Ho pescato questa graziosa vignetta dal web circa due anni fa |
Credendo di farmi un favore e non confidando troppo nella mia ritrovata forma fisica, la Preside Reggente ha deciso anche quest'anno di darmi un'orario ridotto: otto ore di Potenziamento da dedicare alla Biblioteca, quattro Geografie e una Storia, così se sparisco di nuovo non rischio di fare troppi danni e se invece starò bene nelle sue benevoli intenzioni godrò di un anno più riposante del solito, senza coordinamenti e senza una classe o due dove gestire materie così complesse e impegnative come Italiano, Storia e Geografia.
Le intenzioni erano buone, non lo metto in dubbio, ma...
All'inizio dell'anno mi sono così ritrovata quattro classi con Geografia, e due sono Seconde. E in Seconda, si sa, si fa l'Europa politica con particolare riguardo all'Unione Europea. E si dà il caso che l'Unione Europea da qualche anno stia passando un periodo piuttosto travagliato. Sì, ormai da qualche anno invero essa lo sta passando.
Finora Greta e un ripasso veloce dell'Europa fisica mi avevano salvato, ma alfine è arrivata la domanda tanto temuta, e non è arrivata solo dalle seconde.
Prof, ma l'Inghilterra è dentro o fuori dall'Unione Europea?
(Ah, saperlo, saperlo...)
La domanda è stata posta in vari modi e ha avuto varie risposte, con grande arrampicamento sugli specchi da parte mia, che anzi devo decidermi a comprare delle nuove ventose perché quelle che avevo si stanno ormai logorando.
Prof, è vero che la Gran Bretagna ha lasciato l'Europa?
Per nostra grande fortuna la Gran Bretagna non può lasciare l'Europa, sarebbe un vero cataclisma se lo facesse!
Risate e commenti sulla deriva dei continenti.
E immaginate cosa succederebbe se decidesse di andarsene l'Austria, con tutte le sue montagne al seguito!
Tuttavia più di tanto non si può tergiversare.
Invece è vero che da più di tre anni il Regno Unito sta cercando disperatamente di uscire dall'Unione Europea e nello stesso tempo di non uscirne.
Sguardi comprensibilmente perplessi. Ebbene sì, ragazzi, la verità è questa e io non posso cambiarla per far piacere a voi. D'altra parte non sono stata io a entrare in argomento.
Segue un vago racconto: c'è stato un referendum consultivo, poi hanno cominciato a trattare, e trattano e trattano... E c'è il problema dell'Irlanda del Nord...
Ne approfitto per spiegargli la complessa questione del Regno Unito, che è sempre spinosa quando arriva il momento: ci sono quattro regni su due isole, ognuna con la sua capitale e la capitale del Regno Unito nel suo complesso è Londra, che è anche la capitale dell'Inghilterra; in compenso anche l'isola Irlanda è divisa in due con due capitali. Ci sono sempre dei problemi quando arrivo a interrogare sul Regno Unito, figurarsi in queste classi dove tutti sono convinti che il nome della penisola italica sia Italia e confondono la Spagna con la penisola iberica.
Stasera comunque mi sono messa una mano sulla coscienza e mi sono fatta un ripassino generale della questione Brexit, che è parecchio incasinata. Chiaro che non posso spiegargliela nei dettagli o mi lanciano i pomodori e i torsoli di cavolo; ma qualcosa andrà pur spiegato, in particolare alle seconde, ora che lo spettro della Rivoluzione Inglese con tanto di regal decapitazione è stato evocato più volte quando Boris Johnson the Fox ha deciso di chiudere il parlamento per aggirare la legge che impedisce l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea senza apposito trattato. C'è il no-deal, c'è il backstop, c'è la grandissima troia della loro mamma... no, questa in classe non posso dirla, devo trovare una forbita metafora. Difficile trovarne però per un modo di dire dialettale e difficilissimo da tradurre.
