Sailormoon, nota anche come "la combattente che veste alla marinaretta". Per quanto, effettivamente, non sia mai stata la prima della classe, nei ritagli di tempo salva il mondo e l'universo, e comunque ogni tanto studia - che è più di quanto si possa dire della mia ex-allieva
Marinaretta è un'eredità che ci viene dalla terza dell'anno scorso della prof. Caramella. Non venne ammessa all'esame di licenza media perché, non avendo fatto una benemerita minchia per tutto l'anno, nessuno vedeva come le sarebbe stato possibile sbarcare l'esame in questione. Altre, in condizioni abbastanza simili, vennero ammesse e poi funambolicamente passate ma avevano avuto dalla loro parte una parvenza di attività nelle varie materie e soprattutto una produzione scritta italiana più che sufficiente - il fatto di essere in grado di produrre un testo scritto corretto e comprensibile spesso ha un peso assai rilevante, al momento di decidere una promozione piena di se e di ma.
La produzione scritta di Marinaretta faceva discretamente schifo oltre a essere decisamente ridotta ((quella orale invece era assai vasta, ma mai collegata a materie curriculari*). Ci sarebbe stato molto da dire sulla costruzione delle frasi e la scelta dei tempi dei verbi, ma in realtà il primo scoglio era una deplorevole leggerezza nell'uso delle e con o senza accento e dell'h.Insomma, la classica alunna che semina i temi di c'è ne e lo fatto - e c'è ne sempre un gruppetto in prima che non a idea di quando sta usando i due verbi ausiliari più comuni della lingua italiana, ma è un gruppetto che si assottiglia già durante l'anno e alla fine della seconda spesso si è squagliato (si e squagliato, chiedo scusa ha chi sta leggendo). Qualcuno però arriva in queste condizioni all'esame di licenza media e lo passa pure - e si tratta, in generale, di casi in cui l'ortografia è il minore dei problemi e il consiglio di classe, dopo aver tentato tutto il tentabile, si arrende in base al detto "Dove non c'è nulla, nemmeno il re può far valere i suoi diritti".
Marinaretta non aveva però problemi di apprendimento, solo una singolare straccuraggine che la induceva a fregarsene di tutto quanto veniva detto dagli insegnanti in cattedra. La straccuraggine era ulteriormente evidenziata da quello che io chiamo il grado zero della scrittura, ovvero il tema dove al posto della C viene usata la K e che lo studente infarcisce di vari tt, n, xke (rigorosamente senza accento, forse perché guasta la simmetria) eccetera.Io non sono di quelli che inorridiscono davanti a una k: le usava Francesco d'Assisi, le può usare chiunque - ma nelle sue scritture private, non in un tema o in un compito da consegnare all'insegnante.
Contro le k nei temi di solito applico una semplice cura che consiste nel mettere quattro come voto e, nel caso si tratti di compiti svolti a casa, di considerarli come non consegnati. Di solito fornisco anche l'escamotage: ricopialo senza k e senza x e senza tt e io farò finta di non aver visto il primo e metterò un bel crocione su tutta la faccenda.
Di solito funziona, anzi, nei non più di quattro casi in cui ho dovuto prendere sì drastica misura (e che si limitavano a fare scivolare una massimo due di queste voci incriminate nella scrittura, al contrario di Marinaretta che non le usava certo con il contagocce) ha funzionato senza problemi e senza rancore.
Con Marinaretta no. Lei protestava ridendo ma non si sognava né di ricopiare i temi né di scrivermeli in italiano le volte successive.
Per i compiti a casa invece il problema non si poneva, in quanto le cinque-sei volte che me li ha consegnati erano copiati dal libro o da quella grande banca dati che si chiama internet.
Comunque, compiti a casa a parte, scriveva molto. In particolare per ben due volte ho sequestrato una fluviale corrispondenza con la Straniera (una ragazza ancora in fase di alfabetizzazione) tenuta durante le ore di italiano, a base di "Ma non mi ami +? Xke ce lai kn me, se stai cn me solo xke ti faccio komodo allora nn va bn" e simili**. Lessi, inorridii e restituii con una piazzata in piena regola, assicurando che anch'io avevo scritto fiumi di bigliettini a scuola, ma che l'avevo sempre fatto con discrezione e nessuno mi aveva mai beccata - ma, soprattutto, se mi avessero beccato, nessuno dei miei insegnanti di italiano avrebbe avuto alcun motivo di arrossire o scandalizzarsi per la mia ortografia.
