Questa è la mappa di Thorin, figlio di Thrain figlio di Thror, con tanto di draghetto sul monte Erebor
A metà Novembre, finite tutte le fiabe e favole e miti biblici dell'antologia, in classe abbiamo iniziato la lettura integrale dello Hobbit, tre ore a settimana e nelle altre tre grammatica.
Approvato dai genitori, a lungo atteso dai ragazzi, il libro ha riscosso un ampio successo di critica e di pubblico, popolando le nostre frasi di grammatica di draghi, di hobbit e di coppe d'oro tempestate di smeraldi. A Natale, con mirabile tempismo ma senza poterlo prevedere, eravamo arrivati esattamente al punto in cui è arrivato il il primo film della trilogia, diligentemente visto da tutti gli alunni (e qualcuno ha anche profittato dell'occasione per vedere o rivedere la trilogia del Signore degli Anelli). A Gennaio abbiamo poi proseguito fino a concludere felicemente verso metà Febbraio.
Il libro è stato letto quasi integralmente dai ragazzi: talvolta mi prendevo la prima mezza pagina, onde sfoggiare la mia morbida e ben modulata lettura espressiva (soprattutto alla quinta ora, quando erano irrequieti, serviva a calmarli; o forse ad addormentarli?) poi passavo la mano. Abbiamo tenuto una media che andava intorno alle dieci-undici pagine per lezione.
I libri stavano ben impilati nell'armadio, insieme al mio, che si distingueva subito per il formato più grande, la copertina in carta azzurra e l'aspetto un po' troppo vissuto. Nei giorni di Hobbit, e soprattutto di Lunedì, quando con loro avevo solo l'ultima ora, arrivata in classe trovavo tutti pronti con i loro libri sul banco e il mio in bella vista sulla cattedra, col segnalibro del film del Signore degli Anelli che sporgeva, ed era un quadretto che faceva molto "seduti tutt'intorno al focolare".
Inizialmente gli facevo fare il punto di dov'eravamo arrivati e cosa era successo l'ultima volta, poi abbiamo smesso, non so nemmeno perché - o meglio lo so: era sostanzialmente una perdita di tempo.
A volte la lettura veniva interrotta da disquisizioni più o meno colte su hobbit, draghi, anelli e consimili (ma anche sui massimi sistemi). A volte cercavamo il punto preciso sulla mappa. Spesso interrompevano per chiedere il significato delle parole che non conoscevano - in effetti l'unico ritorno didattico visibile è stato un rispettabile ampliamento del lessico e una lettura ad alta voce decisamente migliorata.
Inizialmente avevo previsto tutta una serie di raffinati interventi didattici per inframmezzare la lettura, ma la classe sembrava godersela così tanto che mi è mancato il cuore, e ci siamo limitati a leggere, con qualche chiacchierata di intermezzo.
L'unica verifica seria che ho fatto è stata una comprensione del testo piuttosto complicata sul capitolo dell'Archengemma, che hanno svolto a casa, e il riassunto di un altro capitolo, sempre per casa (soltanto dopo ho scoperto che era il primo riassunto che le creature avevano fatto in vita loro: alle elementari non avevano ritenuto necessario iniziarli a cotale arte). Poi ci sono state tre prove di lettura, con tanto di voto e un mega-riassunto finale a coppie, una o due righe per capitolo.
Ho meditato di fargli fare una scheda e ho lasciato perdere. Ho meditato di dargli un tema sull'argomento e ho lasciato perdere. Ho meditato infine di lasciargli il buon ricordo di un libro letto per il proprio piacere e senza tagliole al varco, e mi sono detta che probabilmente anche il Professore avrebbe preferito così.
Ho tenuto i riassunti in un cantuccio senza guardarli, poi li ho ripresi in mano pochi giorni fa per correggerli, come avevo programmato - e ho scoperto che, anche se parecchi di loro avevano fatto un lavoro egregio, tutti comunque erano cresciuti moltissimo in questi tre mesi e mezzo - come risultava dal confronto con le comprensioni del testo fatte la settimana scorsa e che stavo finendo di correggere.
Ieri gli ho riportato i micro-riassunti, muniti delle solite annotazioni e commenti, poi gli ho annunciato che un'ultima prova li aspettava al varco: un riassunto dell'intero libro, il più corto possibile ma dove ci fosse l'essenziale della storia. Avevo aspettato apposta la fine dell'anno, gli ho spiegato, perché a quel punto avrebbero dimenticato una parte della trama e dei collegamenti e avrebbero ricordato solo l'essenziale.
Blackie si è scusata dicendo che lei, che aveva saltato alcune parti perché a volte era mancata a scuola, giusto la settimana prima se lo era riletto tutto, e quindi se lo ricordava benissimo. E qualcun altro ha detto che nel frattempo si era comprato e guardato il DVD.
Dietro mie istruzioni hanno ripercorso la storia, con in mezzo una discussione sulla spada, l'anello e i bottoni strappati di Bilbo durante la fuga dalla caverna. Poi hanno improvvisato il riassunto mignon e naturalmente ho trovato qualcosa da ridire su ognuno di loro ma ho messo dei buoni voti perché stavano facendo una cosa decisamente difficile.
E a questo punto il nostro viaggio con la compagnia formata da tredici nani, un hobbit e uno stregone si è felicemente concluso, con i più sinceri ringraziamenti al Professore.
L'anno prossimo, probabilmente, toccherà ai fantasmi.
Quanto al mio Hobbit, decisamente pesto e ammaccato dopo questo intenso uso, verrà rilegato durante l'estate. Spenderò molto di più che a ricomprarlo nuovo, ma proprio non è possibile buttare via e rimpiazzare un volume con cui si è condivisa un'esperienza simile.
Che dire... mi sono commossa. Da lettrice recente, da mamma, da ex-alunna ed eterna ragazzina. Brava tu e bravi loro. ^___^
RispondiEliminaGrandissima tu e la lettura dello Hobbit in classe
RispondiElimina!
Dove insegni???
Così ci mando i miei figli!!!!
Un Saluto!
P.s.: Mi sono commosso anch'io!!!
Mi sono immaginato nella tua classe, nascosto in un angolo ad ascoltarvi ... Ricordo ancora la prima lettura del Signore degli Anelli: tre giorni di fila smettendo solo un paio d'ore per dormire (allora ero un po' folle).
RispondiEliminaAnche il mio viaggio si è ben concluso, con tanto di visione del film e discussione sugli adattamenti. Ci abbiamo fatto sopra una verifica, ma è stata presa come abbastanza divertente, in realtà.
RispondiElimina@Linda:
RispondiEliminaBravi loro, senz'altro. E fortunata io ^__^
@Sor Pampurio
Provincia di Firenze, e a quel che ho capito lontana da quasi tutti voi, anche se prenderei volentieri i vostri figli ^__^
(che loro prenderebbero volentieri me, però, resta tutta da vedere...)
@il grigio
mmhhh... ricordo di avere letto l'Ordine della Fenice di Harry Potter fermandomi solo ogni tanto per dormire... ma era un'estate molto calda e a dormire non ci riuscivo. Altrimenti, mi sarei adattata di buon grado a ritmi più blandi.
Complimenti per la resistenza, comunque.
@la povna
Ecco, a me verifiche divertenti non ne venivano in mente. Forse perché sentivo che andava bene così per loro. Considera che hanno 12 anni, non 16, e che hanno lavorato con grande accanimento in tutte le materie.
@Per tutti: garantisco che a vederci in classe, nei giorni di lettura, eravamo davvero un quadretto carino. Il Professore sarebbe rimasto lusingato, sono sicura ^__^