mercoledì 12 luglio 2023

Educazione civica - Meno male che Argo c'è

Penelope lavora con pazienza alla tela che tosto disferà.
Allo stesso modo, e con risultati assai simili, l'insegnante delle medie di St. Mary Mead compila il registro Argo.
Sono ormai passati tre anni dall'introduzione di quella  materia che, ormai da un ventennio, il Ministero decide periodicamente di reintrodurre  dopo un piccolo restyling e che attualmente porta il nome, non nuovissimo in verità, di Educazione Civica.
La legge era stata fatta un po' con i piedi ma alla prova dei fatti si è dimostrata piuttosto praticabile; perciò a St. Mary Mead ci siamo organizzati, abbiamo fatto il nostro bravo curriculum e abbiamo continuato a svolgere il nostro onesto lavoro su ecologia, informatica e istituzioni e regolamenti vari. 
Dopo attenta riflessione posso dire che l'insieme presenta anche degli aspetti positivi: per esempio quando ho voglia di occuparmi un po' dei massimi sistemi invece che della solita routine lo faccio senza alcun tipo di rimorso, con la scusa che "comunque dobbiamo fare le nostre trentatrè ore di Civica, giusto?". Per Geografia i temi ambientali e sociali non mancano di certo, per storia c'è lo studio dei vari sistemi di governo e legislativi con annessi e connessi, i flussi migratori, il colonialismo, lo sviluppo dei vari diritti eccetera. Per Italiano, ci sono autentiche valanghe di testi, anche ad altissimo valore letterario, che trattano temi sociali di vario tipo.  Ma tutte le materie hanno infinite possibilità: i regolamenti sportivi per Fisica, le statistiche per Matematica, la sostenibilità per Tecnologia... Insomma, il problema è soprattutto quello di darci un taglio a un certo punto e andare avanti col programma, non certo quello di trovare argomenti per riempire le trentatré ore che la legge ci richiede..
Di fatto ne facciamo parecchie di più, e alla fine dell'anno vengono fuori dei numeri che vanno dalle 50 alle 90 ore per classe.
Tutto bene dunque?
Ebbene no, non proprio tutto bene. La colpa però non è del Ministero o della legge; o almeno, non del tutto.
Le ore esclusivamente di Educazione Civica infatti sono rarissime: se, poniamo, Spagnolo decide di dedicarsi alla famiglia reale con relativa parte istituzionale (lezioni piuttosto utili perché, oltre a un po' di cronaca e di storia includono anche i nomi delle parentele e qualche termine legale e istituzionale, ovvero lingua spagnola) la lezione è di Spagnolo, il programma è di Spagnolo e nel registro elettronico...
I primi due anni abbiamo chiesto invano ad Argo di fornirci della materia di Edicazione Civica, e in mancanza di quello ci arrangiavamo tenendo una tabellina con gli argomenti e le date delle lezioni che allegavamo poi alla relazione finale.
Quest'anno, finalmente, il nostro amato registro Argo si è degnato di aggiungere Educazione Civica alle materie.
La procedura però non è delle più pratiche: l'insegnante di Spagnolo segna la lezione di Spagnolo, poi segna in contemporanea anche l'ora di Educazione Civica, e riscrive l'argomento della lezione, e se poi fa una verifica sull'argomento deve segnare la prova per Educazione Civica e anche i voti inserendoli per Spagnolo e per Civica - insomma, lavoro doppio. Che è una colossale scocciatura e porta via il suo tempo. Diciamoci la verità, con il registro su carta sarebbe stato più comodo.
Succede così che spesso l'insegnante segni le ore e voti per la sua materia e poi dica tra sé "Oggi non ho tempo, la duplicherò in un altro momento". E succede assai spesso che "l'altro momento" non arrivi mai e anzi che l'insegnante si dimentichi completamente che deve rifarlo. E davvero la cosa è più che scusabile perché Argo è assai lento e farraginoso da compilare, e se poi le ore le devi segnare due volte e due volte i compiti scritti con relativi voti, e due volte pure le interrogazioni, il rimpianto per le ore sprecate ad aprire e chiudere e rientrare e ri-rientrare si trasforma facilmente nel classico lamento "Ma queste ore che spreco a fare e disfare la tela, chi me le restituirà mai?". Ahimé, nessuno, perché è cosa nota che il tempo sprecato non torna più indietro.
Consapevole di questo, ho aperto la solita tabella degli anni precedenti sulla piattaforma dicendo ai colleghi "Compilatela lo stesso, così a fine anno saprete già quando avete fatto le ore, e per me quando faccio la relazione di fine anno sarà più semplice scrivere la parte su Civica". Mi è venuto in mente di dare sì strampalato consiglio, all'apparenza farraginoso, perché c'erano stati diversi problemi anche negli anni precedenti.
Risultato quasi inevitabile: la tabellina l'ho compilata solo io e un altro collega.
Arrivata dunque a fine anno ho fatto sì come prevedeva la trafila: ho chiesto le ore di Civica al registro... e ne sono arrivate quaranta. 
"Che strano" mi sono detta "Avrei giurato che ne avessimo fatte di più". Chiacchierando, infatti, era venuto fuori che era stato fatto questo, quest'altro e quest'altro ancora; ma lì invece risultavano soltanto le mie ore e quelle di Fisica, più  un paio di cosucce sparse qua e là - guarda caso, proprio le ore che risultavano anche dalla tabella della piattaforma.
Così ho scritto una letterina garbata ai colleghi dicendo "Ma non è che per caso qualcuno di voi, qualche volta, si è dimenticato di?".
Gran parte dei colleghi si è cosparso il capo di cenere e ha promesso di rimediare al più presto, ma alla fine dell'anno gli impegni sono tanti e qualcuno più distratto non ricordava nemmeno quando le aveva fatte, queste ore, e non era così sicuro delle verifiche. Già che ci siamo aggiungo che, se trascrivere due volte le lezioni è una gran palla, trascriverle dopo essersi scorsi il registro di tutto l'anno è una palla inenarrabile - e siccome alla fine dell'anno scolastico le cose da sistemare a livello di scartoffie sono veramente parecchie, sospetto che qualcuno abbia fatto un lavoro decisamente incompleto soprattutto a livello dei voti. In particolare Arte, che di ore di Civica so che ne ha fatte una valanga, trovandosi con nove classi da riguardare ha rimandato fino all'ultimo e nella mia classe risulta non aver fatto quasi niente. Anche così comunque è risultato un carnet di 68 ore, per quanto incompleto. Il fatto però che su 68 ore ci siano solo quattro voti di Civica per quadrimestre per alunno è, ammettiamolo, un tantino sospetto.
Ultimo ma non del tutto insignificante: da sempre da noi circola la stravagante teoria che il voto di Civica dovrebbe essere compatibile con la valutazione di condotta, e regolarmente agli scrutini qualcuno cerca di abbassare o alzare i voti in tal senso.
Ora, finché si tratta di alzare posso anche far finta di niente, ma abbassare un voto di materia per una motivazione così campata in aria e che non trova nessun riscontro in nessun punto della legge mi ha sempre molto contrariato - tanto più che quegli eventuali voti alti non sono piovuti dal cielo, ma glieli abbiamo dati noi, e se glieli abbiamo dati vuol dire che corrispondono a una prova positiva. Pòle un alunno indisciplinato, scortese o scorretto verso i compagni avere dei voti alti in questo o in quello? E se non pòle, dove sta scritto che non pòle? Per quale motivo un ragazzo indisciplinato, scortese o scorretto con i compagni non potrebbe avere una buona conoscenza delle istituzioni o una raffinata coscienza ecologica? Chi ci dice che non sarà proprio l'alunno indisciplinato e scortese che un giorno inventerà qualche meraviglioso sistema di ricavare energia pulitissima a costo infimo o, sviluppando la sua personalità, non condurrà mirabili battaglie per i diritti umani, animali e vegetali proprio in virtù di un grande interesse che ha sentito insorgere alle medie davanti alle nostre mirabili lezioni?
A questo nessuno mi fornisce mai una risposta; ma soprattutto nessuno mi indica mai il punto della legge che ci obbligherebbe a far coincidere civica con la valutazione della condotta.
Un caso interessante di autovincolo imposto da pregiudizi e stereotipi, mi sembra.

