ISTITUTO COMPRENSIVO di St. MARY MEAD
CONSIGLIO ORIENTATIVO
A.S. 2024/2025
Il Consiglio di classe tenuto conto di:
- strategie di apprendimento, abilità di studio e metodo di lavoro acquisiti
- attitudini e inclinazioni evidenziate
- interessi e motivazioni espressi
- competenze acquisite
- progressi di apprendimento e di sviluppo cognitivo e relazionale personale, evidenziati nel corso degli studi
- attività di recupero e/o potenziamento in corso
ritiene che per l’alunno/a _____________________________________ della classe ___________ possano meglio rispondere alle esigenze personali di crescita, sviluppo e maturazione la tipologia di scuola sotto indicata:
Difficile immaginare un modo più farraginoso di introdurre un consiglio orientativo: il malcapitato alunno di cui ci si ricorda di dire il nome solo dopo la lunga sbrodolata ha acquisito strategie di apprendimento, abilità di studio e metodo di lavoro - e già qui ci sarebbe parecchio da discutere: ci siamo occupati di farlo lavorare? Cosa si intende esattamente per "lavoro", nell'ambito di una scuola media? Li abbiamo mandato a raccogliere le olive? (Sì, ogni tanto lo abbiamo fatto, ma dubito che in tutto il corpo docenti della nostra scuola ci sia qualcuno in grado di insegnare granché a riguardo: qualcuno di noi magari a Novembre va nel podere di famiglia a raccogliere olive per la spremitura con qualche parente, ma lo fa in modo assai amatoriale; stesso discorso vale per la coltivazione dell'orto della scuola e per le scaffalature dipinte nel laboratorio artigianale).
Poi la creaturina ha anche acquisito "competenze", ma ci ricordiamo di dirlo solo due righe dopo.
Nel frattempo gli alunni, bontà loro, hanno anche espresso ed evidenziato attitudini, inclinazioni, interessi e motivazioni. Dal canto nostro, ci siamo anche occupati di recuperarli e potenziarli.
Si potrebbe dire in modo più elegante e meni ripetitivo?
Certo che si potrebbe, e anzi davvero si dovrebbe: che schifo di italiano dimostriamo di avergli insegnato, scrivendo in questo modo?
Ecco, il vero problema secondo me è proprio l'italiano, inteso come uso corretto della lingua: il Consiglio infatti, dopo tutto questo gran prendere atto... ritiene che per l'alunno POSSANO a meglio rispondere LA TIPOLOGIA di scuola sotto indicata.
La concordanza tra soggetto e verbo (ovvero: se il soggetto è singolare il verbo ha da essere al singolare, se il soggetto è al plurale altrettanto al plurale dovrà essere il verbo) viene di solito insegnata già alle elementari, di sicuro alle medie lo ripetiamo... no, la VicePreside non insegna Lettere, ma ha ovviamente compiuto studi superiori se è arrivata in cattedra. Lo stesso vale per chiunque abbia visto o intravisto quello sciaguratissimo testo, e nella commissione dell'orientamento almeno una insegnante di Lettere c'è di sicuro.
D'accordo, l'errore di grammatica si può correggere in corsa, e così abbiamo fatto. Detto questo il documento è sgradevole, e anche quel nome nascosto all'interno di una frase così arzigogolata secondo me è un grosso errore di comunicazione.
Ad ogni modo mettiamoci nei panni degli sventurati genitori: dopo un lungo periodo circonvoluto e che non hanno (si spera) degnato di uno sguardo, arriva finalmente 'sto cazzo di Consiglio Orientativo, che a Delfi per trasmettere il responso di Apollo la facevano meno lunga?
Ebbene no, almeno non subito. A meno che tuo figlio non sia stato ritenuto meritevole di fare un liceo.
Mi guarderò bene dal ripetere la tabella che inseriamo nel nostro modulo, anche perché sarebbe un vero spreco di spazio, e mi limiterò a una breve descrizione: essa comprende un elenco di tutte le possibili opzioni - no, non tutte le possibili opzioni per il singolo e specifico alunno, ma proprio per tutti gli scolari della Repubblica Italiana.
