Raining cats and dogs
Ci sono anni benedetti in cui l'estate tarda ad arrivare e le scuole a Maggio non si trasformano in forni crematori. In queste felici annate l'ultimo giorno di scuola riesce a mantenere una certa parvenza di dignità persino quando la suprema idiozia della Dirigenza si incaponisce, senza un perché al mondo, per fare cinque ore di scuola cinque pur avendo già chiuso gli scrutini da qualche giorno.
Non per questo a St. Mary Mead sono tutte rose e fiori: il giorno prima la nuova e lussuosa stampante della Sala Insegnanti si era piantata da un momento all'altro, con la scusa che aveva finito l'inchiostro della cartuccia, così non avevo potuto stampare le mie tre liste tre di consigli di lettura per le mie tre classi. Tuttavia si raccontava che in tarda mattinata la cartuccia avesse dato ancora qualche pallido segno di vita e così, forte del mio consueto ottimismo assai prossimo all'idiozia, mi sono presentata a scuola con un po' di anticipo, pronta però anche ad un arrembaggio nell'Aula di Informatica.
Invece la cartuccia della Sala Insegnanti viveva ancora, e le stampe sono venute perfino decenti. Inoltre la fotocopiatrice - in questi giorni assai lunatica - ha sfornato le fotocopie senza troppe storie.
Al mio arrivo a scuola il cielo era nero inchiostro, ma quando sono arrivata all'aula dove avrei fatto la mia ultima ora di Approfondimento per quest'anno le nuvole davano qualche segno di volersi aprire.
Faccio l'appello, sistemo le giustificazioni (il giorno prima l'intera St. Mary Mead, a causa di un improvvido colpo di fulmine, era rimasta senza collegamento in rete) poi l'inevitabile richiesta "Prof, ci porta fuori?".
Consulto il cielo. "Direi che oggi ogni lasciata è persa" dichiaro "Tentiamo, finché si può".
Fuori ci accoglie un pallido raggio di sole anemico. I ragazzi si mettono a giocare a palla, io mi siedo sulla panca umida - cosa che probabilmente non fa molto bene al Raffreddore di Prima Classe che mi sta divorando da Domenica, ma siccome continuo ad avere la febbre l'idea di stare in piedi per tre quarti d'ora è davvero improponibile.
Comunque i ragazzi giocano serenamente nel cortile ancora deserto, e qualche minuto prima dello scadere dell'ora li riporto in classe - sottraendoli così alle prime gocce di pioggia e ad alcuni minacciosi tuoni che promettono sfracelli.
Quando entro nella Prima Zuzzurlona piove a catinelle (ma sarà solo uno scroscio passeggero). Si fanno due chiacchiere, consegno la mia prima lista, scopro di aver messo due volte la Freccia Nera e nemmeno una volta il mio amato Mulino dei dodici corvi (cose che succedono quando ti impunti per lavorare anche se hai la febbre); poi rendo anche due pacchi di compiti che avevo conservato per l'occasione. Discorsetto di conclusione, esortazione a leggere romanzi storici durante l'estate e anche in seguito, ché sono tanto carini e aiutano tanto a ricordarsi certa gente strana che saltella per il manuale, poi arriva l'intervallo.
E' il turno della Prima Amichevole, ovvero quella classe dove ho fatto italiano per tutto l'anno, insistendo tanto su pronomi e verbi, per poi scoprire che parecchi non riconoscevano un infinito presente (giuro). Nuova lista di consigli di lettura e ultimo giro in biblioteca per prendere qualcosa, chi voleva (volevano quasi tutti). Nel frattempo il cielo si è schiarito, il sole quasi splende ma intanto l'ora è finita e così torno in biblioteca dove comincio a fare un po' di ordine nell'immane casino che si è accumulato negli ultimi dieci giorni.
