Da tempo immemorabile gli adulti ADORANO dissertare sulle stranezze e stravaganze delle nuove generazioni, come ci ricorda Bennato in questa bella canzone ispirata alla storia di Pinocchio.
Una cospicua fetta di adulti se ne fregò del gran fenomeno, mentre un altra cospicua fetta si unì all'adolescenziale entusiasmo e, dopo attenta disamina e lettura, si appassionò notevolmente alla vicenda.
Ci fu poi una frangia di adulti che cominciò ad indagare con fare sospettoso il fenomeno, domandandosi perplessi come mai quei libri, con annessi e connessi, piacessero tanto.
E si scervellarono per trovare la risposta, cercandone di solito una che in qualche modo minimizzasse il fenomeno (che per la verità ad essere minimizzato si prestava assai male).
Visto che a tutt'oggi sembra che molti di loro non siano venuti a capo di codesto gran mistero, ho pensato di rendermi utile, forte ormai di una rilettura complessiva oltre che di svariate letture parziali, e di offrire qui una breve ed esauriente lista dei misteriosi motivi per cui i libri di Harry Potter sono piaciuti e piacciono tanto, e non soltanto ai ragazzini.
1 - Sono scritti bene. Molto bene.
La scrittura è scorrevole, ma soprattutto chiara. Mi rendo conto che possa non sembrare un gran titolo di merito per uno scrittore, ma il fatto è che leggendo una scena, qualsiasi scena, anche quella dove una quindicina di persone si azzuffa al Ministero della Magia, si sa sempre chi sta facendo che cosa, e molto spesso anche perché lo sta facendo e come si sente in quel momento; non solo, ma sappiamo anche sempre dove siamo e come funzionano gli spazi intorno ai personaggi.
L'azione non è convulsa né lenta, ha semplicemente il ritmo che deve avere. Le conversazioni sono pertinenti e hanno il giusto ritmo. Anche il paesaggio si staglia con gran chiarezza e sa essere molto espressivo. Le numerose entità (oggetti, animali, creature leggendarie, nuovi personaggi umani) che entrano in scena sono descritte in modo da farsi ricordare anche se molto raramente si scivola nella caricatura.
Siccome la Rowling è molto brava, tutto questo viene fatto con grande naturalezza - dando così l'impressione a molti che "chiunque saprebbe fare lo stesso" o anche che "dietro ci sia un buon editor" (il quale buon editor però, dopo aver lavorato a editare i romanzi di Harry Potter, ha deciso evidentemente di concedersi una lunghissima e meritata vacanza ai Caraibi invece di aiutare altri scrittori).
2 - L'universo dove sono ambientati è ben strutturato
almeno per quello che ci interessa sapere sul momento. Può darsi per esempio che sulla parte economica e produttiva ci siano degli aspetti che meritano qualche chiarimento (né è detto che questi chiarimenti non si possano avere, chiedendoli all'autrice) ma se nei film spesso e volentieri saltano fuori contraddizioni e falle spettacolari, i libri mostrano un tessuto coerente, che romanzo dopo romanzo si apre davanti al lettore (e ad Harry)
3 - I personaggi restano impressi. Tutti. Pur essendo un numero esorbitante.
Alcuni piacciono alla follia, altri restano mortalmente antipatici, e altri ancora restano antipatici ma piacciono alla follia proprio per quello.
(Corre voce che tra quelli mortalmente antipatici ci sia proprio il protagonista, Harry. So però che gode comunque di un certo seguito e personalmente l'ho sempre apprezzato molto).
Impossibile fare l'elenco dei più carismatici, ma uno dei più apprezzati, amati e odiati è di sicuro l'apparente avversario, ovvero Piton, e lo stesso Voldemort conta numerosi fan.
Ognuno di loro poi ha una sua personalità particolare.
Prendiamo ad esempio la famiglia Weasley, dove ognuno è quel che è per influenza (non sempre benefica) degli altri ma mantiene comunque un suo nucleo individuale collegatissimo all'essenza della famiglia - all'apparenza una normale famigliola da commedia, quasi un riempitivo. Quanti scrittori sono capaci di descrivere una famiglia così interdipendente e a farla intervenire con naturalezza nell'azione (in cui hanno, tutti, una parte rilevante)?
4 - La trama è ben tessuta, ma non è affatto scontata
anzi riserva delle notevoli sorprese sino alla fine; e se la maggior parte dei lettori adulti non si era fatta ingannare dalla scena della morte di Silente grazie a un certo retroterra di esperienze letterarie e aveva capito da che parte stava Piton, il motivo per cui ci stava non ci è risultato dei più trasparenti fin quando lo stesso Piton non si è fatto avanti a spiegare il come e il perché.
