A Hogsmeade, ho scoperto, l'esame segue modalità un po' particolari. Insomma, facciamo repubblica a parte, come San Marino.
Tanto per cominciare, il voto d'ammissione lo decide la calcolatrice, facendo la media aritmetica dei singoli voti*. A Hogsmeade infatti hanno una gran fiducia nella calcolatrice: ad esempio la usano per ricavare la percentuale del risultato nelle prove di ingresso e di uscita, che poi viene trasformata in voto mediante apposita tabella di conversione, con un procedimento leggermente bizantino (salvo poi aggiungere "comunque i voti li decide il docente", con grande esasperazione del docente nuovo arrivato che finalmente era riuscito a venire a capo della triplice trasformazione alchemica dei punteggi).
A Hogsmeade infatti sono convinti che la calcolatrice offra "una valutazione oggettiva e trasparente". Ora, per le prove di ingresso e uscita la cosa può anche avere un suo senso (benché trovi eccessivo stabilire su tale base le fasce degli alunni al primo consiglio di classe dell'anno); ma quando si arriva alle valutazioni di fine anno, anzi addirittura di fine triennio, il calcolo oggettivo risulta comunque fatto sulla base di una bella sfilza di valutazioni soggettive dove ciascun docente, in base al suo discernimento, ha tenuto conto dei 750 parametri richiesti per la valutazione di fine anno in base ad apposita delibera ministeriale (e al più elementare buon senso), e IMHO alla fine di tutto questo procedimento una media numerica tanto oggettiva non è, anche se tutti noi ci auguriamo di cuore che sia comunque sensata ed equa.
Siccome qui fanno a modo loro, anch'io faccio a modo mio; perciò, in barba alla delibera del Collegio che ha stabilito (senza il mio voto) che fino a quattro insufficienze si passa senza batter ciglio, per ogni caso che presenta almeno una insufficienza io chiedo al Consigliio se l'alunno viene ammesso e per quale motivo, e scrivo qualche riga in proposito sul verbale. Credo di essere l'unica che lo fa in Italia, ma stante che la legge della Repubblica Italiana (che il Collegio non può scavalcare) lascia la decisione della bocciatura al Consiglio per tutti i casi che presentano almeno una insufficienza, preferisco annoiarmi un po' a scrivere un verbale interminabile ma che renda conto di ogni decisione, fregandomene bellamente del fatto che "l'alunno ha la media del sei punto quarantadue e quindi dobbiamo ammetterlo per forza", anche se ha quattro a matematica e cinque a francese. Mi sta benissimo ammetterlo (infatti ho votato a favore) ma teniamo conto che non è un atto dovuto, il Consiglio sceglie di fare così perché pensa sia la cosa migliore. E lo mette a verbale.
Sul piano del rendimento la rosa della classe dei Tordi presenta tre gemme (De Rossi, Sirius Black e Tank), svariati petali di grande e media bellezza, qualche petalo accettabile o un po' gualcito, due petali ammaccati ma tutto sommato esaminabili (Smemorina e Gentilina) e quattro Spine, di quelle belle lunghe e acuminate e del tutto ignare di quanto è stato detto e fatto in classe nel corso dell'anno. In teoria eravamo tutti d'accordo per non ammettere all'esame le Spine, in pratica si sa come vanno queste cose: la Preside ha piagolato moltissimo sciorinando tutti gli strampalati argomenti che i Dirigenti Scolastici usano tirare fuori in questi casi, ben conditi con i più vari ricatti morali tesi a far leva sui nostri sensi di colpa, i nostri istinti paterni e materni e financo sulla paura di possibili gesti irrimediabili da parte delle quattro Spine** in questione.