Ultima ora nella Seconda Effervescente, con l'ultima lista dei consigli e un piccolo discorsetto introduttivo al programma dell'anno prossimo, dove tutti noi cercheremo di colpevolizzarli per i mali presenti del pianeta e le stragi delle due guerre mondiali, di cui i poveretti sono innocenti come agnellini pur mo' nati; poi è tempo di tornare fuori.
"Prof, possiamo fare i gavettoni?"
"No, voi non potete fare i gavettoni. Ma se li farete non è detto che cercherò di impedirvelo".
Nel frattempo il cielo si è di nuovo rannuvolato.
Fuori ci aspetta mezza scuola, con gran copia di bottiglie ma sembra che quest'anno qualcuno sia riuscito a bloccare le cannelle per cui, dopo un gran rutilare di schizzi che dura per qualche minuto, la cosa si ferma. Faccio un giro del cortile per vedere come butta e sequestro ad Attila un paio di grosse bottiglie di Coca Cola con cui si stava avvicinando in modo sospetto a un gruppo di compagne "Questa non va bene perché macchia".
"Ma prof, io volevo bere!".
"Non c'è problema, tengo le bottiglie e chi vuole bere lo fa in mia presenza".
Così mi ritrovo nell'inconsueto ruolo di vivandiera a passare la bottiglia a chi viene a bere. Una volta finita la prima grossa bottiglia mi ritrovo anche nel non inconsueto per me ruolo dell'idiota, perché quando apro la seconda riesco a farmi una doccia niente male. Preoccupata che la Coca Cola mi stinga il vestito raccatto una bottiglia di acqua rimasta ancora mezza piena e me la rovescio sul vestito per sciacquare via la Coca Cola (e anche quello probabilmente non fa bene al mio micidiale raffreddore). Nel frattempo il cielo si rannuvola e tuona, ma non cade una goccia d'acqua. E' senz'altro l'ultimo giorno di scuola più asciutto che abbia mai passato a St. Mary Mead (anche se, certo, se poi uno si rovescia l'acqua addosso...).
Suona l'ultima campana e le classi franano verso l'uscita. Butto nel cestino le bottiglie di Coca Cola ormai vuote e salgo in Sala Insegnanti. Febbre e raffreddore a parte, non è andata male.
Torno a Lungacque dove, dopo una rapida sortita alla biblioteca comunale, mi procuro il necessario per una minestra di verdura molto leggera.
Perché, onestamente, cosa c'è di meglio il 10 Giugno che farsi una minestra di verdura molto leggera da mangiare prima di infilarsi a letto con qualche buon libro da alternare a piacevoli sonnellini pomeridiani mentre sale la febbre e fuori continua a tuonare anche se di fatto piove ben poco?
ahah simpaticissimo il tuo modo di raccontare queste vicende! :-D Eh, beati loro che adesso per qualche mese se la godono e basta! :-)
RispondiEliminaChissà in quanti seguiranno i tuoi consigli... mi piacerebbe fae una statistica! :-D
www.wolfghost.com
Delizioso post.☺
RispondiElimina@wolf:
RispondiEliminaecco, è una cosa su cui evito accuratamente di fare domande... d'altronde, dopo avere tanto insistito sul fatto che sono CONSIGLI, che possono tranquillamente ignorarli eccetera...
Ogni tanto però arrivano i segnali per via indiretta, l'anno dopo.
@Linda:
Grazie ^__^
"..le classi franano verso l'uscita" è bellissima!!
RispondiEliminaBuon riposo, buona guarigione nel soffice tepore del tuo lettuccio!
..........si può ancora dire tepore il 19 GIUGNO!!!!!!!)
Diciamo che è un 19 Giugno diversamente caldo, e che alla fine mi sono arresa e ho ritirato fuori la coperta di pile.
RispondiEliminaQuanto alla guarigione... la febbre non ce l'ho più, ma non posso proprio dire che la tosse mi sia passata.
Forse dovrei smettere di andare in giro vestita da estate.
eheheheheehheeheh
RispondiEliminaPer citare il GRANDISSIMO Trio Lopez Marchesini Solenghi:
"non esiste più la mezza stagione!!"