In compenso la Povna mi ha suggerito una sintesi eccellente, e anche quella risale a poco dopo il referendum, come spiega nei commenti:
Come ho già scritto, la sola idea della Brexit mi spezza il cuore. Mai però avrei immaginato che da tal folle pensata della perfida Albione sarebbero derivate tante e sì varie complicanze, o che la Brexit avrebbe reso più difficoltoso il mio lavoro. Ma così va il mondo, e tutti questi politici persi nei loro demenziali giochetti di potere non pensano mai alla gente comune e ai loro problemi, è proprio vero.
Mai nessuno per esempio che si preoccupi delle difficoltà che quotidianamente incontrano gli insegnanti quando devono, non dico giustificare o spiegare, ma semplicemente esporre certe questioni ai loro poveri alunni tenerelli e tredicenni, ancora inesperti del viver del mondo e che ti guardano con gli occhi radianti di innocenza. E tu devi pur dargli una risposta.
Invero, questo è un mondo crudele.
Le intenzioni erano buone, non lo metto in dubbio, ma...
All'inizio dell'anno mi sono così ritrovata quattro classi con Geografia, e due sono Seconde. E in Seconda, si sa, si fa l'Europa politica con particolare riguardo all'Unione Europea. E si dà il caso che l'Unione Europea da qualche anno stia passando un periodo piuttosto travagliato. Sì, ormai da qualche anno invero essa lo sta passando.
Finora Greta e un ripasso veloce dell'Europa fisica mi avevano salvato, ma alfine è arrivata la domanda tanto temuta, e non è arrivata solo dalle seconde.
Prof, ma l'Inghilterra è dentro o fuori dall'Unione Europea?
(Ah, saperlo, saperlo...)
La domanda è stata posta in vari modi e ha avuto varie risposte, con grande arrampicamento sugli specchi da parte mia, che anzi devo decidermi a comprare delle nuove ventose perché quelle che avevo si stanno ormai logorando.
Prof, è vero che la Gran Bretagna ha lasciato l'Europa?
Per nostra grande fortuna la Gran Bretagna non può lasciare l'Europa, sarebbe un vero cataclisma se lo facesse!
Risate e commenti sulla deriva dei continenti.
E immaginate cosa succederebbe se decidesse di andarsene l'Austria, con tutte le sue montagne al seguito!
Tuttavia più di tanto non si può tergiversare.
Invece è vero che da più di tre anni il Regno Unito sta cercando disperatamente di uscire dall'Unione Europea e nello stesso tempo di non uscirne.
Sguardi comprensibilmente perplessi. Ebbene sì, ragazzi, la verità è questa e io non posso cambiarla per far piacere a voi. D'altra parte non sono stata io a entrare in argomento.
Segue un vago racconto: c'è stato un referendum consultivo, poi hanno cominciato a trattare, e trattano e trattano... E c'è il problema dell'Irlanda del Nord...
Ne approfitto per spiegargli la complessa questione del Regno Unito, che è sempre spinosa quando arriva il momento: ci sono quattro regni su due isole, ognuna con la sua capitale e la capitale del Regno Unito nel suo complesso è Londra, che è anche la capitale dell'Inghilterra; in compenso anche l'isola Irlanda è divisa in due con due capitali. Ci sono sempre dei problemi quando arrivo a interrogare sul Regno Unito, figurarsi in queste classi dove tutti sono convinti che il nome della penisola italica sia Italia e confondono la Spagna con la penisola iberica.
Stasera comunque mi sono messa una mano sulla coscienza e mi sono fatta un ripassino generale della questione Brexit, che è parecchio incasinata. Chiaro che non posso spiegargliela nei dettagli o mi lanciano i pomodori e i torsoli di cavolo; ma qualcosa andrà pur spiegato, in particolare alle seconde, ora che lo spettro della Rivoluzione Inglese con tanto di regal decapitazione è stato evocato più volte quando Boris Johnson the Fox ha deciso di chiudere il parlamento per aggirare la legge che impedisce l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea senza apposito trattato. C'è il no-deal, c'è il backstop, c'è la grandissima troia della loro mamma... no, questa in classe non posso dirla, devo trovare una forbita metafora. Difficile trovarne però per un modo di dire dialettale e difficilissimo da tradurre.
