Quanto a me, ero candidamente convinta che la Quadrella avrebbe provveduto a tutti i dettagli dell'organizzazione, e il giorno prima che il Progetto partisse le ho chiesto placidamente quando sarebbe arrivata la carta da pacchi.
Con altrettanta placidità la Quadrella mi ha spiegato che la carta da pacchi per la sua classe l'aveva comprata lei, e altrettanto aveva fatto la terza collega della terza classe aderente al Progetto.
"A vostre spese?" ho chiesto, senza nemmeno provare a nascondere l'indignazione.
"Ma sì, in segreteria non ce la davano".
Ora, la cosa sarebbe almeno in parte scusabile qualora le due colleghe fossero cullate dal lusso indolente dato da cospicue entrate: ma di entrambe so che vivono (come, ormai, la maggior parte di noi) in un delicato equilibrio economico che una robusta figliolanza in crescita non semplifica. Per chi gli piacciono i luoghi comuni del tipo "Ah, ma non sono 3.60 euro a cambiarti la vita" posso rispondere che con 3.60 euro ci compri due litri di latte o due chili di frutta o un pacco di croccantini da gatti di qualità medio-alta e che, come osserva giustamente Paperon de' Paperoni, è con i cent che si fanno i milioni, ma NON regalando questi cent alle segreterie delle scuole. Inoltre, per strano che possa sembrare, la mia famiglia mi ha tirato su con l'idea che si lavora per guadagnarsi da vivere e non per procurarsi ulteriori spese non voluttuarie.
Stante che, pur non avendo figliolanza da mantenere, non avevo altresì la benché minima intenzione di consacrare 3.60 euro del mio bilancio all'acquisto di materiale scolastico per la mia classe, ho chiesto alle Esperte Custodi come si faceva quest'anno con le piccole spese (un tempo la scuola aveva una piccola cassa autonoma, ormai sparita nel nulla qualche preside fa); mi hanno fornito un modulo per richiesta materiale che ho prontamente compilato e fatto spedire per fax alla Segreteria.
"Chiedila anche per noi" hanno detto le colleghe. E io l'ho chiesta anche per loro. Ben 18 fogli, con la specifica ben chiara della motivazione, che fosse chiaro che non la volevamo per usarla nei nostri bagordi personali.
Nel pomeriggio però, mentre ero a giro per i fatti miei, mi sono detta che non era giusto che la mia amatissima Prima d'Ogni Grazia Adorna si ritrovasse senza nemmeno un foglio di carta da pacchi il giorno dopo - perché nessuno è in grado di far materializzare dal nulla un foglio di carta da pacchi che non c'è, e metti che ne servisse uno proprio il primo giorno del Progetto?
Così sono entrata in una delle lussuose cartolerie di Lungacque per acquistare UN singolo foglio di carta da pacchi, dopo aver deciso in cuor mio che mi sarei fatta restituire i soldi dai ragazzi.
"La vuole bianca o marrone?" mi ha chiesto il commesso. Ho così scoperto (non sono mai stata una gran consumatrice di carta da pacchi) che quella bianca costava 60 centesimi a foglio, e quella marrone solo 50. Dal momento che 60 centesimi per sei fa, appunto, 3.60 euro, ne ho dedotto che la carta da pacchi richiesta per il progetto fosse bianca, cosa che non avevo specificato nel modulo di ordinazione; mi sono perciò ripromessa di avvisare all'indomani la segreteria. Tanto, di lì a che partisse l'ordine...
Accanto alla lussuosa cartoleria c'è però una bella e grande e assai ben fornita profumeria, di cui mi sono fermata ad ammirare la vetrina, e mentre ammiravo sono stata colpita da un avviso che prometteva uno sconto del 40% su certi profumi - e guarda caso, il mio personale reparto profumi era piuttosto sguarnito...
Non intendo dilungarmi in dettagli superflui; basti qui dire che, pochi minuti dopo e senza alcuna premeditazione da parte mia, a quei 60 centesimi per il foglio di carta da pacchi si era aggiunta una spesa un po' più consistente (nonostante il pingue sconto che mi hanno effettivamente fatto) grazie all'acquisto di due lussuosi flaconi di profumo, e che mentre pagavo meditavo se non avrei potuto chiedere un rimborso alla scuola per quella spesa del tutto imprevista e che non avrei fatto ancora per qualche tempo se non fossi dovuta andare in cartoleria per questioni strettamente scolastiche (tuttavia sospettavo in cuor mio che la segreteria avrebbe trovato qualche specioso pretesto per respingere la mia pur legittima richiesta).
