lunedì 12 settembre 2011

Taglio del Nastro 2011 - Back To the Native


Dopo due anni di esilio a Hogsmeade (uno dei quali pure volontario) St. Mary Mead si era trasformata ai miei occhi in una sorta di Terra Promessa, le cui cupole dorate scintillavano nei miei ricordi quando la sera sospiravo accanto al fuoco del bivacco, imbacuccata nel mio mantello da pellegrina.
Poi, chiaramente, uno ci ritorna e scopre che non sono proprio tutte rose e fiori. E' vero, la Cleptomane non c'è più, avendo chiesto il pensionamento anticipato dopo che il Preside in Transito ha mostrato l'assurda pretesa di vederla lavorare. Non c'è più nemmeno la Collega Urlante di Matematica - e ciò è davvero gradito, dal momento che sarebbe stata la mia collega di matematica. E non nego che entrare in un'aula a misura di essere umano, che ospita comodamente i suoi 16 alunni mi abbia assai racconfortato, e che avere sin dal primo giorno sia i registri di classe che quelli personali sia una gran comodità.
Tuttavia qualche inconveniente c'è.
Un orario demenziale, ad esempio. Passo quindici ore con la Terza... su quattro giorni, e senza nemmeno una prima ora. Ho una prima ora di Approfondimento, in compenso, che è utile quanto è utile una bicicletta per un pesce.
Si sono scusati. Mi hanno spiegato che è venuto un orario piuttosto buono per tutti tranne che per me. Ci hanno provato e riprovato in tutti i modi, ma il sistema non ne vuol sapere.
Evvabbè.
Poi c'è la LIM, la grandiosa LIM di prima classe, con collegamento a banda larga, bella, fascinosa e facile da usare, al cui confronto quella di Hogsmeade era un carretto.
E che stamani non si è accesa. O meglio, si è accesa ma non prendeva il segnale dal computer.
E naturalmente l'addetto non c'era.

Si sa, all'inizio dell'anno ci vuol pazienza.

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