E che dire del topastro di casa Weasley e delle sorprese che ci ha riservato Malocchio Moody? E dei morti a sorpresa che arrivano senza un filo di preavviso, nemmeno fossimo in una storia vera?
Un gruppo di romanzi ben scritti e ben ambientati, di gradevole lettura, che raccontano una storia interessante e ricca di sorprese con dentro un bel gruppo di personaggi.
Come ha fatto ad avere successo?
Chissà.
Tuttavia c'è ancora un aspetto da valutare: la società dei maghi è classista, razzista (ma di un razzismo basato non tanto sul gruppo etnico di appartenenza, quanto sulla purezza del sangue magico) e decisamente specista ma, vivaddio, non sessista. In sette libri, alcuni dei quali lunghissimi, non c'è alcun cenno a carriere riservate o precluse a una donna, a naturali inclinazioni femminili o a lavori che una strega non è qualificata a fare in quanto strega e non mago. Sappiamo che ci sono state ministre della magia, streghe presidi di Hogwarts e che anzi la scuola venne fondata nella notte dei tempi da due maghi e due streghe (una delle quali era notoriamente la più intelligente dei quattro).
Anche nel corso della storia la più brava della scuola è una strega (per giunta babbana), ed è anche quella che spesso e volentieri contribuisce notevolmente a fare arrivare la vicenda a buon fine.
E' possibile che questo piccolo dettaglio di sfondo, a cui non viene mai dato particolare rilievo nel corso della narrazione (del resto, perché dovrebbe? Non è ovvio che sia così? Come altrimenti potrebbe mai essere?) possa avere più o meno consapevolmente influenzato le lettrici - non solo delle nuove generazioni - predisponendole favorevolmente all'acquisto o alla lettura di sette libri ben scritti e che raccontavano una storia avvincente ricca di personaggi affascinanti ambientata in un mondo assai interessante?
Chissà.
Faccio parte della schiera che non si è mai appassionata alla serie, forse complice il fatto che anche mio figlio non è un'amante del genere, anch'io non mi sono interessata. I film che venivano passati in Tv venivano guardati, ma abbandonati al primo tempo.
RispondiEliminaChissà forse dovrei riprovare con i libri.
Agrimonia
Bella disamina, come al solito. Poco smaliziata come sono non ho capito Piton fino allo spiegone finale, e comprenderlo mi ha aperto il cuore. Una cosa che trovo profondamente affascinante e' la commistione che c'è dentro ognuno dei personaggi, persino lo stesso Silente non è tutto bianco, e Piton, che pensavamo cattivissimo... Evito lo spoiler per i non lettori.Gli adolescenti hanno reazioni tipiche degli adolescenti, rispondendo male agli adulti e sfidando anche chi sta dalla loro parte, in un afflato di ribellione che ricordiamo tutti, forse i personaggi con meno ombre restano Harry ed Hermione, sempre fedeli a se stessi, mentre Ron ha i propri momenti di smarrimento, legati alla difficoltà di emergere in una famiglia tanto numerosa e compatta. Il mio HP preferito forse è il Prigioniero di Azkaban, per il grande tema di fondo sollevato dai dissennatori, la paura, ed il modo magistrale in cui viene sviscerato, e per la consapevolezza rassicurante data dalla presenza di una figura quasi parentale, finalmente, per il povero Harry. Scusa la conferenza (e tu ne sai più di me...)
RispondiEliminaIo ho scoperto i libri solo lo scorso anno, nella nuova edizione curata da Bartezzaghi. Forse avevo visto parte di qualche film in TV, senza però interesse o memoria. Se da una parte ho avuto la fortuna di non dover aspettare anni per conoscere tutta la storia, dall'altra però mi sono persa le (immagino! ) infinite considerazioni, supposizioni, interpretazioni, lagnanze che hanno rimpito l'etere in quegli anni.
RispondiEliminaNella 4^ di sovracopertina del primo libro è riportato il giudizio di Curzio Maltese : "J.K.Rowling è una scrittrice vera, dotata di una immaginazione strabiliante, del respiro e della cultura dei grandi romanzieri. La saga del maghetto è disseminata di richiami a Shakespeare e Kafka, Dickens e Milton, senza la pesantezza e l'arroganza del citazionismo".
In merito alle citazioni lascio a chi sa il commento. Io posso solo dire che la mia ignoranza in proposito è un buco nero che, stranamente si allarga sempre di più. Più leggo e più aumenta. Almeno questa è la mia percezione. Scrivere in modo semplice, chiaro, senza paroloni è necessario se si vuole avvicinare i ragazzi, ma è tutt'altro che facile. E credo che la Rowling abbia pagato cara questa sua scelta.