La mattina dopo ho cercato di telefonare alla segreteria per chiarire che la carta da pacchi la volevamo bianca, ma la linea era occupata. A mezzogiorno però, sbarcata in Sala Professori, ho trovato ad aspettarmi diciotto fogli di carta da pacchi a me indirizzati. Marrone, certo: mica sono indovini, in segreteria.
Ho raccolto i miei sei fogli prima di risalire in classe, e ho avvisato le colleghe - che sono rimaste assai piacevolmente sorprese.
In conclusione, e senza alcun aggravio da parte mia (i ragazzi mi hanno già rimborsato il foglio da me acquistato), adesso la classe possiede ben sette fogli di carta da pacchi senza che io ci abbia rimesso un sol centesimo; inoltre ho sviluppato una rinnovata fiducia nell'organizzazione della mia scuola, che riesce ad elargire in tempi brevi cospicue partite di carta da pacchi a semplice richiesta senza aspettarsi che paghi io.
Spero che le mie colleghe ci pensino su, la volta prossima, prima di mettere mano al portafoglio.
(Nota a parte: sono molto soddisfatta dei due profumi che ho scelto).
Be', i fogli di carta da pacchi noi li dobbiamo chiedere a settembre...
RispondiEliminaE la settimana scorsa siamo stati avvisati che i fondi di quest'anno sono stati ridotti (ora) del 36%).
(io, benché assolutamente d'accordo con te che io lavoro per viviere e non per mantenere la scuola, e che non è giusto né che io debba acquistare la carta da pacchi ma nemmeno che debba fare ore in più non riconosicute) ormai compro da tempo parecchia roba, compresa quella per i ragazzini che non hanno nemmeno i soldi per un quaderno; meno male che sono riuscita a ridurre drasticamente la spesa per le cartucce della stampante).
Oggi, comunque, il nostro conto corrente è a -122 euro. La carta da pacchi aspetterà.
un anno ho usato la carta da pacchi marrone per confezionare i regali di natale in stile "finto povero"...Un buon profumo ha il potere di renderti l'inizio di giornata più felice, personalmete adoro Alien, ma che avendo appunto figliolanza in crescita centellino gli spruzzi a occasioni speciali e lasciando al quotidiano gli spruzzi di un profumo più economico, ma comunuqe piacevole.
RispondiEliminaquali profumi? sono curiosaaa!
RispondiElimina@La Prof:
RispondiEliminaLo so che è un argomento doloroso, specie quello degli scolari senza soldi, e i nostri genitori pagano un discreto "contributo volontario". Però, insisto, prima di pagare si dovrebbe ALMENO controllare se pagare è davvero necessario -e nel nostro caso, a quanto pare, non lo era.
@Agri e LaNoisette
Perfettamente d'accordo che un buon profumo fs iniziare meglio la giornata (ma anche la serata, la nottata e il dopo-pranzo)
I due profumi sono: Amarige di Givenchy e Un jardin sur le toit di Hermes, che ha sostituito per stavolta il mio amatissimo Jardin sur Nile.
La carta tipo da pacchi è l'unica che non manca mai, da noi: di solito quando mi serve uso il retro delle prove di plotter venute male. Così ricicliamo e ci facciamo le nostre cose.
RispondiEliminaIo con la carta da pacchi comune, quella marroncina, non mi ci trovo: sono costretto a spendere assai di più per la carta da regalo. Eh lo so, sono poco economico...
RispondiEliminaUn sorriso per una serena notte.
^___^
Neanch'io incarto i pacchi con la carta da pacchi, anche se qualcuno una volta mi ha spiegato che è una scelta molto raffinata. In realtà lo è se sai DECORARLA, la carta da pacchi - ho un'amica che riesce a fare delle cose molto affascinanti. Io però sono negata sotto questo aspetto, e insomma anch'io non sono economica ^__^
RispondiElimina@la povna
Alla nostra scuola il plotter non sappiamo letteralmente cos'è: già le fotocopie in A3 son ritenute piuttosto stravaganti...
Non so come sia, adesso, la situazione della scuola trentina alla voce 'materiale'.
RispondiEliminaLe ultime news riguardano una proposta di taglio degli stipendi di circa 500 euro lordi annui (qui gli insegnanti ricevono un'indennità aggiuntiva a fronte di un certo numero di ore in più nel corso dell'anno.
Quindi posso dedurre che ci siano dei risparmi anche per quanto riguarda il materiale...
Sospetto che la situazione trentina sia migliore della nostra, in virtù dello statuto speciale che vi ritrovate.
RispondiEliminaAl tuo posto però eviterei di indagare troppo a fondo: se puoi risparmiarti un motivo di malinconia, io penso che sarebbe saggio da parte tua farlo...