sabato 4 aprile 2015

Cita-un-libro - #ioleggoperché - Tirando le fila della settima sessione e in attesa che si apra l'ottava

Visto che stasera non è più tempo di morte bensì di attesa della resurrezione, e preso atto della deplorevole ma ormai definitiva assenza del Benza, eccomi qui a tirare le fila in qualità di giudice della settima sessione del torneo Cita-un-libro, organizzato dalla povna nell'ambito della più vasta iniziativa di #ioleggoperché.

Il vasto e multiforme tema della Morte - che, ricordiamo, è uno dei tanti nomi che diamo alla Vita, così com'è vero anche viceversa - è stato affrontato in modo variegato e originale dai vari partecipanti, che vado qui ad elencare in ordine alfabetico dopo avere ricordato il mio contributo - il Tristano di Thomas d'Inghilterra, ovvero amore e morte.

Acquaforte, fuori concorso perché non ha un blog, ha citato Emily Dickinson "Canto perché l'attesa si consumi"  parlando del dolore di chi resta e della speranza di una riunione (per arrivarci si devono scorrere i commenti) 
Alexandra ha scelto il tema (molto pertinente) della vita breve, intensa e a scadenza, con un romanzo dal suggestivo titolo di Lezioni di volo per sonnambuli. La sua citazione è arrivata fuori tempo massimo, e non dico "purtroppo" perché mi fa piacere che comunque sia arrivata, presto o tardi non importa
Aliceland ha scelto un passo dell'Ecclesiaste sulla separazione irrimediabile tra morti e vivi
Ammennicoli, fuori tempo massimo e anche lui infrattato tra i miei commenti, ha scelto una citazione di Pennac sull'arbitrarietà con cui vita e morte sono dispensate da chi le può dispensare
Castagna, partecipante non interpellata (lo sappiamo tutti che in realtà legge tantissimo, ma non è detto che si abbia sempre tempo e voglia di partecipare ai giochini da salotto) cita di sguincio nel suo blog Paolo e Francesca - che andarono a finire come si sa, e dunque sono perfettamente in tema
Bridigala ha ricordato la morte di Sherlock Holmes, che all'epoca fu un evento di non poco conto
Dolcezze ci ha regalato due visioni della Signora in Nero, dal Gattopardo e dal Deserto dei tartari (ma solo la prima è in concorso)
Giovol ha parlato di testamenti e ultime volontà citando quelle, decisamente vitali, del compianto (suo malgrado, ma è difficile non sentirne la mancanza dopo questo post) Enzo Baldoni
Ilgonnellinodietabeta fornisce un testimonial di eccezione: nientemeno che il Gatto di Schroedinger, in diretta dagli studi quantistici, e vivo e morto nello stesso tempo in spregio ad ogni logica corrente, secondo alcune scuole di pensiero
Iomemestessa ha portato come contributo il verso più famoso e suggestivo di Pavese
La Bionda Prof, col Cantico dei Cantici, ci ha ricordato che l'amore è forte come la morte - ed è cosa che non verrà mai ricordata abbastanza spesso, secondo me
LaNoisette ha citato uno dei più famosi funerali della letteratura italiana, ovvero quello della Piccola Vedetta Lombarda dall'abominevole libro Cuore
la povna, con i versi di Eliot, rende alla morte il suo ruolo di grande crogiuolo dove i contrasti e le opposizioni si fondono in una riconciliazione finale
L'economa domestica, attraverso le parole di Pirandello, ha parlato della Morte Annunciata, quella che lascia il biglietto da visita in attesa di ripassare
LGO, dopo avere a lungo cazzeggiato con Zola e Belli da considerarsi fuori gara (ma erano comunque interessanti entrambi) sceglie la storia di una vita composta da molte vite con relative morti: Vita dopo vita, appunto
Mazzamerije ci ha regalato una citazione piena di dubbio e di interrogativi da Vasco Pratolini, fuori tempo massimo ma il tempo era quello giusto per lui, e dunque va bene così
Nella classe arancio ci ha regalato Omero, con la fatale (e bellissima) morte di Patroclo
Nerimango ha raccontato con Stephen King il primo impatto col dolore e la paura da parte di un (potenziale) immortale
Niculet, al suo esordio nel torneo, suggerisce con garbo attraverso Montale  la possibilità, o meglio la speranza, che siamo già tutti morti senza saperlo
Ogginientedinuovo ha raccontato la morte di Useppe (che è anche la morte di sua madre) da La storia di Elsa Morante
Pensierini ci ha ricordato, con l'aiuto di Francesco d'Assisi, che la morte è nostra sorella
Roceresale ha citato l'Antologia di Spoon River (perché i vivi non capiscono un accidente della vita)
Unsassoverticale ha scelto (fuori tempo massimo) una citazione da un libro di Christian Bobin dedicato ad un personaggio piuttosto importante per la ricorrenza di domani, che applica la scelta di includere la morte nella vita
Wild horse si sofferma sulla Paura per eccellenza, la paura della morte, con cui da sempre la religione deviata cerca di reprimere l'uomo, attraverso le terribili parole che Umberto Eco mette in bocca a padre Jorge
Wolkerina, attraverso le parole che Michela Murgia mette in bocca alla sua Terminatrice ci ricorda che la morte è anche un diritto.

Il podio mi ha richiesto lunghe riflessioni. Il problema non era scegliere la citazione vincitrice - che si è imposta da sola alla sua comparsa, a molte distanze da tutte le altre - ma attribuire le altre due posizioni, perché in questa tornata di citazioni più che affascinanti ce ne sono state davvero tante.

