lunedì 3 agosto 2015

Dolcetti informatici (detti anche cookies)

Questi dolcetti sono assai elaborati, tanto che quasi dispiace mangiarli... (CHOMP!)

Da qualche giorno anche questo rispettabile blog è stato infestato dall'avviso sui cookie.
Cotale avviso però specifica che i cookies li tiene e li gestisce Google.
Sappiate, o miei nobili lettori, regolari od occasionali che voi siate, che per me i cookies sono e restano esclusivamente dolcetti, talvolta di pasta frolla, talvolta di marzapane, talvolta di altri impasti, e che l'unica cosa che sono capace di fare avendo a disposizione un cookie, per quanto informatico possa essere, è mangiarlo senza lasciarne nemmeno una briciolina.
Tengo questo blog al solo e unico scopo di scriverci quello che mi pare e lasciare a chi passa di qua il piacere di scrivere quel che gli pare o di non scrivere affatto e nel mio petto non albergano curiosità illecite.
Miei cari lettori, regolari o occasionali, non so niente di voi se non nel caso che decidiate di raccontarmi i fatti vostri - ma anche in quel caso, potete raccontarmi quel che vi pare, perché io non ho alcuna possibilità (e volontà) di controllare quel che mi dite. Non so chi siete, né da dove venite, né quante volte all'anno, al mese, al giorno o all'ora passate di qua. 
Da qualche anno Google mi fornisce un servizio di statistiche che consulto con molta moderazione e che mi dice qualcosa solo per categorie molto generiche.
Così ho le statistiche dei browser dei sistemi operativi che usate (mi dicono che Chrome va per la maggiore, e che i più usano Windows) e poco fa ho scoperto che una parte dell'utenza approda fin qui dalla Russia, da Taiwan e financo dall'India - non so come, non so perché e spero solo per loro che non sia un disgraziato disguido. I più vengono dall'Italia, e in effetti la cosa ha un senso, ma non so da che città - ma quand'anche potessi saperlo, dubito molto che mi interesserei della questione.
Google mi fornisce anche qualche indicazione sulle parole chiave della ricerca con cui approdate fin qui, e devo dire che se facessero un premio per il blog con le chiavi di ricerca più banali il mio avrebbe buone possibilità di vincere: tutti i blogger vantano stringhe assai fantasiose, io no; pare che qui da me arrivi al massimo gente che cerca notizie sulla scuola o sulle varie feste del gatto, oltre a qualcuno che si interessa di Tolkien, mentre chi vuole intortarsi un armadillo,  farsi la cugina sul tavolo di cucina o dar fuoco al capufficio giustamente va da altre parti, dove mi auguro possa trovare maggior costrutto.
In effetti l'unica sezione che consulto regolarmente è quella dei commenti: da quando l'ho scoperta posso sempre rispondere anche a chi commenta un post di sette anni fa - succede, di rado ma succede, e mi fa sempre piacere.
Insomma, la tenutaria del blog NON pecca di indiscrezione e non avrebbe la possibilità di farlo neanche volendo. Quanto a cosa faccia Google di tutti quei dati sul browser e sui visitatori indiani, non lo so né desidero saperlo.

Mi auguro dunque che chi passa di qui, per errore, per caso o per abitudine, continui a sentirsi avvolto nel manto della più assoluta e totale riservatezza. Non posso garantire per Google, ma per me sì.
E un saluto particolarmente affettuoso ai lurker, se ce ne sono.

8 commenti:

  1. Blogger è tenuto a mettere la stringa, parola di Thelma, perché è appunto di google, viceverrsa le dichiarazioni messe a titolo personale da svariati blogger (non dico questo tuo post di riflession, dico i vari disclaimer che si leggono) sono assolutamente pletorici e nin necessari rispetto alla legge vigente.
    Approfitto però delle tue riflessioni per aggiungere che il premio stringa più banale dell'anno ce lo contendiamo in due, perché anche da me arrivano cercando 'povna, Slumberland, cose di scuola, recensioni di libri che, pensa, ho recensito e qualche ricetta della quale, anche qui mirabile dictu, ho parlato! ;-)

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  2. E no,scusate...penso di battere tutti io.Metà dei miei visitatori occasionali arriva per "adolescenti puzzano".
    ...e sono soddisfazioni !