4 commenti:

  1. Noi nessun problema con Argo: a inizio anno , una volta fatta la programmazione, la segreteria aggiunge la materia educazione civica a quelle disciplinari dei docenti coinvolti. Quando si fa lezione, si fa semplicemente il cambio materia.

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  2. Interessante. Forse l'idea dell'ora doppia la abbiamo avuta noi, o comunque chi tratta con Argo. Può darsi che alle superiori sia diverso, oppure che sia diversa la scansione delle materie, non so. D'altra parte se gli faccio la verifica sull'inno d'Italia è anche un voto di storia (o di letteratura, in effetti) e quindi non avrebbe senso non valutarlo anche per la materia. La legge sotto questo aspetto non si esprime - in effetti è un po' vaga su parecchie cose, quella legge.

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  3. Confermo che anche a scuola nostra Educazione civica è stata assegnata come "materia" a tutti i docenti, e che usiamo Argo esattamente come lo usiamo noi che abbiamo due materie, col cambio materia che evocava Dolcezze.
    Io ho l'impressione che la vostra segreteria sia parecchio responsabile delle inadempienze di "Argo", in questo.
    Trovo invece molto problematico, per essere fine, da persona regolarmente abilitata alla materia tramite concorso per titoli ed esame, che, sic et simpliciter, ope legis, la 92/2019 abbia regalato l'abilitazione a colleghi che non la hanno ottenuta per concorso; e trovo che questo, unito ai vincoli normativi per il II grado, sia spesso molto faticoso a livello disciplinare.

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  4. E può darsi allora che il psticcio l'abbiamo combinato "noi", cioè quelli che trattano con Argo, chiedendo la doppia ora NEI CASI IN CUI l'ora valga an che per la materia. Ma è facile che da noi le cose coincidano. D'altra parte non so se un solo voto possa valere per due materie... oppure, perché no? Anch'io ho messo, ripensandoci, un doppio voto a italiano e storia per certi compiti col tema di Storia, e mi è sembrato normalissimo farlo.

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