Oggi si festeggia quella cara e dolce creatura che va sotto l'etichetta di "gatto nero" ma che naturalmente può essere anche femmina, e quindi gatta nera.
I gatti neri sono belli, simpatici, coccolosi, provvisti di grande humor - insomma hanno tutte quelle belle doti che caratterizzano i gatti.
E dunque: esiste qualcosa di meglio di un gatto nero, o di una gatta nera? La bella Ninphadora, per esempio, qui un po' chiara perché fotografata in un giorno molto luminoso:
Ebbene sì, esiste qualcosa di meglio: DUE gatte nere.
Così quest'anno, essenso la bella Artemis partita verso il ponte dell'Arcobaleno, ai primi di Novembre mi sono regalata una gattina nuova, e dopo attento studio l'ho chiamata Alice RAF Astrifiammante*:
E' una bella pozzangherina nera con gli occhi, e si distingue da Ninphadora soprattutto per le dimensioni. Tra un anno però, quando sarà cresciuta, l'unico indizio per aiutarmi sarà probabilmente la forma delle orecchie, più rotonda nella nuova arrivata.
Dunque auguri a tutti i gatti neri, e anche ai gatti diversamente neri e a tutte le creature care a chi passa di qua, senza discriminare in base al numero delle zampe o alla forma delle orecchie.
*Alice come Alice Ford del Falstaff, oltre che come Alice del Paese delle Meraviglie; Astrifiammante come la Regina della Notte, e RAF... avete presente i gloriosi bombardieri della Royal Air Force? Quando è contrariata fa esattamente quel rumore.
Auguri nuova gatta nera!
RispondiEliminaGattazzo whip fa il rumore da RAF la mattina alle sei quando si sveglia. Il problema è che la mia sveglia è un 'ora dopo.
AUGURI E BENARRIVATA NUOVA GATTINA NERA!!!
RispondiEliminaSTUPENDA COME LE SUE COMPAGNE!! COMPLIMENTI ALLA GATTA-MAMMA.....ed alla Zia Murasaki eheheheheh!!!
Io festeggio la Vita dei Gatti raccontando in poche parole(ci provo)l'avventura di Toppole, una gattina di 2 mesi e mezzo che mia mamma ha trovato rintanata nella nostra legnaia 2 giorni prima di Ognissanti!
Qualche mostro l'ha abbandonata ma lei, spirito indomito, non si è lasciata morire ma è venuta da noi. Per una settimana la legnaia è rimasta il suo nascondiglio e la sua cuccia, percui ci abbiamo messo una cesta con una bella coperta di lana calda, nel punto più soleggiato del casottino, la ciotola di latte e le crocchette. Poi pian pianino, i miagolii che sembravano un pianto(giustamente)inconsolabile si sono trasformati in fusa sonore, si è lasciata accarezzare, un giorno mi ha dato un morso bello nel dito(profumava di bocconcini di pollo!!!)ma dopo quell'incidente si è fatta più ardita sino ad avvicinarsi alle scalette che separano l'oliveta dalla nostra terrazza e da lì sino alle cucce dei nostri 2 gatti Sam e Fred.
Purtroppo loro si sono rivelati due perfidi gelosoni e non l'hanno accettata. Lei è rimasta con noi un'altra settimana, si è rimessa in forze, si è goduta le nostre coccole ed il cibo(tutto dispensato in abbondanza),il tepore del sole nella nostra terrazza e bellissimi tramonti ed albe dalla porticina della cuccia d legno dove aveva trovato un rifugio perfetto. Poi una sera è giunta da noi una fanciulla di nome Elisabetta, dagli occhi di cerbiatto ed i capelli di seta...voleva una gattina e sapeva che noi dovevamo darla in adozione....le ho raccontato tutta la storia ma Elisabetta si era già innamorata di quella creaturina bianca pezzata di rosso e nero, l'ha guardata negli occhietti verdi come la salvia, l'ha avvolta nella copertina di lana e l'ha portata via con sé, per iniziare una nuova Vita insieme.....
.....io ho pianto come una fontana.....
Evviva le storie a lieto fine, soprattutto se c'è un gatto protagonista!!
AUGURI DI TANTA VITA A TUTTI GATTI!
Stavo aspettando questo post ;-)
RispondiEliminaBenvenuta!!!