@Agrimonia:
RispondiEliminaO forse dovreste lasciar perdere?
Considera che c'è una vastissima umanità che se ne frega di Harry Potter e ciò nonostante vive benissimo ^_^
@Bridigala:
Infatti, mi secco sempre molto quando qualcuno esordisce che spiegando che "HP racconta l'eterna lotta del Bene contro il Male".
Ma 'ndove?
Passi il primo libro, ma da lì in poi il Bene diventa sempre meno abbagliante nella sua bianca purezza, mentre il Male si colora di tante sfumature e perfino Voldie ti rendi conto che avrebbe potuto avere tutt'altra storia...
Certo, se vuoi vederla come una storia senza sfumature ci riesci - si sa che il libro in gran parte è anche negli occhi di chi legge - ma ci devi avere sugli occhi del prosciutto tagliato bello alto.
Grazie della conferenza, ne prendiamo volentieri anche altre - in effetti le apprezzo moltissimo :)
@Acquaforte:
Edizione Bartezzaghi? Molto bene, così mi correggerai se uso i vecchi nomi, perché io invece ho l'edizione vecchia.
Quanto al perdersi il divertimento delle discussioni, tieni conto che dal Calice di Fuoco all'ultimo libro sono passati SETTE ANNI, in cui effettivamente abbiamo discusso e ci siamo divertiti moltissimo - ma credici, in certi momenti avremmo volentierissimo scambiato con te il privilegio di discutere con quello di sapere infine cosa accidenti sarebbe successo!
I riferimenti culturali in HP sono assolutamente infiniti, e qualcuno è stato pure falciato in traduzione - per esempio solo quando ho letto la Fenice in inglese mi sono accorta che la perfida gatta di Gazza non era una fusona Mrs.Purr, ma una perfida Mrs. Norris, come l'odiosissima sorella vedova di Mansfield Park.
Ma soprattutto sulle credenze magiche, i nomi degli incantesimi, i simboli eccetera c'è stato un lavoro molto dettagliato, anche nella creazione di quel latino sgrammaticato con cui vengono chiamati gli incantesimi, e Avada Kedavra è addirittura di derivazione aramaica, e parente del nostro "Abracadabra"...
https://it.wikipedia.org/wiki/Incantesimi_di_Harry_Potter
(e che dire dell'ippogrifo, che abita solo i libri di Rowling e del nostro Ariosto?)
Io ho avuto la fortuna di leggerli tutti di fila. Spesso finito uno iniziavo l'altro, credo di averli letti in poco più di un mese. Però ho dovuto rileggere quasi tutto, perché la fretta gioca brutti scherzi.....
RispondiEliminaRiguardo alla modifica dei nomi, scrive Bartezzaghi : "quando è stato tradotto il primo mega-capitolo (cioè il 1^ libro), nessuno aveva letto il secondo, anzi nessuno lo aveva ancora scritto! Soltanto al momento di affrontare il settimo, il traduttore ha conosciuto l'opera nella sua interezza."
Era chiaro quindi che la traduzione dei nomi talvolta era non consona al personaggio. Del resto, chi avrebbe mai immaginato Neville diventare il leader che vediamo nel 7^ ! Cosi, alla luce di tutta l'opera, Neville ridiventa Longbottom, Minerva - McGonagall, Gazza e la sua gatta ridiventano Filch e Mrs Norris. Ma Piton e Silente restano. In effetti, si vedrà che proprio i silenzi di Albus avranno un ruolo decisivo nello svolgimento della storia.
Non sembra anche a te che ci sia una sorta di identificazione della R. con Hermione? Non mi sembra tanto assurda questa rassomiglianza. In Hermione: intelligenza, prontezza di spirito (mentire sotto tortura),organizzazione (la borsetta di perline!), profonda moralità e scelte etiche (condanna di ogni forma di razzismo e sfruttamento), ecc.... Queste qualità sono presenti anche nella Rowling, e lo si vede proprio nella descrizione di questo mondo alternativo dove esiste il bene e il male, il bianco, il nero e il grigio, proprio come nel nostro. Persino i Malfoy, alla fine, fanno scelte inaspettate, e solo per amore, forse.
