venerdì 30 giugno 2017

...e non indurci in tentazione (Mostra del Libro)

(No, non è una segnalazione per l'encomiabile Venerdì del Libro, perché ancora non l'ho letto)

A fine Aprile, dopo lunga ponderazione e molte seghe mentali, stabilii che non c'era motivo di saltare per quest'anno scolastico la nostra usuale Mostra del Libro solo perché non l'avevo fatta in Febbraio per motivi di salute, e tanto valeva mettere in moto la macchina organizzativa (=parlare con la libreria) e sperare in un po' di fortuna. E siccome c'è un dio anche per gli incoscienti ho avuto molta fortuna e tutto è andato bene, anche meglio degli altri anni.
Trovata una settimana papabile ho preparato i volantini e i manifesti, riuscendo perfino a spendere meno degli altri anni (pur andando a stampare i manifesti nella stessa identica tipografia degli altri anni) e perfino a vedermeli rimborsare in tempi molto più brevi del solito.
La Cooperativa ci ha portato i tavoli in tempo utile nonostante il preavviso davvero minimo, le nostre impareggiabili custodi li hanno montati in gran fretta e la libreria anche quest'anno ha allestito la mostra aiutata da una mezza dozzina di compiaciutissimi alunni amanti dei libri che godevano come tinche maneggiando grosse pile di volumi.
Con la scuola elementare tutto è andato bene e stavolta ben quattro ondate di cavallette, ovvero le due quarte e le due quinte, hanno rivoltato la mostra come fosse un calzino, prenotando un immane quantità di libri che in buona parte sono persino venuti a ritirare. 
La libreria ci ha portato una bella e vasta selezione di editoria per ragazzi, giovani adulti e fanciullini, più qualcosina per adulti-adulti. Genitori e figli si sono affollati ai tavoli e hanno comprato senza risparmio. Gli alunni si sono congratulati per l'offerta dei libri a disposizione, i librai si sono congratulati per l'atteggiamento dei ragazzi - e questo da solo mi è sembrato che valesse qualsiasi sforzo, perché quando la domanda e l'offerta si incontrano è davvero una bella cosa.
Ho fatto un infinità di ore in più, ed era quello che più temevo: i colleghi avevano promesso assistenza e disponibilità, ma se fossi mancata io sarebbe stato comunque un problema. Invece sono stata benissimo, a parte il primo giorno in cui comunque avevo troppo da fare per farmi troppi test diagnostici: il primo giorno, quello più sonnolento, di solito passato a sistemare meglio i libri e a programmare la scelta degli omaggi, è volato riempiendo ricevute. Buona parte dei libri che avevo preventivato come omaggi sono stati acquistati e dunque abbiamo dovuto ordinarli di nuovo, ma nessuno si è disperato per questo.
Fatti i conti, è venuto fuori un incasso più alto degli altri anni, tanto che mi sono presa qualche settimana di tempo per scegliere i numerosi omaggi per la biblioteca e ho avuto tempo per consultarmi con gli altri insegnanti e fare le cose con comodo.
Al quarto giorno è venuto poi uno dei miei momenti preferiti, ovvero quando faccio il giro della mostra non già in cerca di spunti per le prossime letture da fare in classe né per informarmi sulle nuove tendenze della letteratura per ragazzi o tantomeno per scegliere gli omaggi bensì per comprare qualche regalo per la mia lettrice preferita: me.
Un libro in particolare mi aveva colpito subito l'occhio: J.R.R. Tolkien Il Signore del Metallo - un testo di cui avevo sentito molto parlare quando era uscito, qualche mese fa, e che contiene un ampio resoconto delle (numerose) influenze di Tolkien sulla musica sin dai tempi della sua pubblicazione. Mi aveva incuriosito, e mi ero anche ripromessa di cercarlo nelle biblioteche (dove, almeno nella mia zona, tuttora latita).
E adesso era lì, esposto in bella evidenza alla Mostra del Libro della Scuola Media di St. Mary Mead. 
Ma perché lo avevano portato, pensavo sfogliandolo - è senz'altro possibile che un ragazzo delle medie si interessi a Tolkien e ai suoi libri... ma ai riferimenti alla Terra di Mezzo nei Led Zeppelin? Per quello ci vuole come minimo un appassionato delle superiori, ultimi anni. Oppure un adulto per cui i Led Zeppelin sono stati importanti... bah, ormai che c'era...

Giuro che solo compilandomi la doverosa ricevuta e versando i soldi in cassa mi è venuto in mente la possibilità che quel libro fosse stato portato proprio per un adulto. Ma quante possibilità ci sono di trovare un insegnante appassionato di Tolkien e di musica rock? 
Improvvisamente mi sono ricordata che l'anno scorso mi ero fatta arrivare, proprio da quella libreria, l'edizione in inglese con ampio commento fatta in occasione di non so quale recente anniversario, che mi era costata una bella cifretta - ma d'altra parte quella comprata quando facevo il ginnasio stava ormai cascando a pezzi. 
Sì, qualche elemento per pensare che in quella scuola ci fosse almeno qualcuno appassionato di Tolkien lo avevano. Decisamente.

3 commenti:

  1. ..........mai resistere alle tentazioni......fa male alla salute.

    Certo che la libreria "sapeva" che il libro avrebbe incontrato almeno un appassionato! Mi ti vedo con gli occhi puntati sull'oggetto del desiderio, nell'attesa di scoprire chi fosse l' eventuale compratore....
    Proprio oggi leggevo dell'uscita ad agosto dell'ennesimo videogioco tratto da ISDA. Questo s'intitola "La Terra di Mezzo: L'ombra della guerra". Questo gioco promette "....di vivere una storia originale e antologica all'ombra del Monte Fato" e di vedere "l'atteso seguito della storia originale di Talion e Celebrimbor" , qualsiasi cosa questo voglia dire.
    Non amo i videogiochi, e mi chiedo : chi li compra ha già letto Tolkien , oppure no e pensa di leggerlo? Oppure il giocatore resterà in questo mondo ricostruito ad hoc, senza aver desiderio di conoscere la Terra di Mezzo di Tolkien?

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  2. I librai hanno buona, anzi ottima , memoria. La mia mi telefona a casa nel caso di qualche uscita che potrebbe interessarmi.
    E poi, nello specifico, quel libro CHIAMAVA TE

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  3. @Acquaforte:
    Questione complicata. A molti piacciono i videogiochi presi da Tolkien ma non conoscono molto dell'insieme, e certamente parecchi non diventeranno esperti filologi tolkieniani solo per comprendere le varie implicazioni dello scenario. E' un classico caso della Via che prosegue senza fine, lontano dall'uscio da cui parte e che sorprenderebbe lo stesso Tolkien, ma uno scenario come quello della Terra di Mezzo evidentemente risveglia corde sepolte in tanti di noi che magari sono disinteressati a leggersi un librone... o che forse non sanno che sarebbero interessati ANCHE a leggersi il librone, non so. Ma io penso che dall'immaginario collettivo ognuno ha diritto di pescare la sua cena senza render troppo conto a nessuno, anche quando magari va contro le reali intenzioni dell'autore originario - che è una teoria che vale come qualsiasi altra, immagino, e non è detto che sia valida.

    @Dolcezze:
    Il libro chiamava... e io ho risposto!
    Sarebbe stato davvero scortese da parte mia, fare diversamente :)

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