lunedì 15 settembre 2008

Val più la pratica della grammatica?


Sono della scuola di pensiero che la grammatica non si studia, si applica. Non faccio mai imparare regole a memoria. Soprattutto, non faccio mai imparare le famose domande per l'analisi logica perché regolarmente va a finire nel seguente modo:
"Sono uscito col mio cane"
Sono: predicato nominale
Uscito: soggetto
Col: congiunzione
Mio cane: complemento oggetto. Infatti risponde alla domanda: chi? che cosa?

Torniamo a noi: non faccio mai imparare le regole di grammatica perché mi sta fatica risentirle e perché la grammatica è lì per essere consultata.
Peccato che, per la mia cara, simpatica, amichevole classe il verbo "consultare" non esista. Si fa con quel che si ricorda, e se non si ricorda si tira a indovinare.
Dice "Ma tu non insisti perché consultino la grammatica se non sanno qualcosa?"
Ah sì, io insisto. Io insisto tantissimo. Loro mi ascoltano con grande gentilezza e continuano a fare a memoria.
Ovvio che puoi fare a memoria con quel che sai, ma non con quel che non sai.
E perché non gli fai imparare le definizioni a memoria?
Perché le studierebbero solo quelli che all'occorrenza consultano la grammatica (qualcuno c'è).

E veniamo al merito.
Ars longa, vita brevis: e così l'anno scorso siamo rimasti con l'analisi logica a mezzo, o forse a un terzo: in pratica, siamo arrivati al complemento di specificazione, e anche fin lì non ero convinta che ci fossimo arrivati proprio tutti. Anche chi c'era arrivato, però, non era probabilissimo che si ricordasse proprio tutto. In particolare, nutrivo fieri dubbi sui complementi predicativi
Insomma, c'era da fare un ripassino. Dirgli di farlo a casa non mi sembrava una grande idea, perché lo avrebbero fatto solo quei tre che probabilmente erano in grado di ricordare, o almeno ricostruire: tanto bravi e tanto simpatici, i ragazzi della mia classe, ma non c'è stato ancora verso di fargli capire che "fare i compiti" non è automaticamente sinonimo di "fare solo i compiti scritti".
Dunque, esercitazione pratica. A coppie. Gli ho dettato tutti gli elementi fatti finora (soggetto, predicato verbale, predicato nominale etc.). Per ognuno fatemi una frase: una frase con un soggetto, una frase con un predicato verbale eccetera eccetera. Quel che non vi ricordate lo guardate sul libro. Poi NON me lo consegnate: lunedì lo riguardiamo insieme.

Un'ora per dodici frasi, consultandosi col vicino di banco e consultando la grammatica. Davo per scontato che sarebbe filato tutto liscio.

Oggi era, per l'appunto, lunedì. E tutte le coppie hanno sciorinato le loro frasi col soggetto, col complemento oggetto, col complemento predicativo del soggetto eccetera eccetera.

Iniziamo con le buone notizie: ben due coppie non hanno sbagliato niente.
Una sola coppia ha sbagliato il soggetto.
Dice "Eh, si sa, ogni classe ha degli elementi veramente deboli".
Vero. Peccato che la coppia che ha sbagliato il soggetto non sia particolarmente debole, solo un pochino... vogliamo dire "distratta"? "Svagata"?
Solo tre coppie hanno fatto tre errori.

Però, queste Buone Notizie, se appena ruoti di qualche grado la prospettiva diventano Notizie Assai Sconfortanti.
Segue breve predica su un tema consueto: "ragazzi, in terza media ci aspettiamo che veniate a scuola portando con voi anche il vostro nobile cervello, e che lo teniate acceso anche mentre siete in classe a lezione. Non dovete dimenticare il vostro nobile cervello sul comodino, a casa. Lo dovete portare e usare anche per le materie scolastiche".
Poi la consueta conclusione: per ogni errore che avete fatto, Mercoledì mi dovete portare quattro frasi, possibilmente fatte bene. E cercate di fare attenzione a quel che fate, così imparate e non ne parliamo più. Altrimenti, se ne sbagliate anche una sola, mi tocca darvele doppie e a Natale siamo sempre a stressarci con il complemento oggetto.

Qualche minuto di pausa, poi storia. Mentre spiego i moti rivoluzionari dell'Ottocento mi accorgo che due ragazze scrivono.
Appunti?
No, non è una classe che prende appunti. Quando voglio che si appuntino qualcosa glielo ordino. E adesso non sto spiegando niente che non sia sul libro, come sa chi mi sta ascoltando, o che almeno tenta di ascoltarmi (è la quinta ora).
Bigliettino per qualche compagno?
Ma di solito i bigliettini non si scrivono su un foglio a righe in A4. Vengono scelti dei formati più discreti.

Carissima, vuoi smettere di scrivere le frasi che ti ho assegnato e portarmi il foglio?
Arrivano i fogli, portati da due ragazze un po' confuse.
Molto bene. Queste le considero non consegnate, però le correggo. Per ogni errore me ne porterete altre quattro, e quelle che vi ho dato per Mercoledì raddoppiano. Tenete conto che quattro frasi fatte a casaccio sono esattamente quello che non serve né a me né a voi. E adesso torniamo a Luigi Filippo d'Orleans.

Conclusione: per Mercoledì arriveranno più di cento frasi da controllare. Per la serie "avevo giusto un pomeriggio che non sapevo come riempire".
I complementi di tempo, ovviamente, sono slittati alla prossima lezione. Forse, se mi riesce.
Sarà un lungo anno.

Ah, e i due elementi veramente deboli?
Hanno una buona freccia al loro arco: sanno di essere deboli e cercano di concentrarsi su quel che fanno. In analisi logica, al momento, non vanno affatto male.

In God We Trust.

3 commenti:

  1. Ciao! Sono una collega di Lettere anch'io "cittadina" in una scuola media di paese (ma a tempo indeterminato), mi sono divertita tanto a leggerti, ti linko sul mio blog così da non perderti di vista, a presto! Vieni a trovarmi se vuoi e non dimenticare di lasciare una tua traccia... Palmy

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  2. Caa..spiterina! Avevo già esultato: guarda che bel metodo: assegni le frasi alle coppie, le correggi, se sbagliano raddoppi, triplichi, così impar...
    E poi mi metti davanti le trencentocinquantadue frasi cui arriverei senza prblemi. No, grazie.
    Io, però, ho fatto anche il complemento di compagnia (ho fatto la torta col cioccolato)...
    In compenso in storia sono ancora a Napoleone.

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  3. @palmy
    Benvenuta ^__^
    Leggo regolarmente il tuo blog (...da un paio di settimane) e ti ho tanto capito quando ho letto quel post "Col cucchiaino" che mi ha ricordato tante tante cose.
    Ci risentiremo spesso.

    @la prof
    Si', il metodo delle frasi è buono e alle lunghe dà i suoi risultati (anche se non sempre sono quelli sperati).
    In realtà le frasi si correggono in fretta, e ho una tabella molto precisa per controllare se qualcuno ha cercato di scantonare.
    Ah, dimenticavo un insignificante particolare del tutto secondario: la mia è una classe piccola...

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