scodellare e io dovevo correggere; capitai insomma nel bel mezzo di un progetto accuratamente organizzato e feci la mia parte senza grandi difficoltà.
Lì a St. Mary Mead, invece, di organizzato non c'era un bel nulla, anche perché eravamo a inizio anno e si dava per scontato che (GULP!) organizzassi io, guadagnandomi così la pagnotta che lo stato mi passava ad ogni fine mese.
Così cercai di capire come funzionava di solito il Cineforum da quelle parti, ma non venni a capo di niente: la Decana Amichevole, che l'aveva fatto diverse volte, mi assicurò che aveva tantissimo materiale e me lo promise; costei era una carissima e gentilissima persona che aveva sempre tantissimo materiale su tutto, ma era difficile se non impossibile mantenere con lei una conversazione per più di due minuti sullo stesso argomento senza finire inevitabilmente a
parlare dei Massimi Sistemi, e quand'anche fossi infine riuscita infine a mettere le mani su quel tantissimo materiale, esso materiale sarebbe risultato caotico e del tutto incomprensibile per me, visto che io e lei lavoravamo in modo molto diverso. Gli altri colleghi presenti quell'anno non si erano mai occupati del Cineforum, e quindi ancor meno potevano essermi di qualche aiuto.
Inoltre finii per scoprire che nessuno là dentro* riteneva che il laboratorio di cineforum richiedesse un qualche tipo specifico di organizzazione.
"Ma i film dove li prendo?" chiedevo.
Non certo dalla scuola, perché la scuola non aveva un film che fosse uno (pur gestendo tre cineforum di durata annuale ormai da un buon decennio).
La Decana Amichevole mi spiegò che i colleghi avevano tutti tantissimi film. Il che era vero fino ad un certo punto, e in ogni caso anche chi davvero aveva tantissimi film, strano ma vero, si era comprato i film che interessavano a lui/lei, poco o nulla curandosi degli interessi cinematografici dei giovani virgulti.
Una delle VicePresidi, quando andai a chiedere lumi su eventuali convenzioni della scuola con videonoleggi o simili, si mostrò molto sorpresa di cotal mia balzana idea e lasciò capire che considerava mio precipuo dovere arrangiarmi con quel che il convento aveva a disposizione, perché la scuola non poteva comprare venti film in DVD solo per me. Quando provai a farle notare che c'era un sacco di roba che non era ancora stata riversata su DVD e che quindi si sarebbe dovuto fare un certo uso delle videocassette (del resto all'epoca avevamo ben due ottimi lettori di VHS, in ben due diverse postazioni contro un singolo computer che con i DVD aveva un rapporto decisamente capriccioso) mi guardò schifata e disse che i film al giorno d'oggi si guardavano solo in DVD.
Stufa di perdere tempo la lasciai dire e mi rivolsi direttamente al Vecchio Preside.
Costui (oltre a fornirmi una bella copia rigorosamente piratata de La città incantata di Miyazaki) mi rassicurò che andassi pure dove credevo, la scuola avrebbe pagato la tessera e il noleggio di ciò che a me sarebbe sembrato opportuno. Preparassi la lista, cercassi i film e redigessi un preventivo, ché poi i soldi sarebbero arrivati. E così fu.
Parlarne? Per un ora e quaranta? Con una raccolta di primini scelti tra i più irrequieti della scuola e nelle ultime ore del pomeriggio?
Ci pensai su e adottai una tecnica mista: breve introduzione, prima parte del film, la settimana dopo fine del film e scheda. Tra l'altro i laboratori erano di due ore, ma nel pomeriggio le ore erano di cinquanta minuti. Una volta sistemati i ragazzi e fatto partire il film (e non sempre tutto partiva subito alla prima, oh no tessoro, proprio no) restavano ottanta minuti scarsi, mentre i film normalmente andavano dai 90 minuti in su. Chiacchierare un po' su un film era un conto, impostare cento minuti di dibattito mi sembrava decisamente più azzardato.
