lunedì 30 luglio 2012

La scuola ai tempi della Net Generation - 2 - I cinque gradi di informatizzazione per i compiti a casa (che poi sono sei)



C'è il Grado Zero, che consiste nell'alunno che chiede speranzoso "Prof, possiamo fare i compiti al computer?" (con mia grande sorpresa, la maggior parte di questi alunni speranzosi continua a chiedermelo fino all'esasperazione, anche se la risposta, fin dalla prima volta, è sempre stata "Certo che sì"). Di fatto, quello che viene consegnato è un foglio in A4, che si distingue dai più consueti compiti scritti a mano principalmente perché non ha le righe ed è decorato con qualche graziosa cornicina, oppure ha il nome dell'autore stampato con qualche effetto grafico.
Poi c'è il Grado Uno: lo studente non solo fa i compiti al computer, ma non spreca carta e consegna una chiavetta. La chiavetta gli verrà poi da me restituita con le correzioni in un bel verde squillante - e così nemmeno io spreco inchiostro. Il problema arriva quando la classe ci prende gusto e mi ritrovo con sette o otto chiavette, e magari qualcuno si è dimenticato di scrivere il nome sul suo compito - ma a suon di rampogne anche a questo si rimedia. Quanto alla collezione di chiavette, se in classe c'è una LIM o un computer mi faccio copiare tutti i compiti sulla mia chiavetta, così mi risparmio di girare con il carrettino.
Il Grado Due è il compito che mi arriva via mail. Siccome il mio indirizzo mail è qualcosa che entra in scena soltanto verso Aprile prima dell'esame (in effetti nessuno me l'ha mai chiesta prima, altrimenti non avrei avuto problemi in tal senso) non è molto frequente.
Il Grado Tre è lo studente che, consegnando la chiavetta o il file, mi spiega che gli è venuto in mente un modo diverso per svolgere il compito, magari con una serie di slide o una tabella (no, non mi è ancora successo con le frasi di grammatica. Ma mai dire mai). Da notare che in certi casi l'impostazione alternativa è sbagliata sin dalla radice e la povera creatura deve rifare il compito anche due o tre volte. Fa niente, se si provano strade nuove può capitare di sbagliare, e del resto loro son qui per imparare e se già sapevano li lasciavamo a casa a riposare o a fare altre cose. 
Correggere le slide o le tabelle però è un po' un problema: di solito ammasso le mie correzioni (sempre in un verde squillante) in fondo al file, magari aiutandomi con una serie di asterischi. Ma se ne viene a capo.
Al Grado Quattro finora è arrivato soltanto Sirius Black - in effetti se l'è inventato lui. Consisteva in una piattaforma con directory a me dedicata, dove andavo e trovavo i compiti svolti - quasi sempre in ritardo, devo dire. Corretto il compito, lo infilavo nell'apposita cartellina e lo rispedivo al mittente. Ci vollero due o tre aggiustamenti perché il tutto funzionasse (la prima volta mi trovai davanti uno stupendo compito composto prevalentemente da asterischi, ricordo), ma dal momento che non conoscevo nessun altro caso di piattaforma dedicata (anche) all'insegnante, mi adattai di buon grado.
Il Grado Cinque, suppongo, consisterebbe in una piattaforma dedicata alla classe, dove i singoli alunni inviano i loro compiti smistandoli tra i vari insegnanti e le varie materie. Probabilmente non è nemmeno molto complicato, e la scuola potrebbe dedicare a questo una parte del suo sito. Magari un sacco di scuole lo fanno già, non so.

Quali sono i vantaggi, a parte quello, per l'insegnante,  di non consumarsi gli occhi cercando di decifrare scritture illeggibili?

Ai miei occhi principalmente uno: quello di abituarli a considerare il computer come uno strumento con cui si fanno anche lavori seri e ben curati - che magari sembra un concetto di una banalità disarmante, ma pare che non lo sia.
E poi quello di uscire dalle pur bellissime grotte di Altamira e prendere confidenza con il pennino, la piuma d'oca e la foglia d'oro; insomma, con strumenti più moderni.

8 commenti:

  1. Noi usiamo la consegna dei lavori al computer per tutto ciò che rientra nella produzione di materiale da 'altro' (cartelloni, progetti, etc). Anche se tendenzialmente la maggior parte di loro continua a preferire carta, penna e calamaio e quindi di solito specie all'inizio devo durare una certa fatica a farli abituare alla tastiera e a insegnare loro gli elementi base della banale video-scrittura. (Con le tesine dell'Onda è stato da questo punto di vista impressionante, perché li ho ritrovati, nello scritto - a video o meno - fermi al biennio e, come diceva Peter Pan, che non era il nostro cento e lode per sbaglio,quando insieme correggevamo virgole spaziate, corsivi e apostrofi larghi: "Ma chi ce lo insegnava se non c'era lei, professoressa?").
    Le piattaforme devono essere una gran figata. Io l'anno scorso mi ero limitata al gruppo chiuso su FB per il cinescolastico, e quest'anno vorrei inaugurare il gruppo chiuso didattico anche coi Merry Men.

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  2. ps. hai visto che ti ho mandato per mail a murachan.murasaki, vero?

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  3. Belle idee, devo dire che l'anno scorso usavamo la Lim e Internet in classe, ma il gruppo chiuso su Fb o su un'altra piattaforma dedicata non mi dispiacerebbe per quest'anno....

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  4. @ 'povna
    Ora che ci penso questa storia dello spazio dopo la virgola l'avevo notata anch'io - è un classico errore da autodidatti della tastiera. Se il caso si presenta, farò una lezione dedicata alla dattilografia ^__^
    La posta è arrivata, grazie

    @Palmy
    Il gruppo chiuso è una gran comodità, sinceramente e si fa senza problemi. La piattaforma sarebbe più comoda ma, ahimé, per quella mi ci vuol qualcuno che la faccia...
    Salutami Praga!

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  5. Noi abbiamo Moodle sul sito della scuola, e lì ognuno apre i suoi corsi. Con possibilità di usare chat, forum, wiki. Con valutazione automatica dei test, per chi li usa :-)
    Ma il gruppo chiuso su fb per alcune cose è molto più veloce: il problema è che prima bisogna educare i piccoli ad un po' di sana riservatezza.
    Comunque, per chi non ha voglia/tempo di installare moodle, ci sono piattaforme che possono farne le veci. Se vuoi ti mando i link, oppure puoi chiedere alla NostraProf.

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  6. Per me va bene il grado uno, non accetto, invece, pennette. Mi confonderei. Uso anche un blog di classe per le esercitazioni e le integrazioni su alcuni punti del programma svolto. Funziona mediocremente per gli interventi, è utile perché mi permette di ridurre il numero delle fotocopie, che vorrei gradualmente bandire.
    Non rinuncio, invece, al "vecchio" "quadernone", dove gli allievi documentano il loro lavoro, per esempio incollano il testo di una poesia ed effettuano analisi e parafrasi. Ogni tanto lo requisisco e stampo qualche voto sul registro.

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  7. Ti ho mandato una mail per la piattaforma che uso con la classe :-)

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  8. @LGO e LaProf:
    grazie davvero, stasera o domani comincio a navigare ^__^

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