Gli equilibri di un Consiglio però sono spesso delicati e misteriosi agli occhi dei suoi stessi componenti, e in particolare quel consiglio ha una nutrita schiera di volpi tra i componenti, partendo da Inglese, sempre tanto materna e carina e possibilista che concludeva "certo, sarebbe bello poterla ammettere, ma qua ci sono cinque quattro, lo vedete anche voi" e proseguendo con Matematica che, partita da un elenco dei motivi per cui era senz'altro meglio ammettere le Spine, con un doppio giro carpiato riusciva abilmente ogni volta a dimostrare che anche solo pensare di farlo era folle. Questa tecnica soft, supportata da un piccolo zoccolo duro che si rifiutava di alzare i voti, ci ha alfine permesso, dopo lunghe discussioni e un'infinità di discorsi balordi, di arrivare in due casi a votazioni di sei contro tre, e in due casi a non votare del tutto, e insomma le Spine non vengono ammesse.
Tutto ciò ha lasciato la Preside assai contrariata, soprattutto nei miei confronti - dato che io facevo parte del piccolo zoccolo duro e non lo nascondevo dietro alcun velo di diplomazia. Ho comunque incassato con serena fronte i commenti malevoli, gli accenni fugaci e anche gli evidenti segni di malumore (ci tengo a precisare che non sono affatto assetata di giovane sangue umano: le quattro Spine erano francamente improponibili).
Arriva il giorno della Riunione Preliminare all'Esame. La Preside Esterna si rivela una persona se non altro piuttosto cortese, che dopo l'anno appena trascorso risulta una piacevole novità. Si raccomanda di mettere a lapis i voti degli scritti, per poterli eventualmente ritoccare (che in verità è procedura piuttosto comune).
Viene altresì stabilito che il voto dei camdidati verrà determinato in parti uguali da Ammissione, Scritti, Colloquio - proposta accettata all'unanimità e legalmente sostenibile perché la circolare è un po' fumosa a riguardo (altre scuole fanno invece la media tra le singole prove scritte, il voto di ammissione e il colloquio).
Scopriamo infine che la Segreteria, che quest'anno si è contraddistinta per una cialtroneria invero assai ragguardevole, si è dimenticata di darci una parte dell'immane quantità di documenti da compilare che pertengono all'esame. Nessuno se n'è accorto al momento degli scrutini perché ogni insegnante, inevitabilmente, ogni anno rimuove e dimentica quali scartoffie vanno compilate e insomma per queste cose ogni volta è la prima volta - ma insomma in coda alla Preliminare c'è un gran scrivere e trascrivere e firmare lunghi elenchi di nomi e di voti e di giudizi.
E siamo alle Cinque Prove Scritte; che a Hogsmeade, ho scoperto, sono considerate più che altro un libero flusso di idee cui i docenti contribuiscono senza remore, praticamente delle prove collettive. E siamo d'accordo che le aule sono piccole, le Terze assai numerose, e i banchi un po' appiccicati per forza di cose; ma, sul serio, non avevo mai visto una classe chiacchierare così tanto durante il tema degli esami, ed è probabile che con insegnanti meno fiscali di me in cattedra avrebbero chiacchierato anche di più.
La questione si complica vieppiù ai miei occhi durante lo scritto di lingue*** dove non posso essere troppo fiscale perché, onestamente, rimproverare i colleghi di lingue mentre suggeriscono in lungo e in largo un po' mi scoccia. Per carità, capisco dare una mano con qualche suggerimento ai più deboli, ma... a tutti? Se le prove che avete preparato vi sembrano così difficili da dover fornire il vostro aiuto anche ai più bravi, signori miei, perché non avete preparato delle prove più semplici? E se i più bravi non vi sembrano poi tanto bravi, perché li avete ammessi con quei voti così alti?
Soprattutto, perché privare l'intera corolla, incluse le tre gemme, del piacere di fare un lavoro in proprio? E' il loro esame, è il primo esame che fanno a scuola, è proprio necessario lasciargli l'impressione che senza aiuto non sono in grado di cavare un ragno dal buco? Un retaggio di insicurezza è l'ultima cosa che gli servirà quando andranno alle superiori, tanto più che chi tra loro ha studiato non è certo preparato peggio degli alunni delle altre scuole del contado e della città, sono ben in grado di testimoniarlo.
