domenica 16 settembre 2012
Manuale del Perfetto Insegnante - Il Gran Mistero dei Libri di Inizio Anno
La scuola è indubbiamente luogo di Grandissimi Misteri, ma pochi di essi si possono paragonare, per grado di misteriosità, al Gran Mistero dei Libri di Inizio Anno.
E' noto infatti a chiunque lavori nella scuola che l'anno scolastico inizia a Settembre ma i libri vengono adottati nel Collegio Docenti di Aprile, cinque mesi prima. E' altresì noto a chiunque abbia a che fare con la scuola, avendo dei figli di cui deve curare l'istruzione, che già ai primi di Giugno è pronta per loro una lunga lista di costosissimi libri di cui è richiesto l'acquisto entro l'inizio del successivo anno scolastico - ovvero tre mesi e qualche giorno dopo.
E' infine noto a chiunque conosca il viver del mondo che la stragrande maggioranza dei suddetti genitori, ritirata la lista, si dirige, con la lista in questione, in tempi assai brevi verso la libreria o cartoleria più vicina o più da loro apprezzata e provvede ad ordinare i libri in questione (le poche eccezioni, costituite da genitori che sopravvivono ai limiti estremi della società cosiddetta civile, non hanno rilevanza statistica, anche perché spesso ad occuparsi della questione libri al posto loro ci sono i servizi sociali che non di rado provvedono a contattare la scuola spiegando che non c'è una lira e chiedendo se è possibile raccattare i libri in qualche modo, grazie).
E' altresì noto a chiunque lavori in una scuola che le adozioni dei libri sono attualmente vincolate per un certo numero di anni e dunque qualsiasi editore è in grado di predire con un buon margine di approssimazione e con un certo anticipo le richieste librarie cui dovrà far fronte entro l'inizio dell'anno scolastico venturo.
E' infine noto a chiunque che, al giorno d'oggi, gli ordini delle merci non viaggiano più a dorso di cammello, su barche a vela o su carretti trainati da pazienti ma non velocissimi asinelli; al contrario, grazie ai moderni mezzi di comunicazione, tra produttori, intermediari e distributori di qualsivoglia prodotto industriale è in atto ormai da tempo una rete di collegamenti che permette di seguire in tempo reale sia la produzione che la distribuzione del qualsivoglia prodotto industriale di cui sopra, permettendo con ciò di adattare sul momento l'offerta alla domanda ed evitando in tal modo lamentevoli sprechi o deplorevoli carenze del prodotto in questione.
A ciò va aggiunto il non trascurabile dettaglio che, salvo pochissime eccezioni, anche quelle non di rilevanza statistica, l'acquisto dei libri scolastici avviene in un solo periodo dell'anno, ovvero all'inizio delle lezioni.
E' infine noto a qualsivoglia insegnante che, al momento dell'inizio dell'anno scolastico, una buona metà degli alunni non dispone dei libri scolastici per l'anno in corso, e almeno un quarto di costoro non ne disporrà per circa un mese.
Come ciò possa avvenire è un Grande Mistero per il quale da sempre sono state proposte varie spiegazioni.
La prima è che gli editori di libri scolastici siano curiosamente indifferenti alle loro vendite, evitando di stampare un numero adeguato di copie. Il che non ha senso, perché non si capisce per quale motivo un editore dovrebbe rinunciare volontariamente ad un celere incasso.
La seconda è che il sistema di distribuzione sia inefficiente - il che ha ancor meno senso: perché si dovrebbe trascurare la distribuzione in un settore così sicuro e redditizio come quello dell'editoria scolastica?
La terza è che alcuni dei venditori al dettaglio siano trascurati, rimandando per lungo tempo la comunicazione dell'entità e quantità dei libri loro richiesti - e anche questo appare molto strano, specie in tempi di crisi economica (e ogni venditore al dettaglio di qualsiasi categoria da gran tempo assicura che siamo in piena crisi economica); perché mai dovrebbero posticipare l'ingresso di un'entrata sicura e anche piuttosto consistente nelle loro casse ormai perennemente vuote e invase solo da fitti festoni di ragnatele?
La quarta è che tale trascuraggine vada estesa uniformemente ai tre rami coinvolti, ovvero produzione, distribuzione e vendita al dettaglio - ma con questa spiegazione l'assurdità risulta moltiplicata per sé stessa per ben tre volte - elemento, quest'ultimo, che porta in effetti a considerare che si tratti della spiegazione con più alto tasso di veridicità.
Ad ogni modo, il risultato di tutto questo si traduce in un notevole incomodo per insegnanti e alunni che, nelle prime settimane dell'anno scolastico, devono arrangiarsi variamente usando un mix di fotocopie e schemi-da-copiare-alla-lavagna, con una congrua serie di difficoltà aggiuntive legate ai compiti da svolgere a casa.
Cosa può fare davanti a questo assai irritante intralcio il Perfetto Insegnante, oltre a lanciare cospicue maledizioni in lungo e in largo?
Il Perfetto Insegnante ha a disposizione soltanto due possibilità. La prima è lamentarsi cospicuamente con gli editori; tuttavia tale tecnica, per quanto coscienziosamente applicata, porta ad esiti talmente minimali che la gran parte degli insegnanti la trascura completamente - e tuttavia varrebbe forse la pena di tentare di batterla con qualche continuità, rivolgendosi direttamente agli editori e non coinvolgendo i rappresentanti che, a buon diritto, si sfileranno dalla questione limitandosi a dire che loro non c'entrano (il che è la pura verità).
