lunedì 20 ottobre 2014

Il paese è piccolo, la gente mormora e io mi sento in uno stato beech ESTREMAMENTE negativo

Beech, ovvero il buon vecchio faggio europeo.
In questo momento è una pianta che sento molto vicina.
E non sono l'unica, a quel che sembra.

Di solito, a St. Mary Mead, i pettegolezzi che hanno per oggetto le scolare della scuola media fioriscono in primavera, come le primule e le violette. Quest'anno però, forse per gli scompensi climatici (siamo ancora tutti in maniche corte, e le piante da fiori ci devono avere un gran mal di testa), forse perché spesso la gente non sa che cazzo fare, siamo in netto anticipo e già ai primi di Ottobre sono sbocciati.
Solitamente cotali pettegolezzi fioriscono dal parrucchiere, che è un po' il salotto del paese. Il fatto che la più scodata tra le pettegole del paese sia una delle insegnanti del luogo che dal parrucchiere sembra viverci non è forse del tutto estraneo a questa frequente fioritura. Tra l'altro, per quel che ho potuto vedere, a queste grandi fioriture segue nel giro di un paio di settimane una clamorosa smentita.

Ad ogni modo l'ultima chiacchiera che circola in libertà è che una delle ragazze di terza sia incinta. Siccome, caso abbastanza insolito, è noto il fatto ma è ignota la potenziale gestante, a scuola si sono aperte le scommesse sulla presunta identità della presunta futura madre. Per quanto io abbia risolutamente rifiutato di interessarmi della questione fino all'improbabile momento in cui l'evento mi venga  riferito da persone in qualche modo coinvolte nella questione, anche a colarmi la cera nelle orecchie non c'è verso di scansare i frequenti capannelli delle colleghe intente a stabilire di chi possa trattarsi, o a deprecare che "queste ragazze si comportino in modo tale che qualcuno possa pensare questo di loro".
Intendiamoci: che qualcuna di queste ragazze abbia già saltato il fosso è ben possibile, anche se a nessuna di loro per il momento è venuto in mente di aggiornarmi nel dettaglio sulla questione. Tuttavia, alla faccia degli infiniti obiettori di coscienza di cui pullula l'italica penisola, vivo in una zona dove per una giovinetta (e financo per un giovinetto) non è del tutto impossibile tenere separati certi fatti da certe conseguenze. Inoltre, nella mia scarsa esperienza in materia, ho notato che di solito la notizia di cotali conseguenze arrivano alle orecchie della collettività quando le cose sono ormai abbastanza avanti e la notizia non è che "forse X, o Y, o magari Z, è incinta" ma che "Z è al quarto mese, ha fatto tutti gli esami e sono regolari. Vi chiediamo di parlare della situazione con i suoi compagni di classe".

D'accordo, il paese è piccolo e non possiamo impedirgli di mormorare - e del resto la libertà di parola è sancita dalla nostra Costituzione. Tuttavia mi sembra che un gruppo di insegnanti maggiorenni e vaccinate potrebbe magari mostrare un certo riserbo e un minimo di contegno, evitando ad esempio di parlarne alla stazione, a portata di orecchio di non meno di tre indigeni, ed evitando di dare come certa quella che al momento è, al massimo, una voce di quarta mano dove la prima delle mani non sembra essere né della diretta interessata né della sua famiglia. E potrebbero, forse - ma qui mi rendo conto di chiedere l'impossibile - evitare di parlarne con quell'aria assai compunta&preoccupata, quasi che cambiare i pannolini dell'improbabile nascituro dovesse toccare a noi.

Inutile dire che il mio blando suggerimento di rimandare la questione a quando ne sapremo qualcosa di più, detto e non concesso che il qualcosa di più arrivi, è caduto totalmente nel vuoto. Del resto, perché sprecare una ghiotta occasione per lamentarsi delle famiglie che trascurano queste ragazze (anche se, a dire il vero, le famiglie di alcune di queste potenziali madri non mi sembrano particolarmente trascurate) nonché dei Giovani d'Oggi che non hanno il Senso Dei Valori, quasi che la presente generazione di adolescenti sia la prima a interessarsi del sesso?

Prima o poi morderò qualcuno, lo sento.

8 commenti:

  1. Incredibile quanto il moralismo faccia sentire la gente a posto con la coscienza. Come se mangiare il cioccolato deprecando chi mangia troppa pastasciutta non facesse ingrassare. Mah.

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  2. Io le prenderei per il collo, per come sono fatta. Le ragazzine si tutelano e si proteggono, non si danno in pasto ai lupi. Sì, le prenderei per il collo proprio alla stazione, davanti a tutti.

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  3. magari sono solo voci.
    capitò anche a me, con una mia alunna sospettata di darla in giro come il pane

    http://varienoneventuali.blogspot.it/2009/11/sex-bomb-reparto-artificieri.html

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  4. Gli è che l'Italia è sessuofoba, le donne italiane mediamente più degli uomini e la scuola è un ambiente prettamente femminile e spesso molto arretrato. Mescola il tutto e ottieni... questo delirio. Sigh.

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  5. @Ilaria
    Sì, è incredibile. Piuttosto repellente, anche.
    @Linda:
    Sì, sarebbe stata una buona idea. Peccato che sul momento non mi sia venuta. Peccato davvero.
    @LaNoisette:
    Mi ricordo benissimo di Esplosiva ^__^
    (Ma mi è dispiaciuto vedere come il tanto decantato Trasferimento alla fine si è mangiato TUTTI gli apostrofi dei tuoi vecchi post).
    E sì, sono solo voci. Oggi ho anche ricostruito come sono nate. All'anima del processo deduttivo, viene da dire.
    @la povna:
    ah, la scuola è un ambiente in buona parte femminile, ma quei pochi maschietti che circolano da noi non esitano MAI a dare il loro contributo speculativo!

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  6. Motivo per cui non frequento capannelli di colleghi e tengo fuori dai miei padiglioni auricolari i suoni inascoltabili di chi sta a concionare o fare taglio e cucito.

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  7. La Giovane d'oggi, sempre e quando sia vero, sara forse priva del Senso dei Valori. Ma adulti, che peraltro dovrebbero essere dei modelli, che si dilettino a far del gossip, becero, su una ragazzina, mi sembra che sul Senso dei Valori stiano messi incommensurabilmente peggio. Aggiungo che questo non è pettegolezzo. Questa è crudele meschinità.

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  8. @Mel:
    Vedi, Mel, quando la scuola è piccola SONO I CAPANNELLI che vengono a cercare te!

    @iomestessa:
    "si dilettano" è davvero l'espressione giusta: il piacere della maldicenza sprizza dai loro occhi, nonostante l'aria compunta. O forse proprio grazie all'aria compunta, non so.
    Sulla meschinità, purtroppo, mi sembra davvero che non ci siano dubbi.

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