Naturalmente per prima viene citata l'Istruzione Liceale, poi c'è quella tecnica, quella professionale e infine l'Istruzione e formazione professionale, ovvero i corsi triennali, e per quelli non è specificato niente, ché sia chiaro che si tratta di un generico ghetto dove i genitori pescheranno a casaccio. Insomma tutte le possibilità vengono presentate nel più tradizionale degli ordini gerarchici.
Ora, io figli non ne ho, non ho studiato psicologia e di marketing so davvero pochissimo; e tuttavia mi sorge il sospetto che per il genitore di turno non sia propriamente gratificante dover scorrere tutto l'elenco, lungo l'equivalente di tre paginate su carta, per scoprire infine che l'amata prole è relegata nel ghetto dopo tutti gli altri ordini possibili. Inoltre, non riesco proprio a immaginare che chi viene consigliato di far fare a suo figlio, poniamo, un rispettabile tecnico agricolo, sia poi così interessato a conoscere tutte le altre possibilità a disposizione che ormai, volente o nolente, ha imparato a conoscere nei tre mesi dedicati all'orientamento.
Il fortunato compilatore comunque deve pure lui scorrerle tutti gli ordini di istruzione, alla caccia della crocetta che gli indica cosa consigliamo e che magari può pure sfuggire a una prima lettura. Confesso comunque che l'anno scorso, oltre a correggere l'errore del verbo al plurale e dell'istituto al singolare ho allargato il carattere, messo il grassetto e pure un bel colore rosso che spicca in mezzo a tutta la trafila.
Una volta compilati i moduli poi il file va trasformato in un PDF, e il PDF va caricato sul registro Argo - il quale registro Argo ha un modo tutto suo e perversissimo di raccogliere i file, perché per ognuno va aperta una cartella, da inserire in una particolare area, con una serie di manovre non prive di una loro complessità, e infine condiviso nella classe, ma facendo attenzione che lo possano leggere solo i diretti interessati. Per una classe di una ventina di alunni se ne va una buona oretta.
E' mai possibile che non esista un sistema più rapido per trasmettere alle famiglie il frutto delle nostre fatiche orientative? Viene da pensare che sì, sia possibile.
Quest'anno comunque il Ministero dell'Istruzione (e del Merito) ha deciso di prendere in mano la situazione e di elaborare un proprio e personale modulo che valesse per tutte le scuole italiane.
L'ho trovata una bella iniziativa perché, quand'anche il modulo fosse un vero cimitero di errori ortografici e sintattici, o costruito in modo da trasformare la ricerca del Consiglio Orientativo in una sorta di caccia al tesoro, in tutti i casi la colpa di tutto ciò sarebbe da imputare appunto al Ministero, e nessun disdoro ne verrebbe a noi poveri insegnanti né alla nostra specifica scuola.
Unico inconveniente: il modulo è arrivato quando i Consigli erano già stati pazientemente compilati e dunque il coordinatore di turno ha dovuto rifarli tutti, dal primo all'ultimo, seguendo lo schema del Ministero.
Non io, per mia buona sorte. E mi piacerebbe poter esprimere un giudizio e cenciare anche il modulo ministeriale ma Argo ha deciso che non posso vederlo, nemmeno a titolo di semplice curiosità, perché quest'anno non coordino una Terza.
Che ci sarebbe di male a vedere il modulo, anche se non devo compilarlo? Loro mica lo sanno che mi sono messa in testa di coprire di insulti tutta la modulistica scolastica usando allo scopo il mio blog.
Ma, niente, non posso vederlo. Immagino che chiederò comunque in gran segreto a qualche collega di farmelo vedere: dopotutto, un modulo ministeriale non dovrebbe essere protetto dal segreto professionale.
Oooh sssì tesssoro, mostraci il modulo minisssteriale. Solo per guardarlo un attimo, sssì
RispondiEliminaLurkerella
No, no, lo sai che ti farebbe male! 😁
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