La seconda soluzione è riflettere con perspicua cura se i libri acquistati sono davvero indispensabili e se non esiste un modo di evitarne o limitarne l'uso. Qualora la scuola disponesse di un adeguato grado di sussidi didattici, un po' di applicazione permetterebbe di scoprire interessanti alternative almeno per alcuni campi di applicazione. Sempre in questo ambito, è possibile tentare di provvedersi usando libri in precedenza usati da altri alunni e da loro gentilmente lasciati alla scuola. Tutto ciò presenta molte difficoltà tecniche ma è possibile che, applicando una certa larghezza di vedute e consigliandosi con colleghi e amici, alcune di queste difficoltà si rivelino sormontabili e aggirabili, magari con l'aiuto di una fotocopiatrice che lavori di buona lena.
Potrebbe infatti essere che, incoraggiate da una cospicua dieta dimagrante, le capacità gestionali e organizzative di editori e distributori subiscano un netto miglioramento e l'arrivo dei libri scolastici gradatamente migliori, così com'è possibile che un giorno il lupo e l'agnello giacciano fianco a fianco e l'agnello possa, in tali circostanze, concedersi il piacere di una serena dormita.
Come ti capisco. Quest'anno per la prima volta - dopo avere praticato nei fatti la 1 per anni (il libro in adozione non mi piaceva, e mai o quasi l'ho usato) - volevo usare il meraviglioso libro da me scelto.
RispondiEliminaE mi sono avviata tristemente alla 1...
Quarta: i genitori, in crisi economica, pur avendo la lista dei libri, rimandano rimandano l'acquisto sperando sempre che capiti una settimana in cui togliere duecentotrenta euro dal bilancio famigliare non sia così disastroso come appare in quella settimana lì.
RispondiEliminaOnde per cui, l'acquisto dei libri non è scaglionato nei mesi, ma è concentrato nella prima o seconda settimana di scuola, e i cartolai si precipitano in massa tutti insieme all'attacco dell'unico distributore della zona che, non avendo avuto ordinazioni fino a quel momento, si è premurato di non ordinare troppo per non avere resi, così come fanno i cartolai, che acquistano i libri per te soltanto quando tu vai lì con la lista, loro te la timbrano e ti minacciano di sofferenza inenarrabile se non ritiri tutto quello che c'è scritto lì sopra.
Grande cosa un sito di vendita di libri, elettronica, ebook, eccetera, che ti rimanda al sito dell'associaizone editori, dove trovi città, scuola classe, spunti i libri che vuoi e dopo quattro giorni li hai a casa con lo sconto del 15%.
Contrinbuendo in tal modo alla sofferenza del cartolaio che l'anno dopo avrà ancora meno libri da vendere.
Son brutte cose.
Da noi è un triste pellegrinaggio di genitori che ti comunicano che non possono permettersi la spesa... Cerchiamo di aiutarli ma la coperta è corta
RispondiEliminaDa mamma ho sempre prenotato il giorno dopo la fine della scuola i libri successivi, puntualmente (tranne inglese) mi ritrovavo a fare mille e millekm di coda tre giorni prima (se andava bene) dell'inizio scoalstico.
RispondiEliminaTre anni fa ho optato per l'ipermercato, 15% di sconto ed sms al momento dell'arrivo con libertà sui tempi di ritiro....e ciao coda.
Quest'anno 70%libri usati e zero sbattimento visto che erano del fratello della tata della mia piccolina
Questa cosa è sempre successa anche quando andavo a scuola io (da alunna), quindi la crisi non c'entra (o al massimo può acuire il problema)... il mistero resta!
RispondiEliminaCertamente la crisi economica non ha aiutato, ma nella nostra zona non si sente troppo e soprattutto non si è mai sentita troppo. Il effetti il fenomeno è stabile e negli ultimi anni non l'ho visto aumentare. Tra l'altro il copmune dà dei contributi rispettabili, su richiesta - e le richieste negli ultimissimi anni sono aumentate (così come il problema di pagare la gita di fine anno). Il fenomeno invece mi sembra stabile.
RispondiEliminaTra l'altro ci soo editori che impiegano tempi assurdi a mandare i libri anche agli insegnanti (col consistente rischio che l'insegnante finisca per accorgersi che senza certi libri la vita va comunque avanti...)
Altra tessera del puzzle: da qualche anno i supermercati della grande distribuzione hanno preso in mano la faccenda, e molti genitori la lista la portano lì. Ebbene, anche chi li prende attraverso le reti dei supermercati - che, si suppone, non sono del tutto impreparati nel settore della sitribuzione) arriva spesso all'inizio dell'anno con metà libri.
RispondiEliminaIo sto per scrivere alla casa editrice di un ottimo libro che mi sono scelta per segnalare la cafoneria del loro distributore.
RispondiEliminaOT, ps. Ero convinta di averti spedito già il famoso materiale di scrittura creativa, perdono! L'ho fatta ora al tuo indirizzo murachanmurasaki.
RispondiEliminaFotocopie e schemi o in cartaceo o via mail. Non c'è attualmente altra soluzione. Fastidiosa in ogni caso.
RispondiEliminaApprezzabile la tua analisi delle dinamiche. Complimenti! :-)
Grazie, Mel!
RispondiElimina@ ' povna
tutto ricevuto, grazie ^__^