Se poi sa fare anche incantesimi..... questo non lo so. Ma non sarei tanto sorpresa...
per quanto mi riugarda la risposta all'ultima domanda è senz'altro si'. Fin da piccola ho avutp difficoltà a riconoscermi nei modelliletterari proposti dai libri, troppo passivi, zuccherosi, predestinati o ininfluenti. Qui la carta vincente è la naturalezza di Hermione nel suo essere indipendente, forte, intelligente, capace, piena di iniziativa, innamorata dello studio e non disinteressata ai ragazzi senza pero' farne il principale motivo di autostima. Certo ha anche lei i suoi terrori segreti, come si vede in esame quando scappa terrorizzata da un molliccio, ma è decosamente meno ombelicamente ossessionata dei due maschietti. Peccato solo per la conclusione in cui la si vede finire a mettere il bavaglino a Ron... sinceramente, un destino indirizzato su qualcosa di meno materno sarebbe stato preferibile per una ragazza cosi' completa. Anche se dopotutto, purtroppo fa anche questo parte dell'realismo della prima e ultima scena del ciclo.
RispondiEliminaInvece confesso che non condivido tutta 'sta passione generale per riabilitare l'insegnante stronzo di turno forse solidarietà professionale mal riposta? Forse appunto bisogno di dimostraere cosa? che spesso la disonestà dell'adulto è giusta - e stronzi voi che non lo sapete quanto son buono io e migliore di voi e mi odiate? perché Piton, qualsiasi cosa faccia in extremis e forse non per caso, si comporta male nei confronti di Harry approfittando del potere del suo ruolo, anche se ""in fondo"" per il suo bene naturalmente e qui arriva la coppa di glucosio perbenista della serie. (Anni luce lontano da McGranitt, pero' che è rigorosa ma onesta fino a farsi schiantare dalla tutrice dell'ordine nazifascista.) E questo solleva da un fracco di sensi di colpa chi fa lo stesso da adulto, nei confronti dei più piccoli, o almeno vorrebbe. La riabilitazione del qui bene amat bene castigat a vanvera francamente anche NO. Ne abbiamo avuto abbastanza di tutori della repressione. :p.
RispondiEliminaMa come insegnante il comportamento di Piton è tutt'altro che professionale, lasciando più spazio alle sue frustrazioni non risolte che all'onestà del suo mestiere nel rapportarsi a chi è più giovane epiù debole di lui pure se gli è francamente antipatico a morte. Ma nessuno dei due è li' per trovarsi simpatico...
pero'... perché lei è strega e i maschi maghi? perché non maga semplicemente?
RispondiEliminanon ritengo che la figura di Piton sia da santificare, in fondo è un uomo normale, che non riesce a scindere l'odio che provava per James Potter dai sentimenti per Harry, che vessa senza nessun problema in quanto figlio di James e rappresentante di un modo di essere che non gli appartiene, veglia però sul figlio di Lily, e lo protegge pur odiandolo. Complicato come solo un vero essere umano (mago, mezzosangue o babbano che sia) può essere. Del resto l'onniscenfe Silente, pur essendo davvero un personaggio luminoso, ha delle ombre profondissime, in se', rimorsi come quello relativo alla morte di Ariana, la sua ambizione e la ricerca dei doni, ed infine il sacrificio che impone a Piton da un lato, ricattandolo, e ad Harry dall'altro, non permettono di assolverlo completamente. Trovo straordinari invece Dobby e Fiorenzo, due esseri completamente legati alle usanze delle rispettive razze, l'uno schiavo, ma capace di ribellarsi ad imposizione magiche di straordinaria forza, l'altro astrologo speculativo e passivo, che sceglie di ribellarsi al destino, infrangendo le leggi della sua gente.
RispondiElimina@ Murasaki:
RispondiEliminaIo sono fiero di fregarmene di Harry Potter e vivo ultra bene, ma in questa frase non ci sono attacchi ai gusti di nessuna di voi, OVVIO. E' solo che ho sentito delle cose non esattamente confortanti su questa storia, ti ricordi che ne avevamo anche parlato su Hobbitfilm? Lo ridico non per suscitare polemiche, dato che non voglio imporre la mia visione, ma solo perché ne hai parlato e magari ci scappa un bel parallelo con Tolkien con pregi, differenze e difetti :-). Ho apprezzato le tue spiegazioni, sentendoti assolutamente tranquilla, e so che vedi la faccenda in maniera opposta, ma purtroppo non mi hai tranquillizzato in maniera tale da spingermi a vedere i film ;-). Non che io sia particolarmente prevenuto, ma sono notizie che mi sono arrivate da una persona che ha la mia fiducia, una fiducia tra l'altro enorme. La curiosità c'è ovviamente, penso di aver visto solo i primi minuti del primo film, quando ancora non sapevo niente, poi l'ho interrotto non ricordo perché, ma non credo perché fosse brutto/noioso, e li avrei visti appunto anche solo per curiosità se non mi avessero letteralmente terrorizzato (le notizie) :-). Tolkien mi piace di più, alla base.