Per compilare la lista mi affidai ai consigli delle Brigate Takahashi, dove ero praticamente l'unica analfabeta cinematografica. Nel giro di pochi giorni e di animate discussioni riuscii a comporre una lista che sarebbe bastata per tre cineforum come minimo: mostri buoni e mostri cattivi, mostri dall'apparenza normale, mostri tradizionali, mostri gentili, mostri alieni... Scartati i film troppo paurosi e quelli troppo da adulti (per esempio i Mostri di Dino Risi, che richiedevano almeno una platea di terza) il campo rimaneva decisamente fornito. Evitai con cura film troppo recenti in base al principio che a scuola ci si va per imparare quel che non si sa, e non per rivedere quel che già si conosce benissimo; e purtroppo ne scartai alcuni perché proprio non si riusciva a trovarli da nessuna parte. Tra questi, orribile a dirsi, c'era anche Frankestein Junior; e tuttora mi vergogno assai di aver fatto un cineforum di otto mesi sui mostri senza quell'intramontabile capolavoro, ma ahimé, in quel momento era irreperibile e all'epoca scaricare film dalla rete era ancora arte piuttosto sconosciuta, almeno per noi. Riuscii invece a reperire Freaks, in una biblioteca all'altro capo di Firenze, e ne approfittai per vedere diverse cose che a suo tempo mi ero lasciata sfuggire, come Highlander e Edward Manidiforbice (che mi piacque immensamente). Non riuscii a trovare il cartone animato dello Hobbit né il film di Buffy, l'ammazzavampiri ma trovai facilmente Nighmare before Christmas che proiettai, appunto, l'ultimo pomeriggio prima delle vacanze di Natale con licenza speciale di sgranocchiare patatine, pop corn e altro cibo da cinema (io stessa mi munii di abbondanti snack). Purtroppo, fargli capire che si trattava di una piccola licenza prenatalizia e che non era mia intenzione trasformare il cineforum in una gigantesca Sagra della Patatina e della Tortilla si rivelò impresa piuttosto dura, ma sono inconvenienti che capitano.
Quanto alle schede di recienzione di film che trovai spulciando in giro, mi sembrarono assolutamente balorde, né più né meno delle schede per le recienzioni del Libro del Mese, e a mio avviso soltanto un navigatissimo lupo di cinema esperto di semiotica e strutturalismo sarebbe stato in grado di venirne a capo. Finii per impostare una specie di questionario di gradimento dove i ragazzi indicavano i personaggi, i passaggi e le frasi che più gli erano piaciuti, azzardavano una sintesi in cinque righe, individuavano le tematiche principali, esprimevano una valutazione su vari aspetti del fila, più un controllo a voce per assicurarmi che avessero capito la storia e chiacchiere in libertà per confrontare impressioni e teorie.
La lista originale prevedeva una bella sezione dedicata a Dracula e Frankestein con tanto di studio sull'evoluzione del personaggio; sta di fatto che Nosferatu del 1922 passò senza colpo ferire, ma quando si arrivò al remake di Herzog, mentre io nel mio cantuccio cercavo di non addormentarmi e mi domandavo perché mai stessi imponendo un sì soporifero spettacolo ai miei amati alunni, essi alunni ammisero francamente di essere piuttosto spaventati e alcuni dichiararono di essersi già spaventati con l'originale del 1922, nonostante gli effetti speciali in cartongesso e la l'accelerazione che le vecchie pellicole subiscono col passare del tempo. Fu così che il cineforum si orientò in prevalenza sulle commedie a base di mostri e su mostri assolutamente light, mentre io mi immergevo in lunghe riflessioni sui giovanissimi d'oggi che all'apparenza pasteggiano a horror senza alcun problema ma, chissà... Del resto anch'io alla loro età ero piuttosto impressionabile, e tutto sommato lo sono ancora.
Invece Freaks, che a fine anno proposi con un certo batticuore, fu molto apprezzato nonostante un problema tecnico ci obbligasse a guardarlo in inglese con sottotitoli in italiano.
Naturalmente quindici dodicenni non fanno primavera e non bastano certo a fornire valutazioni generazionali, ma in cuor mio si insinuò il sospetto che per i ragazzi il problema non sia mai il mostro, che anzi è gradito e apprezzato e interessa molto, quanto la paura dell'eventuale mostro cattivo.
Oggi sarebbe tutto molto più facile, in virtù di due parole magiche: YouTube e Biblioteche. Molti film sono su YouTube, completi e legalissimamente visionabili da chiunque, e molti film sono in DVD nelle biblioteche pubbliche, a disposizione di tutti completamente aggratis e se spieghi che è per una scuola ti allungano pure il tempo del prestito. All'epoca nelle biblioteche pubbliche c'era molto meno e alla scuola di St. Mary Mead non esisteva internet, in alcuna sua forma - ma non era un gran danno perché comunque su YouTube i video duravano pochi minuti.
Da allora vado al cinema molto più spesso - a volte perfino sei volte all'anno - e cerco di tenermi informata. Così ho deciso di accodarmi come altri blogger al Lunedì film di Iome e di avviare una piccola rassegna di titoli più o meno adatti alle scuole medie, visto che con gli anni mi sono fatta una certa esperienza.
*Nessuno dei presenti, intendo; ma magari chi erta emigrato verso altre scuole a suo tempo lo aveva organizzato eccome. Purtroppo però non era lì a parlarmene.
nella Scuola Media Sperimentale c'era addirittura una ex collega che veniva, volontariamente, a fare cineforum nelle ore curricolari di italiano (due delle quali dovevano obbligatoriamente essere dedicate alla didattica laboratoriale, i laboratori a classi aperte si facevano invece il lunedì e il mercoledì mattina), bravissima, e organizzata benissimo: vedemmo Stand by me, Amiche per sempre, Basta guardare il cielo e forse qualcos'altro. negli anni successivi (a seconda delle classi) ci aggiunsi Arrivederci ragazzi, La storia infinita, Scontro di titani, La Grande Guerra, Quando sei nato non puoi più nasconderti.
