giovedì 28 agosto 2008

Sulla soggettazione


Esistono problemi che vengono avvertiti come tali da poche decine di persone sparse nel globo. Uno di questi è senza dubbio l'incapacità della gente di piazzare soggetti, tag, etichette o come si preferisce chiamarli, adeguati e pertinenti. Se fosse avvertita come un problema, infatti, si cercherebbe di rimediare fornendo le necessarie istruzioni alla collettività - perché è una di quelle abilità alla portata di tutti, tipo aprire le scatolette di tonno o scartare i cioccolatini.
Per esempio: la gentile creatura che posta su YouTube un video musicale dovrebbe mettere: musicista (o musicisti), autore, titolo del brano, disco da cui il brano è tratto oppure luogo dove il video è stato registrato, e data. Il tutto è senz'altro più semplice da fare di quanto non sia masterizzare e poi postare il video in questione.
In realtà la combinazione che ho descritto si verifica assai raramente, non so perché, e quello che viene più spesso ignorato è il fattore tempo, che pure ha la sua importanza, dal momento che Pavarotti non cantava certo nello stesso modo nel 1970, nel 1990 e nel 2000, o che il Barbiere di Rossini è abbastanza cambiato dopo l'edizione critica dei primi anni 70.

Anche con i titoli ci sono diversi problemi. Mi rendo conto che con le opere sono quasi irrisolvibili, a cominciare dalla lingua: Oro del Reno o Rheingold? Se quel guerrier io fossi o Celeste Aida? Oppure Prima aria di Radames, o Aida, atto I?
Con le canzoni però è più semplice: se posto La marcia degli incazzati di Benigni, basta che metta Benigni e Marcia degli incazzati. No?

E dunque vengo alla mia personale pietra dello scandalo: nel Luglio scorso Max Gazzè ha fatto un (eccellente) concerto all'Auditorium di Roma, e diverse gentili creature han postato qualche video - perlopiù inascoltabili, oltre che inguardabili ma vabbé, vi ringraziamo lo stesso per aver voluto condividere con noi il piacere che indubbiamente avete provato.
Un'anima ancor più gentile e benemerita invece ha postato ben cinque eccellenti video dove si vedeva ben poco, ma in compenso si sentiva proprio bene. Inoltre si trattava di cinque canzoni non eccessivamente presenti in rete, e tre presenti solo in versione discografica.
E questo benemerito che tag decide di mettere?
Max Gazze, auditorium.
Rendendo così virtualmente impossibile raggiungere le cinque canzoni; anche perché video di Gazzè dal vivo ce ne sono circa 300 e la maggior parte lascia veramente il tempo che trova (per tacere del mal d'orecchie) e qualsiasi navigante apre i primi e poi si stufa. Inoltre, messi così in fila, senza nessun segno distintivo, non sai mai quale canzone stai aprendo.

Siccome io (che li ho scoperti per puro caso) questi cinque video li ho carissimi, ho deciso di segnarmeli nel blog, così potrò ascoltarli ogni volta che desidero senza perder tempo con ricerche non sempre fruttuose, e in più mi esercito a mettere i link, che è una cosa che non ho mai fatto.

Questa è la bellissima Eclissi di periferia, che dal vivo viene molto meglio ma che anche su disco è un capolavoro

Questa è l'eccellente L'evo dopo il medio

Questa è l'ottima Mostri, cui l'esecuzione dal vivo rende pienamente giustizia

Questa è la meravigliosa Poeta minore, che meravigliosa rimane in qualsiasi versione

Last but not least, questa è Vento d'estate, cantata senza Niccolò Fabi.

E adesso ne metto un'altra il titolo della canzone compare nel link, visto che nel frattempo ho imparato come si fa:

Il titolo del video è Carmen Consoli e Max Gazzè vengono insieme sul palco, che giustamente evidenzia chi è che canta (Max Gazzé e Carmen Consoli) e anche che in coda alla canzone c'è una graziosa performance extra; dicono anche quando e dove è stata registrata... ma dimenticano di dire che canzone è. Che è grave perché al momento su YouTube si trova solo e soltanto questa versione de Il motore degli eventi.

Mi domando se non sia il caso di infliggere una lezione in merito alla mia futura terza... perché il problema delle banche dati è sempre quello di riuscire a trovare i dati che hanno dentro.

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