E poi perché sono l'unico qui, scommetto, a pensarla così XD
RispondiEliminaAh ho trovato una cosa, ve la linko ora perché la sto cercando ora, in questo istante, in effetti prima avevo preso per buono quello che mi avevano detto, scommettendo che era buono conoscendo la persona, e ci ho preso, però ecco ora lo vedo anche scritto. Per la prima volta veramente ho scritto su Google questo, anche perché se posso evito di leggere direttamente certe cose. Penso sia valido perché non è la solita cosa scritta da un hater, privato, o che sia, dove si suppone... congetture... o dove uno dice il suo parere, come tutti tra l'altro, legittimo, ma "senza prove"... ecc ecc qui dice che è un'intervista, parla lei stessa, a meno che non sia una bufala enorme ma non credo, poi ognuno la interpreta e pensa come vuole ;-):
RispondiEliminahttps://bbgnus.wordpress.com/2014/09/15/j-k-rowling-choch-volevo-convertire-i-bambini-di-tutto-il-mondo-al-satanismo-voldemort-doveva-trionfare/
Però ecco, a quanto pare questo è l'articolo giusto per postarlo. @ Murasaki sa che non sono il tipico guastafeste, o leone da tastiera che dir si voglia, e penso in primis possa testimoniare anche @ Eva, ma dato che ne parliamo... @ Murasaki so che pensi sia falso, se vuoi riscriverlo leggerò volentieri altrimenti sai che so già che lo pensi, ma se volete tutti parliamone, su qualunque aspetto :-).
Al di là della Storia, della Trama, Tolkien è l'esatto contrario, spiccicato proprio. Voi si sicuramente, ma penso che 1 su 10.000 dei fan de ISDA VEDA/sappia queste cose.
E ce ne sono anche, ovviamente, sto guardando ora, che lo difendono. Potete trovarle da sole, se volete ve le linko. Scusate i tanti messaggi, ma sono un precisino alla morte, quindi anche se solo ritengo necessario aggiungere anche solo una LETTERA da qualche parte scrivo un altro post XD.
RispondiEliminaUffa... induci sì in tentazione! Soprattutto il fatto che siano scritti benissimo mi incuriosisce... Un giorno ne ho letta qualche pagina alle spalle di mia figlia ed è proprio così. Non voglio mancare la possibilità di leggerli insieme a lei, né *sopravvivere benissimo*. Insomma, sono sempre più curiosa (e ti devo leggere in verticale perché voglio godermeli) ;-)
RispondiElimina@dhaulagiri8167: salve! Intanto rispondo io, spero che la padrona di casa poi integri. Premetto che tra Tolkien e la Rowling personalmente preferisco il primo, ma nessuno dei due a mio avviso ha ricevuto un servizio particolarmente buono dal cinema. Se comunque la trasposizne del Signore degli anelli e' a mio avviso piuttosto buona (con l'eccezione di alcune aggiunte fantastiche, quel che è stato tolto si poteva omettere, e avrebbe allungato il primo capitolo un po'troppo. ), con lo Hobbit il pur bravo Peter Jackson ha voluto fare una trilogia dove proprio non ci stava, producendo un'altra opera rispetto allo scritto. Per me, poi, i film di HP mancano totalmente della profondità contenuta nei libri, e li ho vissuti quasi esclusivamente come un prodotto commerciale, utile al portafoglio della gentile signora, nulla più.
RispondiEliminaSul satanismo di JK Rowling, beh, a mio avviso basta leggere il primo romanzo per farsi un'idea del carattere dei personaggi. Certo, man mano che i bambini diventano adolescenti e le vicende prendono la loro china i libri si incupiscono e la speranza sembra scemare, se i personaggi sono estremamente credibili come esseri umani pieni zeppi di chiaroscuri, ma al narratore non manca mai un robusto senso morale e la bussola di ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato. Avevi scritto ben altro papiro, ma ero su un altro PC e non me l'ha salvato, in ogni caso il succo dal mio punto di vista è questo.