RispondiEliminaGiusto settimana scorsa, al cineforum, ne ho visto uno, delizioso, che per una terza sarebbe perfetto: La famiglia Bélier.
Anch'io ho scelto un po' di film per dei cineforum. I migliori sono stati The Millionaire, The Help, Into the Wild (un po' forte ma che bello, e che colonna sonora).
RispondiEliminaAdoro le foto che metti coi gatti parlanti :-)
Il mio dipartimento ci sta pensando. Io ho dato un elenco di film tratti da romanzi,italiani e stranieri,ma ancora siamo in fase organizzativa. Vedremo...
RispondiEliminaIo quest'anno avevo rinunciato al CineScuola per sopraggiunta ingestibilità. Infatti l'altro ieri è arrivata Emily, ex mia dei Pesci che lo segue dalla seconda, è mi ha chiesto se io posso supervisionare se lei e un gruppetto si fa carico della scelta e della gestione. Ovviamente la mia rinuncia è stata rimangiata dalla vita.
RispondiEliminaBé, oggi su Internet ci sono anche siti, legali, che vendono film a prezzo irrisorio, meno certamente che prederli in DVD :-)
RispondiEliminaComunque noto che qualunque cosa tu intraprendi... ci metti cuore e "buzzo buono" eh! ;-) Non lasciasti nulla al caso nemmeno questa volta! ;-)
www.wolfghost.com
Uh che ricordi!!
RispondiEliminaDal "libro cuore"(&fegato)personale di Eva:
Il mio mitico prof. della medie organizzò un minicineforum per parlare dell'energia atomica(era l'anno di cernobyl), della guerra in vietnam e cambogia, della russia comunista e del giappone, della condizione carceraria in america ed il mio babbo, che noleggiava vhs, mise a disposizione i seguenti film:
-sindrome cinese
-silkwood
-urla del silenzio
-il cacciatore
-brubaker
-dersu uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure
...poi il preside requisì la sala perché rubava tempo allo studio.....eheheheheh
@La Noisette:
RispondiEliminaho deciso di avviare la filmoteca della scuola, aiutata da un paio di mariti Scaricatori Folli e al momento dichiaratisi disponibili. Stan by me e Arrivederci ragazzi sono in lista, la Grande guerra è un must... avevo dimenticato "Basta guardare il cielo" ma ricordo che a suo tempo scatenò oceani di entusiasmo. Grazie di avermelo ricordato ^__^
@Aliceland:
The help senz'altro, grazie della segnalazione, non lo conoscevo, Into the wild credo rientri nella categoria "dipende dalla classe", The millionaire... dici di sì?
(I miei gatti parlanti vengono da attento studio e spulciamento di pagine selezionate, ne vado fierissima!)
@Dolcezze:
Solo film tratti da romanzi... perché?
(si accettano suggerimenti)
@la povna:
successe anche l'anno scorso, mi par di ricordare... Credo che ormai quel cineforum sia indistruttibile e che viva di vita propria. Il che tra l'altro è molto, molto bello
@Wolfghost:
comprare film liquidi in rete... potrebbe essere un idea. Ormai ci siamo talmente abituati a fare senza soldi che il verbo "comprare" è diventato uno sconosciuto per noi, ma in effetti si potrebbe tentare, visto che si tratterebbe di una spesa contenuta. Grazie del suggerimento!
@EVA:
Noto con (relativo) piacere che la pianta dei Presidi Imbecilli non è nuova e anzi ha una gloriosa tradizione. Non era AFFATTO tempo rubato alle lezioni, anzi. Mi appunto Sindrome cinese e Silkwood e indagherò per gli altri. Il tuo prof era DAVVERO mitico!
LEGGO SOLO ADESSO causa MORDORISSIMO WIN10 ;-D
RispondiEliminaNoti bene anzi benissimo!
P.S. il proff è un Mito vivente&vegeto ed è molto Bud Spencer...dimagrito ma pur sempre il "nostro" Bud!
Buon lavoro con la Cineteca, ti suggerisco il recente "it's kind of a funny story", molto delicato e carino, una sorta di "ragazze interrotte" senza dramma, se mai affronterete le problematiche giovanili.
Ciao
@Eva:
RispondiEliminaIn generale ci ingegniamo ad affrontare le problematiche giovanili, anche se non sempre possiamo garantire sui risultati.
Mi segno il tuo suggerimento, grazie ^__^
@Murasaki:
RispondiEliminaquanto a "cuore, corpo, anima e cervello"(cit. Jovanotti ;-D) non ho dubbi che date tutti/e il massimo!
Sempre complimenti!
Ciao
Eva