Marinaretta e la Straniera si scrivevano anche durante le altre materie, a quel che so. Spesso si scambiavano messaggi al cellulare - la cosa venne ammessa senza remore all'insegnante di matematica, con in più il garbato commento "Ma sul serio non ve ne siete mai accorti? Allora siete imbecilli". L'insegnante di matematica (persona di solito assai accomodante e comprensiva) non gradì, strano ma vero.
Visto che Marinaretta, quando non marinava la scuola, passava le ore di lezione a chiacchierare o scrivere dei fatti suoi e a casa non studiava niente, già da Novembre risultò chiaro che rischiava di non venire ammessa all'esame nemmeno quest'anno. In qualità di coordinatore spedii la prima lettera, cui seguì un colloqui con la madre di cui ho riferito in altro post e che lasciava sospettare che il problema fosse serio.
Altre lettere seguirono, e altri colloqui ancor più interessanti con la madre, oltre a un colloquio finale con il padre, tutti davanti a testimoni un po' straniti; non ci furono lesinati né insulti né oscure minacce . In effetti i genitori profusero assai maggiori energie e risorse, per assicurare alla figlia la licenza media, di quanto non avesse fatto la figlia istessa medesima, che rifiutò di ostentare una qualsivoglia forma di impegno, sia pur simbolico, salvo nel portarmi già a Maggio una raccolta di tesine con il percorso per l'esame.
A onor del vero, è perfino possibile che le abbia fatte lei, perché erano lavori singolarmente tirati via (salvo un paio di casi pescati intatti da internet, con i segni dei link ancora evidenti). In particolare, per italiano portava l'Amico Ritrovato di Uhlman, che avevamo letto in classe, le era piaciuto molto*** e su cui avevo fatto fare una scheda.
"Prof, va bene se come tesina porto la scheda?".
"Mah, fai tu, è una scheda dove hai preso 5 e hai scaricato il riassunto di internet...".
Aveva portato quella.
Le ripetei, come avevo già ripetuto più volte a beneficio di chi era a rischio di ammissione, che le tesine aveva senso prepararle in largo anticipo solo se si era ragionevolmente sicuri di essere ammessi all'esame. Ma quando il padre venne a protestare per l'ultima volta c'era anche lei e si lamentò moltissimo perché "lei mi aveva assicurato, prof, che le tesine andavano bene e adesso dice che non volete ammettermi all'esame. Perché ce l'avete con me?".
L'ultimo atto della triste vicenda risale alla consegna delle schede, quando il padre venne a non ritirare la scheda di sua figlia e mi spiegò che noi professori eravamo una manica di disgraziati - rinnovando le solite oscure minacce. Peccato che la cosa sia passata un po' in second'ordine perché al piano di sotto altri genitori avevano fatto ben altra scenata davanti alla mancata ammissione del figlio, rovesciando tra l'altro cattedra e banchi e ripetendo minacce tutt'altro che oscure verso gli insegnanti anche in presenza dei carabinieri che infine erano stati chiamati****.
Stavolta la vicenda sembrerebbe conclusa, almeno per quel che riguarda la nostra scuola, perché l'anno prossimo Marinaretta avrà compiuto 16 anni e la scuola non è obbligata ad accettare la sua iscrizione. La licenza media dovrà prenderla alle serali, se la vuole.
Ma nel mio cervello continua ad aggirarsi, sola e sperduta, la stessa domanda dall'inizio dell'anno: nessuno le aveva chiesto un puntuale e accurato impegno in tutte le materie, eravamo tutti lascivi & disponibili & assai desiderosi di venirle incontro, in base al noto criterio che "una licenza media non si nega a nessuno". E gliel'avevamo pure detto.
Per quale accidenti di motivo si è applicata con tanta determinazione a renderci impossibile l'ammissione? E dove speravano di arrivare i genitori, comportandosi in quel modo? Davvero erano convinti che avremmo ammesso la figlia all'esame per paura? E in base a che cosa erano convinti di averci fatto paura?
Sono i misteri della vita.
*cioè chiacchierava moltissimo, tranne quando veniva interrogata su una qualsivoglia materia.
**no, che io sappia non sono lesbiche. A Hogsmeade usa enfatizzare molto i sentimenti, tra ragazze. Comunque non ce motivo xke 1 lesbica nn debba scrivere in italiano corretto, secondo me.
