Naturalmente conosciamo tutti la Sachertorte
(anche perché non mi sembra proprio il caso di continuare a farci del male)
"Preparai la torta con il cioccolato, la decorai con cura e la mangiai con la mia famiglia".
Ai miei occhi codesta era una magnifica frase, perché in essa ben tre diversi complementi erano introdotti dalla preposizione con. Infatti (ero convinta):
preparavo la torta per mezzo del cioccolato (complemento di mezzo)
la decoravo in modo accurato (complemento di modo)
e infine la mangiavo insieme alla (mia) famiglia (complemento di compagnia).
Insomma, la classica frasetta semplice e innocua di analisi logica.
A dir la verità nessuno mi ha contestato che con la famiglia fosse complemento di compagnia. Anche con cura, nel complesso, è stato accettato di buon grado come complemento di modo.
Ma il cioccolato non è andato via per niente liscio, proprio no.
Ha cominciato la Seconda Nevrotica (quella che, in teoria, sa tanto bene l'analisi logica) insorgendo compatta: la torta con il cioccolato è complemento di modo.
"Ma no, è di mezzo" provo a insistere.
La classe sfrigola, schiocca e sussulta: ma no, è di modo, che altro potrebbe essere se non complemento di modo?!
Insorgo fieramente anch'io e proclamo che era complemento di mezzo, punto e basta.
Un ragazzo di buon cuore suggerisce che forse volevo dire "di modo" e mi sono confusa. Se non altro, c'è da apprezzare la delicatezza d'animo, che in quella classe è merce perfino più rara che nella mia seconda.
Qualcuno, visto che non voglio il complemento di modo e che quello di mezzo gli risulta improponibile, suggerisce il complemento d' unione e quello di materia.
Respingo l'uno e l'altro: la torta non è fatta solo di cioccolato, né io e il signor cioccolato la prepariamo insieme (anche perché, se ci fosse di mezzo il signor Cioccolato che mi aiuta, caso mai sarebbe un complemento di compagnia)
Dopo lunghe dispute decido di passare alla frase successiva e prometto di esaminare la questione con la Decana di Lettere - cosa che, per colpa di una lunga serie di intralci, non è ancora avvenuta.
Seguono una serie di consultazioni con amiche e colleghe.
Il complemento di modo, vivaddio, viene escluso all'unanimità.
Il complemento di mezzo viene escluso con quasi altrettanta decisione.
"Ma non è come quella roba, il forno a gas, la caldaia a metano, la torta al o con il cioccolato?" provo timidamente.
"La caldaia funziona tramite il metano, la torta è fatta anche con il cioccolato" mi si obbietta.
"Ma la torta al cioccolato è una cosa che non puoi fare se non per mezzo del cioccolato. Altrimenti si chiamerebbe in un altro modo, no?".
Mi ricordo di precisare che il verbo era "Preparai". La presenza del "Preparai" cambia tutto, mi spiegano. Eppure, sostengo, una torta al cioccolato dovrebbe essere, sempre e comunque, una torta preparata con l'ausilio e la partecipazione del cioccolato, anche se il verbo fosse "spiaccicai", "servii" o "eliminai". Comunque, se la torta "è preparata" con il cioccolato, allora, allora sì, è complemento di mezzo. Negli altri casi no, è complemento di compagnia.
Ma è sempre la stessa torta, provo a insistere. La preparo con gli stessi ingredienti e lo stesso procedimento.
Ci fermiamo un attimo prima del litigio.
Qualcuno osserva che se la torta fosse preparata amalgamando le uova con il cioccolato, allora sarebbe senz'altro complemento di unione.
Io continuo a non capire la differenza tra una caldaia a metano e una torta con il cioccolato ma mi cheto perché voglio arrivare viva all'ora dell'uscita.
Rimango e ribanano sulle mie posizioni, continuo a pensare che con il cioccolato è complemento di mezzo, ma ad ogni modo ho tolto la frase incriminata dal compito di analisi logica che ho dato alla mia seconda (e che hanno comunque fatto malissimo).
Ma tutti sti complementi sono un'invenzione moderna o c'erano anche prima? io non me li ricordo così tanti
RispondiEliminaVoto per il complemento di compagnia... se non fa compagnia il cioccolato non vedo chi altri...
mmmh... effettivamente anche secondo me la situazione è ambigua.
RispondiEliminaescludo sicuramente MODO.
potrebbe essere MEZZO se "con il cioccolato" è riferito al verbo preparare, ma se fosse riferito alla torta (cosa assai plausibile, visto che potrebbe essere trasformato in "torta AL cioccolato"), direi che siamo di fronte ad un fantastico complimento di qualità.
la 'povna (riemersa da una 14 ore di scrutini - no, non è un errore di battitura, proprio 14 - e da una partita a flipper tra scuola e provveditorato, di città in città, di treno in treno) concorda con la noisette: tutto sta interpretare se "con il cioccolato" sia riferito al verbo, o alla torta. in mancanza però di ulteriori precisazioni, pensa anche lei che nell'interpretazione comune ci si trovi fronte al complemento di qualità (anzi: considerando la foto e l'acquolina, di Qualità!)...
RispondiElimina@ viv:
RispondiEliminaSì, tutti questi complementi c'erano anche prima, anzi un tempo ce n'erano perfino di più (quello di qualità evocato da LaNoisette, ad esempio, di cui mi guardo bene dal parlare in classe, anche se forse per quest'ultimo dovrò riconsiderare la questione).
Forse li spigavano quando facevi forca ^___^
Trovo molto ragionevole la tua ipotesi sul complemento di compagnia, comunque: non appena hai in mano una stecca di cioccolato, tutti mostrano gran desiderio di stare in tua compagnia.
@ LaNoisette e Povna
In effetti io intendevo "torta con il cioccolato" nel senso di "torta al cioccolato" - ma continuo a ribadire che una torta al cioccolato la prepari per mezzo del cioccolato, altrimenti se non ci metti il cioccolato ti vien fuori un'altra torta.
Comunque, se l'unico modo di prepararsi una torta al cioccolato decente è tirare in ballo il complemento di qualità, allora prometto che considererò seriamente la possibilità di includere il complemento di qualità nella rosa ristretta di complementi che insegno, perché non voglio che i miei scolari, nell'età dello sviluppo, soffrano di carenze nutritive.
(Pensierino della Sera: nella Seconda Nevrotica il complemento di qualità l'avevano fatto? In teoria avrebbero dovuto, ma a fine seconda si resta sempre un po' a mezzo).