lunedì 3 dicembre 2012
Sulla crociata contro gli insegnanti - 2 (Monti e le due ore in più degli insegnanti)
In tanti abbiamo assistito, un anno fa, all'insediamento del Governo dei Tecnici piangendo lacrime di commozione: basta con il pressappochismo, le dichiarazioni a cazzo, le cacce alle streghe, l'evasione fiscale elogiata, gli elettori insultati dall'alba al tramonto e dal tramonto all'alba, le barzellette del neolitico ai summit internazionali, le corna dietro le spalle del ministro francese a mo' di scherzo. Basta, basta, basta. Eravamo tornati un paese serio, finalmente!
Le barzellette sono effettivamente sparite dal repertorio del nostro Consiglio dei Ministri, e gli insulti agli elettori si sono notevolmente ridotti (anche se di certe sortite sulla noia del posto fisso e sui giovani sceglioni avremmo fatto volentieri a meno). Sono anche cessate quelle sconfortanti copertine dei giornali stranieri con foto dell'ex-presidente del consiglio in atteggiamento assai allegro e titoli invero poco lusinghieri per il nostro paese. Per quanto riguarda il pressappochismo e le dichiarazioni a cazzo, tuttavia, non sono state solo rose e fiori, specie per un settore che all'inizio il Governo dei Tecnici sembrava avere messo in un rilassante dimenticatoio: la scuola.
Una bella mattina, ricordandosi all'improvviso che i professori lavoravano in cattedra solo 18 ore a settimana, qualcuno nel Governo dei Tecnici lancia l'idea di passarli a 24 ore ma senza cambiare il contratto né aumentare lo stipendio. Un aumento orario del 33,3 periodico per cento senza un centesimo di aumento dello stipendio e senza intervenire sul contratto, peraltro scaduto dalla notte dei tempi.
Strano ma vero, qualcuno ha protestato. Qualcun altro poi deve avere fatto osservare al Governo dei Tecnici che c'era pure un qualche vago rischio di ricorso. Comunque sia, l'articolo di legge, approvato da un intero Consiglio di Ministri Tecnici (un tantino ubriachi, si presume) sparisce rapidamente senza lasciar traccia se non in qualche strascico di polemiche sugli insegnanti che difendono i privilegi della (loro) casta.
Passa qualche settimana e la tempesta sembra rientrata. Ma il Presidente del Consiglio dei Ministri Tecnici decide di concedersi una comparsata televisiva a Che tempo che fa, dove lamenta di aver trovato "in alcune sfere del personale della scuola grande spirito conservatore, grande indisponibilità a fare, per esempio, due ore in più settimanali, il che avrebbe permesso di liberare risorse per fare più seriamente politiche didattiche".
Ora, lasciamo stare che nessuno ha parlato di due ore bensì di sei; sorvoliamo pudicamente sul fatto che le ore in più non sarebbero state pagate, creando un precedente pericolosissimo per qualsiasi lavoratore; evitiamo di insistere sul fatto che, in quella forma, si trattava di un provvedimento anticostituzionale. Ma, professor Monti, di grazia, cosa accidente intende per "politiche didattiche"? La scuola esiste solo in funzione della "politica didattica", non è che viene usata per allevare canguri. Le "politiche didattiche" noi insegnanti le facciamo dall'alba all'ora del té, e in effetti sono l'unica cosa che facciamo. Liberare risorse (ovvero far lavorare di più e aggratisse il personale già presente) per fare seriamente (?) "politiche didattiche" vuol dire semplicemente aumentare le ore di insegnamento del personale. Che non vuole lavorare gratis perché è conservatore.
Siamo sinceri, per dire queste stupidaggini Brunetta bastava e avanzava, non c'era motivo di scomodare i professori della Bocconi...
Sono d'accordissimo.
RispondiEliminaAnche i 'tecnici', per quanto apprezzati a livello internazionale, hanno i loro momenti di... 'scleramennto'...
Naturalmente, con una 'n' solamente; ma il raddippiamento inappropriato, forse, rende meglio l'idea... (eheheh!)
RispondiEliminaIo sono polemica e rissosa e a queste sparate risponderei con:"Ok, lavoro due ore in più gratis ma tu mi stacchi immediatamente l'assegno che il sacrificio del corpo docente produce, assegno circolare alla firma come nei rogiti notarili!"
RispondiEliminaEh, ti ricordo però che Brunetta era in corso per il Nobel, mica pizza e fichi ;-)
RispondiEliminaIn corsa, non in corso, sorry (io non corro da nessuna parte)
RispondiEliminaIl tuo post è un saggio compendio di tutto quello che va detto a proposito della "trovata" del governo Monti. Non c'è da aggiungere altro. O forse sì. La pantomima di Monti a Che tempo mi ha deluso assai, ritenendo io che un tecnico al governo non debba esternare, nel corso di una trasmissione d'intrattenimento, cosa intenda "fare" o disfare in un campo delicatissimo quale quello scolastico o sanitario e così via. Anch'io ritenevo che quei tristissimi tempi fossero terminati o che ci potessimo prendere una pausa prima del prossimo governo, ma mi sono sbagliato.
RispondiEliminaOT: Complimenti per la corona! :-)
Applaudo e basta. Perché hai già detto tutto tu.
RispondiEliminaEcco, appunto. Applaudo anch'io! :-D
RispondiEliminaieri sera ho visto per caso durante lo zapping il ministro tecnico della scuola sempre a che tempo che fa, beh ha detto sì che c'è bisogno di aumentare gli stipendi e che servono risorse a lungo termine per ridare dignità e importanza al docente scolastico, ma che essendo un governo tecnico in carica per pochi mesi non c'era il tempo per mettere mano a riforme serie e consone.
RispondiEliminamah.....tutti hanno belle parole...troppe parole
@LGO
RispondiEliminaTu non corri, ma Brunetta sì che dovrebbe correre, e ben veloce!
@Agrimony
Guarda, io non ho niente contro le belle parole, nemmeno quelle vuote che nessuno ha la benché minima intenzione di mettere in pratica. Voglio dire, non mordono. A inquietarmi sono le stronzate travestite da stronzate, ad esempio quella curiosa storia del bastone e della carota...