martedì 15 aprile 2014
Il Vero Insegnante non teme il ridicolo - 3 - L'importanza delle dovute forme
Una mattina, entrando in una Terza assai seria e studiosa per l'Approfondimento, trovai una dolce sorpresa: gli allievi avevano deciso di festeggiare il compleanno della loro insegnante di Matematica (che aveva giusto allora terminato la sua ora) e allo scopo avevano portato un paio di squisite torte fatte da due abili nonne, qualche salatino e un po' di bevande gassate. Mi unii di buon grado ai festeggiamenti, mi strafogai con le enormi torte e mi congratulai con le nonne. Finito che ebbi di nutricarmi avviammo un po' di esercizi di analisi del periodo, quand'ecco che una delle più studiose e serie tra le fanciulle si alza e mi domanda "Prof, posso prendere la coca?".
"Assolutamente no!" proclamai fieramente "Non puoi pensare che ti autorizzi a fare una cosa del genere davanti a me!".
Scambio di sguardi perplessi. Non sono mai stata famosa come Implacabile Fustigatrice di Costumi, e fino a poco prima avevo bagordato allegramente con loro...
"Prova a chiedermelo in forma più appropriata, cara" suggerii.
"Per favore, prof, posso prendere la coca?"
"No".
"Prof, potrei prendere la coca?"
"Non se ne parla nemmeno".
"Prof, le dispiace se prendo la coca?"
"Certo che sì".
Andammo avanti per un bel po', mentre la Terza tentava tutti i condizionali e le formule di cortesia possibili e immaginabili. Finalmente qualcuna ebbe un lampo di ispirazione.
"Prof, posso prendere la cocacola?"
"Ma certo, cara, non importa nemmeno chiederlo".
E tra una cocacola e una fanta finimmo sia gli esercizi che l'ora di Approfondimento.
"Vedete" spiegai sul finire "Non c'è niente di male se un insegnante partecipa ad un innocente festicciola di classe a base di dolci e bibite analcoliche, ma non potete pensare che un docente nel pieno delle sue funzioni autorizzi, in sua presenza e durante l'orario scolastico, il consumo di droghe il cui uso è severamente vietato dalla legge".
"Certamente no" convennero i ragazzi contriti.
Perché il nostro è un lavoro delicato, e occorre sempre stare attenti a non dare il cattivo esempio né incoraggiare la licenza.
E però, incoraggiare anche a Jakobson e alla teoria della comunicazione ha il suo bel perché, dai... Suvvia, il contesto! ;-)
RispondiEliminaDai, ma non ti è scappato da ridere?
RispondiElimina:-D
Mi sarebbe piaciuto vederti (eheheh), seria e 'inflessibile'...
RispondiElimina@lapovna:
RispondiElimina...Jakobson? Chi era costui?
@Linda:
Diciamo che in Sala Insegnanti, quando l'ho raccontato, ci siamo fatti delle belle risate ^__^
@ cautelosa
Assolutamente! Al mio confronto, Catone il Censore era un uomo bonario e accomodante :)
Dal "vedete..." in poi sarei caduta a terra. Dal ridere :-)
RispondiEliminaIn effetti ci siamo divertiti tutti non poco. Ragazzi compresi ^__^
RispondiElimina(a proposito: auguri e buon cioccolato)