venerdì 20 agosto 2021

Catgirl - Valentina Manzetti


Questo post va considerato come una giunta alla Giornata Mondiale per la Valorizzazione del Gatto Nero: si tratta infatti della presentazione di un libro che è un inno, direi un'apoteosi, di Sua Grandiosa Meraviglità la Gatta Nera. Perché, se tutti i gatti neri indistintamente sono ricchi di fascino, bellezza, personalità magica e grandi poteri, ai miei occhi il Vero Gatto Nero è la Gatta Nera, che grazie alla sua natura femminile esprime al meglio le potenzialità magiche insite nella sua natura di Gatto Nero.

Il libro è approdato l'anno scorso alla scuola media di St. Mary Mead per il Premio Bancarellino - che non solo non ha vinto, ma dove nemmeno è arrivato tra i primi tre nonostante il primo posto fosse doppio. Visto che per il Bancarellino votano i ragazzi, a quel che mi risulta in perfetta libertà, la cosa potrebbe stare a significare che forse non è adattissimo per l'età 11-14 anni, vuoi per il ritmo troppo frenetico della prima parte, vuoi per la scrittura forse più adatta a una fascia di età leggermente superiore. D'altra parte la protagonista ha 11 anni - e, dobbiamo aggiungere, pensa e vive esattamente come una ragazzina di 11 anni, quindi la lettrice ideale dovrebbe essere appunto di quell'età. Sta di fatto che il libro conta un buon numero di recensioni assolutamente positive di lettrici di età decisamente superiore. Tutte gattare, si capisce - ma insomma, non è che le nuove generazioni schifino i gatti, o che le storie di gatti non interessano nessuno, in questi anni.

L'edizione è molto ben curata: sovraccoperta davvero deliziosa in stile anime, copertina interna più varie tavole a fumetti nel testo di Claudia Pescia dedicate all'universo delle Meow Meow Girls, titoli e impaginazione ottima.
Questa è la vera copertina del libro (quella sopra è la sovraccoperta):


Anche la trama è buona: la protagonista Giunia è una ragazza strana (e quale essere umano non lo è, in quell'età di passaggio?) che si sente emarginata, bullata e inadeguata (vedi sopra) ma che reagisce in modo molto vitale (quest'ultimo tratto è un po' più singolare, ma certo non molto insolito). 
Ha una bella gatta nera, Yoda, con un passato un po' tempestoso e che conduce una normale vita da gatta di casa. A un certo punto però Yoda diventa un'essera umana: una bellissima ragazza molto sinuosa. Corpo di ragazza, ma l'anima è rimasta da gatta. Anche i movimenti. Anche i gesti. Anche gli appetiti. E insomma il passaggio presenta i suoi bravi inconvenienti. 
Alla fine Yoda riuscirà a recuperare la sua natura umana, ma non senza aver vissuto insieme a Giunia e a tutto il suo gruppo di amici una serie di avventure che vanno ben al di là dei problemi di adattamento a un nuovo corpo e che includono anche terribili rischi, compreso quello della perdita dell'anima (e anche della vita, per alcuni).

Grazie a un intreccio davvero ben calibrato il romanzo riesce a includere praticamente tutti i generi letterari più diffusi (salvo forse quello spionistico): si tratta prima di tutto di una Storia di Animali, ma anche di un romanzo di formazione. Le Meow Meow Girls forniscono l'elemento fantascientifico (ragazze-gatte che si battono contro un'orda di alieni invasori), e l'intreccio di base è fantasy con decise virate verso l'horror. Tuttavia la base, la vera base, è il chicken, ovvero la letteratura da pollastrelle; e infatti la protagonista - una ragazza di notevole intelligenza e capacità - riesce a gestire in modo davvero inutilmente frenetico e schizzato le sue disavventure, ponendosi una marea di problemi inutili e impelagandosi in un mare di scuse e di bugie che riescono solo a complicare la situazione in modo esasperante; e infatti  per i primi due terzi della lettura, pur ammirando senza riserve l'intreccio e la perfetta descrizione dello sfondo - i professori, i compagni di classe, il concorso, la serie delle Meow Meow Girls, la descrizione del mondo felino di Yoda - mi ci sono esasperata parecchio, ho sbuffato, scosso la testa e quasi accantonato l'idea di presentarlo per il Venerdì del Libro deprecando che una così bella storia venisse scritta in quel modo irritante. 
Ma giunto ai due terzi improvvisamente il romanzo vira e diventa ottimo, lasciando uno squisito retrogusto. Le tessere si compongono, gatta e umana cominciano a interagire col ritmo giusto, la lettrice (io) la smette di essere in ansia per i tempi sbagliati e legge, semplicemente, godendosi la vicenda riga per riga.

Lo sfondo, dicevo. 
E' davvero ben costruito: c'è uno stupendo uso del cellulare (un po' troppo esasperato, forse. Sono d'accordo che in classe alcuni lo usano in barba ai regolamenti, ma chi lo fa con troppa nonchalance di solito viene beccato e impara se non altro a muoversi con maggior cautela). Poi l'universo delle Meow Meow Girls, un po' Twinks, un po' Sailormoon, un po' tante altre cose. Si tratta di una multiserie televisiva (inventata dall'autrice) di grandissimo successo tra gli adolescenti ambosessi che racconta di un gruppo di ragazze-gatte che si battono con valore contro invasori alieni e che nel contempo affrontano tutti gli impicci della consueta vita di adolescenti, e che ha alle spalle un corpus assai complesso composto da libri, fumetti, libri a fumetti, videogiochi eccetera, tutte cose che alcuni appassionati ignorano e che altri raccolgono a caro prezzo con grandissimo spirito filologico; e dunque c'è l'esperta che conosce i prequel, i sequel, ovviamente tutte le serie a memoria e soprattutto le infinitesime varianti tra fumetti, telefilm, videogiochi eccetera e il fan più ruspante che si limita a conoscere le serie televisive e al massimo un videogioco o due.
Il Concorso - il Grandissimo concorso a premi dove ovviamente il premio è partecipare a un episodio, si svolge in diretta in orari ben precisi (a volte anche scolastici) e solo le prime risposte esatte arrivate passano al turno successivo.
Gli adulti - una raccolta di adulti piuttosto eccentrici e che includono al loro interno una squadra di professori molto, molto credibili e alcuni con risvolti davvero imprevedibili.
I gatti - anche loro, tutti molto credibili e ben delineati.
E c'è anche una storia d'amore fatta piuttosto bene anche se senza grandi concessioni all'aspetto più zuccherino dell'amore - un aspetto che evita scene che mal si accordano col resto della vicenda.
Molto di buono si potrebbe dire anche del gruppo di adolescenti (una delle quali rivela risvolti davvero sorprendenti, sul finale) e dei loro rapporti interni assai ben descritti.

Una lettura imprescindibile per chi ama i gatti e anche per chi apprezza le storie fantasy. E, naturalmente, del tutto consigliata a chi apprezza la chicken literature.
E, sospetto, un'autrice da tenere d'occhio.

Con questo post partecipo anche questa settimana al Venerdì del Libro (detto e non concesso che esista ancora) di Homemademamma, e auguro una felice fine d'Agosto con ottime letture a chiunque passi di qua.

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