giovedì 19 febbraio 2009

Ti accorgi che sei un vero insegnante quando....


Giorno libero, e un bel raffreddore.
Tisana calda, effervescente alla propoli, fazzoletti - gran copia di fazzoletti.
Decido di ignorare la pila di panni da stirare, i bottoni da riattaccare, il blog da aggiornare, i libri da adottare. Scanso anche l'enorme pila di verifiche & compiti vari da correggere.
Scanso perfino la scheda del Cineforum da preparare ("Ho pensato che questo film potrebbe essere visto come introduzione ai prossimi due. e quindi potremmo limitarci ad analizzarne alcuni tratti" - anche se non è detto che domattina alle prime luci dell'alba non mi venga una Luminosa Ispirazione. Ho fatto anche di peggio che saltare la colazione per elaborare la mia Nuova Grande Idea al computer).
Ma tra un fazzoletto, una tisana e un giallo che non mi piace trovo lo stesso un'oretta per telefonare ad una collega. Motivo: lamentarci del Nuovo Preside e concordare insieme una linea d'azione da proporre ai colleghi - che la collega ha già provveduto a sondare e di cui sa dirmi le correnti in cui andranno ad articolarsi.
E giusto prima della minestrina calda un'altra collega mi chiama, per riferirmi di un alunno ammalato - o meglio, all'ospedale per accertamenti (e qui, ammetto che non mi sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello di disturbare la famiglia, a causa dei miei residui di Mentalità Cittadina. Lei invece è nata e cresciuta a St. Mary Mead).

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