Buona serata
Chiara
@ dhaulagiri8167
RispondiEliminaIo penso che ci sono molte ragioni per NON leggere un libro, un autore: a me ad esempio non piacciono i romanzi e film horror, o di guerra, mentre amo molto il fantasy e l'animazione in generale. Scelgo il libro recensito da chi stimo, sempre nel filone che apprezzo. Non sempre ne condivido l'entusiasmo, ma cerco di farmene un'idea mia, appunto leggendolo. L'idea che qualcuno cerchi di propagandare il satanismo, o in genere la vittoria del Male sul Bene, mi ha sempre fatto sorridere perché, a dirla tutta, per questo basta leggere il giornale, quotidianamente. Dall'invito a sparare sui gommoni che portano i più disgraziati della terra, ai bambini usati come bombe o come donatori (!) d'organo, al permesso di comperare armi dato ai malati di mente, ecc. ecc. Basta aprire il giornale per scoprire quanto il "bene" non goda proprio di una buona salute. Eppoi, davvero, con quello che i bambini leggono oggi, i film che vedono i TV, un'orgia di violenza..... Siamo seri.
Per tornare a Harry Potter, basta aprire uno dei 7 libri per scoprire fin dall'inizio quali sono i buoni e quali i cattivi. E la storia è qualche volta, persino troppo edificante, soprattutto quando i cattivi sono sempre quelli piu antipatici. Quelli che hanno bruciato i libri della Rowling sono esattamente come quelli che secoli fa bruciavano chi non pensava come loro. Bruciavano la loro paura, allora senza sapere niente del filosofo messo al rogo, oggi senza aver letto i libri.
In quanto agli articoli che puoi leggere su internet, qui c'è tutto e il contrario di tutto. C'è persino chi afferma che non siamo mai andati sulla luna o che i vaccini favoriscano l'autismo. Il tutto portando prove, ovviamente. Peccato che sono falsificate.
Non so se questo commento partirà, visto che da giorni tento inutilmente di commentare e non ci riesco (LA MALEDIZIONE INFORMATICA COLPISCE DI NUOVO, IL PASSAGGIO ALLA FIBRA MI HA TOLTO PURE IL TELEFONO...)ma insisto.
RispondiEliminaLa tua disamina è perfetta. Io ho letto i primi quattro libri in quattro giorni, poi ho dovuto aspettare che pubblicassero gli altri, ma praticamente ero una di quelle persone in fila dietro la porta delle librerie ;-)
Fra le innumerevoli riletture, la più bella è stata quella dei primi quattro a voce alta ai miei figli come libri della buona notte, poi hanno continuato da soli.Arrivati all'ultimo, visto che io e l'Erede litigavamo per leggerlo per primi, ne abbiamo comprato una seconda copia, poi regalata alla nipote.
I motivi del successo? Storia leggibilissima dai 6 ai 99 anni e un senso diverso per ogni lettore. Ognuno trova nei romanzi parte della propria formazione culturale , ed è un gioco divertentissimo trovare le citazioni, i riferimenti, le inferenze, e soprattutto comprendere che oscuri personaggi secondari di un libro diventano poi importanti in un altro. Ho veramente apprezzato la genialità della Rowling nella complessa tessitura della storia, accompagnata dal suo bello scrivere...che non guasta.
@Acquaforte1:
RispondiEliminaJ.K.Rowling sa certamente fare incantesimi, e i suoi editori ne sono decisamente contenti ^_^
Sull'identificazione con Hermione però non saprei, un lettore sa con chi si identifica, ma come fa a sapere con chi si identifica lo scrittore? Anche se sì, senza dubbio condivide l'etica sociale di H.
@Pellegrina1:
La coppia Ron-Hermione ha un sacco di fan, anche perché psicologicamente è credibile, e non c'è dubbio che i due siano legati da una particolare alchimia sin dall'inizio. E vediamo che dura almeno per vent'anni, perché il finale del libro li vede serenamente insieme.
Resta il fatto che un sacco di lettori, tra cui anch'io, non riescano a capacitarsi
1) che una ragazza sana di mente si possa seriamente innamorare di Ron, che non ha nessuna speciale qualità, nemmeno quella che sembrava avere inizialmente di un valido equilibrio (di fatto, è il più fragile dei tre)
2) che una volta innamoratasi di Ron per un qualche curioso concorso di circostanze possa restarlo tutta la vita.
Eppure vediamo ogni giorno intorno a noi che è una cosa possibile.
Per conto mio, avrei preferito di gran lunga Krum, ma anche un qualsiasi nuovo personaggio approdato al settimo volume, purché in possesso di un cervello e di una spina dorsale.
Ma invece è andata così :(
@Pellegrina2:
Piton è senz'altro un insegnante, e anche molto ben descritto, ma prima di tutto è un PERSONAGGIO, ed è stato fortemente ambiguo sin dal primo libro. Per quanto ricordo le lunghe e complesse disanime per stabilire se era o no al servizio di Voldemort non si soffermavano affatto sui suoi pregi e difetti come insegnante, ma su tutta una complessa serie di indizi analizzati da diritto e da rovescio: la questione era considerata molto importante perché Piton come personaggio è risultato molto carismatico proprio grazie a questa ambiguità sempre crescente. D'altra parte - e questo è uno dei tanti punti a favore di Rowling - è molto credibile che una persona con quel carattere (di merda) insegni in quel modo.