Comincio col ricordare, fra i fuorigara, Acquaforte, che è l'unica che ha parlato del dolore dell'assenza e della speranza di ritrovare oltre la morte chi abbiamo più amato in vita.
Assegno il terzo posto a Bridigala, che ci ha ricordato con quanta forza viviamo le morti di personaggi assolutamente immaginari (tra l'altro la sua citazione parla di una morte che poi risulterà finta anche nel mondo dell'immaginazione). Fiumi di lacrime e oceani di dolore sono stati dedicati alla morte di persone mai esistite su questa terra ma che per i lettori e gli spettatori e gli ascoltatori erano diventate più che reali, né io ho mai negato un contributo a questa nobile causa.
Il secondo posto va a Wolkerina, perché la sua citazione non parla di morti immaginarie o sognate, ma della morte concreta di tutti noi comuni mortali (appunto),  quella che si porta dietro le scartoffie e i funerali e le liti sull'eredità e i bigliettini di condoglianze - quella, insomma, che è un diritto per tutti noi e che la compassione dovrebbe accordarci.
Il primo posto, naturalmente, spetta al Gonnellinodietabeta per averci ricordato uno dei personaggi più intriganti dei nostri tempi, ovvero il Gatto di Shroedinger, che riesce nella mirabile impresa di essere nello stesso tempo vivo e morto e come tale viene ricercato:
 Anche se si tratta di un personaggio del tutto immaginario, né più né meno di Sherlock Holmes, e  che Shroedinger aveva proposto solo per un esperimento immaginario, in tanti ci siamo appassionati alle sue vicende virtuali auspicando un finale di questo tipo per le sue avventure:
In realtà Shroedinger non inscatolò mai alcun micio né tanto meno lo sottopose al rischio di contaminazione radioattiva, e dunque possiamo serenamente affermare che nessun gatto e nessun umano sono stati maltrattati per la lavorazione di questo post.

Con questo ringrazio tutti i partecipanti e auguro buon lavoro al Gonnellinodietabeta.
Buona Pasqua a tutti (e buone letture accanto al caminetto, se il tempo continua così)

11 commenti:

  1. Mirabile l'antologia commentata che è venuta fuori da questa settimana tra dentro e fuori concorso. E indiscutibile la citazione vincitrice, del resto Eta Beta e relativo gonnellino si erano più volte avvicinati con idee davvero pungenti.
    Grazie del tema, non solo per il giorno giusto (e non solo per BibCan, che in rete si chiama Mazza e tutto il resto che non so nemmeno scrivere, ma anche per), ma per la settimana giusta, per quello stesso motivo del giorno giusto di cui sopra.
    Nel frattempo arrivano i kit, Cita-un-libro porta un picco di share sul wall ogni domenica che lèvati e il mondo si avvia al 23 aprile con qualche lista di lettura, e un po' di divertimento, si spera, in più. Grazie, per intanto, signor Bis-giudice! :-)

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  2. E' stata una bella sessione e mi sono divertita molto. Sì, povna, è stato bello vedere come ognuno abbia trattato un aspetto differente dal tema, dalle morti immaginarie di personaggi immaginari alle disposizioni funerarie di personaggi talmente vitali che ci si domanda come sia possibile che siano morti anche loro.
    Per tanti di noi era il momento giusto, anche perchè la reputazione di Aprile come mese crudele non è affatto immeritata. Ma le scadenze passano e i bei ricordi restano.
    Auguri e cioccolato a tutti noi è aspettiamo le decisioni del Gonnellino ^__^

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  3. E poi, i gatti, i gatti vincono per forza, con le loro sette vite (e sei morti, se il conto torna).
    Grazie murasaki della bella settimana.

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  4. Gulp!
    Grazie per il premio, che devo interamente al Gatto :-) e grazie per i tuoi post, sempre spettacolari.
    Cerco subito di mettermi al lavoro!

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  5. Bellissimo riassunto! Ciao, buona Pasqua! :-)

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  6. Che bella panoramica hai fatto!
    Grazie per il podio, mi ha fatto molto piacere :)

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  7. Brava la nostra Murasaki, come sempre!! Bravi tutti, davvero una bella sessione. E naturalmente Buona Pasqua a tutti!!!

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  8. Mi unisco ai complimenti per il post con commento alle citazioni in gara e fuori gara, colgo l'occasione per augurarti buona pasqua e...mi metto al lavoro! :-)

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  9. Da un punto piccolissimo del bordo estremo della galassia (per entrare subito in sintonia con eta beta), grazie per la tua capacità di ascoltare. Non avevo dubbi. ^__^

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  10. Sulle disposizioni funerarie di personaggi talmente vitali lo dici alla persona sbagliata, visto che quella morte ce la ha avuta in casa. Sul resto concordo su tutto, compresa la nuova citazione.

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  11. @Roceresale:
    grazie a voi!
    I gatti hanno sette vite, altrettante morti, temo, ma in ognuna delle sette vite mostrano una vitalità davvero degna di nota ^__^

    @Ilgonnellino:
    Il gatto di Shroedinger è senz'altro un micio tanto bello quanto simopatico (e virtuale), ma il nerito della vittoria è solo tuo, perché la tua era la citazione più pertinente :)

    @Pensierini, @Unsasso e @Aliceland
    Grazie degli auguri e buona Pasquetta a voi, vista l'ora in cui rispondo!

    @wolkerina:
    era una citazione molto bella e molto delicata - e purtroppo anche molto attuale...

    @Acquaforte:
    è sempre bello ascoltare Emily Dickinson, e anche quello era un tema che ho sempre sentito molto ^__^

    @la povna:
    Non ho capito :(

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