A quanto sembra, Matematica condivide questo mio personale modo di pensare - e con grande scontento generale, il giorno dello scritto la Classe dei Tordi si è vista costretta a fare ognuno per conto suo, salvo qualche aiuto strategico che sempre si è dato e sempre si darà.
Anche le prove Invalsi sono state fatte in collettivo, e stavolta non si è trattato di delicati suggerimenti fatti scivolare girando per i banchi ma di pubblici annunci delle risposte giuste con tanto di banditore - che, ci auguriamo sapesse quel che diceva: perché la pur gentile Preside Esterna si è impuntata, in barba al rispetto dovuto alle tradizioni locali, affinché le prove Invalsi fossero sorvegliate da insegnanti di Altra Materia secondo quanto richiesto dal Ministero. E' stato tentato di tutto per convincerla del contrario, compreso spiegare che i poveri bambini si sarebbero traumatizzati vedendosi deprivati dei loro legittimi insegnanti****, e si sarebbero sentiti perduti e abbandonati su un'isola deserta senza viveri né bevande né medicine né generi di conforto alcuno; ma non è servito a niente.
I professori di Altra Materia non hanno comunque lasciato niente di intentato per rispondere, mi assicurano - aiutati anche da alcuni insegnanti delle materie che sono andati là per fare un po' di assistenza esterna. Alla faccia della prova oggettiva.
Non io. La mattina delle prove Invalsi io ho dormito, a lungo e profondamente.
*No, la cosa non è minimamente richiesta dalla legge. Ad esempio nella Circolare Ministeriale 49 del 20 Maggio 2010 si dice solo che il voto è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado.
**dei quali gesti irreparabili, a onor del vero, tre famiglie su quattro si erano ben guardate dal far cenno con gli insegnanti, prendendo atto della disastrosa situazione scolastica con assoluta dignità in base al valido concetto che "lo sappiamo che non ha studiato, ma non possiamo sparargli per questo. Fate quel che meglio credete e amen".
*** sì, a Hogsmeade c'è un unico scritto di lingue, in quattro ore, senza uno straccio di intervallo e dove lo studente esegue le due prove nell'ordine che più lo ispira. A me però, sinceramente, piazzare due lingue senza soluzione di continuità non sembra una grande idea.
****Giuro, è stato detto davvero e in questi precisi termini (il riferimento all'isola deserta però è stato lasciato sottinteso)
" Credo di essere l'unica che lo fa in Italia,"
RispondiEliminarassicurati: you are not alone! ;-)
quella di prima ero io!
RispondiEliminaNon so perché, ma non sono sorpresa ^__^
RispondiEliminaL'irresistibile impronta genetica dei piantagrane?
indeed... il piantagrane unito alla grafomania, una razza pericolosissima! ;-)
RispondiEliminaanche io!
RispondiEliminae siamo a tre.
Quattro (io) e sei col mio Capo, che, come si sa, vale doppio, e vuole che per ogni alunno calciato nella classe successiva si verbalizzi in quante e quali materie non avrebbe la sufficienza e perché invece viene ammesso; e poi vuole ovviamente l'elenco di chi vuole ammetterlo e di chi no, ed eventualmente anche i motivi di chi no, e così via. :-)
RispondiElimina(mi ero persa questo post, che mi ha rituffato nel caldo e assolato giugno scolastico; ma a settembre ci dobbiamo tornare lì?)
Ebbene sì, Prof, ci torneremo, ma c'è ancora tempo e il Ferragosto veglia ancora su di noi con le sue ali benevole ^__^
RispondiEliminaQuanto al tuo Preside, magari è anche uno che firma i verbali, ogni tanto? Perché a Hogsmeade, mentre finivo l'interminabile verbale degli scrutini ho scoperto che la Preside non aveva firmato nemmeno quelli dell'anno prima. Dico FIRMATI, non letti.