Totem o tabù? La LIM può essere entrambe
Una mattina di tre settimane fa, mentre preparavo libri e quaderni e fotocopie prima di entrare in classe, la VicePreside informa me e la coordinatrice di un'altra seconda che quel giorno avrebbero montato le nostre LIM.
Apprendo così che nella mia classe ci sarà una LIM (ovvero una Lavagna Elettronica Multimediale), cosa di cui fino a quel momento non avevo avuto il minimo sentore. La mia collega versa nella mia stessa condizione e anche la VicePreside lascia capire che la cosa è cascata alquanto sul collo anche a lei e che i criteri che hanno portato alla scelta delle nostre seconde sono stati alquanto improvvisati.
La mattinata passa, il gruppo incaricato di montare la LIM arriva.
Sorvolerò sull'effervescenza della mia classe, sulle notevoli difficoltà a occuparsi con loro di un argormento che non fosse la LIM, sulla benefica campana di fine lezione che libera me e loro da una mattinata che potremmo definire "inconcludente" così come potremmo definire "positivo" l'atteggiamento dei tifosi italiani verso l'ultima vittoria ai mondiali.
La verità si fa strada un po' alla volta.
Non abbiamo banda larga, a scuola. Nemmeno banda stretta né, in effetti, alcun tipo di banda o di connessione internet. In effetti non c'è nemmeno la presa elettrica per attaccare la spina della LIM.
La LIM sta lì, un pannello bianco alle mie spalle, un groviglio di fili e spine non allacciati in basso, una specie di grossa staffa sulla mia testa (incombe minacciosa? Oh sì, incombe in modo estremamente minacciosa) ed è del tutto inutilizzabile.
Ma scusate quand'è che...
Mi hanno risposto che prima va fatto il corso per imparare a usarla.
Io il corso l'ho già fatto a St. Mary Mead, garantisco, e comunque non mi serve corso, la userei quasi soltanto come maxi schermo collegato a internet.
Mi assicurano che il collegamento a internet dovrebbe arrivare la settimana prossima.
(Sono due settimane che gli hanno detto che dovrebbe arrivare la settimana prossima. E del resto il tempo è un concetto relativo, ormai lo sappiamo anche noi occidentali).
I ragazzi la guardano frustrati. Io no, perché le volto le spalle.
"Professoressa, ma non potremmo prendere una prolunga e accenderla?".
"No, perché questa senza telecomando non si accende. Non ci sono tasti, vedete. Quella su cui ho fatto il corso aveva i pulsanti su una barra sotto lo schermo. E adesso, se non vi spiace, torniamo agli ordini mendicanti".
Marystar, non è che le lavagne potevi mandarle alle scuole che hanno già la banda larga, così magari venivano utilizzate in qualche modo?
Marystar, non è che oltre alla lavagna ci potevi mandare anche due saponette e un paio di confezioni di carta igienica?
Tu devi essere nella scuola dove ho appena fatto il croso di aggiornamento :-) Anche loro, da una settimana con l'altra, hanno sradicato un pezzo di lavgna di ardesia, hanno montato questo mostro, col proiettore là per aria, e i fili là per aria, e tutto per aria.
RispondiEliminaChe fortuna, noi abbiamo una Lim nel laboratorio di informatica, quanso sei riuscita a calpestare le atlre classi e ad entrare, accendi il rpoiettore e ogni volta che vuoi far vedere qualcosa ci passi davanti (niente proiettore per aria).
Però noi abbiamo la banda larga: peccato che siano bloccati tutti i filmati e la animazioni e i siti interessanti con le linee del tempo eccetera.
Insomma, la Lim è solo uno schermo bianco costosissimo su cui proiettare le presentazioni di power point...
...capire tu non puoi e chiamale, se vuoi, contraddizioni...
RispondiEliminaUno dei vantaggi della mia veneranda età è stato l'aver sfuggito il pericolo dell'eccessiva modernità.
(mi vengono anche delle rime del tutto involontarie...)
Murasaki, guarda che ti ho premiata sul mio blog...
@ LaProf
RispondiEliminaQuando ti ho letto mi sono ricordata di quell'insegnante della SSIS che ci spiegava come i lavori in PowerPoint andavano usati con cautela perché c'era il forte rischio, anche se erano fatti più che benissimo, che la classe nella penombra, cullata dal suono della voce dell'insegnante e dal ritmico cambiare delle immagini si immergesse in una piacevole sonnolenza (cosa che avveniva regolarmente alla SSIS le molte volte che intervenivano i famigerati "lucidi"...).
Alle medie in effetti è difficile che dormano, anzi a volte si svegliano fin troppo
@ Cauty
Splendide rime, invero! ^__^
E che non posso capire è la pura verità.
Ma si sa
io non ho nulla
contro la modernità
quel che sull'anima* un po' mi sta
è solo la totale inutilità!
(*dove "anima" può tradursi con varie parole, non tutte però adeguate al contesto scolastico).
Grazie per il premio e della fatica che ti è costato trasmetterlo ^___^
ah, da noi, dove si fa tutto uguale (programmazioni, progetti, libri di testo, uscite) come in URSS ai tempi di Baffone, c'è una classe sola che ha la LIM. la usano solo due insegnanti, io invece ci godrei un cifrone.
RispondiEliminae comunque un pc e un proiettore sarebbero bastati e avanzati abbondantemente. o meglio, un pc per fara fare il tema ai due alunni dislessici...