In compenso la Povna mi ha suggerito una sintesi eccellente, e anche quella risale a poco dopo il referendum, come spiega nei commenti:
Come ho già scritto, la sola idea della Brexit mi spezza il cuore. Mai però avrei immaginato che da tal folle pensata della perfida Albione sarebbero derivate tante e sì varie complicanze, o che la Brexit avrebbe reso più difficoltoso il mio lavoro. Ma così va il mondo, e tutti questi politici persi nei loro demenziali giochetti di potere non pensano mai alla gente comune e ai loro problemi, è proprio vero.
Mai nessuno per esempio che si preoccupi delle difficoltà che quotidianamente incontrano gli insegnanti quando devono, non dico giustificare o spiegare, ma semplicemente esporre certe questioni ai loro poveri alunni tenerelli e tredicenni, ancora inesperti del viver del mondo e che ti guardano con gli occhi radianti di innocenza. E tu devi pur dargli una risposta.
Invero, questo è un mondo crudele.
Io credo che gliela potresti spiegare così, uscì a poche settimane dal referendum del 2016 ed è, a oggi, a mio avviso, uno dei commenti politici migliori sulla questione:
RispondiEliminahttps://www.sadanduseless.com/brexit/
Per quanto riguarda la Brexit è il classico caso in cui nel referendum hanno vinto quelli che se ne vogliono andare ma parlando con i britannici del Regno Unito vigliacco se ne trovi uno che sia d’accordo...come quando ha vinto Berlusconi ma non l’aveva votato nessuno.
RispondiEliminaInvece per la geografia è sicuramente la materia più difficile è nella quale è facilissimo fare figure di merda, almeno per me...solo il mese scorso ho scoperto che l’isola di Man non è parte del Regno Unito, per dire😩
@Aliceland:
RispondiElimina'spetta, mi par di ricordare vagamente che è proprietà personale del Principe di Galles, o ricordo male?
Ma credevo che facesse comunque parte del Regno Unito.
Si accettano chiarimenti
(per fortuna nessuno dei miei alunni si è si è mai minimamente interessato all'Isola di Man!)
Quanto alle figure di merda, sono assolutamente d'accordo e anch'io ho il mio bravo album per incollarle!
@ la povna:
Non la conoscevo, ma adesso la inserisco nel post, direi che ci sta benissimo ^__^
Perdonate se mi intrometto, ma è vero: l'Isola di Man non fa parte del Regno Unito, bensì è un territorio indipendente risalente al periodo del cd. Danelaw (in cui parte delle isole britanniche, la Danimarca e la Scandinavia erano soggette alla legge ed al dominio danese).
EliminaIl risultato è che essa è territorialmente e giuridicamente indipendente, con un proprio sistema amministrativo eletto democraticamente e un suo parlamento, al cui vertice c'è un Signore, il Lord of Man, che solo di recente coincide con il monarca britannico. Quindi è una dipendenza della Corona ma non fa parte né del Commonwealth, né del Regno, né dell'UE.
@Murasaki: ho ospitato un divanista (ti rimando al mio ultimo post per capire cos’è 😂) dell’Isola di Man e mi ha detto questa cosa. Io sono caduta dal pero, come ti dicevo, ma il buon Chris è stato molto chiaro su cosa la sua amata patria NON è, quanto a cos’E’ ...un po’ meno.
RispondiEliminaA quanto pare, parole sue, non ne fanno parte ma la loro politica “affects them”. Non ha assolutamente detto che è proprietà del principe di Galles...ora sono ancora più confusa🤔🤔🤔 devo approfondire. E comunque il discorso è venuto fuori proprio in relazione alla Brexit.
