venerdì 14 giugno 2013

Lo specchio di Dio - Andreas Eschbach

Questo libro è entrato nella mia vita in modo abbastanza anomalo, perché mi è stato consigliato da un libraio; ed è molto raro che un libraio abbia occasione di parlare con me, perché quando vado in libreria mi ingegno di scansarli e preferisco fare da sola. Tuttavia nelle librerie di paese succede anche questo, soprattutto se il libraio è una persona simpatica e disponibile, e quando ho visto che erano più di 500 pagine per 6.90 euro ho deciso di comprarlo anche se non lo avevo già letto, invece di cercarlo in biblioteca. E dopo aver finito le più di 500 pagine ho concluso che, tutto sommato, ho fatto bene.
Durante le prime cento pagine in realtà ero dubbiosa, perché c'era qualcosa che non riusciva a catturarmi nella struttura della storia e nei personaggi - e tuttora penso che sotto questo aspetto si poteva fare di meglio, anche se non saprei dire bene come. La trama comunque è originale e mi è sembrata anche molto ben risolta. 
Il libro è stato pubblicato in Germania nel 1989 e la storia è ambientata in quegli anni. Siamo in Israele, una terra dove ad ogni metro e ad ogni passo trovi un potenziale sito archeologico di grande interesse storico, e dove l'archeologia è politica (ed ecco, al potenziale politico dell'archeologia non avevo mai dedicato un pensiero, e avevo fatto molto male). Ogni scavo e ogni ritrovamento sono infatti legati alla questione ebraica nonché a complesse questioni teologiche.
Durante uno di questi scavi - non il più importante, né il più prestigioso - un ritrovamento molto particolare lascia pensare che, forse, da qualche parte è stato nascosto nientemeno che un video che filma Gesù di Nazareth. Il direttore degli scavi ferma tutto e cominciano le indagini, nel più grande segreto - di quei segreti noti solo a poche decine di persone.
Il committente degli scavi cerca di ricavare soldi da questa possibilità.
Un giovane volontario degli scavi, autore del ritrovamento e informatico rampante, cerca di condurre ricerche per conto suo in modo da bruciare sul tempo il committente e ricavare per sé soldi da questa possibilità.
Uno scrittore tedesco di fantascienza, specializzato in storie sui viaggi nel tempo, è stato convocato nemmeno lui sa bene perché dal committente e segue la vicenda con interesse relativo.
Un frate francescano cerca di avvisare la Chiesa perché provveda a ricavare nuove conoscenze.
La Chiesa cerca di regolarsi nel modo più opportuno (per la Chiesa).
Due giovani fratelli ebrei, di cui una volontaria negli scavi e l'altro tecnico nel laboratorio di analisi dei reperti, cercano di capire cos'è successo, mossi soprattutto da interesse scientifico (ma senza dispiacersi alla prospettiva di ricavarne dei soldi).
Un tecnico tomologo e molto credente è interessato (almeno lui!) principalmente all'aspetto religioso della questione.
I monaci di un piccolo monastero sperduto nel deserto collaborano alla vicenda mossi da interessi puramente religiosi, e anche se non sanno quasi nulla della vicenda sono quelli che hanno le idee più chiare sulla questione.

Il finale spariglierà le carte e cambierà molte vite, riportando tutta la questione al suo vero centro: che è, per l'appunto, Gesù di Nazareth o, prima ancora, la ricerca che ogni individuo fa nella sua vita - non la ricerca di dio ma, prima di tutto, di sé stesso; ed è un finale che riconcilia con tutto il romanzo, con l'autore e con la vita in generale (almeno, per me è stato così).
La lettura è piacevole, non appesantita da questioni teologiche e rimanda a diversi filoni di narrativa. E' fantascienza, ma di un tipo non molto tradizionale. Non si richiedono al lettore particolari interessi spirituali né conoscenze scientifiche: è soltanto una storia d'avventura, con un messaggio forte ma ben inserito.
Per adulti (diciamo sopra i 25 anni). Molto adatto alle letture estive, ma può funzionare in qualsiasi momento si abbia un po' di tempo libero da dedicare alla lettura.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma, e auguro un felice fine settimana di riposo a tutti quanti.

5 commenti:

  1. Non leggo quasi mai niente di fantascienza, ma tendo a seguire i tuoi consigli, quindi lo metterò nel carrello di Amazon assieme a Coraline in lingua originale, per studiarmelo durante l'estate e vedere se è cosa ;-)

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  2. In fondo l'archeologia è materia da cui un buon narratore può partire per raccontare qualsiasi cosa e catturare l'interesse di lettori di ogni tipo. Dunque, grazie per il consiglio... (A me piaceva anche il Manfredi dello Scudo di Talos e di Palladion, quando ero giovane, e pure tanto...)

    Buona domenica, a presto!

    p.s. ti ho scritto una mail. :)

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  3. ahah a leggere l'inizio del tuo post, pare che tu l'abbia comperato calcolando il prezzo per pagina :-D
    In ogni caso, se si arriva a leggere 500 pagine di libro... qualcosa di convincente ci deve essere ;-)
    Un caro saluto e... che invidia per i tuoi studenti "liberi" almeno fino a settembre! :-D

    www.wolfghost.com

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  4. Un buon acquisto, dunque. Ne prendo nota.

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  5. In attesa del tuo nuovo post... un caro saluto :-)

    www.wolfghost.com

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