***quello lo aveva ascoltato, dichiarando senza mezzi termini che le piaceva
****Sì, a Hogsmeade abbiamo avuto un'annata piuttosto inquieta. Mi riservo di scendere nei dettagli più avanti.
io invece considero le k e affini come errori ortografici e valuto di conseguenza. però il tuo metodi mi aggrada assai e penso che ne farò buon uso... :P
RispondiElimina"davanti a una k: le usava Francesco d'Assisi, le può usare chiunque"
RispondiEliminaperò devono venire vestite come santa Chiara, dai!
Sulla domanda finale (ho avuto un caso simile) credo che la risposta sia: erano convinti che non l'avreste bocciata, e che se era arrivata fin lì, non c'era motivo perché non continuasse; e che siccome aveva già la sua età, non c'era motivo di bocciarla ancora.
Mah.
Come sai normalmente ho un buon rapporto con i genitori: proprio per questo, di fronte a casi come questo (cioè di gente che palesemente fa di tutto per aiutare la figlia a non capire l'ampia gomena che le si sta tirando per non affogare) resto sempre basita da quella che secondo me, declinata in maniera più o meno raffinata, resta piùcherettitudine infarcita da protervia...
RispondiEliminaps. condivido con largo sorriso il tuo discorso su S. Francesco e le "k" usate come sistema di trascrizione personale. Ed è esattamente su questa ultima parola, personale, che insisto pure io al biennio con metodi simili ai tuoi. Del resto, da antica trascrittrice di appunti con molti "delta" ad abbreviare intervallo, "ni [greco]" frequenza, W lavoro, le sfrutto per acuire la loro consapevolezza sui registri linguistici, spiegando loro che vanno benissimo per messaggi privati (purché l'interlocutore comprenda), sms, brutte copie, lettere e biglietti di amicizia e amore eterno. Sfortunatamente non sui documenti ufficiali.
Lascivi?
RispondiElimina@LaNoisette
RispondiEliminaIn effetti considero le k qualcosa di più serio di un errore di ortografia1,1 e da stronkare sul nascere. Non so, me li vedo kompilare kn le loro k le domande di assunzione o i moduli per i concorsi e mi vengono i brividi. Devono imparare a farle o non farle, a seconda del caso, in modo assolutamente automatico IMHO.
@LaProf e 'povna
sì, c'è stata molta piuccherettitudine da parte della famiglia, e anche molta sprovvedutezza. A Hogsmeade in realtà si boccia, più della media. Non perché a Hogsmeade i professori sono più cattivi della media, ma perché un gruppo di scolari e di famiglie si tramandano il mito della promozione assicurata e ci mettono in condizioni di non poter fare altro.
@Anonimo
"Lascivi" nel senso di "disponibili a lasciar correre". Non è molto diffuso, e forse se l'è inventato mia madre ma trovo che renda bene l'idea ^__^
Ovvero lassisti? Uhm, direi che è meglio non confondere. Ciao.
RispondiEliminaNo, lassista è un'altra cosa secondo me. "Lascivo" rende l'idea di una persona morbida,liscia, adattabile, comprensiva ^__^
RispondiEliminaTemo che sarà una lotta dura (e senza paura..) contro le abbreviazioni da sms nei testi.
RispondiEliminaGià ne trovavo, ai miei tempi dietro la cattedra, immagino ora...
E sui casi tipo Marinaretta, vien proprio da caderti le braccia.
" un gruppetto in prima che non.... a ....idea di quando sta usando i due verbi ausiliari ..."
RispondiEliminaqualcosina scappa anche alla prof al di fuori del metalinguaggio!
con simpatia
Guido (con Prudenza)
Bella storia, ci ritroviamo tutti... tutte le scuole sono una scuola. Scusate, Squola!
RispondiElimina@Anonimo: non siamo molto ironici, eh?
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RispondiElimina@Cauty
RispondiEliminain realtà mi ci sono trovata solo quattro volte, col problema della k, e Marinaretta è l'unica di cui non sia venuta a capo (ma con lei siamo venuti a capo di poco tutti quanti, va detto)
@Guido:
di errori in questo post c'è n'è sono veramente parecchi, sè cerchi bene trovi anche gli altri ^__^
@ Alice
Vero, le scuole si somigliano molto, l'ho visto anche sul tuo blog ^__^