Tanto avremo modo di parlarne più avanti.
@Pellegrina3:
nell'originale ci sono gli wizards e le witches, ma in italiano, nella prima traduzione si parlava di MAGHI e di STREGHE. Forse perché "strega" per le donne sembrava un termine più suggestivo e "maga" è meno usato?
Non so se nella versione Bartezzaghi ci sono stati cambiamenti, se sì prego Acquaforte di informarmi :)
@Bridigala1:
Dobby e Fiorenzo (Firenze, nell'originale) sono due bellissimi personaggi e mi sono sempre domandata se il centauro alla fine della storia viene riaccolto nella comunità - diciamo che ci spero, perché mi sembra che il fatalismo idiota degli altri centauri abbia dato mano a Voldie mentre Fiorenzo ha mostrato fin dall'inizio un atteggiamento molto più volitivo. E' un centauro che crede nel libero arbitrio (come Dobby, del resto), e il libero arbitrio è uno dei temi centrali in HP, secondo me.
Quanto a Silente, è davvero affascinante il percorso che fa, dal primo volume dove gli manca solo l'aureola all'ultimo dove quasi si trasforma in fratricida.... per ritornare di nuovo alto e distaccato dalle umane debolezze nel capitolo quasifinale, quello che si svolge "nella testa di Harry".
@dhaulagiri8167:
RispondiEliminaNo, non sei "precisino alla morte", sei solo logorroico: quattro commenti, due dei quali piuttosto lunghi, per comunicarci che "sei fiero di fregartene di HP", che non lo hai mai visto né letto ma che preferisci Tolkien e soprattutto che tuo cuggino ti ha detto qualcosa, che poi non spieghi cos'ha detto tuo cuggino, e per carità va benissimo così, però ci giri intorno per non so quante righe.
E alla fine, siccome sei tanto "precisino", ci posti un link che non hai evidentemente nemmeno guardato, perché manda a una testata intitolata BB GNUS, sigla che sta per Big Bullshit gNews... che nella testata porta una bella bufala come logo. E basta dare un occhiata a quella manciata di titoli che contiene per vedere che è semplicemente una testata satirica, fatta nel Settembre 2014, non tanto per diffondere notizie false (come fa per esempio "Il Fatto Quotidaino") ma proprio per divertirsi un po'. E infatti riporta un intervista rilasciata da J.K. Rowling... a Radio Lucifer "nota emittente di propaganda satanista e occultista" dove l'autrice racconta che lei voleva far vincere Voldemort ma l'editore l'ha obbligata a cambiare il finale...
Va bene, a modo suo è anche una storia divertente. Forse dovrei cercare di capire se ti diverti semplicemente a prenderci in giro o se sei così privo di discernimento e di filtri critici da prendere davvero seriamente quella che è una storia che non ha nessuna pretesa di essere creduta; ma, sinceramente, a questo punto me ne frego.
Questi quattro post li lascio come testimonianza che in questo blog è passato anche qualcuno che ha avuto il coraggio di postare un link del genere dandosi un tono serio, ma se intendi continuare a scrivere qui sforzati di dare un senso a quel che scrivi o i tuoi commenti verranno cancellati. E non scrivere più quattro post dove ne sarebbe bastato uno di cinque righe per dire il niente che avevi da dire.
La teoria del satanismo di J.K.Rowling ha viaggiato parecchio in rete, e continua a viaggiare tuttora: anche la ripresa in versione comica con l'intervista a Radio Lucifer della gloriosa testata Big Bullshit gNews del 2014 dovette essere formalmente smentita dai più stimati siti di sbufalamento (per esempio "Bufale.net" e "Bufale un tanto al chilo") perché dopo l'uscita di BBgNews aveva ricominciato a rimbalzare.
RispondiEliminaSi tratta di una bufaletta ormai di una certa età, e in forma satirica ha avuto le sue rifioriture in vari periodi, ad esempio nel 2010 (uscita dell'ultimo film) e nel 2007 (uscita dell'ultimo romanzo). Affonda le sue radici però in una vecchia preoccupazione nata negli ambienti cristiani integralisti degli USA, in epoche abbastanza lontane, tanto che nel 2004, quando ormai satira e integralismo erano intrecciati in un nodo inestricabile, Fantasy Magazine gli dedicava un bell'articolo: http://www.fantasymagazine.it/1892/parli-del-diavolo-e-spunta-harry-potter
pur parlandone come di un fenomeno in calo ma che continuava a riaffacciarsi in rete ormai da anni.
