Che ma, sì, insomma... la TAC è risultata negativa, ma c'è una forte anemia e non si sa bene da dove venga.
Pronta e inevitabile interviene, a voce forte e chiara, la prof. Casini: "Eh, se è quello che aveva mia madre, non te lo dico cos'era sennò ti prendi un accidente, ma è stata una cosa tremenda, non ti dico cos'era ma poi è morta, per assisterla era una tragedia, era un cancro all'intestino, figurati, quindi ti lascio immaginare".
E' stata così rapida e il discorso è stato fatto in maniera talmente continuativa che nessuno ha avuto il tempo materiale di infilare una parola per cercare di attenuare un minimo il suo abominevole intervento.
"...veramente la TAC sarebbe negativa..." mormora mitemente lo sventurato, preso forse troppo di sorpresa per trovare la forza di mandare la Casini direttamente a Fanculo.
"Mah, se lo dici tu... comunque la TAC non è sempre indicativa. Non è per dirtelo che poi ci rimani male, ma se è quello non se ne esce".
Il poveretto è senza parole, esattamente come me - che alla fine riesco comunque a intervenire riciclando la storia su un'anemia grave che dipendeva dal fegato ed è stata poi brillantemente curata, che attribuisco a mia madre, e provvidamente qualcuno chiama la Casini per parlare di qualcos'altro.
Sì, lo so, in qualsiasi ufficio o scuola o luogo di lavoro si trova qualcuno pronto a predirti le più lugubri disgrazie financo se hai un giradito, ma l'intervento della Casini è stato davvero notevole per la sua fulminea brevità. Di solito i Malauguranti infilano nei loro discorsi qualche pausa, se dicono "ah, non voglio dirti cos'aveva in realtà" maturalmente hanno cura di dirtelo al più presto, ma lasciano qualche secondo di pausa, aspettano una domanda, infilano una frase di circostanza, lasciano capire che... la Casini invece non ha avuto la minima esitazione e nel giro di una cinquantina di parole scarse racchiuse praticamente in un'unica frase è riuscita a includere i preliminari di circostanza e la certezza di un esito negativo - ed è assolutamente possibile che la sua non fosse una consueta frase maligna di malaugurio travestita con parole di circostanza, ma solo una reazione istintiva alle parole chiave "anemia" e "madre ammalata" che le hanno riportato alla mente la sua personale vicenda - perché lei, delle sue personali vicende, da sempre, trova indispensabile fare partecipe chiunque si trovi nelle sue vicinanze, indipendentemente dal fatto che sia amico, nemico o indifferente.
Insomma, è possibile che non abbia nemmeno la parziale scusante di essere un avvoltoio.
Come nota aggiuntiva preciso che la Casini è una collega insopportabile, una compagnia irritante, una persona acida e corrosiva in sommo grado... ma in classe si mostra un'insegnante abile e preparata. Piuttosto apprezzata dai ragazzi, anche - che sono infatti gli unici dei quali non sempre dice male.
Invero, molti sono i Misteri Insondabili del nostro strano lavoro.
Va da sé che il Sostegno, dopo quell'abile tirata, non aveva l'aria particolarmente contenta.
Mi ricorda una collega di scienze. Tornavo dal nord, dalle commemorazioni per il primo anno dalla morte di ET. Avevo preso un giorno di permesso, ma il pomeriggio c'era consiglio di classe, arrivai direttamente da lì. Ero un po' stremata e mi fermo a parlare con Snape (che sapeva tutto) e mi chiedeva e mi parlava. Si intromette collega di scienze: "Ma dai! Ecco perché non c'eri? Ma di che cosa era morto il tuo amico, era giovane?"
RispondiEliminaRispondo a monosillabi: "All'improvviso, cuore, sì purtroppo".
E vengo interrotta dalla sua voce maleducata:
"Ma si drogava?"
Le 'aquile' si trovano dappertutto...
RispondiEliminaQuelle che trovano sempre la parola sbagliata nel momento sbagliato...
Cara, del tutto OT per dirti che da oggi sono qua: http://nemoinslumberland.wordpress.com/
RispondiEliminaTi aspetto!
Quadretto molto veritiero, direi macchiaiolo, della prof in questione.....sai bene cosa ne penso!
RispondiElimina