Beh, a questo punto Le chiederei Prof di mettere per iscritto la lezione che terrà in classe su codesto blog, perchè io non ci ho capito una ceppa e mi piacerebbe tanto che un insegnante mi prendesse per la manina e spiegasse per benino la rava e la fava con tutte le giravolte, i capovolgimenti, i dietro front e i tradimenti occorsi nella vicenda
RispondiEliminaMille grazie
Betty
Con la differenza che coordino e in una classe ho tutto il pacchetto (tra l'altro una classe a tempo pieno, ci campeggio dentro, sono stata a casa tre giorni e ho scatenato il panico tra i colleghi che di colpo si sono accorti che lì faccio dalle 3 alle 4 ore di fila tutti i giorni) la mia situazione è la stessa. Brexit e Irlanda del Nord affrontate l'anno scorso. Il giorno dopo arriva un alunno "prof ha sentito che proprio ieri hanno messo una bomba in Irlanda del Nord? Ma lo ha fatto apposta?". Non ho mai avuto il coraggio di chiarire se a) secondo lui prevedo il futuro, sapevo che ci sarebbero stati segnali di tensione e per questo ho spiegato l'argomento b) secondo lui hanno messo la bomba perché io ho spiegato. I superpoteri dei prof.
RispondiEliminaPiuttosto inquietante comunque.
@ Aliceland e Ilaria:
RispondiEliminainsomma una situazione simile a quella della Groenlandia, repubblica che fa parte del regno danese (!) e di recente Trump ha cercato di comprarla (!!!) per l'America e il re di Danimarca gli ha risposto malissimo dicendo che stava scherzando, e che la Groenlandia appartiene a sé stessa. Dovrebbero dargli più spazio a queste cose sui libri di geografia, i ragazzi ci si appassionano e così imparano anche un po' di istituzioni.
Grazie delle spiegazioni, le spenderò quanto prima ^__^
@ Tenar:
RispondiEliminaAh sì, quando manca l'insegnante di Lettere lascia sempre un gran vuoto!
I superpoteri di noi prof rappresentano un aspetto molto inquietante del nostro lavoro. Di solito ci limitiamo a prevedere roba del tipo "in Aprile piove" e "A Natale il papa fa un discorso", ma quando prevediamo attentati e carestie facciamo davvero uno strano effetto...
@Betty:
Benritrovata, prima di tutto ☺️No, se avessi spiegato tutte le contorsioni di questa storia adesso sarei come minimo agli arresti domiciliari sotto accusa di maltrattamento ai minori. Ho solo detto, previa attento ripasso e consultazioni in rete
1) che un premier hanindetto il referendum consultivo sulla Brexit sicuro di vincerlo e dopo averlo perso si è dimesso
2) che il referendum era consultivo ma il parlamento non poteva far finta di nulla e ha dovuto ratificarlo
3) che il leader politico che voleva la Brexit ha spiegato che voleva dedicare più tempo alla famiglia e si è tolto di mezzo
4) che la povera May ha concluso tre volte l'accordo con la UE ma il parlamento gliel'ha sempre bocciato
5) la questione irlandese
6) la legge sil no-deal e il tentativo di Johnson di aggirarla
7) che da più di tre anni vanno avanti di proroga in proroga.
Anche così, tenendo conto che in mezzo ho dovuto spiegare cos'era una costituzione e come funzionavano i vari tipi di referendum, l'ora è volata come niente.
Alla fine si sono risposti che il Regno Unito è ancora nella UE, e han proposto di fare un nuovo referendum (come effettivamente stan dicendo di voler fare da più di tre anni).
Quanto a CAPIRLA, la storia della Brexit, piacerebbe davvero molto anche a me. E piacerebbe anche agli inglesi, credo 😁 Non parliamo poi di prevedere come andrà a finire!
Il commento più bello e più calzante sulla Brexit 'ho visto sulla bacheca FB di un amico. Un commento muto, in realtà, solamente con questo video...
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=1EB5U9lU8Jk
Molto carino, anche se ha il grave difetto di non avere gatti per protagonisti!
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