in verità, certe mappe concettuali somigliano un po' a giochi enigmistici per i più piccoli...
Riunione con i genitori della Seconda d'Ogni Grazia Adorna. Atmosfera distesa, tono da chiacchierata informale.
"Ho preferito non prendere l'antologia quest'anno, perché sforerebbe il tetto ministeriale per la spesa dei libri. Pensavo invece di prendere un libro di narrativa, se siete d'accordo*. L'anno scorso lo Hobbit è stato abbastanza apprezzato dai ragazzi, mi sembra...
"Anche da noi!" intervengono alcuni.
"Oh?" sorrido, gongolando in cuor mio come un pavone davanti allo specchio.
Mi confermano che gli è piaciuto molto.
"Visto che nelle antologie di seconda ci sono sempre delle sezioni dedicate a storie di fantasmi e simili avevo pensato alla raccolta di Dahl sulle storie di fantasmi..."
Mormorii di assenso al nome di Dahl.
"Sono quattordici racconti, ed è uscita l'edizione economica, che viene nove euro... tra l'altro è un libro piuttosto diffuso, non è necessario comprarlo, si trova anche in biblioteca..."
Altri mormorii di assenso.
"Beh, fino a nove euro direi che ci arriviamo tutti senza problemi" sorride qualcuno.
"L'anno prossimo, purtroppo, sarà tutto meno allegro... Sapete, il programma di Terza è quel che è..."
Altri mormorii di assenso, più cupi.
"Eh, certo..." sospira qualcuno.
"Eh, i Promessi Sposi..." sospira qualcun altro.
Alzate di spalle rassegnate, sguardi del tipo "Così è la vita, che ci possiamo fare?".
"No, non i Promessi Sposi... In effetti mi riferivo al programma di storia, sapete, le guerre mondiali, i campi di sterminio... pensavo di prendere qualcosa su quello..." mormoro timidamente.
Sguardi sollevati (giuro), sorrisi comprensivi "Ah sì, certo, i campi di sterminio...".
Sono rimasta un po' scossa. Ho notato anch'io che i Promessi Sposi alle medie non sono particolarmente apprezzati dall'utenza, e sono d'accordo che prima delle superiori non andrebbero fatti se non a piccoli pezzettini**, ma addirittura trovarlo una prospettiva più drammatica di un libro sulla shoah...
*essendo una spesa in più, mi sento in dovere di chiedere l'autorizzazione. Anzi, credo di essere obbligata a farlo.
** ma dopo questa scena sto seriamente meditando di astenermi anche dai piccoli pezzettini che ogni tanto propongo, tipo il passaggio dei soldati o il duello di Lodovico...
ma sai che invece a me è capitato più di una volta che ci si divertissero? a leggergleli io, e sì, qualche episodio e basta.
RispondiEliminaSenza dubbio. La grande domanda è se qualcuno sarebbe in grado di renderlo tollerabile ai GENITORI, a quel che sembra ^__^
RispondiEliminaSì, infatti credo che i più avversi siano proprio i genitori! Io non faccio testo perché "I promessi sposi" mi è sempre piaciuto, anche alle medie! E be', sono figlia di due genitori che amavano questo romanzo, quindi ancor prima che arrivassi alle medie avevo già visto il film, il telefilm in puntate e pure la parodia con Anna Marchesini e i suoi due colleghi... in tal modo, o li ami o li detesti ancor prima di leggerli.
RispondiEliminaIo invece li farei proprio per segnalare ai genitori che, tutto sommato, la programmazione e il suo relativo svolgimento è ancora cosa mia...
RispondiEliminaMa anche alle superiori è un problema. I ragazzi non capiscono il lessico e ciò li allontana dalla bellezza del romanzo, che poi si sostanzia anche nella lingua manzoniana, soprattutto quando il narratore fa tacere lo storico e fa emergere il romanziere.
RispondiElimina@Ilaria
RispondiEliminaIn effetti sono sempre piaciuti anche a me, ma mi accorgo che oggi c'è un pregiudizio veramente molto forte.
@la povna
Ma non hanno protestato o messo in dubbio la mia eventuale scelta, erano assolutamente sottomessi e rassegnati. Solo che, quando gli ho accennato a qualcosa di negativo (nella mia intenzione "drammatico") il loro pensiero è corso lì. Anche se mi conoscevano come insegnante che al primo anno aveva portato in classe lo Hobbit e al secondo una raccolta di storie di fantasmi curata da Dahl. Voglio dire, il passaggio per la terza a Manzoni in teoria non sarebbe stato così scontato, secondo me...
@Mel
Non sono sicura che il problema sia il lessico. Dante per esempio è atteso con impazienza, tanto che io, che avevo inizialmente molti dubbi sull'opportunità di farlo alle medie, mi sono adattata in base al principio che "il cliente ha sempre ragione". Eppure il lessico di Dante non è mica così domestico... però i ragazzi sanno che con Dante c'è un prezzo da pagare e lo pagano senza fare storie, almeno alle medie.