Chi vuole approfondire la questione basta faccia una ricerca con Google su "Rowling satanista" e potrà divertirsi, o sprofondarsi in cupe riflessioni sull'umana idiozia, a seconda dell'umore del momento.
@ Murasaki:
RispondiEliminaGrazie della gentilezza ;-), non sapevo che non si potesse fare un errore. Semplicemente visto che mi avevano parlato di quelle cose appena ho visto quell'articolo ho pensato fosse giusto, ed ero talmente curioso di leggere che non sono andato subito a vedere di chi fosse, ho pensato raccontato + visto = vero, è come quando 2 indizi fanno una prova, è tanto strano? Poi chiaro non mi fermo qui, infatti dicevo parliamone, ma come prima mossa mi sembra scontata. Me ne sarei accorto comunque più tardi da solo che era per scherzo, ma non è detto sia falso, magari è detto che quell'articolo è per ridere. Io se ero te rispondevo, magari con una faccina divertita, "Guarda che non ti sei accorto della bufala, succede", ma al primo errore non avrei certo messo in dubbio una cosa che ha detto un altro, qualunque cosa mi dici ti credo, perché non dovrei crederti? Se mi dici una bugia sono cazzi tuoi, poi penso che non me ne hai MAI dette, dico in generale, se qualcuno dice una bugia sono cazzi suoi, lui ci farà i conti, non è che se la faccenda mi puzza non gli devo credere... altrimenti per primo vado nel torto io. Poi dipende anche da cosa si dice, ovvio, ma se partiamo col sospetto non intratterremo mai rapporti umani. Come diceva nonno, io gli dicevo "Ma perché saluti quello che non ti saluta?" e lui mi diceva "Io la mia parte l'ho fatta, scelga lui cosa lo fa felice, se ignorare il prossimo per un qualunque futile motivo o salutarlo". Addirittura sul cancellare i commenti... se non vedo la testata del blog per una volta si deve pensare che mi piace prendere in giro altra gente?
Se vuoi che lascio basta che me lo dici ;-).
@Cì:
RispondiEliminaDiciamo che mi astengo da indebite pressioni psicologiche :)
@Bridigala:
La padrona di casa ha apprezzato molto (anche se è una grande fan della trilogia di film sullo Hobbit) ^_^
In effetti HP è prima di tutto una storia morale, basata sull'importanza delle scelte, della fedeltà - anche a sé stessi...
@Acquaforte:
Direi che non potremmo essere più d'accordo :)
@Dolcezze:
Certo che le compagnie telefoniche sono peggio di un raduno di Mangiamorte! Spero che le cose si risolvano in fretta senza costringerti a usare segnali di fumo.
Una lettura di HP ai figli, la sera prima di dormire mi sembra il massimo. Anche a mia madre piaceva molto leggermi libri, specie quando avevo l'influenza, e ho un bellissimo ricordo di quelle ore ^_^
@dhaulagiri8167:
RispondiEliminaDue indizi non fanno una prova in nessun sistema giudiziario degno di questo nome, e ci mancherebbe altro!
Quello che tu hai citato però non era un indizio né una bufala, soltanto uno scherzo chiaramente nato come tale; postandolo senza nemmeno guardarlo hai dimostrato però un singolare grado di menefreghismo nei confronti di chi legge qui, oltre a una superficialità difficile da comprendere in una persona che ha varcato la boa dei quattordici anni.
Comunque, visto che ti piacciono i link, te ne mando tre (che ho aperto e letto) nella speranza che possano tornarti utili:
http://it.aleteia.org/2016/10/31/bufale-web-conseguenze-fact-checking/
https://www.linkedin.com/pulse/perchè-su-internet-è-sbagliato-diffondere-le-bufale-riccardo-pizzi
http://www.bufale.net/home/ecco-cosa-accade-ogni-volta-che-condividi-una-bufala/
Ciao! Sono una lettrice assidua ma silenziosa, non ho mai commentato. Volevo solo scrivere che ho apprezzato molto il post e anche il confronto di idee che ne è scaturito. W HP e chi l'ha scritto!
RispondiEliminaGrazie per le considerazioni interessanti.
Paola
@Paola:
RispondiEliminaFelice di incontrarti e grazie del commento :)
Condividere in rete libri molto amati e commentarli insieme è sempre un grande piacere e aiuta a scoprirne aspetti nuovi.
(Insomma, so che suona strano da dire visto quel che sta scucendo nei commenti di questo post, ma i commenti e le opinioni sono sempre graditi)