RispondiEliminaahah belle entrambe! :-D Il gatto nero... ci manca, ma li conosco :-) Quando vado al parco a portare un po' di crocche (due o tre volte la settimana, per fortuna non contano su di me per sopravvivere) ne vedo parecchi, probabilmente diversi sono parenti ;-) Alcuni sono come li descrivi, altri meno. D'altronde ognuno ha il suo carattere ;-)
RispondiEliminaQualche anno fa' vivevo (e poi arrivò Lady Wolf) in un miniappartamento all'ultimo piano di una palazzina in un piccolo centro storico. All'epoca avevo Sissi e Julius :-) Una sera mi cadono gli occhi sulla finestrella della zona cucina... e vedo solo due occhi gialli che mi fissano! :-D Passati i 3 secondi di sobbalzo, mi accorgo che è... un gatto nero che ci è venuto a trovare attraverso i tetti :-) Naturalmente gli ho dato un po' di crocche e... per un bel po' è stata una visita gradita :-) Oltrettutto in un secondo tempo se n'è aggiunto un altro che... miagolava come un pazzo! :-D Ma questo nero era educatissimo!! Si metteva davanti alla finestrella a zampine conserte, senza fare un miagolio ed aspettando di vedere se gli aprivamo :-) Ma non entrava mai, stava lì, subito fuori, ad aspettare le crocche e poi se ne andava, io gli dicevo di entrare ma lui non voleva. Solo un paio di volte l'ho preso di peso e l'ho messo dentro, ma non era a suo agio, così non ho insistito più :-)
Non abbiamo mai saputo il suo nome, noi lo chiamavamo Zorro. Poi, un giorno, siamo venuti a sapere che si era trasferito assieme ai suoi proprietari e non l'abbiamo più visto...
Ne abbiamo un bellissimo ricordo e speriamo che stia bene ovunque sia :-)
www.wolfghost.com
Belle entrambe! Saranno due pozzangherine☺molto felici!
RispondiEliminaSto leggendo "Il Parnaso ambulante" scritto nel 1917 da Christopher Morley, prima de "La libreria stregata" del 1919. Scrive Morley parlando di uno scrittore "egli presenta i fatti con una delicatezza simile a quella di un gatto che attraversa una strada bagnata". Questa bella immagine, lo scrittore e gli amati gatti, ha collegato nella mia mente i libri al tuo post.
RispondiEliminaScusa se approfitto di questo lievissimo legame per parlarti dei 2 romanzi. Con una scrittura affettuosamente ironica, Morley ci presenta un personaggio entusiasta e indimenticabile in due piccole storie di un tempo ormai lontano, ma ancora tale da suscitare in me una sorta di nostalgia. Abbiamo una non più giovanissima ragazza che si ribella al suo ruolo di casalinga e parte per l'avventura a bordo di un bibliobus trainato da un cavallo; una libreria di libri usati, involontario centro di un complotto spionistico.
La vera protagonista delle storie è la passione per i libri, una passione che raramente io ho sentito così contagiosa.
"Poiché il paradiso del mondo di là è incerto, vi è effettivamente un cielo su questa terra, un cielo nel quale abitiamo quando leggiamo un buon libro".
(al buon libro io ci aggiungo poco altro, ma sicuramente un gatto)
La bella Alice ringrazia e dice che è troppo pigra per svegliarmi la mattina alle sei - ma MENTE, ci ha già provato almeno tre volte, e con ottimi risultati ^__^
RispondiElimina@EVA:
Anch'io adoro le storie a lieto fine, e la tua è davvero bella (e commovente, sniff). Poi mi piace sapere che c'è gente così ospitale con i gatti di passaggio :)
@Wolfghost:
Ci sono anche gatti così, che prendono in simpatia qualcuno del vicinato e vanno regolarmente a trovarlo, Bellissima la scena del gatto a zampe conserte che aspetta in silenzio che gli aprano ì--ì
@ACQUAFORTE:
Prendo un appunto, i tuoi suggerimenti librari sono sempre preziosi e ADORO questo tipo di storie.
Sì sì, un gatto davvero educato e composto, timido... no, riservato :-) Era un piacere ricevere le sue visite :-)
RispondiEliminawww.wolfghost.com
Gli animali sono Creature Innocenti
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