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  3. E' la migliore cookie policy che abbia mai letto :-)
    Wordpress non è stato così carino da metterci la stringa in automatico e in effetti anch'io dubito che l'aver scritto una pappardella noiosa sul template serva a qualcosa, pur avendola inserita.
    Le mie chiavi di ricerca sono la mia spina nel fianco; le più quotate sono "uovo sbattuto" e "autospurgo". Ora, in anni di blog ho scritto solo un post con la parola "autospurgo", mentre ne ho scritti tanti, per così dire, alati. Possibile che tutti mi vadano a leggere quello sull'autospurgo? E poi cos'è tutto questo bisogno di autospurghi? ;-)

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  4. Anch'io, su consiglio di Ilaria, ho scritto qualcosa, ma non credo compaia la stringa.Devo dire che è fastidiosa, perché appare ogni volta che si entra nel sito visitato già un milione di volte. Non basta accettare la prima volta? Invece l'avviso compare sempre. La burocrazia del cartaceo si è trasferita sulla rete. Grrrrrrrrrr...
    I miei visitatori giungono da me cercando "ikea letto", "guide didattiche", "Caproni", "plico finale", etc. in genere si tratta di parole adoperate da me nei post.

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  5. "autospurgo"....dal commento di @Ilaria, mi fa venire in mente un detto aretino, un po' volgarotto: "non mangia per non cacà" riferito agli avari....percui ben venga l'autospurgo ;-D
    Cara Murasaki sei sempre la migliore

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  6. @la povna:
    Secondo il buon vecchio uso tradizionale italiano, PRIMA hanno fatto la legge, zitti zitti, POI hanno mandato in giro una gran quantità di prefiche che suggerivano orribili interpretazioni della legge medesima, promettendo tra l'altro orribili multe, facendo prendere un coccolone a tanti bravi e rispettabili blogger che magari si erano presi un programmino da statistiche o cose del genere, INFINE, DOPO E CON GRAN COMODO, hanno spiegato che no, salvo casi particolari e che andavano ben oltre il programmino da statistiche, la cosa riguardava solo chi gestiva e organizzava la piattaforma. Nel frattempo, il blogger medio cbhe non voleva le multe né desiderava mancare di riguardo in alcun modo alla legge ha cercato di pararsi alle spalle in modo artigiano in mancanza di altre garanzie.
    Non importa se al governo ci sia la destra, la sinistra, il centro o quel curioso calderone attualmente nomato PD: il trattamento riservato al contribuente è sempre questo, dalla notte dei tempi. Ricordo un estate di tanti anni fa, quando ancora facevo l'università, quando alla presidenza del consiglio c'era la buonanima di Goria e uscì una legge che vietava l'importazione di animali o prodotti da animali di specie protette. Si diffuse un interpretazione per cui prima di tutto andava censito quel che c'era già, e i comuni furono intasati di gente in paziente attesa di registrare statuette d'avorio, borsette di coccodrillo e pellicce di leopardo. Solo dopo molti giorni dal governo arrivarono chiarimenti che resero la messa in regola del trofeo di caccia o della statuetta ereditata dal nonno un po' meno folle.

    @dolcezze:
    Mi rendo conto. Eppure mi era parso che nel tuo blog ci fosse una certa varietà di argomenti cui la stringa più diffusa, oggettivamente, non rende giustizia!

    @Ilaria:
    secondo me wordpress è solo un po' in ritardo rispetto a blogspot, che si è mosso giusto qualche giorno fa mentre la legge ha più di due mesi ormai. Arriverà.
    Quanto all'autospurgo, ricordo bene il divertentissimo post dove ne parlavi (mi piaceva molto, leggere il tuo blog....) ma in effetti di solito si tende a cercare un autospurgo vicino che venga a vuotarti il pozzetto, non qualche cronaca ad esso collegato. Ma va detto che la letteratura sugli autospurghi non è un genere molto diffuso, e quindi forse hai riempito un vuoto.

    @Mel:
    ahimé. è vero. Al momento l'unico blog dove non vengo perseguitata da quella dichiarazione è il mio. Spero che trovino al più presto un altro sistema.

    @Eva:
    Non tutti hanno la forza morale di ricorrere a rimedi così radicali, però - quindi sì, l'autospèurgo è importante.
    (e sarebbe importante anche se aggiustassero Hobbitfilm, detto per inciso)

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  7. Oh, anche io sono rimasto allibito da 'sta storia dell'obbligatorietà dell'avviso riguardanti i cookies! :-o Non capivo perché ovunque mi muovessi trovassi avvisi di tal genere... mi sono perfino insospettito! Poi ho scoperto che ero io ad essere "fuori legge"! :-o
    Carine anzi le cose che si possono scoprire sui visitatori, ma cose di nessuna "sensibilità". Infatti, francamente, tutti 'sti avvisi che ci hanno obbligato a mettere, mi sembrano davvero misure esagerate...

    www.wolfghost.com

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  8. Mah, hanno fatto la solita legge in osservanza alle direttive europee, però non è che si sono sprecati tanto a spiegarci cosa stava succedendo. Qualche blogger si è spaventato, poi con comodo ci hanno calmato, e adesso siamo invasi da questi esasperanti avvisi sui biscottini che ho smesso di cliccare perché tanto te li fanno comunque rivedere ogni volta che entri in una pagina...
    UFFA!

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